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lunedì 10 agosto 2015

Arancio amaro, olio essenziale

Nome botanico: Citrus aurantium
Famiglia: Rutacee
Provenienza: India, Cina
Estrazione: dalla scorza esterna del frutto maturo, per spremitura
Profumo: fresco, ricco, dolce-amaro
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antispasmodico, sedativo, astringente, antisettico, tonico del cuore, depurativo
Principali indicazioni: stanchezza, insonnia, disturbi nervosi, stitichezza, disturbi digestivi, dermatiti, rughe, gengiviti, stomatiti

Dalla pianta di arancio amaro, originaria dell'estremo Oriente e poi diffusasi nel bacino del Mediterraneo, si ricavavano tre tipi di essenza: dalla scorza esterna l'essenza di arancio amaro, dalle foglie fresche e dai rametti si distilla il petitgrain, dai fiori la pregiata essenza denominata neroli. Dalla scorza dei frutti di un'altra pianta di arancio, varietà dolce (nome botanico: Citrus sienesis) si ricava l'essenza denominata arancio dolce, le cui caratteristiche richiamano quelle del''arancio amaro.

Gli agrumi, arance, limoni, ma anche mandarini e pompelmi, sono i vegetali che meglio si lasciano penetrare dal calore cosmico e per questo sono intimamente legati all'elemento fuoco: sono la manifestazione delle forze cosmiche di luce e calore che si materializzano e diventano sostanza nei fiori, nelle scorze, nei frutti, nel legno. Negli agrumi la luce diventa profumo, e ciò spiega l'azione vitalizzante di questi oli essenziali. Erano arance i "pomi d'oro" del giardino delle Esperidi, messi al sicuro da Giove in un luogo ben protetto; l'undicesima fatica d'Ercole fu proprio quella di riuscire a trafugare i pomi d'oro dal giardino segreto. I pomi delle Esperidi, questi frutti solari segnati dal fuoco, esprimerebbero i più alti concetti della scienza ermetica, l'intelligenza del cuore, rappresentata dal sole,che si fonde e si armonizza con il freddo e il limpido intelletto lunare. 

La varietà arancio amaro  ha, nonostante il nome, un profumo fresco e delicato, molto gradevole e aromatico, per niente amaro. Si ossida facilemente, pertanto non si conserva a lungo. E' particolarmente indicato per il massaggio e, aggiunto all'acqua del bagno, esplica un'azione rinfrescante, depurativa, tranquillante e rivitalizzante nel caso di pelle untuosa o asfittica o nel caso di ritenzione idrica. Questa essenza di agrumi, che racchiude l'energia dei magici frutti dorati, richiama qualità tipicamente solari, quali vitalità, espansione, fiducia, azione, temperate e mitigate dalla dolcezza. Così, un massaggio, in particolare a livello del plesso solare e del petto, apporterà energia e aiuterà a cacciare la malinconia e lo stress, senza eccitare, ma calmando la tensione nervosa a livello del cuore, organo solare per eccellenza.  

Diluito in acqua, sotto forma di sciacqui, è tonico per le gengive e combatte stomatiti e afte. L'essenza di petitgrain si ottiene per distillazione dalle foglie e dai ramoscelli dell'albero di arancio amaro. Un tempo veniva estratta dalle arance verdi acerbe, quando ancora erano molto piccole, da cui il nome petit grains o piccoli grani. Il profumo è fresco e delicato, tra quello degli agrumi e quello dei fiori, per cui spesso l'essenza viene usata per adulterare quella dei fiori d'arancio (neroli), più pregiata. Il petitgrain trova impiego nei disturbi del sistema nervoso quali insonnia, esaurimento, stress, per bagni o massaggi rilassanti, nel trattamento della pelle grassa o acneica e nell'ipersudorazione. Svolge inoltre un'azione antispastica e digestiva.


martedì 7 luglio 2015

Gli oli essenziali, utilizzazione per via esterna

Gli oli essenziali puri sono sostanze concentrate e potenti. Prima di essere messi in contatto con la pelle, vanno diluiti con un olio che ne facilita l'applicazione ed evita una reazione cutanea. Per il massaggio le essenze, una o più, vanno aggiunte ad un olio base che faccia da veicolo delle essenze sulla pelle, le diluisca per evitare fenomeni irritativi e permetta le manovre di scorrimento del massaggio.

Gli oli base da utilizzare debbono avere un'alta affinità con la pelle. Per questo sono consigliati gli oli vegetali quali olio di germe di grano, olio di mandorle dolci, olio di nocciola, olio di girasole, olio di sesamo, oliva, vinacciolo, arachide, soia, mais. Una precisazione importante è che siano spremuti a freddo, in quanto non devono contenere residui di solventi, derivati dal processo di raffinazione e non di spremitura, che distrugge le vitamine liposolubili come la vitamina E e la F. Sono sconsigliati per il massaggio gli oli di derivazione minerale, come l'olio di vaselina, che ha poca ffinità con la pelle e tende ad ostruire i pori. 

