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mercoledì 6 luglio 2016

Assumere correttamente gli oligoelementi

Assumere correttamente gli oligoelementi è di fondamentale importanza per la nostra salute e il nostro benessere. Conoscerli e saperne fare un buon uso può fare la differenza 


Mi soffermo ancora sugli oligoelementi, perché sono davvero importanti per il nostro benessere. Ma come tutte le cure naturali, è necessario saperli assumere nella maniera corretta.

 In commercio si trovano fiale o granuli, spesso in mix, che potenziano gli effetti di ogni singolo elemento. Salvo diversa indicazione gli oligoelementi vanno assunti a digiuno (1 fiala o 7 granuli) e tenuti in bocca per due minuti prima di essere deglutiti. 

L'oligoterapico va assunto al mattino, a digiunto dieci minuti prima di colazione. La somministrazione serale deve avvenire dieci minuti prima di cena o almeno due ore dopo cena. La durata media di un trattamento iniziale è di due mesi. I cicli di trattamento possono essere ripetuti, ma rispettando sempre una pausa di almeno due settimane.


martedì 14 giugno 2016

Alghe? Mai provato la microalga Klamath?

Alghe? Mai provato la microalga Klamath? Figlia di un lago vulcanico incontaminato la microalga Klamath (Aphanizomenon flos aquae) è nota per la sua straordinaria ricchezza nutrizionale e nutriceutica.

Alghe? Mai provato la microalga Klamath?

Non integratori di sintesi perché esiste un'alternativa naturale: la microalga Klamath. Essa contiene naturalmente oltre cento nutrienti essenziali per la salute e soprattutto completamente assimilabili; nonché numerose molecole nutriceutiche dotate di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie (AFA-fitocianine, polifenoli, 15 caroteni, 1,5% di clorofilla, ecc.), e psico-energizzanti (feniletilammina e molecole sinergiche).

Uno studio specifico ha dimostrato che i caroteni della Klamath si trasformano efficacemente in vitamina A, addirittura aumentando la concentrazione del retinolo medio nel plasma del 60% in tre mesi. Inoltre la Klamath fornisce vitamina B12 assimilabile, riduce i livelli di omeocisteina (aminoacido tossico coinvolto in un ampio spettro di patologie).

Non solo, ma per quanto riguarda i minerali è un'ottima fonte di ferro organico, di vanadio organico (essenziale per il corretto metabolismo glicemico), di magnesio organico (alla base di quasi tutte le reazioni enzimatiche del nostro organismo), di fluoro organico (che a differenza di quello inorganico è essenziale per la salute di denti e ossa), e di iodio organico.

L'aggettivo organico usato per tutti i minerali citati è stato usato perché solo i minerali organici sono assimilati, mentre quelli inorganici, utilizzati negli integratori di sintesi, lo sono in maniera molto scarsa. Lo spettro di minerali organici della Klamath è talmente ampio da comprendere anche tutti gli oligoelementi. A tutto questo si aggiungono: una buona dotazione di omega 3, oggi più che mai utili; lo spettro degli aminoacidi in proporzioni bilanciate; e una concentrazione davvero unica di molecole nutriceutiche, antiossidanti, antinfiammatorie, psico-energizzanti e neuro-protettive.

E per finire questa piccola alga produce effetti benefici sul sistema immunitario, sull'ossidazione delle cellule umane in vivo, sul sistema nervoso. L'azienda che l'ha studiata e ha scoperto le sue eccezionali qualità è la Nutrigea, e ora è disponibile per tutti.

Provare per credere.

giovedì 12 maggio 2016

Le qualità benefiche delle Ciliegie

Le qualità benefiche delle Ciliegie sono davvero tante, e nel periodo in cui le troviamo in abbondanza, dobbiamo assolutamente farne scorta e darci bel tempo a mangiarle. Vediamo insieme perché.


La frutta che preferisco di più in assoluto è quella estiva, saranno i colori che mi catturano, quasi mi incantano, saranno i sapori dolci, insomma  mi attira in maniera incredibile.
Tra i frutti di questa meravigliosa e rigogliosa stagione le ciliegie occupano un posto speciale nel mio cuore e anche nel mio palato.  Sono vermiglie, succose e dolci e i loro benefici molteplici.

Vi confesso che ho la gran fortuna di poter gustare le mie amate ciliegie direttamente cogliendole dall'albero, i cui rami si piegano generosi verso di me: basta che allunghi una mano e la ciliegia mi cade direttamente in bocca. Ma cosa hanno di tanto particolare le ciliegie? Sono ricche di vitamine, fra cui  vitamina AC e vitamine del gruppo B. Sono un'ottima fonte di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo e  contengono oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto.

