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venerdì 20 novembre 2015

La pratolina, per insalate, decorazioni, infusi e decotti

Bellis deriva dal latino e significa "leggiadro", "bello"; perennis perché fiorisce tutto l'anno. Protagonista di tante favole infantili, la pratolina o margheritina si fa rispettare per le doti medicamentose oltre che culinarie. Già nel '500 si asseriva che le sue foglie in insalata o cotte nel brodo avevano proprietà lassative e guarivano le infiammazioni della bocca e della lingua se masticate lentamente. La medicina naturale contemporanea ha ufficializzato queste proprietà e consiglia l'uso di fiori e foglie di pratolina come coadiuvante in numerose affezioni.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta perenne priva di fusto appartenente alla famiglia delle Asteracee (ex Composite). Le foglie sono tutte disposte a rosetta alla base e hanno un corto gambo; a forma di spatola, hanno punta arrotondata e base che si restringe sino a formare il gambo che spesso è colorato di rosso; il margine è dentellato; da giovani sono pelose e il loro colore è verde scuro. I fiori sono solitari, portati da un gambo sottile e peloso. Quelli periferici sono bianchi o sfumati di rosso, quelli centrali sono gialli. La pratolina è comunissima nei prati, lungo le strade, negli incolti. Fiorisce tutto l'anno. Fiori e foglie si fanno essiccare all'aria ma all'ombra. I principi attivi sono olio essenziale, un principio amaro, acidi organici diversi e tannini. Ha proprietà diuretiche, lassative, depurative e stimolanti la sudorazione.

Utilizzo 

Le foglie, meglio dopo la fioritura, vengono usate in insalate composte con altre erbe selvatiche. Sono croccanti e molto saporite. I fiori, privati del calice, servono per decorare e colorare le insalate. Nella medicina popolare, tutta la parte aerea della pianta viene applicata, pestata, come astringente e lenitivo della pelle e delle mucose arrossate. Un infuso di fiori serve per le palpebre arrossate. Decotto contro le infiammazioni di bocca, faringe e gola: in mezzo litro d'acqua far bollire, per pochi minuti, una manciatina di fiori e foglie secche di pratolina. Filtrare il liquido quando è tiepido e usarlo per fare frequenti sciacqui e gargarismi.

lunedì 16 novembre 2015

Erba cipollina, in cucina e nella medicina popolare

Allium viene dal celtico con significato di "caldo bruciante"; schoenoprasum per via delle foglie cilindriche simili a un giunco. Considerata uno stimolante dell' appetito e diffusa allo stato spontaneo, pare sia stata usata come condimento fin dai tempi antichi. Fu nota ai Romani che ne usarono sia il bulbo sia la parte verde. Apicio la prescrive in alcune ricette, dicendo però di gettare via la parte superiore verde. È solo nel medioevo che l'erba cipollina comincia a essere coltivata e usata in modo sistematico e crescente. I tedeschi amano molto questa pianta, al punto di attribuirle proprietà magiche. Fin dai tempi antichi, lo sfregare la pianta intera, comprese le radici e ifiori, se ci sono, equivale a togliere qualsiasi malocchio o incantesimo operato dai cattivi gnomi delle foreste.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Liliacee. E originaria delle zone europee umide e fredde oltre i 600 m; si trova coltivata e spesso si naturalizza nell'Italia settentrionale. Può raggiungere un'altezza di 50 cm, il bulbo è piccolissimo, le foglie cilindriche, cave, verde tenero, fragili, avvolte alla base da guaine biancastre. Possiede un'infiorescenza di piccoli fiori rosa-lilla con sei petali acuminati, detti scientificamente tepali, protetta da una membrana che cade alla fioritura. E portata da un gambo cilindrico e cavo. E una pianta che gode sempre di ottima salute, malattie e parassiti non la colpiscono e forse per questo è un aiuto alle piante che le stanno vicino. Non c'è un periodo preciso per la raccolta; le foglie sono sempre profumate e molto aromatiche, ricordano un poco la cipolla pur essendo molto più delicate. Sopporta poco l'essiccazione, perdendo quasi tutto l'aroma; molto meglio allora la surgelazione. Il principale componente dell' erba cipollina è un olio essenziale del tipo della cipolla e possiede proprietà digestive, antisettiche, lassative, cardiotoniche e stimolanti.

