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sabato 4 giugno 2016

Klaus Zapf, il milionario povero

Klaus Zapf, il milionario povero, che ha dimostrato come si possa vivere dignitosamente anche con 500 euro al mese.


Alla mia memoria ritorna spesso una frase sentita in un film che ben delineava l'andamento generale del mondo di oggi: "Il mondo si divide solo fra ricchi e poveri". Eppure ci sono ancora casi più unici che rari, esempi a cui dovremmo guardare e che dovrebbe ispirarci un profonda riflessione. Forse non tutti hanno sentito parlare di un noto milionario tedesco, Klaus Zapf, deceduto lo scorso anno, ma la Germania lo conosce bene.


Pur essendo davvero molto ricco, ricchezza derivata dalla sua attività commerciale, una ditta di traslochi da lui fondata e in breve tempo diventata una delle più grandi e famose nella zona di Berlino, con ben 14 sedi e circa 600 dipendenti, Zapf aveva uno stile di vita a dir poco sorprendente. Viveva infatti con un mini stipendio autoassegnato di circa 500 euro mensili, abitava un piccolo appartamento in affitto, indossava vestiti economici. Il resto del suo capitale Zapf lo reinvestiva nella propria ditta oppure facendo grosse donazioni.

Ben nota è una sua dichiarazione: “Non ho bisogno dei soldi, ci rendono solo diversi l’uno dall’altro. Ci sono già tanti idioti con i soldi in giro, che non ce n’è bisogno di un altro”. Egli infatti si è da sempre considerato un comunista, tanto da far mettere una statua di Lenin di fronte all'entrata della sua azienda. Ma al di là del suo personale credo, ciò che dovrebbe stimolare la nostra riflessione è il modo in cui questi soldi lui li ha gestiti, dimostrando che si può vivere in maniera dignitosa anche con poco, senza sprechi e serenamente.

mercoledì 18 maggio 2016

Tree Change Dolls: da Bratz a Bambole naturali


Tree Change Dolls: da Bratz a Bambole naturali, questa l'idea di una mamma australiana per far giocare in maniera più costruttiva la figlia e la sua idea ha avuto un grande successo.



Una mamma australiana,  Sonia Singh è diventata celebre su internet perché è riuscita a trasformare le bambole Bratz, famose fra le bambine, in bambole somiglianti a ragazze naturali. Ciò che  era partito come un semplice gioco creativo casalingo, è diventato il progetto Tree Change Dolls. Come? Sonia cerca le bambole in  negozi di seconda mano  e le  prepara alla trasformazione nella sua speciale spa. Rimuove il loro make-up e accessori, ridisegna i loro volti e crea per loro scarpe nuove. Poi la madre di Sonia prepara dei vestitini sia di stoffa che in maglia. Il risultato? Le Bambole si trasformano in ragazze normali, sane, con caratteristiche facciali realistiche e abiti neutri e casual.


Per divertimento poi Sonia ha fotografato le nuove bambole con cui gioca sua figlia, in ambienti naturali, e dato il bel risultato, i suoi familiari l'hanno incoraggiata a postare le foto online e il successo è stato immediato e travolgente. Ora, Tree Change Dolls è un progetto grazie al quale le bambole sono disponibili per l'acquisto su Etsye e grazie ai tutorial di Sonia tutti possono trasformare le bambole.

Ogni mese viene messa anche all'asta una bambola a scopi benefici; proprio lo scorso Febbraio il 50% del ricavato è stato devoluto alla Agenzia di sviluppo internazionale delle donne in onore della giornata internazionale della donna. Considerando che i bambini sono esposti una crescente quantità di input relativi agli ormai noti e quanto mai strampalati canoni di bellezza artificiale, le bambole di Sonia offrono un messaggio positivo, adeguato all'età.

domenica 15 maggio 2016

Star bene usando il linguaggio del corpo

Star bene usando il linguaggio del corpo è una pratica che dovremmo fare tutti. Grazie al linguaggio del corpo infatti, è possibile combattere la depressione. Come? Con gesti davvero semplici e alla portata di tutti.


Avete bisogno di un rapido toccasana?  Ecco sei modi facili per battere la depressione con il linguaggio del corpo.


1. UNA PASSEGGIATA A PIEDI
Gli scienziati del Canada’s Institute for Advanced Research avevano due gruppi di partecipanti per un singolare studio: un gruppo doveva cammianre su un tapis roulant, il primo ad andatura lenta e portamento cadente, l'altro ad andatura sostenuta e portamento eretto.  Mentre camminavano, ai soggetti sono state indicate una lista di parole positive e negative. I camminatori "depressi" hanno ricordato le parole più negative, mentre i camminatori "allegri" quelle positive riportate sulla lista, suggerendo che il loro linguaggio del corpo durante la prova ha influenzato il loro stato d'animo e la memoria . Morale? Alzate la testa e puntate in alto.

2. SORRIDERE
Un sorriso spontaneo, che coinvolge gli occhi e la bocca,  aiuta a rilasciare endorfine nel flusso sanguigno e stimolare il sistema immunitario. I ricercatori dell'Università del Kansas hanno scoperto che le persone che sorridono hanno maggiori tassi di recupero del cuore dopo eventi stressanti. Quindi, se vi trovate in una situazione stressante, un sorriso potrebbe essere una vera e propria cura.

3. ASSUMERE UNA POSA DI POTERE
Provare un posa di potere per ripristinare la fiducia. O alzare le braccia nella posa di vittoria o mettere le mani sui fianchi come Superman e tenerle in quella posizione per pochi istanti. Può aiutare a ridurre i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e aumentare gli ormoni del benessere, dice Amy Cuddy, professore della Harvard Business School.

4. ESSERE UNO SPECCHIO
L' esperto di linguaggio del corpo Christopher Carter dice che rispecchiarsi negli altri è un ottimo modo per costruire una connessione istantanea, ad esempio, se ci troviamo con una persona che si siede e adotta una postura rilassata, proviamo a fare lo stesso. E se l'energia della persona è molto alta, è possibile costruire rapporto con questa persona rispecchiandosi nella sua energia.

