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venerdì 29 aprile 2016

Primavera: disintossicarsi con l'Asperula

La Primavera è il periodo migliore per depurarsi e aiutare il proprio corpo alla transizione estiva. Per farlo al meglio possiamo farci aiutare dall'Asperula odorata. Ecco perché.

L'Asperula,  Asperula odorata L., è una pianta che si rivela insostituibile per le cure primaverili disintossicanti. L'Asperula contiene lipidi, vitamina C (le foglie), cumarine e pigmenti. E' depurativa, diuretica, sedativa, tonica, antisettica, colagoga.


Si usa l'intera pianta ad eccezione della radice.Va fatta essicare a mazzi in luoghi bui e ventilati. Con l'essicazione la pianta l'asperula sviluppa tutto il suo aroma anche se annerisce.

L'infuso è utile per le digestioni difficili o quando ci si sente nervosi. Le compresse dell'infuso sono ottime da appore sulla pelle arrossata e congestionata. In Alsazia, Germania e Belgio si macera la pianta intera nel vino che in questo modo sviluppa proprietà toniche e digestive.

Il nome deriva dal fatto che se si passa la mano sopra la superficie di una foglia si ha una sensazione di ruvido. Anticamente una volta essicata era utilizzata per profumare la biancheria, allontanare gli insetti e purificare l'aria delle stanze della casa.

mercoledì 18 novembre 2015

Noce moscata, olio essenziale

Nome botanico: Myristica fragrans
Famiglia: Miristicacee
Provenienza: Molucche, Sri  Lanka
Estrazione: dai semi
Profumo: balsamico, caldo, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole ,Giove
Proprietà: antisettica, digestiva, stimolante, tonica, afrodisiaca, antireumatica, analgesica, stimolante delle mestruazioni
Principali indicazioni: dolori reumatici e muscolari, digestione difficile, nausea, diarrea e infezioni intestinali, affaticamento, frigidità, impotenza


Originaria delle Indie e importata successivamente in Europa, la noce moscata è una spezie largamente usata per aromatizzare i cibi. Le sue proprietà digestive sono conosciute da secoli, per cui si aggiunge agli alimenti, specie se ricchi di grassi, per renderli più digeribili oltre che per insaporirli, grazie al suo aroma intenso e leggermente piccante. L'essenza di noce moscata, assieme a quella di rosmarino, unita a un olio vettore, è un balsamo antireumatico con proprietà analgesiche in caso di dolori alle articolazioni e ai muscoli.

Massaggiata a livello della regione gastrica, facilità la digestione  stimolando i succhi gastrici. E' stata inoltre ipotizzata una possibile azione dissolvente dei calcoli biliari, per cui è consigliabile massaggiarla a livello dell'area di proiezione della cistifellea. Per la sua azione tonica e stimolante, può essere impiegata, sottoforma di bagni o unita a un olio vettore per massaggi, in caso di calo della libido in seguito ad affaticamento e stress.


venerdì 23 ottobre 2015

L'Acetosa, di qualche proprietà e la ricetta della salsa verde del 1766

Rumex significa "lancia" ed è riferito alla forma delle foglie; aceto sa per il sapore simile all' aceto. E certo che gli Egizi la raccoglievano in abbondanza e la servivano a fine pasto, come digestivo, persino alla mensa dei Faraoni. Anche i Romani ne fecero molto uso ' sia in cucina che come medicinale e la si ritrova menzionata da molti autori, fra i quali non manca Virgilio. Nel medioevo la si coglieva tenera per farne minestre e salse e per aggiungerla alle insalate, sottolineandone anche il valore medicinale, come in questo passo dei Consulti medici del Cocchi: "Sia il pranzo consistente in minestra brodosa molto, di carne con pane o paste, e bollitura di lattuga o d' acetosa" .


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Possiede fusto rotondo, leggermente scanalato; alla fioritura può raggiungere il metro di altezza. Le foglie della base hanno lungo gambo e sono a forma di lancia con punta acuta e margine ondulato; quelle del fusto sono prive di gambo. I fiori sono portati in una lunga spiga terminale e hanno sesso separato; il colore è verde chiaro sfumato di rosa. Il frutto è secco, contenente un solo seme (achenio) ricoperto da lamina alata ed ha colore rosso-bruno. Detta anche erba brusca, l'acetosa si trova nei prati e luoghi erbosi di tutta Italia ed è comune sino a 2000 m. Le foglie si raccolgono in primavera, nel periodo che va da marzo a fine aprile. Si usano sempre crude e quindi non vanno essiccate. Il sapore decisamente interessante e aromatico ha spinto gli orticoltori a selezionare anche aceto se da orto e se ne vendono le sementi con il nome di Rumex acetosa varohortensis o anche Rumex hispanicus. L'acetosa è ben dotata di ferro, molto ricca di calcio, di fosforo, è ricchissima di vitamina A, ha discrete quote di vitamina C e fibre alimentari. Fra i suoi componenti vi sono numerosi composti organici. Possiede proprietà ricostituenti, lassative, diuretiche, digestive, toniche, rinfrescanti, antinfettive, aperitive e depurative.

