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lunedì 27 giugno 2016

Repellenti e insetticidi naturali per casa, giardino, orto e balcone

Repellenti e insetticidi naturali per casa, orto e balcone, sono un'ottima ed efficace alternativa ai prodotti chimici che spesso utilizziamo senza parsimonia, senza pensare che proprio perché di sintesi, possono avere effetti nocivi sull'ambiente che ci circonda e sulla nostra salute.


Proprio qualche tempo fa, ho pubblicato un post nel quale indicavo quali sono le migliori piante che allontanano fastidiosi parassiti, insetti, zanzare. Ma a volte può capitare che anche il mutuo aiuto tra piante non sia sufficiente, del resto la primavera è foriera di alcune invasioni, come ad esempio insetti e formiche. Solitamente corriamo ai ripari attraverso l'utilizzo di agenti chimici e salvaguardare le nostre piante, dimenticando però quanto siano dannosi all'ambiente e alla nostra salute. Pensate ad esempio ai vostri pomodori, o alla frutta che avete in giardino e che poi mangerete, tenetelo bene in mente.

Vediamo invece come poter fare dei repellenti naturali, con ciò che abbiamo a portata di mano, che al contempo è efficace, sicuro e nel totale rispetto dell'ecosistema che ci circonda. Prendete carta e penna e stilate questa lista di prodotti che dovete tenere a portata di mano: aglio, cipolle, peperoncino, aceto bianco, bucce del limone, foglie di menta pentole e bottiglie

Repellente all'aglio: gli insetti non amano molto l'odore dell'aglio, quindi potete preparare un economico e naturale repellente semplicemente in questo modo: mettete 5 /10 grammi di spicchi di aglio tagliati a pezzetti e schiacciati in una pentola e versatevi sopra dell'acqua bollente. Coprite con un coperchio e lasciate raffreddare. Filtrate l'acqua e versatela in una bottiglia munita di spruzzino. Spruzzate il composto sulle piante la mattina o la sera. Gli insetti si terranno lontani grazie al pungente odore dell'aglio. Il trattamento qui descritto può essere usato ogni volta che noterete la ricomparsa degli insetti.

Antiparassitario insetticida naturale per orto:  contro bruchi, pidocchi delle piante, moscerini della frutta, ragni rossi e mosche bianche, il seguente repellente è molto efficace.  Vi servono: uno spicchio di aglio, due cipolle, un peperoncino, un po' di detersivo per i piatti, un frullatore e una pentola. ecco come dovete fare: tagliare a pezzi le cipolle, l'aglio e il peperoncino, e mettere nel frullatore. Frullare fino ad ottenere una pasta piuttosto densa.  Versare il composto in una pentola, coprire con acqua tiepida e far riposare.  Dopo circa 20 minuti filtrare il composto.  Porre il liquido ottenuto in uno spruzzatore.  La poltiglia restante va buttata via.  Nello spruzzatore, insieme al liquido, mettere un cucchiaio di detersivo per piatti che permetterà all'antiparassitario-insetticida naturale di aderire meglio alle foglie e agire più a lungo.   Conservare il composto fino a due settimane in frigorifero.  Spruzzarlo sulle piante ogni 4 / 5 giorni.  Ripeter per almeno 4 volte.

Insetticida naturale per casa: questo insetticida può essere usato incasa in tutta tranquillità, basterà per ottenerlo, far macerare in un po' di aceto bianco, delle bucce di limone o delle foglie di menta e eucalipto. Nebulizzarlo tramite uno spruzzatore: allontanerà mosche e zanzare.






sabato 11 giugno 2016

Come riciclare i calzini spaiati

Come riciclare i calzini spaiati può essere un'interessante attività creativa attraverso la quale sarete in grado di creare, in base al tipo di calzino, utili oggetti casalinghi 


Prima o poi succede, anche quando si presta somma attenzione: si perde un calzino e non lo si ritrova più. Inutile cercarlo tanto non lo troverete mai. Com'è come non è, ve ne rimane solo uno. Che fare? Sicuramente non gettarlo, questo è poco ma sicuro, ma riciclarlo in base al tessuto o al filato di cui è composto. Vediamo alcuni esempi. 


Calzino in spugna: si presta perfettamente per essere usato nella cosmetica casalinga, infatti potete inserirvi uno scrub naturale, le erbe da cui trarre l'infuso per detergervi, residui di saponette ecologiche per detergere la vostra pelle.

Calzino in filo di scozia:  da riciclare sottoforma di sacchettini profuma armadi. All’interno del calzino potete inserire una manciata di lavanda oppure di camomilla e riporlo nei cassetti e negli armadi.

Calzino in lana: usatelo per spolverare le piccole superfici della casa. Indossatelo come un guanto così passerete facilmente attraverso le fessure dei termosifoni o delle tapparelle.

Calzino in cotone:  usatelo per la pulizia dei sanitari e dei vetri delle finestre in quanto non lascia pelucchi e si asciuga molto in fretta.

Creare un peluches da un calzino: in questo caso va bene qualunque tipo di calzino abbiate. Farete felici i bambini realizzando dei pupazzi davvero belli, in questo modo insegnerete ai vostri bimbi che in giocattolo non è solo quello che si compra ma anche quello che si ricicla. Occorrente: calzino colorato,  forbici,  pennarello,  passamaneria,  tanta fantasia,  ago e filo
Come fare:  prendete un calzino, infilatelo nella vostra mano e osservate le grinze e le pieghe, poi con
un pennarello delineate la forma degli occhi e quella della bocca. Qui usate la vostra fantasia,  occhi grandi, bocche sorridenti, qualche dente buffo. A questo punto decorate gli occhi con perline, bottoni, strass colorati, altra stoffa. Per la bocca va bene del filo di lana rosso e grosso, o passamaneria e per il corpo tutto ciò che vi viene in mente.



martedì 7 giugno 2016

Ricilare le Infradito rotte

Riciclare le infradito rotte è facile e divertente. In questo modo non sprecheremo del materiale utile e otterremo alcuni oggetti davvero utili


In estate non c'è niente di meglio che indossare le infradito ai piedi, sia per stare in casa che per andare al mare. Finalmente anche i nostri piedi sono liberi di distendersi e stare in libertà dopo un intero inverno costretti in scarpe e stivali. Ma si sa, l'uso estremo può portare ad un'irriparabile rottura delle nostre amate ciabattine infradito, soprattutto quando si rompe stringa che lega la ciabatta al piede.

