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domenica 7 febbraio 2016

Aumentare la produttività e diminuire lo stress in ufficio: il Giappone adotta i gatti

Ormai è assodato che i nostri amici pelosi sono in grado di ridurre i livelli di stress a cui siamo sottoposti, quello stresso soprattutto che si accumula al lavoro. Lo conferma uno studio della  Virginia Commonwealth University. Gli animali, come i cani, abbassano i livelli di cortisolo nel sangue, favoriscono la socializzazione e la cooperazione e aumentano la produttività degli impiegati. Sulla sciadi questa ricerca, un’azienda giapponese ha deciso di “assumere” nove gatti da inserire in ufficio.


L’azienda protagonista è la Ferray Corporation di Tokyo, una società che si occupa di costruzione di siti web e sviluppo delle applicazioni. L'iniziativa ha avuto successo perchè  da quando i gatti sono liberi di scorazzare all’interno degli uffici dell’azienda, i livelli di stress dei dipendenti sono crollati. Anche se possono verificarsi alcuni piccoli inconvenienti.

I gatti, infatti, non rispondono alle regole dell’ufficio: spengono i computer, masticano i cavi, graffiano i muri e strappano le carte, camminano sulle tastiere. E quando i clienti visitano gli uffici, oltre a fare le fusa, i gatti si addormentano nelle loro borse o sui tavoli da riunione!

Eppure, stando a quanto riportato dal giornale, i dipendenti non sembrano assolutamente infastiditi da questi simpatici inconvenienti! I livelli di socializzazione e comunicazione in ufficio, infatti, sono aumentati dal momento che il tema “gatti” si presta come ottimo argomento di conversazione.

lunedì 29 giugno 2015

Estate e lavoro: rimanere idratati è fondamentale

Il caldo si fa sentire e per chi ancora non può concedersi le ferie è dura sopravvivere alla fatica del lavoro. Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza mantenere un corretto livello di idratazione affinchè la nostra produttività rimanga costante, come la salute e anche l'umore. Su questo tema è stato condotto uno studio, dallo European Hydratation Institute che evidenzia le conseguenze della disidratazione, la quale mina le capacità lavorative fisiche e cognitive.


La disidratazione comporta:  l’innalzamento della temperatura corporea e l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione osmotica. Ciò può avere effetti sulle capacità cognitive e far comparire mal di testa, stanchezza, minore capacità di concentrazione e riduzione della memoria a breve termine. Un cattivo stato di idratazione in ufficio compromette dunque la performance lavorativa, a causa di un calo di attenzione. Quindi ecco come fare per rimanere idratati anche al lavoro e rendere al meglio anche in estate.

1) Controllare il proprio stato di idratazione attraverso il colore delle urine. Questo è infatti una pratica semplice e veloce attuabile durante le proprie attività lavorative di tutti i giorni.
2) Adottare pratiche che incoraggino l’assunzione di liquidi: la presenza di distributori di bottigliette d’acqua o possono incoraggiare i lavoratori a bere più spesso.
3) Migliorare anche l’accesso ai bagni può anche incentivare a bere di più, soprattutto le donne.
4) Informare gli individui del ruolo essenziale che l’idratazione svolge per il benessere dell’organismo. E’ quindi fondamentale sensibilizzare i lavoratori sul tema, informandoli dei rischi e delle conseguenze legate alla disidratazione e alle strategie per mantenersi correttamente idratati.
5) Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per una migliore idratazione. Se infatti l’80% di acqua che apportiamo al nostro corpo deriva da liquidi, il 20% è invece proveniente da cibi. E’ utile quindi consumare alimenti ricchi di acqua come ad esempio frutta e verdura.


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