Simply

Visualizzazione post con etichetta tessuto connettivo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tessuto connettivo. Mostra tutti i post

mercoledì 1 giugno 2016

Bamboo Massage, stimolazione emolinfatica

Bamboo Massage, stimolazione emolinfatica. Un massaggio particolarmente benefico, fatto con canne di legno di bamboo che agisce non solo una muscolatura, ma anche sulla cellulite, la ritenzione idrica e le smagliature.


Viene praticato grazie all'uso di canne di legno di bamboo e con esse viene effettuata una profonda stimolazione del tessuto sottocutaneo, proprio di quelle zone spesso piene di tossine e quindi sede della stramaledetta cellulite, della ritenzione idrica e smagliature. Tutto ciò è il Bamboo Massage. 
Tutti noi sappiamo come è fatto il bamboo, una pianta costituita da foglie e canne, al loro interno vuote e quindi molto flessibili e resistenti. Il bamboo è inoltre molto ricco di silice, minerale che sostiene e che rende i tessuti più elastici, del resto sono a tutti ben note le proprietà benefiche dei germogli e delle radici sulla pelle, sui muscoli e sulle ossa.


Tramite la manualità usata in questo massaggio si può migliorare l’aspetto della pelle a “buccia d’arancia”. Dura circa un'ora e agisce sulla muscolatura decontraendola, apportando benefici alla fascia connettivale mobilitando le aderenze sottocutanee, e agendo in maniera efficace sulla circolazione emo-linfatica. C'è dunque un richiamo di sangue in superficie e quindi di ossigeno nei tessuti in quantità maggiori di quanto non avvenga nella normalità.

In pratica le canne di bamboo vengono fatte scorrere sui tessuti, seguendo il senso della circolazione e della muscolatura, stimolando tutto il microcircolo veno-linfatico, dalla periferia del corpo al centro (cuore). Gli effetti si possono notare fin dalla prima seduta:
-riduzione degli edemi e riattivazione della circolazione, con gambe più sgonfie e meno dolenti; -miglioramento dell’armonia della silhouette, grazie alla distensione delle fasce connettivali e alla scomparsa delle aderenze fra i tessuti;
-miglioramento delle smagliature, grazie alla maggiore iperemia (richiamo di sangue) nei tessuti; -modellamento dei punti critici come fianchi, interno coscia, braccia, piega glutea.

Le manualità possono essere eseguite in maniera leggera oppure più profonda, e risulteranno ancora più detossinanti se effettuate con l’ausilio di olio essenziale di arancio amaro.



venerdì 25 settembre 2015

Il Rolfing: riequilibrare la postura lavorando sul tessuto connettivo

Tra le discipline olistiche che sono preposte al riequilibrio armonico del corpo e della postura, un metodo particolarmente efficace è il Rolfing. Questa metodologia prende il nome dalla Dottoressa Rolf, che ne intuì i benefici effetti. La Dottoressa Rolf era un biochimica americana che concentrò i suoi studi sul tessuto connettivo del corpo umano: lavorando su di esso infatti, è possibile ridare al corpo il suo movimento funzionale e armonizzarlo con la forza di gravità.

Su quali principi si basa? Il concetto principe di questo metodo si basa sulla correlazione che intercorre tra la forza di gravità e l'armonico funzionamento del corpo. Affinchè vi sia armonia è necessario che il nostro tessuto connettivo sia plastico, perchè questa sua caratteristica consente al corpo di cambiare forma. L'operatore che pratica il Rolfing agisce attraverso un tocco sensibile e deciso liberando il corpo dalle restrizioni che il tessuto connettivo irrigidito ha  creato e in questo modo riallinea la postura correttamente rispetto alla forza di gravità.

Come funziona? Il lavoro dell'operatore si svolge nell'arco di 10 sedute durante le quali lavora in profondità sulle fasce muscolari del paziente e sulla sua capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli con l'obiettivo di riallineare  l’organismo assecondando la forza di gravità e non andando contro contro di essa.

In che modo avviene tutto questo? Nelle fasce muscolari il tessuto connettivo si estende come una rete che  collega non solo tutti i vari segmenti dell’apparato locomotore, ma, come sappiamo, riveste le cavità e ricopre gli organi. Se in un settore di questa fitta rete accade qualcosa, ne risente tutto il corpo: in parole povere se uno dei segmenti va fuori asse, crea uno squilibrio. Affinchè si ristabilisca un ordine armonico è necessario non solo che l'operatore lavori nell'area dove è presente lo scompenso, ma anche nelle aree in cui si sono creati altri scompensi. Gli squilibri si creano per vari motivi: una postura scorretta, un trauma, un gesto ripetitivo, un atteggiamento di difesa.

Facendo sì che il tessuto connettivo ritrovi la sua plasticità attraverso il tocco dell'operatore i movimenti articolari migliorano sensibilmente e il paziente ritorna ad usare in maniera corretta ed equilibrata i muscoli flessori ed estensori.

A chi è utile? Praticamente a tutti: a chi soffre di mal di schiena, agli sportivi, ai bambini che hanno posture scorrette, agli anziani che soffrono di artrosi, a chi ha la scoliosi, a chi soffre di tendiniti. Grazie al Rolfing si impara ad entrare in contatto con il proprio corpo e i suoi effetti sono davvero duraturi.


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.