 Non vi venga in mente di gettarle via! Sappiate che pur rotte le vostre infradito si prestano alla creazione di alcuni oggetti utili grazie ai quali potre riutilizzarle in modo creativo e utile.  Come? La suola ad esempio potete trasformarla in un pratico separa dita per quando metterete lo smalto alle unghie dei piedi. Poggiate il piede sulla suola della vostra ciabattina, con una penna o pennarellino seguite la forma delle dita e poi tagliate con un taglierino.

Potete poi creare un tassello antiurto per le finestre, in modo che se aperte non sbattano violentemente, basterà sagomare la suola, dalla parte del tallone, tagliando un semicerchio. Et voilà le vostre infradito continueranno a vivere felici.

mercoledì 25 maggio 2016

Bottiglie di Plastica: riciclo creativo

Bottiglie di Plastica: riciclo creativo. In pittura, come poggiapiedi, o come portadolcetti, le bottiglie di plastica si prestano ad essere riciclate con creatività.


Prima di gettare le bottiglie di plastica nell'apposito contenitore per la raccolta differenziata, pensiamo a come poterle riciclare per prolungare la loro vita in modo creativo. E' possibile infatti realizzare delle creazioni o degli oggetti utili per la casa. Non è necessario avere molta fantasia o una spiccata manualità,  ciò che è importante è visualizzare il nuovo uso a cui vogliamo destinarle. Ecco alcuni semplici esempi.


Per la pittura: se volete realizzare voi stessi qualche simpatico disegno da appendere magari nella stanza dei bambini, nessuno vi chiede di avere la versatilità di un pittore. Per questo le bottiglie di plastica si prestano bene a questo scopo. Ad esempio fare dei fiori con le bottiglie di plastica è semplice. Procuratevi  delle bottiglie con il fondo  che abbia le gobbette, immergetelo in un piatto di plastica contenente della tempera colorata e riportate il tutto su un lungo foglio bianco, come se fosse un timbro. Avrete già pronti i petali colorati di un fiore a cui aggiungerete foglie e stelo.

Poggiapiedi: se vi manca un comodo poggiapiedi da porre davanti a ldivano o alla poltrona per rilassarvi completamente mentre fate un pisolino o guardate la televisione, le bottiglie di plasitca fanno al caso vostro. Conservatene i nnumero di 37 tutte uguali e con esse formate un esagono: cominciate ad affiancare 4 bottiglie, poi 5, poi 6, poi 7, di nuovo 6, poi 5 ed infine 4. Per farle stare unite usate dello scotch esterno, mentre sopra e sotto invece, aggiungerete due fogli di cartone rigido e resistente dalla forma circolare. A questo punto rivestite prima con della pellicola e dopo foderate con strati di spugna morbida. Scegliete ora del tessuto che possa abbinarsi con il colore del vostro salotto e rivestite il poggiapiedi.

Ciotole portadolcetti: in occasione di qualche evento durante il quale avrete bisogno di tanta ciotoline in cui porre i vostri dolcetti, ma anche piccoli rustici o salatini, non sarà necessario tirar fuori le vostre preziose porcellane, rischiando che nella confisione qualche pezzo vada rotto. Conservate diverse bottiglie in plastica e con l'aiuto di un taglierino ritagliatene i fondi. Colorate la parte esterna con della tempera colorata o come vi suggerisce la fantasia, lasciate asciugare bene. Le vostre ciotoline sono pronte e potrete posizionarle su un vassoio. Così non vi sarà pericolo alcuno di rompere nulla e alla fine della festa se proprio non vi servono più, potete sempre gettare le ciotoline nella raccolta differenziata.

giovedì 19 maggio 2016

Realizzare un Letto con i Bancali

Realizzare un Letto con i Bancali è un'idea davvero creativa per chi ama riciclare e arredare con originalità. Con qualche accorgimento, sarete in grado di creare una stanza da letto di tutto rispetto a costo zero.


C'è chi coltiva da sempre la passione per il fai da te, ma oggi più che mai con la situazione economica che stiamo vivendo, si fa pressante la necessità di risparmiare, che non significa dotarsi di elementi di scarsa qualità anzi, è l'occasione per diventare originali, creativi e dare una mano non solo al nostro portafoglio, ma anche all'ambiente, soprattutto se diventiamo dei riciclatori. Così se avete la necessità di cambiare il vostro letto, potete seriamente pensare a farvelo da soli, con una spesa minima: non crediate che sia così complesso come sicuramente la vostra psiche vi suggerisce. Per realizzarlo potete far uso dei bancali, che normalmente vengono usati per trasportare della merce.


Occorrente:   4 o 8 bancali (rispettivamente per letto singolo o matrimoniale),   levigatrice elettrica, carta vetrata, vernice protettiva per il legnovernice colorata per il legno, qualche vite lunga 20 cm,  un avvitatore elettrico,  qualche rotella (eventuale)

Dovete usare una fondamentale accortezza quando andrete a prendere i bancali: dato che è un materiale che viene impiegato per trasportare molte tipologie differenti di merci e in diversi luoghi, assicuratevi che i bancali siano in condizioni igieniche ottimali. Dopo averli presi (ne serviranno 4 per realizzare un letto singolo oppure 8 per un letto matrimoniale) accertatevi di avere gli altri accessori per la costruzione del letto. Quindi riepilogando: una levigatrice elettrica, della carta vetrata, una vernice protettiva apposita per il legno, della vernice colorata (sceglierne una adatta al legno), qualche vite (lunga circa 20 centimetri), un avvitatore elettrico e delle rotelle; queste ultime potranno essere eventualmente poste sotto al letto per assicurarne la mobilità.