5. RIDERE
La risata sostiene l'umore , permette ai muscoli di rilassarsi, migliora la glicemia e abbassa i livelli di pressione sanguigna, secondo la Mayo Clinic. Perché ridere è una azione sociale e riduce l'isolamento.

6. DISTENDERE  I PROPRI ARTI
Quando ci si sente nervosi, incerti e o pauriti, si può ritrovare noi stessi incrociando le braccia o le gambe o mettendo le mani davanti al viso o alla bocca: si chiama "body blocking", ed è segno di disagio universale. Per sentirsi meglio, stendete i vostri arti e occupate più spazio. Facedolo con voi stessi trasmetterete fiducia sia a chi vi circonda chce al vostro cervello. 

giovedì 21 aprile 2016

Un libro per le nostre buone azioni

Dovremmo essere consapevoli non solo delle buone azioni che compiamo, ma anche di quelle di cui noi stessi siamo oggetto. Le buone azioni ci trasformano interiormente.

Lavorare sulle proprie azioni ci permette di realizzare cose buone: impariamo a cogliere con sensibilità sempre maggiore le dimostrazioni di bontà che ci circondano. Diventiamo consapevoli non solo dei gesti che rivolgiamo agli altri, ma cominciamo ad apprezzare anche le azioni che gli altri dedicano a noi, e questo ci rende persone migliori.


  • Per ogni buona azione che compiamo una piccola parte di noi inevitabilmente si trasforma. Più ci diamo da fare per aiutare le guide spirituali, più cresciamo nello spirito e rafforziamo il nostro legame con gli altri e con le guide spirituali. Insomma, cambiamo in meglio da ogni punto di vista
  • Nei prossimi giorni compiliamo una lista di missioni ideate da noi, una piccola guida che ci sarà utile per crescere e motivarci a proseguire il lavoro
  • Nel corso di questi periodo, in cui abbiamo elencato le azioni da compiere settimanalmente avremo certamente notato anche i gesti che gli altri compiono ogni giorno per noi e per chi ci vuole bene. E' impossibile non lasciarsi ispirare dalla bontà e dalla generosità del prossimo: prendiamo esempio per fare del nostro meglio e dare sempre di più
  • Prima di iniziare a compilare la lista chiediamo alle nostre guide spirituali di aiutarci e portarci consiglio. Ripensiamo a tutte le esperienze che abbiamo vissuto  e che abbiamo visto realizzarsi intorno a noi. A questo punto iniziamo a scrivere
  • Attenzione: non possiamo includere nell'elenco le stesse azioni che abbiamo compiuto fino ad ora, dovremmo pensarne di nuove. Ogni compito della lista dovrà brillare di luce propria 
  • Quante azioni ci sono venite in mente? Continuiamo a lavorare in questa direzione consideriamola una richeista che arriva direttamente dall'Universo

giovedì 14 aprile 2016

Accettare le differenze, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Come ci poniamo di fronte alla diversità? La diversità può manifestarsi in infiniti modi, ma noi siamo in grado accettarla? Siamo consapevoli che la diversità ci rende, in qualunque modo essa si manifesti, unici?

Ciascuno di noi è diverso dagli altri. Siamo esseri unici e irripetibili. A volte ce lo dimentichiamo, eppure il mondo è così bello proprio per questo.


  • Spesso la nostra unicità ci rende difficile capire e apprezzare gli altri, e talvolta perfino noi stessi. L'azione di questa settimana ci aiuterà a superare il problema
  • Alzi la mano chi può dire di amare tutti quelli che conosce. E' praticamente impossibile! Forse crediamo di avere il dovere di farci piacere tutti, ma non siamo santi e le nostre guide spirituali lo sanno.
  • Nei prossimi giorni compiliamo una lista delle persone che per un motivo o per l'altro non ci vanno a genio e domandiamoci il perchè. Annotiamo la risposta di fianco al loro nome, poi aggiungiamo all'elenco anche il nostro e criviamo una ragione per cui a volte vorremmo essere diversi
  • Quando abbiamo completato l'elenco rileggiamolo per assicurarci di aver capito bene il motivo per cui proviamo antipatia nei confronti di quelle persone. Ora, senza dimenticare che le guide spirituali ci stanno osservando, proviamo a visualizzarle per una volta, e immaginiamole circondate dalle loro guide
  • A questo punto chiediamo al Cielo l'ispirazione e individuiamo una qualità in ogni persona che non ci piace. Riflettiamo: deve avere almeno  un pregio, altrimenti attorno a lei non ci sarebbe nessuno
  • E' facile giudicare duramente qualcuno, ed è vero che esistono individui cattivi, crudeli o con modi  così sgradevoli che è impossibile apprezzarli. Ma le nostre guide spirituali desiderano che oggi mettiamo da parte l'insofferenza, smettiamo di giudicare e cominciamo ad accettare il nostro prossimo per come è. Ciò non significa costringersi a voler bene a tutti, ma rendersi conto che nessuno è perfetto, ciascuno ha le sue peculiarità, per belle o brutte che siano. Le nostre differenze sono l'ingrediente speciale che rende il mondo un luogo unico
  • Accettiamo noi stessi per ciò che siamo e chiudiamo un occhio davanti ai difetti degli altri, sperando che loro facciano altrettanto con noi.  



giovedì 7 aprile 2016

Un consiglio a settimana: le cose di cui essere riconoscenti

Saper essere riconoscenti non è  affatto facile, sembra, ma non lo è. La riconoscenza è un sentimento che dovrebbe venire da dentro di noi, ma pur consapevoli di possederlo, spesso non riusciamo ad esprimerlo.

Se ci chiedessero di elencare le cose di cui possiamo essere riconoscenti, molti di noi compilerebbero una lista lunghissima: la vita, l'amore, l'aria che respiriamo, gli amici, la famiglia e tutte le nostre buone qualità.