Per chi ancora non lo sapesse, le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno, e naturalmente sono fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l'invecchiamento provocato dai radicali liberi. Gli antiossidanti delle ciliegie sono le antocianine, contenute soprattutto nella visciola (una varietà  selvatica da cui si ottiene una marmellata buonissima). Fra le particolarità delle ciliege si annoverano anche proprietà depurative, remineralizzanti ed energetiche, ad esempio favoriscono la depurazione del fegato e a regolare la sua attività.

Tra l'altro le ciliegie favoriscono la diuresi e sono leggermente lassative. Proprio per il loro contenuto equilibrato di sali minerali e vitamine aiutano a ricaricare l'organismo di energia e di sostanze nutritive utili. Quindi in caso di stress e spossatezza meglio farne una buona scorpacciata. 25 ciliegie al giorno, consumate al mattino, dopo il digiuno notturno, aiutano la depurazione se il loro consumo è accompagnato una buona quantità di acqua.

Per chi pratica sport e per coloro che sono sempre in movimento il consumo di ciliege e il succo di ciliegia è un vero toccasana secondo gli studi più recenti. Il succo di ciliegia è infatti non solo energetico, ma antinfiammatorio e di aiuto per la salute del cuore, soprattutto grazie alla ricchezza di antiossidanti del frutto e del suo succo. Dato che le ciliegie, contengono molto potassio, aiutano ad abbassare la pressione del sangue contribuendo a bilanciare l'eccesso di sodio nell'organismo.

Naturalmente le ciliegie vengono utilizzate per la preparazione di composte, conserve, sciroppi, liquori, frutta sciroppata, gelati, yogurt e dolci di vario genere. Ma anche la cosmesi utilizza le ciliegie, infatti la loro polpa viene talvolta impiegata per la preparazione di maschere di bellezza dall'azione astringente e rinfrescante.  Il consumo di ciliegie non presenta controindicazioni particolari. Anche  i diabetici possono beneficiare delle proprietà delle ciliegie, perchè lo zucchero in esse contenuto, il levulosio, non provoca danni. In caso di dubbio però, sulla base del tipo di diabete e del proprio stato di salute, il consiglio è sempre di consultare il proprio medico.

martedì 19 gennaio 2016

I rimedi naturali per le infiammazioni delle vie aeree

Autunno e inverno sono le stagioni in cui si diffondono maggiormente le insidiose infiammazioni delle vie aeree. Ne consegue che si foma il muco tra naso e trachea e il ristagno di germi che, se non vengono debellati accuratamente, possono dar luogo a disturbi cronici (come tosse, riniti, sinusiti, otiti e bronchiti) che potrebbero accompagnarci fino a primavera quando, sulle infiammazioni pregresse, spesso si sovrappongono le allergie (le maledette).

E' bene dunque fare una terapia a base di oligoelementi per circa 3/4 mesi in modo da prevenire appunto le infiammazioni e nello stesso tempo scongiurare gli accumuli di muco e catarro responsabili della diffusione di virus e batteri, aumentando le recidive, causando quei fastisioni strascichi per settimane o addirittura mesi. Due o tre volte alla settimana, la mattina a digiuno, è bene assumere una fiala di Manganese-Rame (oligoelementi); questo abbinamento è il più efficace per stimolare le difese immunitarie. Basta tenere il liquido sotto la lingua per 30 secondi, e poi deglutirlo.

Quando la sintomatologia inizierà a migliorare, è bene integrare con una cura da 1-2 settimane con l’estratto di erba d’orzo pregermogliato (in erboristeria) che è ricca di vitamine e fitonutriente, cattura ed elimina le scorie acide e i catarri prodotti dall’infiammazione e, in più, accelera i tempi della guarigione. E' sufficiente diluirne un cucchiaino colmo in un bicchiere di acqua naturale, latte vegetale o spremuta d’arancia e si beve una volta al giorno, preferibilmente alla mattina.

Oltre al manganese-rame e all'erba d'orzo, si può associare il macerato glicerico di Ribes nero (Ribes nigrum MG 1 DH) per completare la cura ed evitare spiacevoli ricadute: esso infatti è un  cortisone naturale ma ovviamente,  privo di effetti collaterali e, in più, è anche un’ottima prevenzione nei confronti delle allergie. Da novembre fino a marzo, per 2 settimane al mese si assumono la mattina a digiuno 40 gocce di macerato glicerico di ribes nero diluite in un piccolo bicchiere d’acqua.