Fase 1: levigare i bancali con la levigatrice elettrica,  stando attenti ad eliminare qualunque imperfezione e arrotondare gli angoli scheggiati o eccessivamente appuntiti. Se si sono chiodi presenti nelle estremità cercate di toglierli con una pinza, se non fosse possibile, batterli con un martello per farli entrare completamente nel legno. E' arrivato il momento di applicare la vernice protettiva con un pennello e, quando lo strato sarà asciutto, dipingerlo utilizzando una vernice del colore preferito. Attendere che anche questo strato si asciughi, quindi passare la carta vetrata per uniformare la superficie.

Fase 2: rovesciare i bancali e affiancarli, così da creare lo spazio sufficiente per poter inserire il materasso (singolo o doppio a seconda del letto che si desidera creare). Ora vi servono le viti e l'avvitatore per unire i bancali tra loro; ricordate che la lunghezza delle viti dovrà essere tale da consentire alle stesse di trapassare il bancale. Applicare le eventuali rotelle alla base con altre viti. Conclusa la struttura il lavoro è praticamente ultimato; per chi lo desidera rimarrà soltanto da realizzare la testiera, magari usando altri bancali.





mercoledì 18 maggio 2016

Borotalco: usi alternativi

Borotalco: usi alternativi. L'idea che abbiamo del borotalco è quasi sempre legata al dopo-bagno della nostra infanzia, quello magari fatto a casa dei nonni, dove il borotalco non mancava mai e il suo delicato profumo si spandeva ovunque. Ma con il borotalco possiamo fare moltissime cose, davvero utili.


Quando sento il profumo del borotalco mi tornano sempre in mente i miei ricordi di bambina a casa dei nonni, lì trovavo sempre un barattolo o una bustina di borotalco che immancabilmente nonna mi faceva usare dopo il bagno. Forse oggi viene usato poco, ma i suoi usi sono davvero molti.


Il borotalco è costituito da una miscela di polvere di talco e acido borico, le cui azioni erano quelle di essere antitraspirante, sbiancante, lenitive ed antisettiche. Ma il borotalco può essere utilizzato anche per altri usi, vediamo quali.

DEPILAZIONE: cospargere di borotalco le zone su cui sarà spalmata la ceretta consente di evitare eccessivi arrossamenti e irritazioni, inoltre assorbe l’umidità della pelle in eccesso e permette così alla ceretta una presa migliore.

TOGLIERE LA SABBIA: in estate capita sovente che, al momento di venire via dalla spiaggia  i piedi siano ricoperti di sabbia, perchè umidi e non si ha il tempo di farli asciugare o la possibilità di sciacquarli. Portate con voi del borotalco, cospargete i piedi o la parte del corpo interessata e la sabbia verrà via molto più facilmente.

MACCHIE DI GRASSO: un rimedio della nonna, molto efficace se si devono affrontare macchie di olio o grasso.  Basterà stenderne uno strato abbondante sulla macchia e lasciar agire un paio d’ore, o la notte intera. Successivamente spazzolare via, senza esagerare per non sfibrare i vestiti. Dopo aver rimosso il borotalco, a macchia sbiadita o scomparsa, si può lavare l’indumento.

CONSERVARE VECCHI LIBRI: se i vostri vecchi libri si sono impregnati di umidità e presentano un po’ di muffa, dopo averla rimossa, cospargete ogni pagina con del borotalco e lasciare asciugare diverse ore. Passato il tempo basta spazzolare via il borotalco e per un bel po’ i vostri libri saranno al sicuro.

DISTRICARE COLLANE E BRACCIALETTI: se una vostra collana sottile o un braccialetto si sono aggrovigliati, cospargete attentamente ed uniformemente la polvere sul gioiellino, in questo modo diventerà molto più facile rimediare al danno.

CARTE DA GIOCO: se siete amanti dei giochi di carte e avete fra le mani un mazzo nuovo, prima di usarlo, ponetelo in un sacchetto per alimenti con del borotalco, chiudete il sacchetto e agitare, togliere dalle carte la polvere in eccesso. Questo trucco renderà le carte più agevoli da usare e non si attaccheranno una volta riposte.




sabato 14 maggio 2016

Portafiori e Coprichiavi con i palloncini

Portafiori e Coprichiavi con i palloncini. Ecco un lavoretto creativo per usare quei palloncini che vi sono rimasti dopo una festicciola e che non sapete come utilizzare. 



Oggi ci cimenteremo nella creazione di un piccolo vaso da fiori e di un coprichiavi, entrambi usando palloncini, magari proprio quelli che sono rimasti non utilizzati dopo una festicciola. Così avrete la possibilità di usarli in maniera creativa e dare il vostro tocco di originalità, dando nuova vita anche ad un bicchiere o ad un piccolo contenitore in vetro che magari è rimasto spaiato.


Tagliate il palloncino ad un centimetro dalla sua estremita’ superiore facendo attenzione a mantenere quella parte del collo che vi servira’ come foro per inserire i fiori. A questo punto e con un po' di impegno, a partire dal foro, allargate il palloncino e ricoprite poi il bicchiere avendo l’accortezza di tenere in alto la parte bucata.  Potete decidere di tenere l’estremita’ superiore all’interno oppure all’esterno a seconda di come preferite: dipende solo dal vostro gusto.


Sempre i palloncini bucati o vecchi possono rinascere a nuova vita diventando originali coprichiavi. Prendete i palloncini che non usate piu’, di piccole dimensioni. Tagliateli a meta’ usando un paio di forbici.

 

Mettete la parte superiore, quella con l’imboccatura, al di sopra della chiave che volete ricoprire. Fate un foro conficcando uno stuzzicadenti nel palloncino all’altezza del foro della chiave. Inserite l’anello del portachiavi. Il vostro coprichiave e’ pronto. Usando palloncini di diversi colori vi risultera’ molto piu’ facile distingure le vostre chiavi.


lunedì 9 maggio 2016

Lanterne Fai da Te con il Riciclo

Lanterne Fai da te con il Riciclo, un'idea creativa per riutilizzare materiali di vario tipo, come ad esempio il vetro. Basta davvero poco per realizzarle e l'effetto sarà decisamente romantico.