  • L'azione di questi giorni ci permetterà di imparare divertendoci. Come primo passo dobbiamo pensare a tutte le cose della vita per cui possiamo dire grazie. La lista dovrebbe essere molto lunga: se preferite, annotate i vostri pensieri e rileggeteli in un secondo momento
  • Non vi sarà difficile trovare un motivo per cui essere riconoscenti a Dio. Per svolgere bene il vostro  compito dovrete agire in due tempi: 1) Scegliete quella cosa che, più di ogni altra, vi suggerisce il bisogno di dire grazie, perchè è il tesoro più prezioso che possedete; 2) Chiedete a tutte le persone che incontrate in questi giorni di dirvi qual è il dono a cui tengono di più e per cui si ritengono più fortunati
  • Nel corso della settimana aggiungete al vostro elenco le risposte che raccogliete intorno a voi e scorrete la lista ogni giorno mentre entrate in comunicazione con le guide spirituali. Presa attenzione ai vostri pensieri: qualche voce potrebbe soprendervi, ma vi permetterà di conoscere melgio la persona che ve l'ha suggerita e vi mosterà quando è grande la sua natura spirituale
  • Alla fine della settimana, rileggete la vostra lista delle cose di cui essere riconoscenti: mettete un asterisco di fianco alle voci che condividete con qualcun altro e pensate alla persona che ve le ha indicate. Le vostre guide spirituali vi mostreranno che lui o lei è un'anima gemella e possiede un'energia simile alla vostra. Vi sorprenderete di scoprire quante ce ne sono
  • Rendete partecipe della vostra scoperta gli amici, i familiari e tutti coloro che vi circondano: appendete la lista in un punto ben visibile della casa, in modo che costituisca un promemoria per ogni giorno dell'anno
  • Diffondete la gratitudine nel mondo! Condividete la gioia di dire grazie assieme alle guide spirituali e sentirete la loro energia discendere su di voi e riscaldarvi l'anima

giovedì 31 marzo 2016

Invia una preghiera di guarigione, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Siamo energia, energia che vibra e le nostre vibrazioni arrivano in tutto l'universo. Ogni nostro pensiero è energia vibrante e la preghiera è una forma di vibrazione ancor più forte.

Esistono tanti tipi diversi di preghiere e molte ragioni per invocare l'aiuto del Cielo. Ogni nostra richiesta viene ascoltata, anche se a volte ci sembra che non sia così. Quando preghiamo la nostra energia viene inviata nell'universo e la nostra voce arriva fino alle guide spirituali.


  • Questa settimana avremo il compito di scegliere una persona a cui dedicare ogni giorno una preghiera di guarigione. Se conosciamo qualcuno che è malato e ha bisogno di aiuto, è il destinatario ideale. Se invece non ci viene in mente nessuno, chiediamo ai nostri familiari o amici di suggerirci il nome di una persona a cui la nostra preghiera porterebbe sollievo
  • Ci sono molti modi per guarire: a volte serve un rimedio che agisce sul corpo, altre una medicina per lo spirito. Il potere di dare la guarigione spirituale appartiene a Dio che la riversa nelle mani delle nostre guide spirituali affinche compiano la sua volontà
  • Con una preghiera di guarigione possiamo aiutare le nostre guide a svolgere il loro lavoro. 
  • Quando abbiamo individuato il destinatario, scriviamo il suo nome e il motivo per cui pensiamo che abbia bisogno della luce guaritrice di Dio. Le guide spirituali saranno al nostro fianco per darci ispirazione. Prendiamo un bel foglio di carta e scriviamo ciascuna parola in modo chiaro e leggibile, come se stessimo componendo una formula sacra. Forse non ce ne rendiamo conto, ma è davvero così
  • Quando siamo pronti, leggiamola a voce alta, così che le nostre guide sentano chiaramente le nostre parole e capiscano cosa desideriamo. Poi recitiamo questa preghiera: "Caro Dio, lascia che prenda parte alla tua opera di guarigione; lascia che unisca la mia energia guaritrice con la tua e possa inviarla assieme a te nel mondo, secondo la tua volontà"
  • Infine pronunciamo il nome della persona che abbiamo scelto e il motivo per cui l'abbiamo scelta. Rivolgiamoci direttamente a Dio e alle nostre guide senza timore, ci ascolteranno
  • Regaliamo a chi ne ha bisogno l'opportunità di guarire e ricominciare a vivere: la nostra preghiera arriverà a Dio e Lui invierà subito le guide in soccorso 

giovedì 24 marzo 2016

6 Modi per far felici i Nonni

Avere ancora i nonni è una gran fortuna, e mi rivolgo a tutti coloro che ancora li hanno, perchè il clima che si respira a casa dei propri nonni è un clima magico  che profuma di biscotti appena sfornati, di lavanda e rimedi naturali, di saggezza e affetto. Perciò visto che i nonni ci donano se stessi e il loro infinito amore, ecco qui sei modi per renderli felici.


1. FARE UN ALBUM DI FOTO DI FAMIGLIA: utilizzando materiale riciclato, ove possibile, si può fare un album o utilizzare uno dei molti strumenti online per progettare un album personalizzato che raccolga le foto di famiglia, che i vostri nonni ameranno. Potete realizarne anche uno online e stamparlo, guardarlo insieme vi farà bene al cuore

2. TELEFONARE: semplice, efficace e sicuro,  usiamo il telefono continuamente, e allora almeno una volta al giorno chiamiamo i nonni e parliamo un po' con loro, raccontiamo la nostra giornata e chiediamo loro come stanno. Si sentiranno amati e sicuri.

3. PROGRAMMARE UNA GIORNATA DIVERTENTE: utilizziamo un po' del nostro tempo per dedicarlo ai nonni, usciamo con loro, accompagniamoli a fare la spesa, o a fare una passeggiata, oppure insieme al resto della famiglia potreste organizzare un pranzo fuori o a casa vostra, riuniti sotto lo stesso tetto. Sentirsi parte della vostra vita li renderà sereni.

4. UN'ANTICA RICETTA DI FAMIGLIA: la cucina dei nonni è tradizionale, buona e sana. Io non potrò mai scordare lo squisito risotto alla salsiccia che faceva mio nonno, nessuno lo ha mai più fatto come lui. Quindi prima di perdere quella conoscenza antica che fa parte delle nostre radici chiediamo ai nonni di insegnarci quella famosa ricetta che tanto ci piace e una volta imparata proviamo noi a cucinarla per loro. Sarà una soddisfazione reciproca.