Se siamo già costipati possiamo far uso di integratori con ginseng americano anti infettivo, antiossidante e immunomodulante, e sambuco ricco di flavonoidi e tannini che eliminano le infiammazioni e assorbono i ristagni di scorie. Il sambuco è utile per ridurre la sintomatologia acuta ma anche in caso di raffreddori cronici, allergici e non. L’integratore si trova sia come sciroppo (2 cucchiaini al dì) che in compresse (2 al dì), proseguendo per almeno 8-10 giorni. In più, una volta al giorno a digiuno, bevete un bicchiere d’acqua minerale al magnesio (depurativo e rivitalizzante) con un pizzico di fiori di zolfo: un polvere reperibile in erboristeria, che disinfetta le vie respiratorie, combatte i batteri, purifica sangue e mucose e ha anche un’azione anti-allergica. Si procede con la cura dello zolfo fino a miglioramento e, per renderla ancora più efficace, lo zolfo va diluito in una spremuta d’arancia perché la vitamina C potenzia l’azione antinfiammatoria.

giovedì 10 dicembre 2015

Longan o occhio di Drago: benefici per la salute

Si chiama Dimocarpus longan, o Longan ma è conosciuto, proprio per la sua forma, come Occhio di Drago. Si tratta di un frutto di origine indocinese molto ricco di vitamina C e oligoelementi. Ha molte benefiche proprietà che oggi andiamo ad analizzare.

Oltre al contenuto di vitamina C e oligoelementi il Longan contiene fibre utili a favorire il transito intestinale, potassio, carboidrati e proteine. La sinergia di queste sostanze è un toccasana per la pelle, il cuore, il sangue, la milza, il fegato e la memoria.

Fra gli oligoelementi presenti oltre al potassio sono da annoverare il magnesio, il fosforo e il rame. Nella tradizionale medicina cinese il Longan è ritenuto utile al buon funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio, in particolare è un coadiuvante della milza. Annovera proprietà rilassanti e per questo agevola il buon sonno, preserva dagli attacchi di panico e dalla fame nervosa.

Per il suo contenuto di riboflavina è un ottimo antiossidante e previene i segni dell'età inoltre sembra favorire l'assorbimento del ferro. Ha inoltre proprietà antimicotiche, antidolorifiche, tonificanti e antinfiammatorie.




sabato 8 agosto 2015

Fagioli Azuki

Lo so che state già pensando che mangiare i fagioli vi farà gonfiare la pancia, creando il noiosissimo diturbo del meteorismo. Ma questo non è un buon motivo per escluderli dalla nostra alimentazione, anche perchè se vogliamo proprio mettere sul piatto della bilancia i pro e i contro, saranno i benefici a far inclinarle il piatto della stadera. di varietà di fagioli ve ne sono tantissime, oggi però vorrei dedicare due paroline ai fagioli Azuki.

In Giappone sono conosciuti come i re tra i fagioli. Piccoli, rossi, dal sapore dolce e piccante sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro e zinco. Apportano poche calorie ma sono molto nutrienti con proprietà benefiche sulla milza. Sono un 'ottima fonte di fibre e proteine. Sono ricchi di vitamine, acido folico, B3, B1, B6, B2. Contengono inoltre, elevati oligolementi, tra cui molibdeno, rame, manganese e zinco.  Le proprietà maggiori degli Azuki sono legate agli oligoelementi. Questi minerali traccia vengono utilizzati dal nostro organismo come veri e propri enzimi e catalizzano le nostre reazioni biochimiche.

 Un esempio:  25 g di fagioli azuki forniscono il 100 % dell' Rda di molibdeno. Il molibdeno è necessario per la formazione dell' enzima solfito ossidasi, uno dei più importanti del fegato. La mancanza di questo enzima è legata a malattie neurodegenerative come il Parkinson e l' Alzheimer. Consigli in cucina per preparare gli Azuki Potete trovare i fagioli azuki in scatola o secchi. Se utilizzate quelli secchi, lavateli per eliminare eventuali detriti e metteteli in ammollo per 8/10 ore. Più stanno in ammollo e meno tempo sarà necessario per la loro cottura. Solitamente servono 30/40 minuti a fuoco basso. Appena si presentano teneri, ma non sfaldati sono pronti. Mi raccomando, non salate!

mercoledì 29 luglio 2015

Una mela al giorno.....

Forse avrei dovuto  proporre il proverbio "una mela al giorno, toglie il medico di torno" nella rubrica "Perchè si dice", ma ho pensato che fosse di gran lunga più utile fare un excursus sulle proprietà di questo frutto così comune sulle nostre tavole, tanto comune che nemmeno gli diamo al giusta importanza. Eppure di qualità di mele vene sono parecchie, ma, se cambia il gusto non ne cambiano le proprietà.