Se come me amate l'atmosfera che le lanterne posizionate in alcune stanze o angoli della casa  creano, non dovete certo mettervi in giro a cercarle nei negozi e spendere una fortuna. Potete benissimo crearle voi con semplici materiali da riciclare che avete in casa e a cui nemmeno pensate. Potete già pensare a dove metterle, per esempio in giardino, sul balcone dove in estate contribuiranno a farvi rilassare mentre respirerete l'aria della sera. Non dovrete far altro che  procurarvi i materiali da riciclo e lasciare spazio alla fantasia. Ecco per voi alcuni suggerimenti.


Vasetti degli omogeneizzati o di yogurt: se avete bambini piccoli potete usare i barattolini degli omogeneizzati, oppure in alternativa i vasetti dello yogurt in vetro. Puliteli bene e poi avvolgete il centro con corda grezza, rafia colorata o un nastro di tessuto a tua scelta, chiudendo con un fiocchetto. Alla bocca del barattolo applicate un anello di fil di ferro, fissate poi alle due estremità dell’anello un altro pezzetto di fil di ferro con cui appendere la lanterna a piacimento.

Barattoli in vetro: che siano di marmellata, miele, olive, si possono trasformare in deliziose lanterne per esterno. Lavare e asciugare con un panno il barattolo e procedere con la decorazione ricorrendo ai cosiddetti smalti a freddo, colori che potrai acquistare in qualunque negozio di bricolage. Tracciare su un foglio di carta la decorazione che intendi riprodurre sul barattolo, quindi copiarla sul vetro utilizzando un pennello a punta sottile e i colori da voi scelti.

Barattoli in latta: e che dire dei barattoli dei pelati, o di polpa di pomodoro, quelli di latta? Basterà rimuovere il coperchio, lavarli accuratamente e forarli con l’aiuto di un punteruolo a sbalzo, creando uno scenografico effetto cielo stellato. Potete lasciarli al naturale, o dipingerli con colori decisi. Scegliere colori indicati per la latta, lasciar asciugare e inserire i lumini. Il gioco di luci renderà l’atmosfera magica.

Conchiglie: si trasformano in originali lanterne fai da te, perfette per illuminare le serate d’estate. Avrete bisogno di conchiglie grandi e con le due valve unite, inserite nella cavità un lumino e il gioco è fatto. Per un angolo scenografico, ne servono più di una, di forme e dimensioni diverse, alternandole con bastoncini di legno.


venerdì 29 aprile 2016

Vodka: usi alternativi

Se non siete bevitori incalliti, questo post sarà di sicuro illuminante. Oggi infatti parliamo degli usi alternativi della Vodka.

Sono molti gli amanti della vodka, superalcolico molto usato sia puro che aromatizzato per cocktails e anche in cucina. Ma la vodka si rivela utile anche per usi alternativi al di fuori di cucine e bar. Ovviamente per gli usi che andremo a descrivere  usate una vodka di bassa qualità, liscia naturalmente.


1) Forse non sapevate che la vodka va benissimo per lucidare le cromature, il vetro e la porcellana, basterà inumidire un panno con la vodka e passarlo sulle superfici di ceramica come quelle del vostro bagno oppure sulle cromature della vostra cucina: risulteranno luccicanti e pulite.

2) Qualche goccia  di vodka unita ad un cucchiano di zucchero può aiutare i fiori recisi in vaso a durare piu’ a lungo se disciolte nell’acquai. Ricordate che i due ingredienti andranno aggiunti ogni giorno.

3) La vodka funge da ottimo repellente contro gli insetti in sostituzione  di composti chimici pericolosi per la salute: diluire alcune gocce di vodka in acqua e mettetele in un flacone spray. Spruzzate sulla pelle il repellente cosi’ realizzato: non temete di odorare di superalcolico, la vodka pura e’ inodore ed incolore!

4) In caso di punture di medusa puo’ essere utilizzata come disinfettante e come rimedio di primo soccorso in assenza di amuchina o di prodotti appositi. Imbevete un fazzoletto di carta e lasciatela agire sulla puntura. Ovviamente è un rimedio d'urgenza, dopo è necessario utilizzare prodotti appositi a seconda della gravita’ della puntura.

5) Usata pura e’ anche un ottimo antimuffa. Mettete la vodka in un vecchio spruzzino e spruzzatela sulla parte della parete ricoperta da muffa. Lasciate agire per quindici minuti ed in seguito raschiate la muffa usando uno spazzolino oppure una spazzola a setole dure.

giovedì 28 aprile 2016

Come fare una spesa sostenibile

Spesso osservando gli altri fare la spesa ci permettiamo di criticare il loro modo di fare senza pensare minimamente a come invece la facciamo noi. Siamo in grado di fare una spesa sostenibile? ecco alcuni consigli utili.

La spesa la facciamo tutti, ma non tutti la facciamo allo stesso modo. C'è chi non guarda minimamente a cosa mette nel proprio carrello e chi invece sta attento a ciò che compra. Perché? Essere consapevoli di ciò che acquistiamo ci consente di valutare in primis la qualità del prodotto e poi ci rende personalmente responsabili del rispetto dell'ambiente. Un prodotto infatti può incidere in maniera negativa sull'ambiente in vari modi:  per i km percorsi per giungere nel vostro supermercato; le energie sprecate per produrlo; il materiale usato per suo imballaggio. Con qualche piccolo accorgimento però possiamo fare una spesa sostenibile contribuendo al rispetto del pianeta.

-Tenete sempre nella vostra borsa dei sacchetti di tela. Sono ecologici, in fibre naturali che impediscono l'uso degli inquinanti sacchetti in plastica. I sacchetti in tela durano moltissimo tempo e si ripiegano facilmente occupando pochissimo spazio. Si possono anche tenere in macchina se non volete portarli in borsa. E per fare meno fatica ci sno anche i comodi carrellini con le rotelle.

- Per quanto riguarda i prodotti, orientatevi sempre su quelli di stagione e a chilometro zero. Sono nostrani, vicini, di stagione e quindi qualitativamente migliori e più gustosi. Preferite sempre i formati famiglia quando disponibili: se avete necessità di confezioni più piccole, potrete dividere il prodotto a casa in piccoli contenitori.