Utilizzo 

Innumerevoli sono gli utilizzi culinari dell'erba cipollina. Cruda in salse, con le uova, in frittate, sulle patate, per aromatizzare torte salate, formaggi di pasta tenera e minestre o sughi ai quali va aggiunta all'ultimo momento, nelle insalate verdi o di pomodoro, nei soffritti al posto della cipolla. Salsa trentina d'erba cipollina: far sciogliere dello strutto, unire un po' di farina e far arrossare. Aggiungere un trito d'erba cipollina, soffriggere un  attimo, diluire con brodo e far sobbollire un quarto d'ora. E ottima sui pesci d'acqua dolce.
Nella medicina popolare, l'erba cipollina è tuttora usata in alcune preparazioni.
Infuso contro la stitichezza: 15 g di foglie in mezzo litro d'acqua bollente. Filtrare il liquido, addolcirlo e berlo prima di coricarsi. La dose indicata è sufficiente per due porzioni.
Decotto digestivo: far bollire 10 g d'erba cipollina in una tazza d'acqua bollente, filtrare il liquido, zuccherarlo e berlo dopo il pasto.

mercoledì 2 settembre 2015

Caratteristiche, proprietà e utilizzo della Bieta erbetta: la ricetta di Messer Messisbugo

Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea, annuale o perenne, appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee. E' un cespo alto anche 40 cm. La radice non è commestibile. Le foglie sono munite di lungo gambo, hanno base tronca, margine ondulato, punta acuta o tondeggiante, colore verde scuro.

I fiori sono portati da un lungo gambo che compare nel secondo anno di vegetazione. Sono piccoli, verdastri e formano una pannocchia scomposta. Spontaneamente è diffusa nelle zone marittime dall'entroterra sino alla zona collinare, dove però è piuttosto scarsa.

 Diventa presto infestante perché ogni individuo produce una grande quantità di semi. Coltivata, ha bisogno di umidità in posizioni ampie e ariose. Si raccoglie dalla tarda primavera in poi. La bieta va utilizzata sempre fresca e non si procede alla sua essiccazione. E tra le verdure più dotate di vitamina A e contiene altri importanti minerali e vitamine nonché proteine, zuccheri e fibre alimentari. E indicata dai medici naturisti, nelle forme di anemia, nei disturbi renali e nella cistite. È lassativa, rinfrescante, diuretica, ed aperitiva.

Utilizzo 
Già nel 1549 il Messisbugo, famoso creatore di ricette presso la corte degli Estensi, dava questa ricetta di torta di bieta: "Prendi una buona manciata di bieta; e ben lavata la triterai minuta e la porrai in un tegame con due libbre di buon formaggio duro ben grattato, una libbra e mezza di burro fresco, sei uova, pepe pestato, un pizzico di zenzero e cannella, se qualcuno vuole anche mezza libbra di zucchero, ma solitamente non si mette. Poi farai le due sfoglie di pasta, bene impastato il tuo battuto e unta la teglia con due once di burro fresco vi metterai uno strato di pasta ed il battuto sopra. Poi gli porrai sopra l'altro strato di pasta, facendo il suo rotello intorno, sopra porrai quattro once di burro fuso. Poi cuocerai nel forno o sotto il testo.

Quando sarà quasi cotta porrai sopra da tre a quattro once di zucchero" . Anche oggigiorno la bieta viene utilizzata solitamente cotta e la troviamo presente in tutta la cucina regionale italiana: in Lombardia, ad esempio, si accompagna al riso; in Liguria la troviamo nel ripieno dei ravioli di magro; in Trentino Alto Adige si mescola negli strangolapreti; nel Veneto dà corpo ai cassunziei; in Emilia, senza di essa, non sarebbe mai nato l'erbazzone; nel Lazio è piatto a sé, soprattutto col pomodoro; in Puglia la troviamo nel sugo; la Basilicata vanta i suoi calzoni di bietole; la Sardegna la inserisce nella zuppa.

Anche nella medicina popolare, il modo migliore per utilizzare la bieta è consumarla cotta, come gli spinaci, o stufata. E possibile tuttavia preparare un decotto, lasciando bollire 20 g di foglie in tre quarti di litro d'acqua. Quando il liquido è ridotto a,mezzo litro, si fa raffreddare e si beve a bicchierini durante la giornata. E utile come coadiuvante nella cura dell' anemia e dei disturbi renali, è invece piuttosto dannosa per coloro che soffrono di calcoli da ossalati.

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