Tra gli oli sopracitati quello di vinacciolo e di girasole sono particolarmente leggeri e quindi più facilmente distribuibili sul corpo; quelli di germe di grano, di oliva, di mandorledolci sono più adatti al trattamento di pelli secche. Vediamo le percentuali di diluizione: il contenuto di olio essenziale di una miscela dovrebbe oscillare tra l'1 e il 3 % a seconda del tipodi disturbo; i disturbi fisici in genere richiedono una concentrazione maggiore rispeto agli stati di natura emotiva o nervosa. Questo è comprensibile pensando al fatto che il corpo materiale è costituito da una sostanza più pesante quindi richiede un intervento sul piano fisico-materiale; quando l'intervento avviene sul piano delle idee, si tratta di un'energia più sottile in cui si lavora a livello non di materia ma di informazione, e quindi con una quantità molto bassa si può ottenere un effetto molto forte. In pratica: l'1-3% si traduce in queste proporzione: per un cucchiaio di da tavola di olio base (che corrisponde a circa 100 gocce) dovremo aggiungere da 1 a 3 gocce di essenza.

 L'ambiente in cui si praticherà il massaggio dovrà avere una temperatura confortevole, non inferiore a 25°, la mano dichi massaggia dovrà essere calda e l'olio sarà riscaldato dal calore della mano prima dell'applicazione sul corpo; va tenuto presente che maggiore è il calore della pelle, amggiore è la dilatazione del circolo periferico, con conseguente maggiore assorbimento interno dell'essenza. Questo può essere favorito, facendo precedere il massaggio da un bagno caldo.La via esterna è preferibile per la maggiore maneggevolezza e sicurezza; inoltre, con l'applicazione locale, le essenze penetrano immediatamente attraverso la pelle e agiscono direttamente sugli organi sottostanti l'area di applicazione, senza sovraccaricare inutilmente gli organi interni, come il fegato e le mucose digestive, come avviene quando le essenze vengono assunte per via orale. Non vanno comunque supeprate le 10 gocce giornaliere.


giovedì 2 luglio 2015

Gli oli essenziali e la pelle

Se si friziona la pelle con un olio essenziale, puro o diluito in olio vettore, le minuscole molecole di cui è composto si solubilizzano nei grassi della pelle, ne attraversano molto rapidamente gli strati esterni e raggiungono i capillari sanguigni. Da qui passano nel torrente sanguigno e sono trasportate nelle cellule e nei fluidi corporei. Si è potuto verificare sperimentalmente che le essenze sono ritrovabili nel sangue dopo circa una o più ore dall'applicazione sulla pelle.

Quindi quando su una regione del corpo sofferente viene applicato un olio, questo, grazie al suo elevatissimo potere di propagazione, va ad agire sull'organo malato sottostante. Contemporaneamente raggiungerà, attraverso il sangue, anche gli altri distretti  corporei e si diffonderà in tutte le cellule, rivitalizzandole, tonificandole, aumentando le difese immunitarie e migliorando le funzioni dei diversi apparati. Mentre l'olfatto richiede un movimento attivo e intenzionale dato dall'avvicinamento e dall'inspirazione nasale, con l'utilizzo dell'olio per via epidermica attraverso il massaggio, colui che lo riceve potrà, abbandonandosi, permettere alla pelle di assorbire l'effetto benefico dell'essesnza senza una partecipazione attiva dell'Io: l'olio agirà per lui, integrandosi nel suo sistema vegetativo e arrivando all'inconscio. 

L'azione generale di una sia pur minima quantità di prodotto avvicina l'aromaterapia alle terapie energetiche: qui è più probabile che ad agire non sia tanto la quantità, molto ridotta, dell'essenza, bensì "l'informazione" che questa trasporta, e che va a inserirsi nell'organismo a livello del circuito energetico perturbato, riequilibrandolo. Ecco perchè pare che l'essenza, anche se frizionata su un punto qualsiasi del corpo, venga attirata verso l'organo debole o la funzione perturbata. Ogni regione del corpo, ogni organo, vibra in accordo con una propria frequenza di biofunzionamento ottimale. Molti fattori esterni e interni (inquinamento, correnti elettromagnetiche, alimentazione scorretta, pensieri negativi) desincronizzano questi circuiti energetici vitali e provocano squilibri e malattie.