- Se nella vostra citta sono presenti, andate nei nuovi negozi dove è possibile comprare i prodotti alla spina, alimentari e non. E poi in tutti i sueprmercati oggi ci sono apposite sezioni dedicate proprio a questo: pasta, cereali, legumi, frutta secca, detersivi, ecc. E poi potete portarvi  i contenitori da casa, eliminando così confezioni inutili. Anche i salumi e i formaggi è meglio comprarli al banco perché, oltre ad essere più freschi e a volte più economici grazie alle offerte del giorno, si evita di acquistare anche la vaschetta di plastica. Per le uova, se non le si può comprare sfuse, prediligete le confezioni di cartone (meglio se riciclato), perché più facili da smaltire.

-Infine preparate sempre la lista della spesa, valutando bene ciò che vi manca, eviterete così di comprare ciò che non vi serve.

domenica 10 aprile 2016

Idea colorata per riciclare i barattoli di vetro

Abituarsi al riciclo fa bene e sono diversi gli aspetti da tenere in considerazione. Intanto il rispetto per l'ambiente che ci circonda, un rispetto che poi è anche per noi stessi e la nostra vita, poi fa bene alla fantasia e alla creatività, poiché riciclare mette in moto la mente e ci fa pensare, infine ci insegna che sono molti i materiali che possiamo riutilizzare per usi diversi. Il vetro è un materiale davvero particolare perché è riciclabile al 100%.

Non gettate mai i barattoli di vetro grandi o piccoli che siano, perchè il vetro è il materiale migliore per la conservazione ed il riciclo. Possono contenere di tutto, dagli alimenti, ai semi, ai fiori, all'oggettistica. Ciò che dovete fare è dare solamente sfogo alla vostra fantasia e dare loro una nuova veste, insomma rinnovare il loro make up. 


Vediamo come fare con qualche piccolo e semplice suggerimento: intanto procuratevi i barattoli di vetro, poi recuperate ad esempio quegli animaletti giocattolo con cui spesso giocano i bimbi e che si trovano anche negli ovetti di cioccolato, o altri piccoli oggettini di plastica, come ad esempio quelli che troviamo nelle bomboniere e di cui spesso non sappiamo che fare, vi serviranno perchè dovrete incollarli sul tappo dei barattoli.

Poi vi servirà una colla e della vernice spray. Ricordate che soprattutto i tappi devono essere ben puliti in modo che vernice prima e colla poi, possano aderire perfettamente. Con la vernice spray, del colore che preferite, verniciate tappi e giocattoli, fate questo lavoro sul balcone o in giardino, e ponete tappi e oggettini su fogli di giornale per non sporcare. Lasciate asciugare bene e quindi procedete ad incollare, facendo un piccola pressione in modo che gli animaletti o gli oggettini, si attacchino perfettamente.

Non sapete cosa mettere nei barattoli? Se avete ortaggi o fiori, potete procedere alla raccolta dei semi e alla loro conservazione. I semi vanno prima disidratati, e poi vanno conservati in un luogo asciutto e non a contatto diretto di luci. L’ideale è chiuderli nei contenitori di vetro: metteteli prima in sacchettini di carta cerata con i semi divisi per specie e una bustina di gel di silice per assorbire l’umidità. Oppure potete usarli per i biscotti, per la pasta, i cereali, se volete usarli in cucina, ma anche per contenere  bottoni, pastelli, matite.....

venerdì 8 aprile 2016

Come togliere la gomma da masticare dai vestiti

Il chewingum ci piace tanto, ma quandosi tratta di buttarlo via, non siamo attenti e spesso lo gettiamo a terra o peggio lo lasciamo attaccato su muri e panchine. Alla fine qualcuno si ritrova il chewingum attaccato ai vestiti e toglierlo diventa davvero un problema. Ecco tre modi per rimuoverlo e non danneggiare gli abiti.

Ritrovarsi una gomma da masticare attaccata a i vestiti è uno spiacevole inconveniente, soprattutto perchè risulta difficile da eliminare senza rovinare lo sfortunato capo di abbigliamento a cui la gomma si è appiccicata.   Esistono però alcuni vecchi rimedi, totalmente naturali, attraverso i quali la gomma può essere staccata senza danni. Ma prima di analizzarli ricordate: non toccate per nessun motivo la gomma ancora fresca per evitare di spargerla ancora di più. Detto questo procediamo.


Assicuratevi di avere a portata di mano:
-ferro da stiro
-bollitore
-freezer
-panno di stoffa pulito
-vecchio spazzolino da denti pulito


1) Ferro da stiro:  vi sarà necessario solo un panno ben pulito, meglio se di cotone, da poggiare sulla gomma incriminata. Passate più volte il ferro ben caldo sulla gomma, ma assicuratevi di aver disattivato l'opzione vapore del ferro, con il panno tra la piastra del ferro e la superficie del vestito. Il calore farà staccare la gomma dall'abito e la farà attaccare pian piano al panno. Ripetete l'operazione più volte, finché non rimuoverete la gomma quasi completamente.


2) Freezer: la gomma da masticare si indurisce quando le temperature sono molto basse. Questo vi permetterà di rimuoverlo facilmente con le dita. Mettete il capo di abbigliamento in una busta trasparente e lasciatelo in freezer per almeno 4 ore. L'operazione di rimozione dovrebbe essere molto semplice.

3) Bollitore: avvicinate per almeno 10 minuti la parte incriminata ad un bollitore o versateci sopra dell'acqua bollente. Procedete poi alla rimozione spazzolando con un vecchio spazzolino da denti ben pulito. Non preoccupatevi se rimane l'alone della macchia: verrà via col primo lavaggio in lavatrice!.

venerdì 1 aprile 2016

Con il riciclo creativo nuovi contenitori per orto e giardino

Riciclare è una delle mie priorità. Nelle nostre case si accumulano sempre una grande quantità di oggetti e materiali a cui spesso non prestiamo attenzione alcuna e che finiscono inevitabilmente per essere gettati. Diciamo la verità: non ci soffermiamo nemmeno a pensare se quell'oggetto o quel materiale possa esserci utile. Tutto è utile. Oggi vediamo cosa possiamo usare in giardino e sul balcone.