5. RACCONTARE: chiedete e fatevi raccontare le storie della loro infanzia, della loro vita, aneddoti e leggende dei loro tempi. La loro vita era ben diversa dalla nostra, confrontate gli stili di vita, il fatto che loro non avevano a disposizione la televisione, nè cellulari o pc, e immergetevi in un mondo che tanto sembra distante dal nostro ma che era molto più vero e ricco di relazioni umane ad oggi quasi incredibili. Pensare di avervi potuto insegnare qualcosa li farà sentire importanti. Ma soprattutto siate voi ad imparare.

6. USARE IL COMPUTER: non crediate che i nonni non siano capaci di usare la nostra stessa tecnologia, anzi, saranno ben felici di imparare e mettersi al passo coi tempi. Perciò se hanno un pc, potete configurare un software per fare videochiamate e insegnare loro ad usarlo. In questo modo potete sempre vedervi, e fare una chiacchierata anche se non avete avuto tempo di andarli a trovare. Preprare loro le istruzioni per iscritto in cui spiegate chiaramente come fare ad usare il programma. Sarà divertente per voi e per loro.

Scrivete una lettera a Dio, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La preghiera ha un potere straordinario. Con la preghiera si realizza il miracolo per cui Dio ci ascolta e accoglie le nostre parole nel Suo cuore. Di solito però, com'è nella natura umana, le suppliche che gli rivolgiamo sono così piene di richieste di aiuto che la sua luce non riesce ad esaudirle tutte. Ecco un modo per imparare a pregare meglio.


  • L'azione di questa settimana consiste nello scrivere una lettera a Dio. Prima di iniziare è fondamentale meditare sulle ragioni per cui vogliamo farlo: una volta individuate, sapremo con certezza che cosa chiedergli
  • La lettera deve descrivere il modo in cui sentiamo di poter aiutare le nostre guide spirituali e collaborare così a realizzare la volontà di Dio. E' vero, non è facile, ma ricordate che anche un piccolo gesto, un'azione in apparenza insignificante, è in grado di trasformare la realtà
  • Le nostre guide ci insegnano che tutte le cose dell'universo sono legate tra loro. Se ne siamo convinti, vedremo più chiaramente lo scopo dell'azione di questa settimana e riusciremo a realizzarla con maggiore determinazione. Attraverso le nostre parole, le nostre azioni, i nostri pensieri e "l'energia" possiamo costruire un ponte tra Dio e il nostro mondo.
  • L'energia è quella forza pura e generosa che tutti siamo in grado di suscitare. Mentre scriviamo la lettera scegliamo parole che evochino energia positiva: garbate, dolci e confortanti. Siano queste fonte d'ispirazione ed esprimano la gratitudine e l'amore che custodiamo nel cuore e che nutrono la nostra anima
  •  Per alleggerire il compito alle guide spirituali dobbiamo essere propositivi e attivi nella nostra crescita spirituale: grazie a una maggiore fiducia in noi stessi potremo realizzare tutte le buone azioni che consentiranno alle creature celesti di dedicarsi a chi ha più bisogno di loro
  • Non aggiungiamo promesse, desideri o richieste alla nostra lettera per Dio. Il nostro unico scopo è dimostrargli rispetto e riconoscenza. Una volta terminata, rileggiamola a voce alta, cercando di parlare alle guide spirituali con il cuore. Loro si faranno carico di recapitare il messaggio, e in questo modo nutriremo Dio con il nostro amore
  • Tutte le buone intenzioni e le buone azioni danno nutrimento e sostentamento all'anima. E' ciò che Dio e le nostre guide fanno ogni giorno per noi. Cogliamo l'occasione per ricambiarli.

giovedì 17 marzo 2016

Imparate a parlare chiaro | Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La lingua è un codice antichissimo e affascinnate. A volte però può diventare un ostrumento insidioso per comunicare con gli altri. Soprattutto se la usaimo in modo superficiale e distratto.


  • L'azione di questa settimana ci insegnarà a esprimerci in maniera più chiara e corretta, così da prevenire il rischio che il nostro interlocutore ci fraintenda o non capisca il messaggio che vogliamo trasmettere
  • Sapete che le parole "promessa", "erbaccia", "fiducia" e "scusa" non esistono nella lingua dei nativi d'America? Nel loro universo non ci sono erbacce da estirpare, ma soltanto piante utili, non c'è bisogno di chiedere scusa poichè ogni gesto ha uno scopo preciso, non esiste un'espressione per dire "mi fido di te", ma gesti concreti perdimostrarlo, e nessun termine come "promessa": agisci semplicemente secondo quanto avevi detto
  • Nei prossimi giorni dovremo fare molta attenzione a come ci esprimiamo e ai termini  che scegliamo. Ascoltiamoci e riflettiamo: per esempio, tutto ha un nome preciso, niente è soltanto "una cosa". La nostra giornata non fa "schifo", forse c'è un modo per descriverla meglio senza generalizzare e vedere tutto nero. Riferirsi in maniera vaga e approssimativa alla realtà, oppure fare di tutte le erbe un fascio e utilizzare ingiustificatamente iperboli negative, può essere fonte di malintesi
  • Se da un lato le nostre guide spirituali sono molto comprensive, dall'altro per loro è davvero frustrante vedere che tra di noi (e anche tra noi e loro) sorgono continue incomprensioni. Abbiamo dimenticato l'arte di parlare bene, abbiamo dimenticato come ci si esprime e come ci si ascolta.
  • Questa settimana ascoltiamoci  e contiamo le volte in cui ci siamo espressi in modo vago e distratto. Prestiamo attenzione alle occasioni in cui siamo stati fraintesi perchè non abbiamo usato le parole giuste. Teniamo a mente anche che spesso quello che non diciamo ha altrettanto valore di quello che diciamo. Impariamo a comunicare ciò che davvero intendiamo, piuttosto che lasciare agli altri il compito di "indovinarlo": nella maggior parte dei casi non lo faranno
  • Comunicare è difficile, specialmente se nessuno ci ascolta. Impariamo a parlare chiaro. Non lasciamo che il modo di esprimerci interferisca con il messaggio che vogliamo inviare agli altri. Stiamo attenti soprattutto a non essere fraintesi dalle nostre guide spirituali. Assicuriamoci che le nostre  parole e le nostre intenzioni siano sempre coerenti


giovedì 10 marzo 2016

Date il vostro contributo alla comunità | Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Molti di noi sostengono in vari modi la comunità in cui vivono. E' quasi impossibile fare altrimenti, soprattutto se siamo naturalmente portati a condividere con gli altri  ciò che ci succede, o se ci fa piacere essere coinvolti, di tanto in tanto, nell'esistenza di chi ci circonda. Se amiamo l'idea di vivere in comunione con il prossimo e di far parte di un progetto condiviso, sarà facile realizare l'azione di questa settimana.