 Le essenze delle piante racchiudono in sè la massima potenzialità raggiunta durante la fase di sviluppo del vegetale; esse sono delle vere "concentratrici" di energia differenziata, che corrisponde alla "personalità" della pianta che le ha prodotte, in funzione delle sue caratteristiche di vita e di crescita. Applicate all'uomo esse possono inserirsi a livello delle correnti energetiche perturbate, riportandole in accordo vibratorio, così come agiscono agopuntura, omeopatia, educazione del pensiero e delle emozioni, meditazione, tecniche corporee (yoga, bioenergetica, massaggio...). L'uso delle essenze per frizioni è consigliato anche in caso di buona salute, per aumentare il proprio potenziale vitale ed energetico, soprattutto al mattino, per preparare il risveglio del corpo, e la sera, per riarmonizzarsi a livello mente- corpo dopo le stimolazioni della giornata.


venerdì 1 maggio 2015

Benefici del Massaggio del Punto Zu San Li

Viene definito punto di longevità o anche punto delle 100 malattie, ma il suo nome vero e proprio è Zu San Li e si trova sotto la capsula del ginocchio. Per localizzarlo è necessario coprire il ginocchio con il palmo della mano, poco più in basso c’è una piccola fessura, e questo è il punto di Zu San Li. Ora vi chiederete perchè questo punto viene definito delle 100 malattie. Tale punto è responsabile del funzionamento degli organi della parte inferiore del corpo, del funzionamento dei punti della colonna vertebrale, a loro volta responsabili del corretto funzionamento del tratto digestivo, tratto intestinale, gli organi genitali e le ghiandole surrenali.


Il massaggio di alcuni specifici punti del corpo è una pratica antichissima di trattamento e cura orientale. Secondo questa antica disciplina il nostro corpo è dotato di una sottile energia elettromagnetica denominata “KI” ovvero l’energia che preserva e nutre il nostro corpo. Tale disciplina si basa sull'individuazione nel corpo dei meridiani e degli tsubo. I meridiani sono dei canali o percorsi che si estendono per tutto il corpo e attraverso di essi l’energia vitale fluisce, mentre gli tsubo sono delle piccole aree in cui vi è una concentrazione molto elevata di energia elettromagnetica, si trovano lungo i meridiani e sono detti anche punti di pressione. Ogni meridiano fa fluire l'energia ad un apparato o organo specifico, ma se il flusso si blocca, le parti od organi interessati  entrano in uno stato di disfunzione. Ne consegue che rimuovendo questi blocchi, possiamo ritrovare uno stato di salute migliore che ci aiuta a ritornare in una condizione di perfetto equilibrio.

Il punto Zu San Li, se correttamente massaggiato aiuta a mantenerci giovani. Pare che massaggiare lo Zu San Li, stimoli l’attività delle ghiandole surrenali,  responsabili principalmente della regolazione della risposta allo stress mediante la sintesi di corticosteroidi e catecolamine, tra cui il cortisolo e l’adrenalina. Inoltre il corretto massaggio di questo importante punto aiuta a: - normalizzare la pressione sanguigna, -  normalizzazione della glicemia, insulina, -  rimozione dei processi infiammatori presenti nell’organismo,- regolare il sistema immunitario, - migliorare il sistema digestivo, - curare malattie del tratto gastrointestinale, - migliorare la salute del cuore. Inoltre la digitopressione su questo punto può aiutare anche a livello emotivo, migliorando l'autostima, eliminando lo stress e aiutando a ritrovare la pace interiore.

Il momento migliore per pratica il massaggio dello Zu San Li è la mattina. Si compie un movimento circolare 9 volte in senso orario, prima su una gamba e poi sull'altra (almeno per 10 minuti). Prima di praticare il massaggio è bene sedersi e trovare una posizione comoda. Il movimento va accompaganto con una respirazione ritmica (lenta e profonda) per poi rilassarsi. E' naturalmente consigliabile una buona dose di concentrazione proiettata verso uno stato di guarigione.

Si raccomanda di non effettuare il massaggio prima di andare a dormire, poichè se correttamente eseguito, il suo effetto stimolante potrebbe causare insonnia. Il massaggio si può eseguire ogni giorno, ma gli effetti maggiori si hanno durante la Luna Nuova, e più precisamente otto giorni dopo. Se il massaggio viene effettuato prima di pranzo,  si avranno effetti positivi sulla memoria, sistema cardiovascolare e del sistema digestivo. Se invece il massaggio viene praticato dopo il pasto, contribuiscono a migliorare lo stress, nervosismo e irritabilità, disturbi del sonno.



giovedì 11 settembre 2014

Stanchezza, uso degli oli essenziali |Salute

STANCHEZZA

Come organi di base bisogna trattare fegato e milza con gli oli associati.

Stanchezza in generale (uno o più oli): Abete rosso, Albero del Tè, Arancio amaro, Basilico, Cannella
foglie, Limone, Menta piperita, Rosmarino, Zenzero. Queste essenze sono da usarsi principalmente
in inalazione secca, diffusione ambientale, bagno e pediluvio.