Non ho la fortuna di avere un pezzetto anche piccolo di terra su cui zappettare, ho un balcone pieno di sole e mi accontento. Ma che sia terra o balcone coltivare è sempre una buona occupazione, stare con le piante fa bene, toccare la terra ci trasmette energia. Perciò, per iniziare questa avventura verde non importa dotarci di grandi attrezzature, anzi possiamo usare molti oggetti e dar vita al riclico creativo. Vediamo cosa usare allora.



1- Contenitori dello yogurt:  sono utili per far germogliare i semi, che siano i contenitori grandi quelli da 500 gr o più o che siano quelli piccoli da 125 gr poco importa per il fine che vogliamo raggiungere. Abbiate sempre l'accortezza di praticare dei piccoli fori sul fondo, utili per lo scolo di acqua in eccesso, quindi inserire nel barattolo argilla espansa, terriccio e semi prescelti, considerando preventivamente le dimensioni della pianta.


2- Gusci delle uova: se conservate i gusci delle uova e il vecchio caro contenitore in cartone, potrete avere un piccolo micro orticello di piantine aromatiche.  Rompete l’uovo e recuperate le due metà, inferiore e superiore, riempiendole con terriccio e semini di salvia, basilico, finocchietto o dragoncello. Sistemateli in un contenitore per uova oppure negli appositi gadget da cucina.Vedrete che romantico

3- Contenitori delle uova: ideali per creare semenzai di tutti i tipi. Ricordate non quelli di plastica, ma quelli di cartone, che, anche se permeabili, sono però biodegradabili, basteranno il terriccio e i semi e via con la piccola serra.

4- Cassette della frutta: mi riferisco sempre alle cassette di legno, che secondo me hanno sempre un certo fascino.  Rivestitela internamente con un telo di juta sopra il quale adagerete un telo di plastica. Fissate il rivestimento con una pinzatrice e praticate due fori, con l’aiuto di un coltello, sul fondo della plastica. Versate nella cassetta uno strato di argilla espansa e uno strato di terriccio. A questo punto non resta che inserire le piantine prescelte.

5- Bottiglie di plastica: non possono mancare le bottiglie di plastica, basterà  tagliarle a metà e recuperate la parte inferiore, bucherellandola con l’aiuto di un coltello. I fori serviranno allo scolo dell’acqua in eccesso. Riempite la bottiglia così ottenuta con terriccio senza mai dimenticare l'argilla espansa sul fondo, e non vi resta che inserire i semi.


martedì 29 marzo 2016

Piccola storia dell'altalena

Tutti noi ci siamo dondolati sull'altalena, ci siamo fatti spingere avanti e indietro per ore nei giardini e nei parchi pubblici. Un gioco antico come il mondo che ha accompagnato la nostra evoluzione ed ancora l'accompagna nei secoli e nei millenni senza subire cambiamenti se non nei materiali o nel design.

Com'è è nata l'altalena? Non v'è inventore, eppure il design ha stregato il mondo, potremmo dire che è orfana di designer. Però sfruttare un ramo d'albero  che faccia da braccio e una corda che diventa il sostegno della seduta è di sicuro un'idea sostenibile. Forse è stato uno dei primi giocattoli sostenibili della storia umana e un modo per insegnare ai bambini a rispettare l'ambiente.


E se il sedile  è un vecchio pneumatico, è anche sostenibile, perché si ricicla un oggetto che ha esaurito la funzione per cui era stato creato, una seconda possibilità. La mitologia così racconta la nascita dell'altalena: “… La perfida Clitennestra, che d’accordo con il suo amante Egisto uccise il marito Agamennone, venne uccisa dal figlio Oreste, che desiderava vendicare il padre. Ma, anche in quel mondo, il terribile mondo della vendetta, il matricidio era una colpa inespiabile. Perseguitato dal rimorso, Oreste fuggì, inseguito, oltre che dalle Erinni, per fargli pagare il terribile gesto, anche dalla sorellastra Erigone, la figlia che Clitennestra aveva avuto da Egisto.

Ma quando giunse ad Atene, Oreste fu assolto: «Il vero genitore, decretò la dea Atena, non è la madre, bensì il padre». A questo punto Erigone, disperata, si impiccò. Senonché, quando la notizia si sparse, le vergini ateniesi, come se fossero state contagiate, presero a impiccarsi in massa. La città rischiò di estinguersi. Preoccupatissimi, gli ateniesi si precipitarono a interpellare l’oracolo di Apollo, che suggerì un rimedio: costruire delle altalene, così che le ragazze potessero dondolarsi nell’aria, come quelle che si impiccavano, ma senza perdere la vita. La città fu salva, gli ateniesi furono felici, le ragazze ateniesi ancor di più, e l’altalena diventò il gioco preferito delle ragazze di tutti i tempi”.

Allora il designer potremmo dire che è stato Apollo? Comunque sia a noi interessa la sostenibilità, e la risposta ai bisogni più elementari, attraverso soluzioni che si avvalgano di materiali poveri, semplici, e soprattutto locali. E le altalene anonime, quelle fatte di corde e copertoni, non ne sono che un mirabile esempio.

sabato 12 marzo 2016

Televisore a Tubo Catodico: come riciclarlo

In quasi tutte le case oramai a farla da padrone sono i nuovi e tecnologici televisori LCD o al plasma, dotati di tutta la strumentazione che li collega al pc, alla play  station, al wii ecc. Però esistono ancora i vecchi televisori a tubo catodico, alcuni ancora funzionanti, altri no. Prima di gettare via il vecchio e obsoleto televisore a tubo catodico, chiedetevi cosa potete ricavarne, basta solo un po' di fantasia. Ecco tre idee per il riciclo.


1) Acquario per pesci: girellando per il web ho scovato un'interessante idea: trasformare il vecchio televisore in un originale acquario per i pesci. In questo caso devo rimandarvi ad un tutorial, dato che si tratta di un interessante lavoretto, ma piuttosto tecnico, quindi andate su questo link.

2) Cuccia per gatto: potete ricavare da vostro vecchio televisore una originale cuccia per il vostro gatto: svuotate il televisore di tutti i componenti elettronici al suo interno, schermo incluso, lasciando intatta la struttura in plastica o in legno. Levigate quest'ultima con carta vetrata in modo da eliminare eventuali schegge o parti appuntite. Pulite bene, poi rivestitite sia interno che esterno con della plastica adesiva. Aggiungete un cuscino e il gioco è fatto.

