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lunedì 7 dicembre 2015

Pietre e cristalli, Zolfo nativo

L'alta percentuale di zolfo presente in alcune acque termali fasì che vengano consigliate per i disturbi respiratori come asma, riniti, sinusiti; forme reumatiche ed infiammazioni articolari ne risultano alleviate.


ZOLFO NATIVO
Caratteristiche: elemento; sistema rombico; aggregati granulari, incrostazioni e impregnazioni, o anche bei cristalli bipiramidali; colore giallo-citrino e giallo-bruno. Si carica di elettricità per sfregamento. Lo zolfo è conosciuto, fina dall'epoca più antica dello sviluppo della civiltà: Lo si è sempre trovato come minerale nativo in vicinanza di vulcani attivi o spenti.

Proprietà: dà vitalità al corpo
Disturbi: rafforza i polmoni; combatte i reumatismi e rafforza il sistema immunitario; è di aiuto nei disturbi dermatologici in generale
Associazione con i chakra: terzo


venerdì 2 ottobre 2015

Proprietà anticancerogene del peperoncino

Le proprietà anti-cancerogene del peperoncino
Già nel 1930 si studiavano le proprietà anti-cancerogene del peperoncino con la dieta Moerman sperimentata in Olanda. Questa dieta prevedeva la  somministrazione ai pazienti di cibi contenenti iodio, acido citrico, vitamine del gruppo B, ferro, zolfo, vitamina A, vitamina E, vitamina C

Si parte dal presupposto che questi elementi, ristabilendo una giusta ossigenazione e riequilibrando il metabolismo, siano in grado di prevenire i tumori. Recentemente i ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles negli Stati Uniti, hanno studiato l´effetto della capsaicina in vitro ed hanno potuto dimostrare che questo principio attivo diminuisce fortemente la proliferazione delle cellule di cancro alla prostata in coltura. 

Questo effetto è dipendente dalla dose usata, cioè aumenta all´aumentare della dose di capsaicina. Le cellule muoiono attraverso la apoptosi, la cosiddetta morte cellulare programmata, che dal 3% ottenuto alla basse dosi di capsaicina sale al 75% causato dalle alte dosi. Potrebbero bastare 300 mg di capsaicina tre volte a settimana (l’equivalente di un peperoncino abanero) per combattere il tumore alla prostata o almeno avere un effetto protettivo. Ma per il momento non ci sono dati sull’uomo. Molte le evidenze scientifiche anche per il cancro ai polmoni e al colon


lunedì 21 settembre 2015

Fior di Zolfo, usi e proprietà

Tutti conoscono lo zolfo, ma credo che non tutti conoscano il Fior di Zolfo e le sue proprietà. Andiamo per gradi e vediamo innanzitutto di che si tratta. Il Fior di Zolfo è un derivato dello zolfo minerale, cioè una polvere gialla ottenuta per raffreddamento rapido dei vapori di zolfo che, a causa del raffreddamento, assumono una caratteristica forma a fiore. Come minerale, lo zolfo è molto diffuso in natura e, in particolare, nel nostro corpo si concentra nella pelle, nei capelli, nelle unghie, nelle articolazioni.


Lo zolfo ha un ruolo importante nel nostro organismo, poichè presiede alla sintesi proteica e di alcuni aminoacidi che, a loro volta, sono gli elementi essenziali nella costituzione di ormoni, vitamine e co-enzimi. In particolare esso è il componente principe delle molecole di Glutatione: insulina, tiamina, biotina, eparina e cheratina.

Quali sono le proprietà del Fior di Zolfo? Fra le più importanti: disintossica dai metalli pesanti e contrasta i radicali liberi, aiuta il fegato a secernere la bile e si rivela efficace nel contrastare allergie, asma, dermatosi, eczemi, orticaria, prurito e contribuisce al benessere delle ossa, dei capelli, delle unghie, dei denti.  Promuove la cicatrizzazione delle ferite.