Stanchezza in generale (uno o più oli): Benzoino, Cardamomo, Eucalipto, Geranio, Lemongrass,
Limone, Pino cembro, Pino silvestre, Pompelmo, Zenzero. Queste essenze sono da usarsi principalmente nel massaggio. Come oli vettori si consigliano Arnica, Avocado, Girasole, Iperico (in presenza di dolori muscolari, ma senza poi esporsi al sole), Mandorle dolci, Sesamo

Stanchezza associata a disturbi dell'apparato genitale maschile: Pino silvestre, Sandalo, Zenzero (singoli o in miscela nei vari modi di assunzione, dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso interno).

Stanchezza associata a disturbi dell'apparato genitale femminile: Salvia sclarea, Neroli, Zenzero (Singoli o in miscela nei vari modi di assunzione, dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso interno).

Stanchezza mentale (inalazione secca e diffusione ambientale): Abete rosso, Albero del Te, Basilico,
Limone, Noce moscata, Rosmarino, Timo rosso, Verbena odorosa.

martedì 2 settembre 2014

Reni e reumatismi, come usare gli oli essenziali per stare meglio | Salute

RENI

Gli oli più attivi sui reni sono: Achillea, Arancio amaro, Cedro, Garofano chiodi, Mandarino, Pepe
nero, Pompelmo. Bisogna leggere le indicazioni di ciascuno e scegliere quelli che meglio si adattano al profilo della persona. Sono tutti utilizzabili con le modalità consuete, dall'inalazione al massaggio,
dal bagno all'uso interno.

Per favorire la diuresi: Angelica, Cedro, Cipresso, Finocchio dolce, Pepe nero, Pompelmo. Anche
questi oli possono essere utilizzati con tutte le modalità consuete, compreso l'uso interno.


REUMATISMI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Benzoino, Canfora, Cipresso, Elicriso, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Incenso, Issopo, Limone, Menta piperita, Niaouli, Pino cembro,
Rosmarino, Zenzero.

Massaggio e bagno: scegliere tra le stesse essenze elencate sopra per l'inalazione secca, avendo
cura tuttavia di sperimentare oli diversi. Per il bagno, non dimenticare di provare anche con il sale
del Mar Morto come vettore per gli oli essenziali.

Impacchi e impiastri, da applicare sulle zone dolenti: per gli impacchi utilizzare come vettore
prevalentemente aceto di vino o di mele, per gli impiastri le argille e il fango del Mar Morto. Dopo
aver stemperato uno o più oli nel vettore aggiungere acqua sufficiente a creare una soluzione
liquida in cui bagnare la garza da impacco, oppure una miscela fluida per l'impiastro di argilla. Nel
caso del fango del Mar Morto di solito non si aggiunge acqua, poiché si tratta di un composto già
di per sé sufficientemente fluido. Utilizzare sempre acqua di buona qualità contenuta in bottiglia
di vetro, come l'acqua Humana Amorosa reperibile in farmacia. Essenze consigliate: Abete rosso,
Canfora, Cannella foglie, Cipresso, Galbano, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Incenso, Lavanda,
Limone, Pino cembro, Timo rosso, Zenzero.

Pediluvio e maniluvio, soprattutto se il disturbo interessa le articolazioni di piedi e mani: Abete
rosso, Canfora, Cipresso, Elicriso, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Issopo, Limone, Niaouli, Pino
cembro, Timo rosso.

Uso interno: Achillea, Angelica, Basilico, Cipresso, Coriandolo, Galbano, Ginepro bacche, Issopo,
Limone, Menta piperita, Rosmarino, Zenzero.

lunedì 25 agosto 2014

Pancreas, quali gli oli più adatti | Salute


PANCREAS

Per il buon funzionamento del pancreas curare anche lo stomaco e tenere sotto controllo l'alimentazione. Gli oli più attivi sul pancreas sono i seguenti: Arancio dolce, Bergamotto, Geranio, Limone, Mimosa, Palmarosa, Pepe nero, Vaniglia, Verbena odorosa, Vetiver, Zenzero.

Si utilizzano soprattutto in inalazione secca, diffusione ambientale, massaggio, bagno e
impacco sulla zona del pancreas.

Uso interno: Arancio dolce, Bergamotto, Limone, Mimosa, Palmarosa, Vaniglia, Vetiver, Zenzero.




lunedì 18 agosto 2014

Meteorismo: quali oli essenziali? | Salute

METEORISMO

Inalazione secca e diffusione ambientale: Anice, Bergamotto Finocchio dolce, Lavanda, Menta
piperita, Zenzero .

Massaggio (soprattutto sull'addome) e bagno: Bergamotto, Camomilla romana, Finocchio dolce,
Origano, Zenzero .


Per problemi specifici di flatulenza considerare anche gli oli consigliati per lo stomaco e per la
digestione. Provare quindi almeno una di queste essenze, soprattutto in inalazione secca e massaggio sulle zone dello stomaco e dell'intestino: Alloro, Anice, Bergamotto, Canfora, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Maggiorana, Neroli, Noce moscata.