3) Mobiletto bar: se siete ancora in possesso di  vecchio televisore in legno potete trasformarlo in mobiletto da bar. Svuotate il televisore, come per la cuccia del micio,  ma all'interno della tv dovrete inserire una o più piccole mensole. Per farle vi occorreranno un martello, dei chiodi e delle piccole tavolette di legno, che vi consigliamo di verniciare dello stesso colore del resto della televisione. Dopo averle inchiodate, il vostro bar sarà pronto, cin cin.

giovedì 10 marzo 2016

Come riciclare il Tappetino Yoga

Se avete in casa un tappetino per praticare yoga che non usate più e che giace inutilizzato a prendere polvere, non gettatelo quando farete le pulizie di primavera, si può riciclare, dando vita a tanti oggetti utili che forse nemmeno immaginate. Ciò che vi occorre è: un vecchio tappetino da yoga, un paio di forbici, colla a caldo, vecchi lacci delle scarpe o fili


1. Ciabatte:  segnate sul tappetino la dimensione del vostro piede, aggiungete circa un cm lungo tutta la sagoma e tagliate. Avrete così le basi delle vostre ciabattine. Per finire tagliate poi quattro strisce dal vostro materassino e incollatene due su ogni base con della colla a caldo (o super forte).

2. Tappo per barattoli: se i vostri barattoli hanno non hanno tappo, prendete il vostro tappetino, tagliatene un pezzo che sia più grande dell’apertura del vostro barattolo e usatelo come tappo.

3. Tovaglietta: comoda e semplice da usare per colazione, pranzo o cena.  Tagliate un pezzo di tappetino, a seconda della vostra ispirazione, quadrato, rotondo o ottagonale non importa, e avrete la vostra nuova tovaglietta. Se avete voglia di personalizzarla potete armarvi di ago e filo e decorarla come più vi piace. Lo stesso procedimento potete seguirlo per ricreare dei sottobicchieri.


4. Portabicchiere/portalattine:  ritagliare una striscia di tappetino lunga quanto la circonferenza del bicchiere/lattina e incollarne le estremità con la colla per chiuderla attorno al bicchiere/lattina;

5. Porta pc: misurare la sagoma del vostro laptop sul tappetino, aggiungere 2 cm per lato e tagliare due pezzi identici della sagoma ottenuta. Per finire incollare i due pezzi su tre lati con colla a caldo.


lunedì 7 marzo 2016

Tre semplici idee per riciclare i gomitoli di lana

Se avete in casa dei gomitoli di lana, le rimanenze di vecchi lavori a maglia, o la lana recuperata perchè è stato disfatto un veecchio malgione o una sciarpa, non limitatevi a guardarli senza sapere che farne. Igomitoli di lana vecchia possono essere efficacemente riciclati e possono trasformarsi in utili oggetti che possiamo usare nel quotidiano. Ecco alcune idee.


-La prima idea creativa, se avete un minimo di manualità e se la lana che avete a disposizione è di vari colori è quella di afare una bella e utile borsa per la spesa, visto che quelle dei supermercati non eccellono in resistenza. Oppure creare una borsa da inserire dentro le borsette in cui portiamo di tutto, così per fare il cambio borsa ci basterà togliere quella da noi creata e non ci sarà più bisogno di perdere tanto tempo per travasare i mille oggetti che ogni giorno ci portiamo dietro.

-E' possibile creare delle decorazioni che si possono applicare a tutto ciò che desideriamo: elastici per capelli, jeans, maglioni semplici, borse e tanto altro

-E perchè non creare un porta PC portatile e proteggerlo dagli urti e dai graffi che si possono creare quando lo teniamo in borsa insieme a libri e quaderni?

-E per i nostri amici pelosi si possono fare dei giochini, basterà dare alla lana delle forme rotonde e fare in modo che restino tali. Per far ciò si dovrà ricreare il gomitolo, fare tanti nodi senza un senso e poi arrotolarli nella loro stessa lana ed infine applicare altri piccoli nodi in modo che il gomitolo non si sciolga.

-Con tanti gomitoli di lana uniti, cuciti solo in un lato e, quindi, allineati, si possono fare dei paraspifferi per porte e finestre senza grande fatica ma con molta originalità e tantissimo colore.

mercoledì 2 marzo 2016

Riciclo Creativo: Quadro Porta Orecchini

Con del cartone ed una vecchia rivista e senza spendere un soldo potete creare un quadro porta orecchini ed averli così tutti a portata di mano, senza dimenticarne nemmeno uno in qualche scatola. Quindi bando alle ciance e cominciate a prepararvi e procurarvi l'occorrente.

Occorrente: del cartone (per esempio quello di una scatola di scarpe), un quotidiano o una rivista (ma regolatevi perchè le pagine devono essere abbastanza lunghe da coprire la diagonale del quadro), colla a caldo o vinilica, scotch di carta, forbici, taglierino e un cordoncino di qualsiasi genere.


Partite ritagliando una cornice di cartone della dimensione desiderata (es: 30×20 cm). Successivamente tagliate a metà, lungo il lato più lungo, più fogli di giornale e piegateli su se stessi fino ad ottenere diverse striscioline di carta; quando ne avrete ottenuto un buon numero, iniziate a intrecciarle l’una sull’altra. Quando si è composto un foglio che superi le dimensioni della cornice di un paio di centimetri, incollate la cornice sul foglio e poi ripiegate i bordi sul retro di quest’ultima, dove avrete precedentemente applicato della colla.

Se avete difficoltà a far rimanere ripiegati gli estremi delle striscioline potete aiutarvi con dello scotch di carta; se usate la colla vinilica  lasciatela asciugare la colla applicando un peso sopra il porta orecchini per almeno un paio d’ore.