  • Propio come noi anche le nostre guide spirituali formano una comunità di creature che vivono insieme: ciascuno sa che non può esistere senza l'altro, che tra loro c'è un legame indissolubile, poichè tutto ciò che è vivo è accomunato da qualcosa di essenziale. Ogni elemento dell'universo è collegato a tutti gli altri, e nessuna comunità può sussistere se si chiude al resto del mondo
  • Questa settimana l'obiettivo è imparare a  conoscere meglio la comunità in cui viviamo. Facendoci guidare dalle guide spirituali capiremo che le persone che ci circondano formano un universo da esplorare, molto più vasto di quanto potrebbe sembrare. Via via che impariamo a conoscerle più a fondo, chiediamoci in che modo un'azione da parte nostra o di qualcuno altro potrebbe fare bene alla comunità nel suo complesso
  • Non si deve necessariamente intensificare la nostra "vita sociale": basta diventare più consapevoli di ciò che ci accade intorno e capire che esiste un "qualcosa" che ci unisce agli altri e che, in certa misura, ti rende dipendentemente dalle decisioni che la comunità prende anche anome nostro
  • Spesso abbiamo l'impressione che la nostra felicità e serenità dipendano completamente dalle azioni degli altri, ma ci sbagliamo. Le nostre guide spirituali ci insegnano che siamo noi gli artefici del nostro benessere. Se abbiamo un atteggiamento positivo e nel profondo del cuore sentiamo di essere in pace con noi stessi, allora significa che siamo in apce con Dio e con le persone che ci circondano
  • In questi sette giorni raccogliamo informazioni e riflettiamo sul modo in cui funziona la nostra comunità, individuando le azioni positive che possono migliorare le nostre capacità di interagire e comunicare con gli altri
  • Qualsiasi gesto ci aiuta a mantenere un atteggiamento ottimista. Purtroppo a volte è fin troppo facile vedere tutto nero, ma con il sostegno e l'ispirazione delle nostre guide spirituali saremo in grado di superare gli ostacoli più alti: basta avere fede
  • Sforziamoci di conoscere meglio le persone e le comunità in cui viviamo. Se scopriamo che ha dei punti deboli, impegnati a realizzare un paio di azioni che potrebbero fare la differenza...e potremo annunciare al mondo quanto siamo fiero di farne parte


giovedì 3 marzo 2016

Gli angeli bambini | Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Le nostre guide spirituali possono assumere le sembianze più diverse. Alcuni sono alti, altri bassi, alcuni hanno le ali, altri no. C'è chi si ferma con noi per un po', e chi passa e se ne va. Ciò che li accomuna è che compiono tutti la volontà di Dio, o comunque lo si voglia chiamare, e non importa che cosa chiediamo loro: potranno realizzare i nostri desideri solamente se così è scritto nel Suo disegno.


  • Il cammino che stiamo compiendo è costellato di interrogativi. Sono molte le cose che desideriamo sapere: che aspetto hanno le nostre guide spirituali? Come si chiamano? DIche colore sono? Hanno le ali? Che suono ha la loro voce? Per quanto tempo rimarranno con noi? Domande, domande, domande
  • L'obiettivo dei prossimi sette giorni è conoscere meglio gli angeli bambini. Forse a qualcuno è già successo, e ciascuno di noi presto o tardi riceverà la visita di un angelo bambino: una creatura celeste con le stesse sembianze di un "cucciolo" di uomo, il cui obiettivo è aiutare tutti i bambini della terra
  • I bambini sono molto più inuitivi degli adulti e più acuti nel cogliere la presenza degli angeli. Di conseguenza i nostri angeli sono molto sensibili alle loro necessità
  • Gli angeli bambini spesso ci appaiono durante l'infanzia, sottoforma di quegli "amici immaginari" che magari avrete avuto anche voi. Quando un bambino si sente solo, insicuro o ha paura, i suoi piccoli angeli gli si stringono intorno in gruppetti di tre, quattro o anche più, per riscaldarlo con il loro affetto
  • A mano a mano che diventiamo grandi, però gli angeli bambini stanno con noi meno di frequente, ma ogni tanto continuano a venirci a trovare, soprattutto nei momenti che trascorriamo con i nostri figli. Osservano che cosa facciamo e come interagiamo con loro, e sono lì per aiutarci
  • Per comprendere più a fondo queste piccole creature alate non dibbiamo far altro che cercare di conoscere meglio i nostri bambini. Questa settimana, dunque, trascorrete un po' di tempo con loro: giocate, ascoltateli, osservateli, raccontategli una favola. Insomma dedicategli qualche momento, proprio come gli angeli bambini hanno fatto con noi quando eravamo giovani
  • Se saremo pazienti e attenti, gli occhi di un bambino diventeranno una finestrella attraverso la quale potremo intravedere il volto delle piccole creature celesti. Impareremo a conoscere sempre di più le nostre guide spirituali e chissà, forse scopriremo anche il loro nome


giovedì 25 febbraio 2016

Trovatevi un socio | Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

L'aspetto più piacevole del compiere una buona azione è che ci porta a condividere la vita con gli altri, offrendoci l'opportunità di rendere migliore non solo la nostra esistenza, ma anche la loro. Quale regalo più bello potremmo fare a noi stessi?