Uso interno: Anice, Bergamotto, Coriandolo, Finocchio dolce, Menta piperita, Zenzero.



sabato 16 agosto 2014

Manopausa e oli essenziali | Salute

MENOPAUSA

Inalazione secca e diffusione ambientale: Achillea, Anice, Cipresso, Finocchio dolce, Geranio, Pino cembro, Pino silvestre, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Vetiver. Scegliere almeno 2 oli diversi e utilizzarli sia separata mente sia in miscela: ricorrere alle essenze i.cui profili si addicono maggiormente al soggetto da trattare. Provare anche una di queste formulazioni in inalazione secca e diffusione ambientale (uguale quantità di ciascuna essenza): Anice, Cipresso, Salvia; oppure Finocchio dolce, Salvia sdarea, Vetiver.

Massaggio e bagno: Anice, Finocchio dolce, Geranio, Pino cembro, Pino silvestre, Salvia, Salvia
sclarea. Sandalo, Vetiver. Provare anche la miscela seguente: in 50 mi di olio vettore o di crema base
neutra stemperare 5 gocce di Finocchio dolce, 8 di Salvia, 3 di Sandalo, 5 di Vetiver.

Pediluvio e maniluvio: utilizzare preferibilmente un bicchiere di aceto di mele per emulsionare uno
o più oli (aggiungere al bicchiere circa 20 gocce di essenza in totale), quindi versare la miscela in una
bacinella di acqua calda. Gli oli più consigliati sono quelli citati sopra per il massaggio e il bagno.
Provare anche la miscela seguente: nel bicchiere di aceto di mele stemperare 6 gocce di Geranio, 8
di Salvia e 6 di Vetiver .

Uso interno: Achillea, Bergamotto, Cipresso, Finocchio dolce, Pino silvestre, Salvia, Salvia sdarea.
Vetiver.

giovedì 14 agosto 2014

Laringite, lombalgia e sciatalgia: gli oli essenziali adatti | Salute

LARINGITE

Inalazione secca: Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Incenso, Niaouli, Timo rosso.

Massaggio sulla zona della gola: Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Gelsomino, lssopo. Pepe nero,
Timo rosso.

Provare anche la formulazione seguente: in 50 mi di crema base neutra emulsionare 5 gocce di
Benzoino, 8 di Cajeput, 4 di Issopo, 3 di Timo rosso.

Uso interno: Eucalipto, Gelsomino, Issopo, Niaouli, Pepe nero .


LOMBALGIA E SCIATALGIA

Inalazione secca, massaggi e impacchi con almeno 2 oli in uguale proporzione: Anice, Cajeput,
Maggiorana, Rosmarino, Sandalo, Timo rosso, Zenzero. Come olio vettore per il massaggio orientarsi
in particolare sull'olio di Iperico; per gli impacchi ricorrere ad aceto (di vino o di mele) oppure
all'alcool alimentare a 90°, e ricordarsi di utilizzare un'acqua di buona qualità contenuta in bottiglia
di vetro, ad esempio la Humana Amorosa reperibile in farmacia.

Uso interno: Anice, Cajeput, Maggiorana, Rosmarino, Zenzero.

lunedì 11 agosto 2014

Influenza, come agire con gli oli essenziali | Salute

Influenza


Tenere sempre in considerazione la Ravensara, che spesso funziona bene in caso di influenza .

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Albero del Tè, Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Pino silvestre, Ravensara, Timo rosso.


Massaggio, soprattutto su petto, schiena e braccia: Abete rosso, Albero del Tè, Alloro, Basilico,
Cajeput, Eucalipto, Issopo, Lavanda, Mirto, Niaouli, Pino silvestre, Ravensara, Timo rosso. Scegliere
almeno 2 essenze diverse da miscelare in parti uguali in crema base neutra o in olio vegetale (tenere
presenti oli come Curnino nero, Girasole e Sesamo).

Pediluvi e maniluvi con acqua calda e aceto di vino o di mele come vettore per stemperare uno
o più oli: Albero del Tè, Alloro, Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Nardo, Pino
silvestre, Ravensara, Timo rosso.

Uso interno: Abete rosso, Albero del Tè, Basilico, Cajeput.Eucalipto, Menta piperita, Mirto, Pepe
nero, Ravensara

domenica 10 agosto 2014

Infiammazioni, principali oli essenziali da usare | Salute

INFIAMMAZIONI

Nelle infiammazioni si usano più frequentemente oli calmanti e addolcenti.

Inalazione secca: Achillea, Arancio dolce, Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Lavanda,
Palmarosa, Rosa, Ylang-Ylang.


