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giovedì 31 marzo 2016

Dialetto toscano: Dormì da piedi, dove un c'è regola un c'è frati, due di briscola, due tre quattro

Alcuni modi di dire toscani arrivano direttamente da antiche situazioni di povertà e miseria, altri hanno a che fare con la religione, altri dal gioco...

DORMI' DA PIEDI: letteralmente dormire con la testa al posto dei piedi, come succede nelle povere case dove ci sono pochi letti e i bambini si fannodormire uno in su e uno in giù. In senso figurato si dice che "Dorma da piedi" chi è di mente non troppo brillante o è tenuto in poca considerazione. Una variante è "Dormì col nonno", che vuol dire anche gingillarsi, indugiare, perder tempo

DOVE 'UN C'E' REGOLA 'UN C'E' FRATI: modo proverbiale per dire che in tutte le cose occorre misura, moderazione


DUE DI BRISCOLA: è una persona dappoco. "Conta quanto il due briscola", si dà tanta importanza e non conta nulla

DUE, TRE, QUATTRO: è singolare come i toscani vanno a dosare le quantità indeterminate, usando con  una certa precisione espressioni la cui scelta potrebbe sembrare indifferente. DUE esprime sempre una quantità piccola: si dice "due passi", "due parole", mai tre, per intendere una breve passeggiata o poche frasi. TRE, al contrario, indica una quantità grande: "Levati da tre passi", cioè vai il più lontano possibile; e anche "Tre volte buono", ovvero troppo buono. Fa eccezione QUATTRO, che può indicare il grande come il piccolo: "Fare il diavolo a quattro" vuol dire essere in pochi; "Quattro soldi", poco; "Ai quattro venti" vastità.


Problemi alle ovaie: ecco gli oli essenziali adatti

Sono moltissime le donne che hanno problemi alle ovaie, problemi che dall'età della pubertà fino alla menopausa accompagnano il quotidiano del genere femminile, causando non solo problemi di salute, ma anche tantissimi problemi psicologici. Anche in questo caso gli oli essenziali possono aiutare ad alleviare una quantità straordinaria di problematiche.

OVAIE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Vetiver, Ylang-Ylang.

Ecco due formulazioni da massaggio per trattare in particolare l'addome e la parte bassa della
schiena: le dosi sono date per 50 mi di crema base neutra o di olio di Mandorle dolci.
Formulazione 1: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia.
Formulazione 2: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia sclarea.
Formulazione 3: 4 gocce di Cipresso, 3 di Rosa, 7 di Vetiver, 6 di Ylang-Ylang.

 Uso interno: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Tuberosa, Vetiver, Ylang-Ylang.

Come preparare la pelle alla primavera: esfolianti fai da te, efficaci ed economici

Con l'arrivo della bella stagione, del tepore primaverile e del sole, il nostro primo pensiero dovrebbe essere quello di preparaci al cambio di stagione che ci porta verso le calde giornate estive. Anche il nostro corpo sente il cambiamento, e in particolare la nostra pelle, che presto sarà esposta al sole. Perciò, meglio iniziare per tempo a prepararla alle prime esposizioni solari. Ecco come fare.

Siamo a fine Marzo e mentre speriamo vivamente che la Primavera esploda in tutto il suo splendore, dobbiamo pensare anche a purificare e rinnovare la nostra pelle, per prepararci a scoprirla. Dobbiamo eliminare le cellule morte e lasciare spazio alle nuove cellule, quelle più giovani. Per farlo dobbiamo affidarci all'esfoliazione, quella naturale, ma che non deve essere aggressiva, ma eseguita occasionalmente in maniera leggera e con l'utilizzo di prodotti delicati.



Esistono vari tipi di tecniche esfolianti, ad esempio lo scrub domestico fatto con preparati tutti naturali, oppure creme speciali fino a trattamenti intensi di peeling.  Conoscerete tutti gli alfa idrossiacidi, che facilitano l’esfoliazione delle cellule cutanee morte ma che contemporaneamente stimolano nel derma la produzione di elastina e collagene.

Sono presenti naturalmente nel latte (acido lattico), nello zucchero di canna (acido glicolico), in mele e pere (acido malico), negli agrumi (acido citrico) e nell’uva (acido tartarico). L’acido lattico e quello glicolico sono le sostanze maggiormente impiegate nei prodotti cosmetici esfolianti.

E' necessario però che si presti comunque attenzione all'uso di prodotti che contengono queste sostanze e non farne eccessivo uso per non incorrere  in arrossamenti e irritazioni cutanee. Perciò la cosmetica ha sviluppato prodotti che contengono molecole più grandi: i poli-alfa-idrossiacidi e i beta-idrossiacidi, che hanno un minor effetto irritante sulla pelle.