Utilizzo

Le foglie raccolte prima della fioritura, crude, sono ottime sui pomodori, in frittate e minestre. Tritate e miste a burro per tartine. Cotte, insieme ad altre erbe, per minestre. Il Cuoco piemontese, pubblicazione del 1766, riporta questa salsa verde all' acetosa: "Pestate un pugillo di acetosa in un mortaio, spremetene il sugo, indi passatelo allo staccio; mettetevi dentro del buon butirro maneggiato con farina, sale e pepe grosso, fate legare la salsa sul fuoco e servitene tanto di grasso, come di magro". Assai simile a questa preparazione è un' antica salsa lombarda: quella detta all' erba brusca. Le proprietà medicinali dell' acetosa sono sempre state tenute in grande considerazione soprattutto nelle campagne, tant'è vero che nel Milanese le fu anche dedicata una canzoncina. Le foglie di questa pianta hanno la proprietà di far sparire tanti piccoli disturbi quando si mangiano in quantità adeguata. Inoltre fanno passare, strofinate sulle parti interessate, le bruciature e le irritazioni dovute alle ortiche. Una manciata di foglie bollite per alcuni minuti in un litro d'acqua danno ristoro ai piedi stanchi e che sudano facilmente. Un decotto di foglie d'acetosa al 5% serve a lenire le infiammazioni della bocca e della gola in gargarismi e sciacqui.
Cataplasma contro gli ascessi freddi: un pugno di foglie cotte, intiepidite e mescolate a un cucchiaio d'olio purissimo d'oliva. Applicare mediante una falda di garza. Un'unica controindicazione: per la presenza di ossalati è sconsigliato un uso costante ed eccessivo di acetosa a chi soffre di calcolosi, di disturbi gastrici ed epatici.

lunedì 19 ottobre 2015

Melissa, olio essenziale

Nome botanico: Melissa officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalla pianta fiorita
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere, Giove
Proprietà: antidepressiva, antispastica, tonica, sedativa, digestiva, febbrifuga, sudorifera, repellente degli insetti, stimolante delle mestruazioni, antisettica
Principali indicazioni: depressione, ansia, insonnia, palpitazioni, tensione addominale, coliche, problemi mestruali, emicrania, ipertensione, eczemi, allergie, punture di insetti, nausea, vomito, febbre


L'origine del nome melissa deriva dalla radice indoeuropea mel che significa miele e infatti la melissa è la pianta prediletta dalle api, usata appunto per attirarle (in greco melissophyllon letteralmente significa foglie per api); nell'antichità le api erano considerate sacre agli dei di origine solare e il miele era utilizzato in molte cerimonie religiose, come un concentrato di energia solare.

La melissa partecipa a questo tipo do energia di trasformazione del sole in miele operato dalle api e infatti da sempre è una pianta considerata capace di sostenere il cuore, allontanare la malinconia, ridare la gioia di vivere. Secondo i medici antichi  "rimuove il batticuore, le false sollecitazioni, immaginazioni e fantasie che causano gli umori melanconici...fa il cuor contento e accresce lo spirito vitale, manda via i cattivi pensieri ed equilibra gli eccessi di bile", poichè un'eccessiva produzione di bile, collegata psicologicamente a emozioni troppo forti, provoca malinconia. Tradotto in linguaggio più moderno, la melissa esercita una decisa azione tonica e rilassante sul sistema nervoso: è sedativa sugli stati nervosi e sull'ansia, con le relative somatizzazioni quali palpitazioni, cefalea, cattiva digestione, insonnia, problemi mestruali ecc., anche grazie alla sua potente azione antispasmodica.