Applicazione locale di una miscela creata con almeno 2 oli diversi diluiti in parti uguali in crema
base neutra
o in uno dei seguenti oli vegetali (scegliere quello che sembra più adeguato al caso):
Aloe vera, Arnica, Caléndula, Cumino nero, Iperico, Jojoba, Sesamo.
Essenze consigliate: Arancio
dolce, Camomilla romana, Lavanda, Palmarosa, Ylanq-Ylanq

Impacco da applicare localmente sulle zone affette: provare a utilizzare come vettori miele o
panna, oppure procedere con l'alcool alimentare a 90°: in una ciotolina di vetro mettere un dito del
vettore prescelto, aggiungere almeno 2 essenze in parti uguali (4-5 gocce di ciascuna), mescolare
con uno strumento non di metallo (usare strumenti di vetro, ceramica, legno o plastica: meglio
di tutto è il vetro, ad esempio una, pipetta contagocce), aggiungere acqua sufficiente a ottenere
un'emulsione abbastanza liquida (se si usa l'alcool aggiungere almeno il triplo di acqua), bagnare
una garza e applicare.  Gli oli consigliati sono tutti quelli citati sopra per l'inalazione secca.

Uso interno: Achillea, Arancio dolce, Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Rosa.




sabato 9 agosto 2014

Infezioni: uso degli oli essenziali | Salute

INFEZIONI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Cannella fogli , Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Origano, Ravensara, Timo rosso. Gli stessi oli si possono usar in
suffumigio quando trattasi di infezioni alle vie respiratorie .


Massaggio e bagno: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Eucalipto, Issopo, Mirto, Origano, Rav nsara,
Timo rosso. Provare una delle seguenti formulazioni per massaggio e bagno, stemperando gli oli essenziali in parti uguali preferibilmente in aceto di vino.
Formulazione 1: Albero del Tè, Eucalipto, Limone.
Formulazione 2: Cajeput, Mirto, Ravensara. Formulazione 3: Legno di Rosa, Origano, Timo rosso.

Pediluvio e maniluvio: utilizzare oli differenti da quelli impiegati con altri sistemi. Ricorrere preferibilmente ad aceto di vino per diluire le essenze ed effettuare pediluvio e maniluvio contemporanei almeno 2 volte al giorno: Oli consigliati: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Cedro, Legno di Rosa, Lemongrass, Menta piperita, Niaouli, Vetiver.

Uso interno: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Eucalipto, Issopo, Limone, Menta piperita,
Mirto, Neroli, Ravensara, Rosa.

martedì 5 agosto 2014

Fiducia, fumo: arginarli con gli oli essenziali | Salute

FIDUCIA IN SE STESSI

Gli oli seguenti aumentano la fiducia in sé stessi e ci fanno sentire sicuri e protetti: bisogna
sceglierne almeno 2 diversi secondo la maggiore corrispondenza delle indicazioni dell'olio con il
carattere della persona. Verranno utilizzati soprattutto in inalazione secca, diffusione ambientale,
massaggio su tutto il corpo e bagno: Alloro, Bergamotto, Finocchio dolce, Origano, Pino cembro,
Pino silvestre, Sandalo, Timo rosso.



FUMO

Come coadiuvanti per smettere di fumare: Abete rosso, Bergamotto, Eucalipto, Finocchio dolce,
Niaouli, Pino cembro, Pino silvestre, Pompelmo. Scegliere 2-3 oli i cui profili, soprattutto le indicazioni emotivo-mentali, si adattano al soggetto da trattare, e utilizzarli principalmente in inalazione secca, diffusione ambientale e bagno, sia miscelandoli insieme sia usandoli separata mente. A questi 2-3 oli sarebbe opportuno aggiungerne un altro come rimedio di fondo, da individuare dopo aver parlato con il soggetto e aver capito a quali problemi di base è collegato il desiderio di fumare.

Gli stessi oli citati al punto precedente possono essere utilizzati anche per massaggi sulla zona dei
polmoni, dopo averli stemperati in crema base neutra.

Per eliminare l'odore di fumo dagli ambienti: Abete rosso, Bergamotto, Eucalipto, Ginepro bacche,
Lavanda, Niaouli, Pino cembro, Pino silvestre. Oltre che in diffusione ambientale sarà opportuno
ricorrere a uno o più di questi oli stemperandone 15-20 gocce in totale in mezzo bicchiere di
alcool alimentare a 90°, oppure di brandy o di aceto (di vino o di mele), al quale aggiungere poi
un'uguale quantità di acqua e, con uno spruzzatore o un nebulizzatore, spruzzare la miscela varie
volte nell'aria. La stessa cosa si può fare per eliminare l'odore di fumo dagli abiti.

sabato 2 agosto 2014

Faringite, febbre: curarle con gli oli essenziali | Salute

 FARINGITE

Inalazione secca: Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirra, Mirto, Salvia, Zenzero.

Gargarismi: in un dito di alcool alimentare a 90° stemperare 2 oli diversi, quindi aggiungere una
quantità di acqua almeno tripla (anche di più secondo la persona e la sensibilità individuale). La miscela può essere poi imbottigliata e usata nei giorni seguenti. Essenze consigliate: Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Salvia (4 gocce di ciascuno dei 2 oli a scelta, per un totale di 8 gocce) .