Come si usa? Il Fior di Zolfo può essere usato sia internamente che esternamente. Per l'uso interno è necessario stare attenti, le dosi sono piccolissime: una puntina, equivalente ad una punta d'unghia da mescolare con miele. La durata dell'assunzione varia da 7 a 30 giorni, o a giorni alterni al mattino a digiuno, prima di colazione.
Per l'uso esterno è possibile preparare maschere per pelli grasse e impure, mescolando un cucchiaio di Fior di Zolfo con acqua e argilla. Lo si può usare anche per la detersione di tutti i giorni mescolandone un cucchiaio con scaglie di sapone di Marsiglia e acqua.

Non sono note interazioni con altri prodotti e particolari effetti collaterali, in ogni caso per quanto concerne l'uso interno è sempre bene consultare il proprio medico curante.


domenica 17 maggio 2015

Oligoterapie per le allergie, sua maestà il Manganese

Non tutti conoscono i benefici che si possono trarre dagli oligoelementi, conosciuti fin dai tempi più remoti, ma il cui uso si è perduto nel corso dei secoli e millenni. In verità, l'oligoterapia ha ricominciato a diffondersi grazie ad un medico francese  Ménetrier ed è un metodo che si basa sulla somministrazione di oligoelementi in dosi infinitesimali.

Negli ultimi decenni, le patologie allergiche sono andate aumentando in maniera crescente, e questo a causa delle moderne condizioni di vita, con l'inquinamento alimentare e atmosferico, inattivando gli oligoelementi naturalmente presenti nell'organismo, bloccando la loro attività enzimatica: occorre quindi introdurre dall'esterno questi biocatalizzatori in modo da riattivare le naturali difese dell'organismo. Ménetrier individuò quattro tendenze morbose che chiamò diatesi, da curarsi con oligoelementi specifici.

Nel caso delle allergie da polline la diatesi è la prima, detta "allergica", in cui il soggetto riporta le seguenti caratteristiche: modula le azioni e le reazioni in maniera "iper", il suo organismo risponde in modo eccessivo agli stimoli, la sua psicofisiologia iperattiva lo porta spesso al nervosismo, all'emotività, ma anche al dinamismo che può assumere il colore dell'ottimismo e presenta facilmente turbe di tipo allergico, associate a patologie di tipo osteoarticolare, con algie che migrano da un luogo anatomico all'altro. La risposta dei nostri anticorpi agli elementi allergici, avviene con conseguenze nocive, quali la dilatazione e l'aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la contrazione dei bronchi.

L'oligoelemento per eccellenza è il manganese, un potente desensibilizzante nei fenomeni di anafilassi: una dose a settimana, da assumere due mesi prima delle crisi allergiche abituali. E' sempre opportuno abbinare lo zolfo e il fosforo, che pur non essendo oligoelementi hanno enormi proprietà disintossicanti e desensibilizzanti (zolfo),  antispasmodico in molte patologie ed anche nelle allergie respiratorie (fosforo). Nella fase acuta associare, sempre a digiuno: manganese, una volta al dì; fosforo, una dose a dì alterni; zolfo, una dose a dì alterni rispetto al fosforo.

Durante la crisi acuta: associare a maganese-zolfo-fosforo un rimedio fitoterapico antiallergico-antinfiammatorio, quale, ad esempio, il Ribes nigrum MG1DH, in 50 gocce, 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti o perlomeno una ventina di minuti prima. In tal caso, è buona norma iniziare il trattamento con il solo Ribes nigrum e dopo 2-3 giorni associare gli oligoelementi, continuando fino alla remissione della sintomatologia. Ottimi risultati si ottengono se la cura inizia in via preventiva almeno due mesi prima dell'inizio della stagione a rischio e continunado fino alla scomparsa degli allergeni responsabili. Fatevi consigliare da un erborista esperto, o da un buon naturopata, vi troverete grande giovamento.
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