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giovedì 17 aprile 2014

Calcolate quanto vi costa | Psicopittografia

Analizziamo attivamente il problema delle emozioni negative. Vediamo quale tecnica usare usare per eliminare tali emozioni. Qualcuno descrive un'emozione negativa provata nel corso della settimana. I sentimenti negativi comprendono la collera, la superstizione, la superbia, la vanità e l'orgoglio. Si chiede quindi alla persona in questione di calcolare quanto gli costa permettere a questa passione di dominare la sua vita. Ecco un esempio di dialogo:

"Quale emozione negativa hai provato la settimana scorsa?"
"Dell'amarezza nei confronti di alcune persone"
"Che cosa ti è costata?"
"Ho passato delle ore con un senso di amarezza. Uno stato doloroso"
"Ti piace essere infelice?"
"No"
"Allora perchè hai permesso all'amarezza di prendere il controllo della tua vita?"
"Perchè non  ne ho calcolato il prezzo"
"Bene, da ora in avanti calcolane la spesa"
Oppure, un altro esempio:
"Quale stato negativo hai subito?"
"Molti, ma il peggiore è stata la depressione"
"Non sai che la depressione è totalmente inutile? E' un tratto caratteristico del falso Io"
"Lo so"
"Allora perchè l'hai subito?"
"Perchè pensavo con negligenza"
"Ebbene calcola ciò che ti costa questa negligenza"
Cerchiamo anche noi di sapere quanto ci costano le emozioni negative sul cammino della felicità. Ricordate che nessun uomo può nuocere coscientemente a se stesso. Se lo fa, lo fa inconsciamente. Non permettiamo alle emozioni negative di muoversi e di dominarci.

lunedì 16 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: il pensiero positivo, presupposto essenziale per la guarigione dalle malattie, conclusione

L'educazione che abbiamo ricevuto e le esperienze che abbiamo vissuto sono state registrate nella nostra memoria emozionale, annidata a livello inconscio. Se in conseguenza di un'esperienza negativa abbiamo programmato l'equazione "amare=soffrire", avremo molta paura di amare; cercheremo l'amore, ma non saremo nelle condizioni di viverlo appieno determinando la fine del rapporto prima che ci ferisca. Se abbiamo nel programma inconscio "avere più degli altri=ingiustizia", desidereremo avere delle cose belle ed avere successo, ma ci attireremo delle circostanze tali da mandari in pezzi queste belle cose o da sabotare le nostre occasioni di successo. Tali programmazioni influiscono prima di tutto sui nostri pensieri che, a loro volta condizionano la nostra esistenza. E' stato calcolato che mediamente il 70% dei nostri pensieri è negativo; siamo quindi per lo più in una funzione automatica sfavorevole. Purtroppo non cirendiamo conto che tali pensieri ci condizionano al punto da mettere in atto tutto ciò che è sfavorevole. Il destino è una funzione automatica che prende il sopravvento quando rinunciamo a tenere in mano le redini della nostra vita; riprendiamo il comando e vedremo che la nostra vita si trasformerà per il meglio, sia per quanto riguarda la nostra salute che la nostra felicità
Torniamo alla funzione manuale, che consiste nel fare attenzione alle parole che pronunciamo, ma soprattutto a certe espressioni abituali come "faccio fatica a ...." oppure "non riesco a ....". Tali espressioni finiscono per crearci degli affaticamenti e generare situazioni di insuccesso. Tornare alla funzione manuale consiste nello stare attenti a queste espressioni preconfezionate, nell'annullare tale programmazione dicendo "la annullo" e sostituendo "faccio fatica a .." con " mi risulta un po' meno facile..."; "sono debole di ..." con " il mio...sta migliorando"; "non ne uscirò mai..." con "non so come ma ne uscirò.."e così via. Ciò che importa è l'immagine formata dalla parolache uso; quando la prola o l'espressione nuova, favorevole, diventa abitudine, la lascio diventare automatica. Dunque per usare in maniera favorevole il nostro conputer cerebrale:
  • faremo attenzione alle parole e alle espressioni  di cui ci serviamo
  • annulleremo quelle che possono avere ripercussioni sfavorevoli
  • faremo in modo di sostituirle con parole ed espressioni gradevoli
Inoltre prenderemo l'abitudine di usare espressioni del tipo: magnifico, straordinario, fantastico, sono sempre più in forma, vado sempre meglio. Insomma formule come "sempre più" e "sempre meglio" sono favorevoli e ci aiutano a credere in quello che diciamo, oltre che a influenzare il nostro subconscio. Una persona ammalata può aver difficoltà a credere di star meglio, ma se accetta l'idea di "sempre meglio", questo implica "un po' meglio di ieri". E' dunque una formula facile da registrare. Il subconscio che ripete quest'ordine farà in modo che ci si predisponga effettivamente ad un migliramento, e il risultato incoraggiante ci permetterà di crederci fino a che potremmo dire finalemente: "Sto bene".
E ricordate, i poteri della mente sono strarodinari!
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