Massaggio sulla zona della gola con crema base neutra a cui siano stati aggiunti 2 degli oli consigliati
sopra per l'inalazione secca.

Uso interno: Cajeput, Eucalipto, Mirto, Salvia, Zenzero.


FEBBRE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Albero del Tè, Cajeput. Canfora, Eucalipto,
Limone, Niaouli, Ravensara, Timo rosso.

Miscela da frizionare su tempie, collo, petto, polsi, ombelico e addome: in 50 ml di crema base
neutra aggiungere 3 oli essenziali diversi scegliendo una delle formulazioni proposte, mescolare
bene con un cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non usare strumenti di metallo: meglio
di tutto è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce), e applicare almeno 3 volte al giorno. Formulazione 1: 10 gocce di Albero del Tè, 6 di Camomilla romana, 4 di Legno di Rosa. Formulazione 2: 10 gocce di Timo rosso, 6 di Lavanda, 4 di Limone.
Formulazione 3: 10 gocce di Ravensara, 6 di Abete rosso, 4 di Nardo. Provare anche frizioni con il solo olio essenziale di Canfora diluito come detto sopra.

Impacco da applicare sulla fronte e da rinnovare spesso: in un bicchiere o in una ciotolina di vetro
stemperare uno o più degli oli seguenti in un dito di aceto di mele, aggiungere una quantità almeno
doppia di acqua a temperatura ambiente o fredda, bagnare una garza e mettere in posizione sulla
fronte. Cambiare l'impacco non appena si asciuga. Il numero di gocce di essenza da stemperare
nell'aceto di mele è di 10-12 in totale; gli oli più consigliati sono Cajeput, Canfora, Eucalipto, Issopo,
Lavanda, Niaouli, Ravensara, Timo rosso.

Uso interno: Abete rosso, Albero del Tè, Camomilla blu, Eucalipto, Lemongrass, Limone, Ravensara


mercoledì 23 luglio 2014

Circolazione linfatica, cistifellea: quali oli essenziali | Salute

Circolazione linfatica

L'organo di base da tenere presente è la milza. La circolazione linfatica può essere stimolata soprattutto con massaggio, inalazione secca e uso interno.

Massaggio: Cedro, Cipresso, Finocchio dolce, Geranio, Ginepro bacche.
Inalazione secca: Cedro, Cipresso, Cisto, Elicriso, Finocchio dolce, Ginepro bacche, Pino silvestre.
Uso interno: Cedro, Cisto, Elicriso, Finocchio dolce.


Cistifellea

Gli oli più consigliati per stimolare la cistifellea sono i seguenti (inalazione secca e massaggio principalmente): Achillea, Galbano, Melissa, Menta piperita, Rosa, Rosmarino, Salvia.

Uso interno: Achillea, Menta piperita, Rosmarino.





venerdì 18 luglio 2014

Calcoli, cambiamenti, candida: quali oli essenziali usare | Salute

Calcoli

Per i calcoli biliari gli oli più adatti sono: Ginepro bacche, Pino silvestre e Rosmarino. Si possono
utilizzare con tutte le modalità descritte nel capitolo 2, ma per l'uso interno si raccomanda solo il
Rosmarino.
Per i calcoli renali: Issopo e Limone.
Solo il Limone per uso interno, mentre l'lssopo anche con gli altri sistemi.


Cambiamenti

Per armonizzare l'organismo durante i periodi di cambiamento di qualunque tipo, che investono
il livello fisico (ad esempio: menopausa) come quello emotivo-mentale (ad esempio: cambiamento
di lavoro), ricorrere ai seguenti oli in inalazione secca, diffusione ambientale, massaggio, bagno,
maniluvio e pediluvio: Achillea, Cedro, Cipresso, Lemongrass, Mandarino, Niaouli, Pepe nero, Ra-.
vensara, Zenzero.
Uso interno: Achillea, Lemongrass, Mandarino, Pepe nero, Zenzero.

Candida

Inalazione secca: Albero del Tè, Elicriso, Geranio, Lavanda, Niaouli, Salvia.
Lavande vaginali: stemperare almeno uno degli oli essenziali citati per l'inalazione secca in mezzo
bicchiere di alcool alimentare a 90° (circa 20 gocce di essenza) e aggiungere la miscela nel bidè, con
acqua tiepida o a temperatura ambiente. Oppure nel mezzo bicchiere di alcool provare questi 3 oli
in miscela: 10 gocce di Albero del Tè, 5 di Lavanda e 6 di Salvia.
Uso interno: Albero del Tè, Lavanda, Salvia.

domenica 13 luglio 2014

Allattamento, allergie, andropausa: come intervenire con gli oli essenziali | Salute

Allattamento

Per favorire la montata lattea prendere in considerazione i seguenti oli, soprattutto in inalazione
secca
, diffusione ambientale e massaggio sul seno: Camomilla blu, Gelsomino, Finocchio dolce,
Mandarino, Melissa, Neroli, Rosa.