Una volta asciutto, applicare sul retro un cordoncino da usare come gancio per appenderlo al muro, fermandolo con dello scotch. Appendetelo e agganciate la vostra sfilza di splendidi orecchini, o in alternativa potete incastrare dei semplici gancetti a S nella parte bassa del quadro e appendere così la vostra bigiotteria.

giovedì 18 febbraio 2016

Consumi Energetici in Cucina: Risparmiare il 10%

Quali sono gli elettrodomestici incriminati che in cucina ci fanno consumere molta energia? Non serve molto tempo per pensare, sappiamo che sono il frigorifero, il forno e il piano cottura. Se circa il 10% dei consumi di una famiglia si deve all'uso di questi elettrodomestici, dovete sapere che il 50% di questa percentuale viene assorbita dal forno.

Ecco allora qualche semplice e sintetico consiglio per risparmiare questo benedetto 10% e risparmiare qualcosa in più.


- Ponete sempre la retina spargi fiamma sul fornello, perchè la sua funzione è quelladi irrorare il calore uniformemente e quindi scaldare tempi brevi padelle e pentole. In questo modo si può tenere il gas basso e consegentemente risparmiare sull’erogazione, oltre che cucinare con meno rischio di attaccare il cibo alle pentole.

- Altro utilissimo accorgimento è l'uso dei coperchi su cui sarebbe necessario praticare sempre due forellini (oggi ce ne sono in commercio di già predisposti allo scopo), poichè consentono il passaggio dell’aria ed evitano che i liquidi all'interno della pentola si rovescino sulla fiamma. Ciò comporta due vantaggi indiscutibili: pulirete di meno il piano cottura risparmiando in detersivi e acqua (e tempo!)

- Grazie al fatto che oggi le batterie di pensole modere  sono impilabili, praticate la cottura impilando le pentole. Non crediate che i cibi non si cuociano, infatti una pentola sopra l’altra si scalda non solo grazie al calore ma anche grazie al vapore della pentola sottostante risparmiando così gas o energia elettrica.

- Quando dovete scaldare qualcosa e avete i termosifoni accesi, potete utilizzarli come fonte di calore se hanno lo spazio sufficiente per apporgiavi sopra un pentolino, del resto dovete pensare che in ogni caso sono una fonte di calore da sfruttare.  Anche al lavoro see ci portiamo il pasto da casa il termosifone è un'ottima soluzione per trovarsi il pranzo caldo e fragrante di aromi!

- Per cuocere la pasta, quando si scalda l’acqua, non mettete mai il sale prima che questa bolla, infatti il sale rallenta l’ebollizione, facendo sprecare così gas e tempo.

- Dato che il forno è un implacabile consumatore di energia, è bene organizzarsi per usarlo quando si devono cucinare più piatti contemporaneamente: ad esempio io che faccio il pane fatto in casa, mi organizzo non solo per il pane, ma anche per la preparazione della pizza o delle focacce, oppure per scaldare o cucinare altre pietanze come il pesce, le verdure, le polpettine vegetali

- Quando ci si accinge a cuocere la pasta, non sprecate litri d'acqua, ma regolatevi così: un litro d'acqua è sufficiente per 2 persone. Inoltre quando si scola l’acqua non va gettata: ci potete lavare i piatti, i capi di lana, oppure si può dare alle piante, o ancora la si può usare per il water.

- Evitate di posizionare il frigorifero o il congelatore accando al forno o al piano cottura, il calore dei quali induce il frigo o il congelatore a lavorare di più 

- Non dimenticate di togliere la polvere dalle spire dietro il frigo, questo aiuterà il condensatore a espellere il calore più velocemente


domenica 14 febbraio 2016

Smartphone: ecco alcune green app

I nostri smartphone sono ricchi di App che noi utilizziamo per velocizzare e migliorare la nostra quotidianità, ve ne sono per il fitness, per la gestione dei budget familiari, per la casa, per i viaggi, per il brain training e così via. Direi che fra le tante opzioni che possiamo trovare nei vari market place possiamo andarci a scaricare quelle utilissime App che ci aiutano ad essere molto più ecofriendly di quanto non siamo già, in questo modo possiamo abbracciare uno stile di vita sempre più green. Quindi si può dire che l'innovazione va incontro al rispetto dell'ambiente e della natura e ci aiuta a mantenere uno stile  di vita all'insegna del rispetto anche nei confronti di noi stessi.
Ecco alcuni esempi di App eco:


EdoApp:  ci permette di conoscere quello che si sta mangiando. Grazie a questa App è possibile  analizzare gli ingredienti e i valori nutrizionali dei prodotti alimentari e mette in evidenza quanto sono sani. Attraverso la scansione del codice a barre infatti, fornisce un punteggio da 0 a 10, mettendo in vista le caratteristiche positive e negative e specificando se un cibo è adatto ai celiaci o a chi è intollerante al lattosio. Inoltre fornisce una lista di alternative più sane.

Greendrops:  permette di calcolare il livello di emissioni prodotte da noi utenti. Sarà sufficiente inserire i nostri consumi, le tipologie di elettrodomestici che abbiamo in casa ed ecco che l’applicazione calcolerà il peso dell’impatto ambientale dei nostri consumi. Per notarlo basta fare attenzione al colore che cambia dal verde ecologico al rosso pericoloso.

The green meter:   ideale per chi vuole essere ecologico anche nella guida. Si inseriscono i dati tipo il peso dell’auto e la cilindrata, per sapere come e quanto si consuma in base al proprio stile di vita.

Locavore:  ci informa su quali cibi siano ideali in base alla stagione. Grazie alla funzionalità gps, inoltre, è possibile conoscere gli alimenti locali in base alla zona in cui ci troviamo

Differenziata: tutta italiana e gratuita grazie ad essa è possibile imparare, giocando, i principi per una corretta raccolta differenziata, come, per esempio, imparare a riconoscere i materiali riciclabili e buttarli nel contenitore giusto.

Goodguide: è un’applicazione gratuita disponibile per android od iPhone. Per utilizzarla basterà scattare la foto sul codice a barre di un prodotto e questa vi fornirà informazioni utili sul prodotto, soprattutto se è green oppure no.

Pollution: fornisce informazioni su quelle che sono le fonti di inquinamento nella zona in cui ci si trova. Fornisce informazioni sulla presenza di ossidi di azoto, i livelli di ozono presenti in atmosfera.

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