  • L'obiettivo di  questa settimana consiste nel condividere almeno in parte la nostra ricompensa con un socio: dobbiamo trovare qualcuno che per un giorno realizzi assieme a noi un'azione a nostra scelta. Può essere qualcosa che abbiamo già fatto e in cui vorremmo cimentarci di nuovo, oppure qualcosa con cui non ci siamo ancora misurati
  • Qualunque azione si scelga , farà del bene non solo agli altri, ma anche al nostro socio. Forse non riuscirà a vederne immediatamente i vantaggi, però grazie alla nostra esperienza potremo fargli capire che prima o poi li toccherà con mano
  • Pensiamoci: l'azione di questa settimana vale il triplo. Sostiene le nostre guide spirituali, aiuta la persona a cui la dedichiamo e rafforza il rapporto con il nostro socio
  • Scegliamo il nostro socio d'avventura ricordando che stiamo facendo del bene a lui e anche a noi stessi. Siamo noi a dargli l'opportunità di essere il nostro assistente, ma avere qualcuno a cui chiedere aiuto è una vera benedizione. Apprezziamo la possibilità di condividere i doni spirituali con il prossimo
  • La scelta potrà cadere su chiunque vogliamo: nostro figlio, il nostro partner, un amico, qualcuno che abbiamo appena conosciuto oppure un fratello o una sorella. Se non troviamo nessuno, chiediamo alle nostre guide spirituali di aiutarci
  • Dobbiamo imparare a conoscere le leggi dell'universo. Una di esse stabilisce che ogni azione che facciamo ci verrà restituita moltiplicata per dieci. Se riusciamo a essere soci davvero affidabili per le nostre guide spirituali, loro ci invieranno il miglior compagno che potremmo desiderare


giovedì 18 febbraio 2016

Tempo di bilanci, un consiglio a settimana per mi gliorare la propria vita e quella altrui

L'azione di questa settimana è piuttosto semplice. Per realizzarla ci basteranno una matita, un foglio e pochi minuti per fare il punto sulle azioni che abbiamo compiuto fino ad oggi.


  • Sapere che le guide spirituali sono sempre pronte a sostenerci quando siamo in difficoltà ci fa sentire più sereni. Nei momenti bui della vita ci rivolgiamo a loro, certi che non ci deluderanno
  • L'idea di poterli aiutare concretamente a compiere la loro missione per noi e il resto dell'umanità dona forza e spseranza. Quando vediamo che hanno bisogno del nostro sostegno e lo desiderano, quando ci rendiamo conto che il nostro contributo è prezioso per crescere nello spirito, allora comprendiamo meglio lo scopo dell'avventura terrena
  • Molti di noi chiedono perchè sono qui, perchè devono affrontare il loro viaggio sulla Terra è tanto importante. Uno dei motivi è imparare a credere: nello spirito, nelle guide, in noi stessi. IMpegnarci quotidianamente a realizzare un'azione ci insegna a fare questo
  • Questa settimana abbiamo il compito di trovare da cinque a dieci minuti ogni giorno per sederci, prendere una matita e compilare una lista di almeno quindici azioni che abbiamo realizzato finora. Riflettiamo attentamente mentre scriviamo per assicurarci che le azioni che scgliamo abbiano davvero l'obiettivo di aiutare le nostre guide
  • Ripensiamo a ciascuna voce dell'elenco e rispondiamo a tre domande: 1) In che modo questo gesto ha portato dei vantaggi agli altri? 2) In che modo fatto bene a me? 3) Quali benefici ha portato alle mie guide?
  • Mettiamo  nero su bianco le nostre risposte e valutiamole il più obiettivamente possibile. A questo punto per ognuna chiediamo: 1) Rifarei questa azione? 2)La Prossima volta agirei in modo diverso? 3) Ne è valsa la pena? Fare il punto della situazione ci farà sentire appagati e ci incoraggerà a proseguire nel percorso di approfondimento
  • Dobbiamo imparare che il valore di una buona azione si misura sia in base alle intenzioni da cui masce, sia in base ai risultati che produce. Quando siamo spinti dal desiderio autentico di aiutare le nostre guide non falliremo nel nostro intento.

giovedì 11 febbraio 2016

Chiediamo un regalo angelico, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

In alcuni momenti la vita è piuttosto impegnativa, e anche se le ricompense ciripagano di tutti i nostri sforzi, ogni tanto è bene concedersi un premio speciale extra, che ci sproni ad andare avanti. Chiediamo alle guide spirituali il regalo che secondo loro meritiamo per il lavoro che abbiamo compiuto finora.


  • Come sappiamo bene, un regalo spirituale può assumere forme diverse: il sorriso di un bambino, l'emozione di un nuovo giorno, i primi segni della primavera, il cinguettio degli uccelli che nidificano, la prima nevicata dell'anno, una bella giornata trascorsa in compagnia, p il sussurro di una voce dal mondo dello spirito
  • Questa settimana dovremo pregare le nostre guide di farci un regalo. E' un po' come chiedere alla fata madrina di esaudire tre desideri: l'importante è ricordarsi che non bisogna sprecarne nemmeno uno
  • In questo caso abbiamo un solo desiderio a dsposizione, perciò prima di decidere pensiamo attentamente a quello che vogliamo: non sciupiamo l'opportunità scegliendo qualcosa di frivolo o irrealizzabile. Sappiamo che qualsiasi dono chiediamo alle guide è sempre alla nostra portata, tutto ciò che dobbiamo fare è convincerci di meritarlo
  • Questa azione ci mette davvero alla prova. Vorremmo l'impossibile: che le persone che non ci sono più tornassero da noi, oppure che ci fosse garantita la felicità eterna, o un corpo e un cuore inattaccabili. Qualunque sia la nostra richiesta, ricordiamo che stiamo chiedendo un dono non un miracolo
  • Pensiamo ai regali che le creature celesti hanno concesso agli altri e ai tanti doni con cui hanno già arricchito la nostra vita. Quando avremo deciso, rivolgiamo al Cielo la nostra preghiera
  • Richiediamo il dono tutti i giorni della settimana. Non temiamo di essere egoisti, ma stiamo attenti a non sciupare questa occasione. Aiutiamo le nostre guide ad aiutarci, e così potremo dare na mano a noi stessi
  • Questi regali ci vengono concessi affinchè cresciamo nello spirito. E lungo il cammino, tutti quelli che incrociano la nostra strada godranno dei doni  che il Cielo ci ha inviato.

giovedì 4 febbraio 2016

Lanciamo un S.O.S., un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

C'è chi non ha problemi ad ammettere di aver bisogno d'aiuto, mentre qualcuno altro si sente inadeguato o in colpa, oppure è troppo orgoglioso, timido o imbarazzato per farlo. Per chi ha un'alta opinione di sè è difficile lanciare al mondo una richiesta di soccorso; altri hanno paura di essere inopportuni o di fare brutte figure. Impariamo a lanciare un S.O.S a nome di tutti loro.