La pianta del melo è originaria dell'Asia, appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è uno dei frutti più consumati al mondo .  La mela ha proprietà veramente uniche ed i suoi benefici sulla nostra salute sono stati dimostrati da tempi lontanissimi. L'85% circa del peso della mela è costituto dall'acqua, mentre dal 9% al 12% è costituita da zuccheri che, per le loro caratteristiche chimiche, non hanno controindicazioni per i diabetici. Sono poi presenti vitamine molto importanti, come la vitamina A, B1, B2, C e PP, acidi organici, sali minerali e oligoelementi come calcio, cloro, ferro, rame, magnesio, zolfo, potassio, fosforo. Infine troviamo la pectina che contribuisce ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue. 

E' dunque particolarmente importante sottolineare la necessità di assumerla regolarmente in funzione preventiva riguardo ad una grande quantità di disturbi. Una ricerca italiana svoltasi all'Istituto Tumori di Genova conferma le sue proprietà antitumorali; consumare mele in buona quantità diminuisce del 21% il rischio di sviluppare un tumore. I risultati di tale studio sono stati pubblicati sugli Annals of Oncology e dimostrerebbero appunto ,che le persone che mangiano una o più mele al giorno vedono scendere di circa il 21% il rischi di ammalarsi di tumore. La varietà di mela più efficace nella prevenzione tumorale sarebbe quella renetta seguita dalla Stark Delicious e dalla Granny Smith. Tutto questo è dovuto ad una sostanza antiossidante presente nella mela, denominata procianidina, che riesce a contrastare in modo efficace l'invecchiamento delle cellule e quindi lo svilupparsi dei tumori. 

La mela può essere considerata come un farmaco che ci viene fornito dalla natura, un rimedio per molti problemi di salute; da sottolineare la quasi totale assenza di grassi ed un apporto calorico di circa 40 calorie per 100 grammi di mela. Di seguito altri benefici che la mela apporta alla nostra salute: se consumata cruda è un ottimo astringente, contiene fruttosio che viene assorbito dall'organismo umano senza bisogno dell'insulina, di conseguenza viene ben tollerata da chi ha problemi di diabete. La mela contiene la pectina, grazie a questa sostanza riesce a mantenere sotto controllo la glicemia.

 Abbassa il colesterolo pericoloso (LDL) ed aumenta la produzione di quello buono (HDL) in un tempo relativamente breve. Pare che i suoi benefici apportati alle vie respiratorie siano addirittura superiori a quelli degli agrumi. La mela previene inoltre le malattie cardiache, tra cui l'infarto; il motivo è da ricercarsi nella ricchezza di flavonoidi che come già scritto sopra hanno ottime proprietà antiossidanti. In ultimo, ma non meno importante, la mela contiene delle sostanze denominate fitonutrienti che hanno la proprietà di prevenire l'insorgere di malattie celebrali come l'Alzheimer ed il morbo di Parkinson.


mercoledì 1 luglio 2015

Laminaria Saccharina: Combatte obesità e cellulite | Salute

Le laminarie sono alghe brune o Feoficee, dal greco phoiòs (bruno) e phycos(alga), e crescono sulle rocce sottomarine della costa atlantica d'Europa e del Nordamerica. La laminaria, della famiglia delle Laminariacee, è lunga fino a 2-3 m e pesa circa 2 kg. La crescita è rapida durante tutto l'anno e si arresta solo in estate. Amano le acque fredde con un notevole ricambio idrico dovuto alle maree o alle correnti.

La riproduzione è simile a quella delle felci: i gameti maschili, liberati nell'acqua, raggiungono l'ovulo per mezzo di flagelli o ciglia vibratili e lo fecondano, dallo zigote ottenuto si forma il nuovo tallo (fusto). L'alga si attacca alla roccia per mezzo di speciali radici, chiamate rizoidi. Il fusto è diviso in frammenti a forma di nastro (fronde), che variano in forma e misura secondo le specie. Queste si distinguono esaminando il loro stipite. Per esempio, lo stipite della L. socchorino, detta cintura di Nettuno, è corto e cilindrico; la fronda, verde oliva scuro, ondulata ai margini, è persistente e cresce ogni anno a livello della base.

La L. digitoto possiede uno stipite lungo e flessuoso, una fronda spessa, verde oliva, macchiata di bruno. La L. hyperboreo possiede uno stipite grosso e rugoso. Nessuna di queste tre alghe è dannosa, anzi sono ricche di sali minerali, oligoelementi, vitamine, e ciò giustifica le numerose applicazioni medicinali e la loro utilizzazione per uso farmaceutico e alimentare (eccipienti e addensanti).
Con una miscela di queste alghe, pressate ed essiccate, si prepara il kombù, usato nella composizione di moltissimi piatti orientali.