Utilizzata per bagni, impacchi, inalazioni, massaggi, ristabilisce l'equilibrio a livello degli organi turbati da problemi emotivi. Ha un'azione elettiva sull'apparato digerente ed è indicata anche nell'ipereccitabilità con nausea che insorge in gravidanza. Come pianta di Venere, e quindi tipicamente femminile (veniva usata per le fanciulle svenevoli che avevano attacchi isterici) è utile nei disturbi ginecologici quali la sindrome premestruale, che si accompagna a ritenzione idrica, iperemotività o nervosismo, vampate di calore in menopausa, cistite, frigidità. Non è un caso che la melissa contenga molto rame, metallo analogo all'essenza del pianeta Venere. Grazie alle energie solari di cui è fortemente compenetrata, ha un'azione specifica sul cuore e sul plesso solare, centro della vita vegetativa.

E' indicata nei disturbi cardiaci di origine nervosa, nelle tachicardie, per bilanciare la vita emozionale in caso di eccessivo stress, traumi, depressione, problemi della vita affettiva legati a un eccesso di emotività e apprensione. Si dice che la melissa abbia la forza di quindici piante, che vivifichi e rinforzi il cuore. A livello della pelle, diluita in un olio vettore, trova impiego nelle punture di insetti, e come insetto repellente. Ha un'azione stimolante e tonificante utile per i trattamenti estetici, è cicatrizzante, antimicrobica, decongestionante, possiede caratteristiche antivirali verso il virus dell'herpes simplex. 

Pianta riequilibrante, nel suo impiego magico salvaguarda dalle illusioni d'amore e dalle passioni fugaci, finalizzando la passione amorosa a fini superiori. Questa segnatura nella pianta la si ritrova nel fatto che i fiori hanno la caratteristica di guardare dallo stesso lato, segno di fedeltà al partner che si è scelto. come profumo magico indurrebbe maggiore attenzione al proprio aspetto, e aiuterebbe a captare l'interesse e l'amore degli altri attraverso l'arma di melissa che è, appunto, la dolcezza.


venerdì 9 ottobre 2015

Maggiorana, olio essenziale

Nome botanico: Origanum majorana
Famiglia: Labiate
Provenienza: dalla pianta fiorita
Profumo: caldo, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: antisettica, antitossica, antispasmodica, tonica, analgesica, cicatrizzante, anafrodisiaca, antireumatica, digestiva, espettorante, sedativa, ipotensiva, lassativa, riscaldante
Principali indicazioni: astenia, debolezza, stress, nervosismo, crampi, spasmi, dolori mestruali, disturbi digestivi, ipertensione, influenza, raffreddore, meteorismo
Precauzioni: evitare in gravidanza; non utilizzare in dosi elevate


La maggiorana è una pianta nota e usata fin dall'antichità, sovente citata nella mitologia e dai poeti classici; era usata nei matrimoni, sotto forma di corone con cui le spose si cingevano la fronte: "Tu che dal monte Elicona porti all'uomo la vergine rapita, infiorati la fronte di soave maggiorana odorosa" canta Catullo. Apparentemente contraddittorio è un altro uso che ne veniva fatto, nei conventi e negli istituti religiosi, sfruttandone le proprietà anafrodisiache, cioè di freno degli impulsi sessuali.

La maggiorana appartiene alla famiglia delle Labiate, ricca di piante odorose. Essa condivide alcune delle sue proprietà con piante "sorelle" quali la menta, il timo, per quanto riguarda l'azione tonica e antispastica sull'apparato digerente, e con il basilico, un'altra Labiata, per quanto concerne la sua spiccata azione sulla sfera psicoemotiva. Qui la maggiorana esplica un notevole effetto riequilibrante in caso di disturbi nervosi con somatizzazione quali tachicardia, vertigini, oppressione, senso di mancamento, ipertensione arteriosa, aerofagia, spasmi gastrici intestinali, insonnia, tic nervosi. Agendo prevalentemente sul sistema neurovegetativo, sposta l'equilibrio dal versante del sistema simpatico, quello dell'attività e della reazione, al versante parasimpatico, quello del rilassamento  e del riposo.

Utilizzata per massaggi e per bagni, può essere un valido aiuto per il trattamento dei disturbi sopracitati. Inoltre è un fortificante in caso di debolezza. Calma la tosse spasmodica, può essere usata per irrigazioni vaginali in caso di luecorrea e di mestruazioni scarse e dolorose (per la sua azione  di stimolo del flusso se ne sconsiglia invece l'uso in presenza di mestruzioni abbondanti). E' riscaldante e quindi indicata per frizioni e massaggi sulle articolazioni doloranti e per disturbi che si aggravano con il freddo. Per le sue proprietà antitossiche, è utile per inattivare il veleno inoculato da morso di insetti.


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