  • Questa settimana dovremo allenarci a chiedere aiuto a nome di qualcuno che non vuole o non può farlo. Le nostre guide spirituali ci spronano a impegnarci per ottenere ciò che desideriamo e, incoraggiati dalla loro presenza, alcuni di noi riescono ad arrivare al traguardo. Ma tutti gli altri?
  • Quante volte vediamo qualcuno in difficoltà, e non facciamo niente per aiutarlo perchè pensiamo che non siano affari nostri? Un anziano costretto a viaggiare in piedi sull'autobus perchè un ragazzo ha occupato l'ultimo posto libero; un asignora che non riesce a sistemare la spesa nelle buste perchè deve badare a un bimbo piccolo mentre la cassiera indifferente chiacchiera con la collega
  • Siamo abituati a credere  che i problemi degli altri non di riguardino e che intervenire significa essere inopportuni. In questi giorni proviamo a chiederci come ci sentiremmo se le nostre guide spirituali ingnorassero le nostre richieste d'aiuto e non si preoccupassero per noi: apprezzeremmo la loro discrezione o avremmo una gran paura?
  • A volte c'è un confine molto labile tra il compiere un'azione che rientra nel nostro dovere e lo spingerci oltre, interferendo senza motivo nella vita di qualcun altro. Dobbiamo imparare a capire la differenza, rispettando sempre il nostro ruolo
  • Quando ci vedono indifferenti al dolore altrui, quando preferiamo girarci dall'altra parte e non invocare aiuto per chi non ha voce per farlo, le nostre guide spirituali si rattristano. In quei momenti tradiamo loro e la nostra anima
  • Nei prossimi giorni impegniamoci a lanciare un S.O.S. a nome di tutti coloro che non possono farlo: siamo la voce di chi non può parlare, la forza di chi è troppo debole e troppo stanco per agire. Aiutiamo le nostre guide spirituali ad aiutare chi ha bisogno di loro

giovedì 28 gennaio 2016

I piccoli piaceri della vita, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il mondo è pieno di cose straordinarie. La maggior parte di noi possiede un televisore, un lettore DVD, una lavatrice, un computer, un cellulare. E poi ci sono i nostri piatti preferiti, di cui ogni tanto ci  facciamo scorpacciate, e una varietà infinita di passatempi che amiamo praticare e coltivare. Tutti siamo sensibili ai piccoli piaceri della vita.


  • L'azione che dobbiamo compiere consiste nel fare a meno della cosa che più amiamo per i prossimi sette giorni
  • Ci sono tante persone più sfortunate di noi.... Tante non hanno scelta: devono rinunciare a molto perchè non possono fare altrimenti. Anche loro hanno delle guide spirituali al proprio fianco, ma per ragioni note solo al mondo spirituale, vivono in povertà, senza un abito con cui coprirsi, soffrendo la fame e la sete
  • Chi è più fortunato, spesso, dà per scontato ciò che possiede e nel migliore dei casi dedica un'occhiata distratta alla povertà che lo circonda. Questa settimana la nostra azione rammenterà a tutti noi che non dobbiamo mai pensare che la fortuna che abbiamo ci spetti di diritto
  • Perchè qualcuno ha troppo e qualcun altro troppo poco? Perchè c'è chi patisce la fame mentre dall'altra parte del mondo si lotta contro l'obesità? Per quale motivo un ragazzo deve morire prima di un anziano? Quante domande senza risposta. Molto spesso le rivolgiamo alle nostre guide spirituali. Ma anche se loro potessero soddisfare la nostra curiosità, noi non saremmo in grado di comprendere il disegno divino.
  • Quando Dio, o chi per lui, ci invia le guide spirituali in soccorso, loro non si chiedono il perchè. Se arrivano guide spirituali a salvare qualcuno, quest'ultima non si chiede il motivo o la ragione. Invece, mentre noi realizziamo queste azioni, vorremmo sapere tutto. Eppure ci sono momenti in cui dobbiamo semplicemente avere fede
  • Per i prossimi giorni lasciamoci ispirare dalle nostre guide spirituali e rinunciamo ad una delle cose che preferiamo: il bicchiere divino dopo cena, l'indispensabile cioccolatino che ci fa arrivare a fine giornata, il reality di cui non abbiamo perso una puntata, la partita di calcio con gli amici, il caffè a metà mattina. Qualsiasi cosa sia, impariamo a farne a meno e ricordiamo a noi stessi quanto siamo fortunati ad avere avuto la possibilità di goderne fino ad oggi
  • Tutte le volte che realizziamo una di queste azioni cresciamo. Quando abbiamo fede diventiamo migliori. Impariamo ad avere fiducia anche in te stesso, e vedremo come riusciremo a dare il massimo

giovedì 21 gennaio 2016

Cibo per l'anima, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

E' giunto il momento di concentrarci sulla comprensione. Capita così tante volte di usare delle parole senza capirne realmente il significato.... Educhiamo i nostri figli e cerchiamo di fare altrettanto con noi stessi, ma spesso utilizziamo termini ed espressioni di cui non conosciamo a fondo il senso. Al termine della settimana potremo comprendere meglio che cosa significa bontà.


