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giovedì 10 dicembre 2015

Talis pater, talis filius

Siamo sempre alle solite, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Lo diciamo questo adagio e anche spesso, forse più in termini riferiti al carattere che non riferiti alla somiglianza fisica

Nulla di nuovo, non abbiamo inventato nulla, ma abbiamo ereditato e trasformato.
Talis pater, talis filius: tale il padre, tale il figlio. Nella letteratura classica era più diffusa la forma greca, presente già negli Uccelli di Aristofane: τοῦ πατρός τὸ παιδιόν "il figlio di suo padre", ad indicare l'assoluta somiglianza.

venerdì 4 dicembre 2015

Omnia me mecum porto

Gli antichi avevano sempre ragione e sapete perchè? Semplicemente perchè riflettevano molto su ciò che li circondava, fosse esso animato o inanimato. Dato che la vita contemplativa era preferita a quella secolare, la riflessione era un'importante attività, riflessione cui purtroppo oggi si dedicano in pochi. Cosa possediamo? Ergo, cosa portiamo con noi? 


Omnia mea mecum porto: porto con me tutto ciò che possiedo.
Attibuito a Biante di Priene (uno dei Sette Sapienti); a Simonide di Ceo; a Stilpone di Megara, ma esistono anche altre fonti.
Riferita all'uomo saggio che considera fondamentale solo quello che contiene nel proprio cuore e nella propria mente.

martedì 1 dicembre 2015

Sed placet experiri


Anche questo adagio ha una forza tutta sua, e può essere usato in svariate occasioni, per esempio pensate a qualche impresa che state per iniziare, ad una nuova relazione sentimentale, ad un qualche esperimento in cui vi volete cimentare.

Tutto ciò che è nuovo e che ci accingiamo ad affrontare fa nostro questo motto. La sua origine in verità è molto semplice.

Sed placet experiri: ma vogliamo provare. Questa è la frase conclusiva di una nota in cui Petrarca descrive certi trapianti di ceppi di vite fatti senza rispettare le norme tradizionali.

sabato 28 novembre 2015

Risus abundat in ore stultorum

Quanto mi piace questo adagio, direi che è esplosivo. Mi ripeto se dico che non lo usa più nessuno? No non mi ripeto. Eppure è una bomba ad effetto, detto al momento giusto, a quelle persone sciocchine, che si credono in possesso di un eloquio superiore a quello altrui, quei pappagalli che blaterano e blaterano perchè amano follemente il suono della loro voce, e che credono di avere un senso dell'umorismo spiccato e pungente. 

Sono quei personaggi che si sentono in diritto di far battute, mentre gli altri parlano o esprimono la loro opinione, senza nemmeno ascoltare quello che hanno da dire, partendo dal presupposto che l'opinione altrui non vale un tubo rispetto alle perle di saggezza partorite da quei pochi neuroni che vagano spersi nella loro scatola cranica.

Risus abundat in ore stultorum: il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi. Versione del latino volgare di un motivo classico già presente in un frammento del commediografo greco Menandro

giovedì 26 novembre 2015

Probitas laudatur et alget

L'onestà, valore inestimabile, un bene ormai perduto, un tesoro sepolto vivo. Quanti di voi conoscono persone la cui onestà è specchiata e potrebbero garantire per loro? Chi davvero è onesto spesso soccombe nel mare tempestoso degli approfittatori, di quelli che fanno lo sgambetto a tutti coloro che per capacità e rettitudine avrebbero il diritto di ergersi sugli altri.

Probitas laudatur et alget: L'onestà è lodata e muore di freddo (Giovenale, Satire, I, 74). Un passo analogo greco è in Sofocle, Elettra, "Loda ciò che è giusto, ma bada a guadagnare".
Direi che sotto certi aspetti sono miolioni coloro che ne hanno fatto un mantra.

martedì 24 novembre 2015

Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla

Si parla del giorno del giudizio ed ecco che arriva subito un adagio ad hoc. L'Apocalisse in sintesi, da cui poi la nostra fantasia e le nostre conoscenze posso trarre conclusioni personali. E poi si dice che gli ermetici sono stati un movimento moderno....... 

Non abbiamo inventato nulla questa è la verità, bene o male tutti i campi dello scibile sono già stati esplorati in un modo o in un altro.
Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla: Il giorno dell'ira, quel giorno dissolverà nel fuoco il mondo intero.

Tommaso da Celano (attribuiti), Dies irae. Detto a proposito del Giorno del Giudizio universale, ha assunto oggi il significato di un giorno particolarmente importante, anzi decisivo per l'evolversi di alcuni eventi


domenica 22 novembre 2015

More uxorio

Ricordo che la mia professoressa di Diritto Privato, era letteralmente fissata con il more uxorio, e per sviscerare l'argomento andava proponendo una tesi in merito. Al tempo odiavo il diritto con tutta me stessa, troppo arido e scarno, troppi codici e codicilli. 

Perciò, il solo pensiero di dover scrivere una tesi intera di Diritto Privato avrebbe ucciso tutti i miei creativi neuroni. A posteriori posso dire che forse avrei comunque docuto prendere inconsiderazione l'argomento.
More uxorio: come in matrimonio. Espressione di origine ignota, che indica la condizione di due persone che convivono come fossero sposate




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