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domenica 27 settembre 2015

Il vestito di seta rosso, scene dal precariato lavorativo

Agosto stava per volgere al termine, ma Bosley dopo una lunga opera di sfiancamento, era riuscito a convincere Charlie e il consiglio, a sponsorizzare una regata di fine stagione per barche da altura, valevole come tappa per il Campionato Italiano.

Zoe nel suo vestito di seta rosso
Ebbe la sua soddisfazione, perchè vi fu una grande partecipazione, cosa che gratificò non poco la vanità di Charlie che per una volta dovette ammettere che Bosley aveva avuto fiuto e che il lavoro da lui svolto era più che soddisfacente (l'ego di Bosley ne fu enormemente rafforzato).

Fu una settimana intensa, il tempo era splendido e la regata fu un successo, e per concludere in bellezza, venne organizzata anche una splendida festa sulla spiaggia, riservata ai regatanti tutti, alle autorità e anche allo staff, che tanto aveva faticato in quei lunghi giorni.  In programma una cena a buffet, partecipazione degli esercizi commerciali che avevano contribuito alla realizzazione dell'evento, musica dal vivo e vino a fiumi.

Charlie in persona distribuì allo staff gli inviti, giusto per alimentare il suo lato da mecenate, consigliando alle signore un abbigliamento elegante.
Naturalmente Zoe partecipò, non fosse altro per le bordate che aveva dovuto subire durante le precedenti manifestazioni da parte degli equipaggi e dagli armatori fuorilegge.
Charlie era stato chiaro, le signore dovevano essere eleganti, quindi Zoe fece mente locale sul contenuto del suo armadio, passando in rassegna i suoi vestiti e cercandone uno adatto all'occasione.
Zoe non era avvezza a fare vita mondana, nè partecipava a feste del genere succitato, il suo abbigliamento preferito era casual, comodo, sobrio, che rispecchiva la sua natura, il genere vamp, fashion, e "guardami guardami" non era stato considerato minimamente.

Stava già per rinunciare, quando le venne in mente che forse un abitino adatto all'occasione c'era, perciò cominciò la sua trasformazione da Cenerentola in principessa.
Poco tempo prima infatti, quando aveva deciso di far uscire fuori el rebelde che ruggiva indomito dentro di lei, aveva acquistato uno splendido abito di seta cinese rosso (il suo colore preferito), sul quale erano ricamate peonie e fenici, simboli di fortuna e prosperità. Era un abito senza maniche con il collettino alla coreana e l'abbottonatura obliqua, lungo alla caviglia e con due profondi spacchi  laterali.

Era vistoso, ma lei ci si sentiva a suo agio, non aveva bisogno di accessori,  ancora meglio per Zoe, che raccolse i suoi lunghi capelli rossi in una semplice coda di cavallo alta, infilò un paio di ballerine e andò in compagnia della collega.
La festa era già iniziata, la spiaggia brulicava di umanità, e la musica si spandeva armoniosa. Esibì alla vigilanza il proprio invito ed entrò, cercando di individuare la zona buffet, cosa che le risultò facile perchè le bastò osservare dove si affollavano le persone. Così si diresse in direzione delle vettovaglie, pronta a fare a gomitate per un paio di tartine e un piatto di pasta, e non si sarebbe accorta di nulla se la sua collega non le avesse dato una gomitata dicendole: " Santo cielo Zoe, ma non vedi che la gente ti fa ala? Stanno tutti a guardare te e il vestito, dimmi un po' ma dove l'hai comprato?"

Fu in quel momento che Zoe si guardò intorno e si accorse che la folla si era aperta in due e lei stava nel mezzo. Si sarebbe sprofondata sotto terra, e pregò che la terra la inghiottisse, ma ciò non avvenne, anzi, da un lato si levò una tuonante voce che coprì non solo il vociare, ma anche la musica: " Che spettacolo Bambina rossa, che spettacolo, sei uno splendore, dovresti venire sempre vestita così al desk, avremo ospiti a frotte!"

Era Charlie, che circondato da un piccolo gruppo di autorità umidificanti, la salutava alzando un calice di vino e, dopo averle fatto il baciamano urlò: " Un piatto per la Bambina rossaaaaaa!"
Zoe avvampò, fortuna che le sue guance imporporate sembravano soltanto riflettere il rosso del vestito, superò l'imbarazzo di quella improvvisa notorietà e cercò di michiarsi alla folla, ma non fu per molto, perchè si imbattè in uno dei più affezionati ospiti di Charlie che la bloccò e,  con le braccia tese verso di lei, come in preda ad un raptus le chiese: " Zoe cara fammi toccare il vestito, ti prego, è una seta bellissima, fammelo toccare!"
"Come ha detto scusi?" rispose stizzita Zoe "Che modi sono questi, come si permette queste confidenze?"

Lo sfacciato ospite non ebbe tempo di dare spiegazioni a quell'attacco di libidine (perchè di questo si trattava), nè di insistere, perchè sbucò Charlie che, accortosi dell'attacco di insania lo minacciò: " La Bambina rossa non si tocca, caro amico mio, la si può solo ammirare da lontano, non è più alla portata delle nostre fortune non credi?"




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