La laminaria contiene alginati (gelatina vegetale che si ricava dalle alghe), carboidrati, minerali (specialmente iodio, fosforo, calcio e sodio) e vitamine A, B, C, D, E. Gli alginati, quando assorbono acqua, aumentano fino a sei volte il loro volume, provocando così nello stomaco una sensazione di sazietà, molto utili nelle cure contro l'obesità per calmare l'appetito. Richiamando acqua nell'intestino producono anche un effetto emolliente e lassativo di tipo osmotico. Le laminarie, come altre alghe, grazie al loro contenuto di iodio, tonificano e stimolano il metabolismo basale accelerando il ricambio con una conseguente azione dimagrante; perciò sono indicate per gli obesi e per chi soffre di ipotiroidismo. Ottime anche per combattere la cellulite.

venerdì 26 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia, detossificare l'organismo

A questo punto è necessaria l'integrazione con estratti vegetali che aiutino ad eliminare dall'organismo le tossine accumulate in seguito alla prolungata esposizione al glutine, favorendo la funzionalità degli organi deputati alla depurazione, in particolare fegato e reni. Sono tre gli estratti dalle straordinarie proprietà: Curcuma, Cardo mariano, Solidagine, unitamente al Corallo fossile, ricco di preziosi oligoelementi.

Il rizoma di Curcuma è da sempre impiegato come rimedio per i problemi epatici perchè è uno straordianrio epatoprotettore. Tale attività è dovuta alla presenza di curcuminoidi, antiossidanti per eccellenza. L'estratto di Curcuma ha anche una spiccata proprietà antinfiammatoria, sia in relazione alle infiammazioni acute che croniche.

Il Cardo mariano è noto per le sue virtù antiossidanti e disintossicanti. Due sono i principi attivi che lo contraddistinguono: silimarina e silicristina. Ad esse si deve la stimolazione enzimatica che, a livello epatico, rende più agevole l'eliminazione delle sostanze dannose. Perciò il Cardo mariano è un potente tonico per il fegato.

La Solidagine ha invece spiccate proprietà diuretiche e depurative renali, in quanto ricca di flavonoidi e saponine triterpeniche, che favoriscono la diuresi e l'eliminazione delle tossine in eccesso. Fin dall'antichità infatti questa pianta è nota per la capacità di stimolare l'apparato escretore urinario. Antinfiammatoria e decongestionante delle vie urinarie.

Il corallo fossile è un supplemento naturalemente ricco di oligoelmenti. Il suo apporto è di paritcolare interesse per la presenza di zinco, rame e manganese, tutti catalizzatori di processi fisiologici, tra cui la funzionalità degli organi emuntori.
A questo punto abbiamo gli strumenti per migliorare di gran lunga la Gluten Sensitivity.


Oligoelementi, Manganese

Tra le funzioni del Manganese troviamo il benessere del sistema nervoso e del cervello, il mantenimento della produzione degli ormoni sessuali, il normale sviluppo dello scheletro, il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione del sangue. 

E' importante nella cura dell'anemia da carenza di ferro e per l'utilizzazione della tiamina e della vitamina E. Il manganese partecipa attivamente a numerosi meccanismi biologici utili all'equilibrio della salute: coagulazione, attività tiroidea, fertilità, sistema immunitario, colesterolo, glicemia, formazione delle ossa ecc. Inoltre, questo oligoelemento sembra avere riscontri positivi per la profilassi di alcune affezioni, quali epilessia, deficit neurologici, diabete mellito, ritardi della crescita, ulcere, insufficienza renale, infarto (in particolare del miocardio) e persino tumori. 

Il ruolo biologico del manganese in alcuni sistemi dell'organismo merita di essere approfondito. Come accennato, il manganese sembra intervenire positivamente nel sistema immunitario, al fine di promuovere la sintesi di numerosi anticorpi; anche i meccanismi della riproduzione sembrano essere, in qualche modo, strettamente correlati alla quantità di manganese nel sangue: la carenza di questo minerale, infatti, pare responsabile di una ipotetica diminuzione della fertilità. Ancora, la carenza di manganese durante la gravidanza potrebbe avere riscontri negativi sullo sviluppo delle ossa del nascituro, aumentando il rischio di malformazioni e/o anomalie ossee. 

Un giusto tasso ematico di manganese è utilissimo per tenere sotto controllo gli attacchi epilettici: non a caso, nel sangue di pazienti – soprattutto infanti – malati di epilessia si osservano spesso quantità minime di manganese; ciò fa pensare che un giusto apporto di manganese sia utile per prevenire l'epilessia o diminuire la frequenza e l'intensità delle crisi epilettiche.



mercoledì 24 giugno 2015

Oligoelementi, Ferro

Probabilmente la carenza di ferro e acido folico è l'alterazione nutrizionale più comune al mondo. Il fabbisogno quotidiano di ferro non è elevato, ma deve esser soddisfatto per svolgere le funzioni vitali della cellula e per mantenere l'organismo (quindi anche il sistema immunitario) in piena efficienza. 