È preferibile scegliere prodotti che contengano una percentuale di idrossiacidi compresa tra il 10% e l’8%. Un contenuto superiore rischia di causare irritazioni con maggior frequenza, mentre quantitativi inferiori sono meno efficaci. Comunque chi ha la pelle sensibile può optare per una bella maschera naturale, e in ogni caso il fai da te ripaga sempre perchè usare ciò che la natura ci offre, ci mette al sicuro da tanti guai. Vediamo qualche esempio.

La crusca:   al latte detergente abituale mescolate della semplice crusca sarà un peeling molto delicato. È possibile preparare un miscuglio cosmetico con yogurt bianco naturale e crusca e stenderlo sul viso massaggiando delicatamente per un paio di minuti.

L’ananas: un' azione di peeling delicata la si può ottenere con il succo d’ananas, ricco di enzimi proteolitici capaci di “sciogliere” lo strato corneo dell’epidermide.

Le mandorle: se desideriamo un'azione tipica di una maschera viso, potete creare una  maschera esfoliante in questo modo. Prendete una manciata di mandorle dolci naturali pelate e riducetele in farina. Prendete poi un po’ di farina e aggiungetevi dell’acqua sino a ottenere una preparazione pastosa sufficientemente densa per essere applicata sul viso. Massaggiate per due minuti e lasciate agire il preparato per circa 5 minuti. Sciacquate bene il viso con acqua tiepida e concludete il trattamento cosmetico, passando lievemente sulla pelle un batuffolo di cotone imbevuto di acqua di rose.

Invia una preghiera di guarigione, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Siamo energia, energia che vibra e le nostre vibrazioni arrivano in tutto l'universo. Ogni nostro pensiero è energia vibrante e la preghiera è una forma di vibrazione ancor più forte.

Esistono tanti tipi diversi di preghiere e molte ragioni per invocare l'aiuto del Cielo. Ogni nostra richiesta viene ascoltata, anche se a volte ci sembra che non sia così. Quando preghiamo la nostra energia viene inviata nell'universo e la nostra voce arriva fino alle guide spirituali.


  • Questa settimana avremo il compito di scegliere una persona a cui dedicare ogni giorno una preghiera di guarigione. Se conosciamo qualcuno che è malato e ha bisogno di aiuto, è il destinatario ideale. Se invece non ci viene in mente nessuno, chiediamo ai nostri familiari o amici di suggerirci il nome di una persona a cui la nostra preghiera porterebbe sollievo
  • Ci sono molti modi per guarire: a volte serve un rimedio che agisce sul corpo, altre una medicina per lo spirito. Il potere di dare la guarigione spirituale appartiene a Dio che la riversa nelle mani delle nostre guide spirituali affinche compiano la sua volontà
  • Con una preghiera di guarigione possiamo aiutare le nostre guide a svolgere il loro lavoro. 
  • Quando abbiamo individuato il destinatario, scriviamo il suo nome e il motivo per cui pensiamo che abbia bisogno della luce guaritrice di Dio. Le guide spirituali saranno al nostro fianco per darci ispirazione. Prendiamo un bel foglio di carta e scriviamo ciascuna parola in modo chiaro e leggibile, come se stessimo componendo una formula sacra. Forse non ce ne rendiamo conto, ma è davvero così
  • Quando siamo pronti, leggiamola a voce alta, così che le nostre guide sentano chiaramente le nostre parole e capiscano cosa desideriamo. Poi recitiamo questa preghiera: "Caro Dio, lascia che prenda parte alla tua opera di guarigione; lascia che unisca la mia energia guaritrice con la tua e possa inviarla assieme a te nel mondo, secondo la tua volontà"
  • Infine pronunciamo il nome della persona che abbiamo scelto e il motivo per cui l'abbiamo scelta. Rivolgiamoci direttamente a Dio e alle nostre guide senza timore, ci ascolteranno
  • Regaliamo a chi ne ha bisogno l'opportunità di guarire e ricominciare a vivere: la nostra preghiera arriverà a Dio e Lui invierà subito le guide in soccorso 

mercoledì 30 marzo 2016

Motti toscani: Cominciare dalla frusta, compitar cicerbite, confetti di Bibbiena

La saggezza viene dalla vita pratica, dall'osservazione della natura e persino dai prodotti locali. Da questo antico empirismo, nascono interessanti e pungenti modi di dire e noi in Toscana ne abbiamo da vendere.

COMINCIARE DALLA FRUSTA: si dice di chi, mettendo su casa o un negozio o qualcosa del genere, ma sempre di un certo impegno, comincia a comprare le cose accessorie e d'importanza minore. Esattamente come chi vorrebbe comprare carrozza e cavalli e cominciare dalla frusta.

COMPITAR CICéRBITE: gingillarsi; perder tempo. La cicérbita è una pianta erbacea delle composite che si mangia lessa o in insalata.


CONFETTI DI BIBBIENA: sono le castagne casentinesi da quando così le cantò il Burchiello (1404-1449) barbiere poeta:

..."Secca, lessa e arsiccia
si dà per frutta a desinare e a cena:
questi sono i confetti di Bibbiena".

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