Allergie

Tenere presenti gli oli attivi su fegato e cistifellea, in quanto le allergie sono legate a questi organi

Inalazione secca e diffusione ambientale: Angelica, Camomilla blu, Camomilla romana, Elicriso,
Eucalipto, Lavanda, Nardo.
Massaggio: Angelica, Camomilla romana, Lavanda, Limone, Melissa. Olio da massaggio generico:
in 50 mi di olio di Mandorle dolci aggiungere 10 gocce di Lavanda, 6 di Limone, 4 di Nardo. Altri oli
vettori, più specifici per le forme allergiche, sono: Cumino nero, Enotera, Nocciola.
Pediluvio: emulsionare in un bicchiere di aceto 10 gocce di Lavanda, 8 di Eucalipto e 5 di Vetiver;
versare la miscela in una bacinella di acqua calda o nel bidè .
Uso interno: Angelica, Camomilla blu, Lavanda, Limone, Melissa, Rosa.

Andropausa

Gli oli più indicati, da utilizzare con i vari sistemi (dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso
interno), sono: Achillea, Cannella foglie, Pepe nero, Pino silvestre, Sandalo.

giovedì 26 giugno 2014

Il massaggio per la tipologia rigida | Salute

Il massaggio per tipologie rigide deve essere molto diverso da un massaggio avvolgente e sensoriale, perchè in questo caso urtiamo la persona, le procuriamo quasi fastidio, in quanto essa respinge il contatto troppo affettivo. E' molto meglio quindi effettuare manovre molto dirette, chiare e precise, che non abbiano una particolare tonailità emotiva ma si presentino neutre: in caso contrario allarmerebbero il massaggiato e la distensione muscolare non potrebbe avere luogo.

Le tecniche di massaggio più adeguate sono quelle che riescono a distrarre la persona: pressioni controllate, stiramenti, dondolii e scuotimenti ritmici. Manovre di questo genere hanno le caratteristiche di un massaggio antistress. Esse portano gradualmente il massaggiato ad abbandonarsi, rilassandosi completamente.


La personalità rigida tende a formare un leggero arco all'indietro con la schiena, come se volesse allontanarsi  da un mondo in qualche modo ritenuto pericoloso. La schiena è la zona del corpo che evoca valori legati alla sicurezza personale. Così essere "spalleggiati" da un dorso duttile e ricco di energia in movimento significa avere un alleato che ci protegge e ci consente di spingerci in avanti verso la realizzazione dei nostri obiettivi.

"Essere dotati di spina dorsale" significa avere forza e carattere, ma occorre che questa spina dorsale sia plastica e libera nei suoi movimenti. I muscoli della parte posteriore del corpo sono quelli che rendono possibile la stazione eretta, peculiare della specie umana. Stare a lungo in piedi, curvare la schiena all'indietro: questi due modi di tenere il corpo implicano una tensione (e quindi un raccorciamento) di tutti i principali muscoli posteriori. Se per  ragioni di lavoro o per motivi inconsci siamo portati ad assumere una posizione del genere per un lungo periodo di tempo, le vertebre possono essere compresse severamente.

In tal caso la spina dorsale è destinata a perdere elasticità, e anche il carattere della persona è portato a irrigidirsi. Per questo motivi il massaggio del tipo rigido deve soprattutto riportare elasticità e morbidezza ai muscoli della schiena.

L'altra regione corporea che ha bisogno di essere sciolta nel tipo rigido è quella del cuore. Non solo la cassa toracica, ma anche il petto ha bisogno di ritornare a pulsare perchè la persona possa entrare in contatto con le proprie eomzioni.


domenica 22 giugno 2014

Il massaggio per la tipologia dominante | Salute

Per la tipologia dominante è necessario un massaggio che permetta di sciogliere le tensioni cervicali, scapolari, toraciche e diaframmatiche, in modo da portare il soggetto a espirare profondamente e a sbloccare la posizione di inspirazione cronica.

Per agire sulla cassa toracica, per "farla scendere", bisogna sciogliere la tensione nelle gambe: la sensazione della parte bassa del corpo sarà così ripristinata, si potrà allora agire con percussioni e pressioni ritmiche sul torace incrementando la fase di espirazione.


In questo modo si scioglie anche la spinta verso l'alto, il torace scende con la decontrazione cervicale, mandibolo-mascellare.

E' noto che inquesti casi vi è spesso una sensazione di solletico, ed è benefica perchè dopo il solletico si produce un rilassamento delle tensioni superficiali e una ripresa della respirazione naturale che si propaga in tutto il corpo e tutto il corpo si sente vivo.



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