La sua carenza apporta una vulnerabilità accresciuta nei confronti delle infezioni. Per la cura dell’anemia Il ferro, in oligoelemento, è impiegato per reintegrare la sua carenza in modo naturale (1 ml di sangue contiene 0,5 ml di ferro), senza creare accumuli nell’organismo, grazie alla sua forma molecolare facilmente digeribile ed assimilabile dall’intestino. 

Il ferro, infatti, viene assorbito dal duodeno e accumulato nella mucosa intestinale sotto forma di ferritina. E' essenziale per i neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina che regolano il comportamento e l’umore. Si combina con le proteine e con il rame per la formazione e la colorazione dei globuli rossi. Favorisce la resistenza allo stress e alle malattie, rinforza il sistema immunitario e aumenta la produzione di energia. Anche il fegato, la milza, il midollo osseo ed i muscoli, ne accumulano una certa quantità, la particolarità della fisiologia del ferro è che una volta immesso nell’organismo, la sua eliminazione è molto scarsa, a meno che non si è in presenza di una emorragia.

 A parte questa eventualità, la quantità di ferro persa attraverso le urine, le feci, il sudore, la desquamazione cellulare, il taglio periodico delle unghie e dei capelli è nell’ordine di qualche milionesimo di grammo. La carenza di ferro altera la capacità di resistenza dell’organismo allo sforzo, e soprattutto indebolisce cuore e cervello, provoca stanchezza, pallore, deficit immunitario, tachicardia, pelle squamosa, unghie molli e fragili, ronzii alle orecchie, emorragie, dolori mestruali, disturbi gastrointestinali diminuzione delle prestazioni intellettuali, sonnolenza, irritabilità, diminuzione dell’attenzione e difficoltà a concentrarsi.

 La carenza di ferro è frequente in gravidanza, in chi ha il ciclo mestruale abbondante, nelle donne fertili, in chi perde sangue a causa delle emorroidi.  Il ferro per l’anemia viene assimilato meglio se associato alla vitamina C, la quale ne favorisce l’assorbimento e svolge azioni sinergiche con esso; mentre il calcio ed il rame sono essenziali per la sua assimilazione. Si trova sottoforma di ferro gluconato e va preso 20 gocce 1-3 volte al giorno.


martedì 23 giugno 2015

Oligoelementi, Cobalto


E' l'oligoelemento che fa parte integrante della molecola della vitamina B12, detta anche cianocobalamina. Una carenza di cobalto compromette la biosintesi della vitamina stessa e induce anemia. E' uno degli oligoelementi principali con un ruolo di regolatore del sistema neurovegetativo, in particolare la livello vascolare arterioso, dove esplica un'azione vasodilatatrice e ipotensiva. Viene anche definito oligoelemento "tranquillante". Grazie alla sua azione antistress sostiene anche il lavoro del sistema immunitario.


Le capacità del cobalto non devono assolutamente essere sottovalutate, esso infatti ha un potere di forte stimolazione delle ghiandole endocrine, quindi permette il corretto funzionamento della tiroide, del pancreas e delle ghiandole surrenali. Non solo, essendo anche un elemento importante per il metabolismo del ferro, permette un allungamento della vita dei globuli rossi, riuscendo anche a stimolarne la produzione.   

Se poi associato con altri minerali ed oligoelementi le funzioni positive del cobalto aumentano notevolmente. In coppia con il manganese, il cobalto permette di risolvere disturbi come l'insonnia, l'ansia, l'alterazione del metabolismo, il mal di testa e anche i classici problemi circolatori e digestivi. In associazione con il nichel e lo zinco, il cobalto aiuta ad avere un effetto ipoglicemizzante nella cura della sindrome di disadattamento. Insomma come si può notare questo tipo di oligoelemento è sicuramente un ottimo alleato per la nostra salute fisica e mentale, solitamente lo troviamo nelle varie erboristerie nella classica fiala e bisogna trattenre il liquido sotto la lingua per circa un minuto.




domenica 21 giugno 2015

Oligoelementi, Zinco

ZINCO
L'assunzione di oligoelementi di zinco mantiene sano il sistema immunitario. I linfociti T-helper, che combattono le infezioni, aumentano proprio grazie allo zinco, fattore particolarmente interessante per i malati di AIDS. Non solo, svolge un'azione benefica a livello cutaneo in caso di disturbi dermatologici (acne, smagliature) e favorisce i processi di cicatrizzazione.  Lo zinco potrebbe avere un ruolo nella protezione dal cancro e favorisce la cicatrizzazione delle ulcere gastriche.