  • I prossimi sette giorni saranno dunque all'insegna della parola "bontà". Sappiamo che cosa significa e che cosa implica, ma ci siamo mai chiesti se ne conosciamo davvero il senso profondo?
  • Questa settimana il nostro compito è scrivere la ricetta della bontà. Proprio come faremmo per preparare un dolce, dovremo mettere nero su bianco tutti gli ingredienti che servono
  • Ci sono molte azioni che contribuiscono a nutrire l'anima. Un gesto di gentilezza, un gesto d'amore o di generosità: ecco tre esempi del cibo di cui ha bisogno il nostro spirito. 
  • Prepariamo la lista degli ingredienti (cioè delle azioni) che a nostro parere permettono di sfornare un'ottima "torta della bontà", ma stiamo attenti a non renderla indigesta! Ricordiamoci: si può uccidere con la gentilezza, soffocare con l'amore, viziare con la troppa generosità...insomma, rovinare con dosi sbagliate una ricetta perfetta
  • Di solito è facile preparare una tora con la ricetta davanti; magari ce l'ha passata un'amica e se seguiamo le istruzioni non possiamo sbagliare. Cucinare del cibo per l'anima, invece, è qualcosa di completamente diverso: l'obiettivo di questa settimana è mettere a punto una formula magica che nutra e sostenti la nostra anima senza provocare "effetti collaterali". Ricordiamoci che il segreto non è la quantità, ma la qualità: una piccola dose d'amore e d'affetto al momento giusto può fare miracoli
  • Le nostre guide spirituali sono molto attente a darci solo ciò di cui abbiamo bisogno, e non necessariamente tutto quello che desideriamo. Mentre scriviamo la ricetta della bontà teniamo bene a mente che dobbiamo imparare ad alimentare la nostra anima, ma senza indulgere troppo.
  • Condividiamo la ricetta con gli altri e facciamo in modo che  più persone possibile assaggino la nostra torta della bontà. Assicuriamoci però di tenere da parte una fetta anche per noi.


giovedì 14 gennaio 2016

La nostra "giornata dei miracoli"

Le nostre guide spirituali ci dedicano tempo ed energia allo scopo di realizzare il nostro bene. Veniamo guidati costantemente da queste creature spirituali ma per quale motivo? Perchè siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana, e abbiamo bisogno di aiuto.


  • Poichè siamo creature mortali ed imperfette, ci serve tutto il sostegno possibile, e abbiamo bisogno di tanti miracoli, piccoli e grandi. Per questo motivo abbiamo vicino le guide spirituali. In cambio esse non si aspettano nulla da noi, se non che ci impegniamo a nutrire la nostra anima. Ci sono molti modi per farlo.
  • Il tempo è prezioso, anzi è un vero miracolo, ma raramente ce ne rendiamo conto. Correre contro il tempo, esaurire il tempo, cercare di trovare un attimo di tempo.....ecco come ci rapportiamo a questo dono, siamo stati abituati così. Le nostre guide spirituali ci osservano e il loro unico desiderio è che prendiamo coscienza del tempo, ne apprezziano il valore e, attraverso il loro esempio, impariamo a non sprecarlo.
  • L'obiettivo della settimana è prenderci un giorno, rinunciando ai nostri impegni, per metterci al servizio di qualcuno che ha bisogno d'aiuto e che di solito non frequentiamo molto. 
  • Le nostre guide sapranno guidarci verso la persona che ha più bisogno di noi, verso il luogo dove la nostra azione è più indispensabile: un vicino di casa costretto a letto, un collega oberato di lavoro a cui serva una pausa, una casa di riposo, una chiesa o un centro ricreativo.
  • Questa azione ci terrà impegnati per un intero giorno, che dovremo trasformare in una "giornata dei miracoli" dedicata a qualcuno che magari non conosciamo nemmeno.
  • Possiamo realizzare piccoli miracoli "umani" per gli altri. E in questo modo riceveremo in cambio altrettanti prodigi celesti.
  • Proviamo dunque! Condividiamo un giorno della settimana con qualcuno che ha bisogno di noi e realizziamo anche noi i piccoli miracoli umani che sono sempre graditi a chi ci sorveglia da lassù

giovedì 7 gennaio 2016

Facciamo un piccolo sacrificio, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Questa settimana dobbiamo impegnarci a rinunciare a qualcosa. Molti di noi, senza rendersene conto, fanno dei sacrifici ogni giorno per accontentare le persone a cui vogliono bene, per compiacere il capoufficio o assecondare i figli. Per sette giorni il nostro piccolo sacrificio servirà a rendere felici noi stessi.


  • Secondo gli indiani d'America saper donare davvero significa separarci da qualcosa che noi ha un valore inestimabile
  • Questa settimana la nostra azione ci aiuterà a valutare l'importanza di tutto ciò che possediamo e riconoscere i veri tesori
  • Mentre passiamo in rassegna le nostre "ricchezze", mettiamoci in contatto con le nostre guide spirituali e poniamoci le seguenti domande: 1) Possiedo qualcosa di valore che sarei disposto a donare a  qualcuno in modo disinteressato e amorevole? 2) Sarei disposto a sacrificare un oggetto prezioso per qualcos'altro?
  • Le nostre guide spirituali sanno bene quali sono gli oggetti a cui teniamo di più e non ci chiederebbero mai di rinunciare a qualcosa da cui non potremmo mai separarci. Ma noi dobbiamo imparare a capire il senso profondo del donare, e che la vera spiritualità scaturisce dal desiderio di aprire il cuore agli altri e di condividere, ogni volta che ne abbiamo l'occasione
  • Non è sempre facile compiere un gesto come questo. Ma offrire un oggetto per noi prezioso a qualcuno che godrà enormemente della nostra generosità ci empirà l'anima di gioia. Di una gioia assoluta, pura, totale
  • Il nostro sacrificio non deve essere quantificabile per forza in termini monetari. Possiamo decidere di rinunciare a qualcosa di semplice come un caroricordo del passato: per esempio i nostri guanti preferiti, che terrano calde le mani di qualcunaltro, oppure la sciarpa a cui simao affezionati perchè ce l'ha regalata una persona speciale....
  • Facciamo un piccolo sacrificio che riscalderà l'anima di qualcuno. Il tesoro più prezioso che possediamo è la capacità di dare senza aspettarci nulla in cambio, di amare in modo incondizionato.


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