L’assunzione di integratori di zinco mantiene sano il sistema immunitario e sarà di giovamento nel processo di invecchiamento.  Lo zinco ha la capacità di fermare una malattia degli occhi chiamata degenerazione maculare, che causa cecità irreversibile negli anziani. Aiuta a eliminare i depositi di colesterolo ed è stato usato con successo nel trattamento dell’aterosclerosi. Può contribuire ad una rapida rimarginazione delle cicatrici interne (incluse le ulcere) ed esterne o di qualsiasi danno alle arterie. Aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide. Può aiutare a prevenire o accorciare raffreddori (se preso alla comparsa dei primi sintomi) e può migliorare la vista notturna e l’odore del corpo. Si ritiene che la causa dell’acne vulgaris (quello degli adolescenti) sia una carenza di zinco. Il disturbo è stato curato con successo con la somministrazione di integratori di zinco.

Favorisce la ricrescita dei capelli nelle persone che soffrono di alopecia areata totalis (totale mancanza di peli nel corpo). Anche gli anziani che hanno disturbi del gusto possono trarre giovamento dall’assunzione di zinco, anche se le cause di questo disturbo possono essere molteplici. Dà risultati positivi nella prevenzione e nel trattamento della sterilità. Favorisce anche lo sviluppo e la maturità degli organi sessuali. Sono state raccomandate alte dosi di zinco per la prevenzione e il trattamento dell’ingrossamento della prostata. La somministrazione di zinco può dare sollievo a quei pazienti affetti da morbo di Hodgkin e da leucemia. Viene anche usato nel trattamento della cirrosi epatica e dell’alcolismo. Lo zinco è efficace per la cura del diabete grazie ai suoi effetti regolatori sull’insulina nel sangue. Si è riscontrato che l’aggiunta di zinco all’insulina prolunga il suo effetto sullo zucchero del sangue. Un pancreas diabetico contiene solo circa la metà dello zinco di un pancreas sano.

domenica 7 giugno 2015

Oligoelementi, Rame

RAME
Il rame è un ottimo antinfiammatorio e antinfettivo, preso nei primi sintomi influenzali (1 fiala o 7 granuli sublinguali ogni 4 ore) in un paio di giorni risolve il problema, evitando inoltre lo stato di stanchezza classico del dopo influenza. Utile nelle manifestazioni infettive e infiammatorie croniche, ma soprattutto in quelle che sono accompagnate da un importante aumento della velocità di sedimentazione dei globuli rossi.

Necessario per fissare i metalli e i minerali nel nostro organismo,  influenza l’ipofisi, le ghiandole surrenali, e l’apparato genitale, inoltre fissa il calcio, catalizza la vitamina C, combatte le infezioni, ed è un tonico generale, in quanto sopperisce alle carenze epatiche.


giovedì 21 maggio 2015

Oligoelementi, Oro

L'oro non è un elemento chimico essenziale, ma viene tuttavia utilizzato in oligoterapia catalitica per aumentare le difese in caso di manifestazioni infettivee nel trattamento di manifestazioni reumatiche di di diversa natura. Di solito viene utilizzato in associazione con il rame e l'argento, dei quali rafforza l'azione antinfettiva. Vorrei spendere due parole sull'oro colloidale, poichè in questa forma ha delle proprietà incredibili.

E' un rinnovatore dell’ energia vitale sia a livello chimico che bio energetico,   ed è una sospensione colloidale di particelle d'oro di dimensione sub-micrometrica in un fluido. Il liquido (tipicamente acqua ) assume un intenso colore rosso (per particelle di dimensione inferiore a 100 nm), o un colore giallo sporco (per particelle di dimensioni maggiori). Esso agisce a due livelli che si combinano tra di loro : il piano fisico o cellulare,  contribuendo a creare le condizioni ottimali affinché le cellule possano operare al meglio e il piano energetico.

Questo livello è sconosciuto ai più, tuttavia non se ne può ignorare nè l’ esistenza, nè tantomeno l’ importanza come la stessa fisica quantistica ha dimostrato recentemente.
L’ oro innalza la frequenza di risonanza propria delle cellule che lo ospitano. L’ acqua stessa energizzata in cui sono presenti le nano particelle di oro, hanno un effetto benefico su tutto il corpo e favorisce la distribuzione di una frequenza armonica che ottimizza la frequenza generale di risonanza armonica della cellula elevandola a livelli maggiori e più “sani”.

mercoledì 20 maggio 2015

Oligoelementi: l'Argento


ARGENTO
Ha una netta azione batteriostatica e battericida, nonchè analgesica sui dolori. L'azione battericida viene rinforzata dall'associazione con l'oro e con il rame e numerosi studi confermano questa azione antisettica nella sterilizzazione dei gangli linfatici inaccessibili con altri metodi.
Cistiti, infezioni del fegato, dell’apparato urinario traggono grande giovamento dall’utilizzo di argento oligoelemnto sia sotto forma di applicazioni locali che assunzione al mattino a digiuno di una dose per almeno un mese. Con la lunghezza giusta della cura, si ottiene una completa guarigione e si impedisce l’insorgere di ricadute.


domenica 17 maggio 2015

Oligoterapie per le allergie, sua maestà il Manganese

Non tutti conoscono i benefici che si possono trarre dagli oligoelementi, conosciuti fin dai tempi più remoti, ma il cui uso si è perduto nel corso dei secoli e millenni. In verità, l'oligoterapia ha ricominciato a diffondersi grazie ad un medico francese  Ménetrier ed è un metodo che si basa sulla somministrazione di oligoelementi in dosi infinitesimali.

Negli ultimi decenni, le patologie allergiche sono andate aumentando in maniera crescente, e questo a causa delle moderne condizioni di vita, con l'inquinamento alimentare e atmosferico, inattivando gli oligoelementi naturalmente presenti nell'organismo, bloccando la loro attività enzimatica: occorre quindi introdurre dall'esterno questi biocatalizzatori in modo da riattivare le naturali difese dell'organismo. Ménetrier individuò quattro tendenze morbose che chiamò diatesi, da curarsi con oligoelementi specifici.

Nel caso delle allergie da polline la diatesi è la prima, detta "allergica", in cui il soggetto riporta le seguenti caratteristiche: modula le azioni e le reazioni in maniera "iper", il suo organismo risponde in modo eccessivo agli stimoli, la sua psicofisiologia iperattiva lo porta spesso al nervosismo, all'emotività, ma anche al dinamismo che può assumere il colore dell'ottimismo e presenta facilmente turbe di tipo allergico, associate a patologie di tipo osteoarticolare, con algie che migrano da un luogo anatomico all'altro. La risposta dei nostri anticorpi agli elementi allergici, avviene con conseguenze nocive, quali la dilatazione e l'aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la contrazione dei bronchi.

L'oligoelemento per eccellenza è il manganese, un potente desensibilizzante nei fenomeni di anafilassi: una dose a settimana, da assumere due mesi prima delle crisi allergiche abituali. E' sempre opportuno abbinare lo zolfo e il fosforo, che pur non essendo oligoelementi hanno enormi proprietà disintossicanti e desensibilizzanti (zolfo),  antispasmodico in molte patologie ed anche nelle allergie respiratorie (fosforo). Nella fase acuta associare, sempre a digiuno: manganese, una volta al dì; fosforo, una dose a dì alterni; zolfo, una dose a dì alterni rispetto al fosforo.

Durante la crisi acuta: associare a maganese-zolfo-fosforo un rimedio fitoterapico antiallergico-antinfiammatorio, quale, ad esempio, il Ribes nigrum MG1DH, in 50 gocce, 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti o perlomeno una ventina di minuti prima. In tal caso, è buona norma iniziare il trattamento con il solo Ribes nigrum e dopo 2-3 giorni associare gli oligoelementi, continuando fino alla remissione della sintomatologia. Ottimi risultati si ottengono se la cura inizia in via preventiva almeno due mesi prima dell'inizio della stagione a rischio e continunado fino alla scomparsa degli allergeni responsabili. Fatevi consigliare da un erborista esperto, o da un buon naturopata, vi troverete grande giovamento.

domenica 3 maggio 2015

Come fare un Antirughe a base di oligoelementi

Gli oligoelementi non finiranno mai di stupirci, essi infatti non si assumono solo per via interna, ma possono essere anche utilizzati per applicazione esterna nel campo della cosmesi naturale, dove vengono usati con ottimi risultati come acceleratori del ricambio cellulare, purificatori, normalizzatori, tonificanti e rigeneranti dell’epidermide.

Ecco come possono essere usati contro le stramaledette rughe, un metodo efficace con un costo relativamente contenuto (in ogni caso le nostre rughe sono solo la testimonianza della vita che abbiamo vissuto).

Rughe: Dopo la pulizia del viso, applicare Oro/Argento/Rame facendolo scivolare, direttamente dalla fialetta, nella ruga, aiutandosi con una garza. In alternativa, aggiungere il contenuto di una fialetta a 50 ml di crema neutra, insieme a 4 gocce di olio essenziale di incenso e 4 gocce di mirra; utilizzare la crema mattina e sera.


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