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venerdì 5 febbraio 2016

Ricordi subconsci

Vi sono altre forme più sottili, che spesso sono soltanto memorie affioranti dal subconscio; anzi talvolta accade che qualcosa, descritta dal veggente, sia immediatamente riconosciuta dall'interessato. Molto spesso questi dirà: "Non poteva trattarsi di telepatia, perchè non pensavo affatto a quella cosa". Tuttavia, potrebbe essere veramente così, poichè tali forme-pensiero possono agire alla conclusione di una lunga concatenazione di ricordi associati che vengono dal profondo del subconscio. Naturalmente, ciò non riguarda tutte le forme, ma sembra certamente spiegare gran parte della cosiddetta "evidenza".


Talvolta le forme viste e descritte dal chiaroveggente risultano essere solo immagini vivide costruite dalla mente di una persona in seguito alla lettura di un libro che ritrae tali personaggi. Ad esempio un chiaroveggente disse ad una signora: "Vedo con le una strana figura. Lei ha qualcosa a che fare con il mare? Perchè vedo di un uomo che sembra un marinaio e che ha combattuto in una battaglia navale, dao che ha una gamba sola. Vedo intorno a lui una vegetazione tropicale, e ricevo una forte impressione di violenza e di spargimento di sangue". E la signora sorrise e disse: " Sì, riconoscono la figura....vede, ho appena finito di leggere L'isola del tesoro di Robert Luois Stevenson!"

Anche per il veggente esperto è difficile, talvolta, distinguere la differenza tra queste forme-pensiero e altre forme che possono prevenire nell'aura da altre fonti. Soltanto una lunga pratica gli permetterà di riuscirvi: e anche così, è possibile che sbagli spesso.

La seconda parte dell'aura emotivo mentale è l'alone luminoso che si estende intorno alla persona. In alcuni individui può essere solo d'una sessantina di centimetri, ma in altri è assai più ampio. Ora rimane da considerare questa atmosfera luminosa in base ai colori che vi si trovano.




sabato 10 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Rodocrosite

Dal greco rhodon, rosa, e chrosis, colorito. La pietra rodocrosite era nota già agli Incas, ed è un ottimo conduttore di energia. In tutti i popoli indios del Sud America, questa pietra è un simbolo di protezione divina che ha più valore dell'oro.

RODOCROSITE
Caratteristiche: carbonato di manganese; sistema trigonale; frequenti le masse concrezionarie, mammellonari, granulari e stalattitiche, rari i cristalli romboedrici o sclenoedrici geminati; colori dal rosa aranciato al rosa intenso, fino al rosso chiaro, giallo-grigio e bruno, rari esemplari trasparenti. Può essere confusacon la calcite rosa e con la rodonite.
Proprietà: mette in contatto con se stessi e fa scoprire come si è veramente aumentando l'autostima; aiuta la creatività a esprimersi al meglio; porta alla luce il subconscio
Disturbi: è indicato per le malattie del sistema nervoso e per purificare il sangue; rafforza gli occhi
Associazione con i chakra: primo, secondo, terzo e quarto

lunedì 31 agosto 2015

Pietre e cristalli, Malachite

La pietra della trasformazione e della consapevolezza


MALACHITE
Caratteristiche: idrossicarbonato di rame; sisitema monoclino; masse compatte a strutura concrezionare-zonata, rari i cristalli aciculari e fibroso raggiati; colore: dal verde smeraldo al verde scuro

Proprietà: favorisce il sonno e i sogni; pietra da usare con consapevolezza perchè porta in superficie il subconscio; combatte lo stress e rende più consapevoli e amorevoli nei confronti del prossimo; riequilibra lo spirito

Disturbi: emana energia favorendo la rigenerazione di cellule e tessuti; allevia le punture di insetti e agisce beneficamente sul pancreas, sui reni e sul fegato
Associazione con i chackra: terzo e quarto

martedì 7 luglio 2015

Il pensiero positivo, il presupposto essenziale per la guarigione dalle mlattie, Conscio, Inconscio e Subconscio

L'essere umano ha il grande vantaggio di poter essere conscio di sè. Grazie a questa facoltà noi possiamo conoscere la nostra realtà e rifletterci sopra; diciamo nostra in quanto tale dal momento che è condizionata e limitata dalla percezione dei nostri sensi. I sensi ci permettono di prendere coscienza solo di una piccola parte dell'universo; più allarghiamo il campo della conoscenza, più possiamo intervenire per trasformare favorevolmente il nostro mondo, tenendo saldamente in mano le redini della nostra vita

La nostra realtà è qualcosa che creiamo noi stessi ad ogni istante con i pensieri sui quali ci sintonizziamo, con le parole che pronunciamo e con le scelte che facciamo. Nella differenza fra lo stare al timone del proprio strumento, il cervello, o essere ai suoi ordini, sta la scelta di essere il programmato o il programmatore della propria esistenza. Quest'ultimo dovrà stare ben attento a ciò che lascia entrare attraverso le porte sensoriali, in modo da non influenzare negativamente l'inconscio e il subconscio.

L'inconscio corrisponde a ciò che non è cosciente ed avviene a nostra insaputa; a ciò che pur essendo stato dimenticato continua a manifestarsi. La maggior parte delle nostre azioni sono inconsce e sono in rapporto con uno o più ricordi annidati nella nostra memoria emozionale. Possiamo affermare che l'inconscio è la posizione automatica del cervello, che fa appello al cervello limbico e all'ipotalamo. La maggior parte degli esserei umani, parla e agisce in modo automatico e non è conscia della portata dei propri pensieri e delle proprie parole. 

Il subconscio è invece l'esecutore. Non riflette ma obbedisce; una sorta di servo incredibilmente potente, ma privo di discernimento. Esso comprende messaggi semplici, immagini, direttive precise; fa appello all'ipotalamo, ma non solo. Esso ha la capacità di collegarsi all'intero sistema  che governa tutta l'attività cerebrale per manifestare nel nostro mondo l'ordine che ha ricevuto. Funziona in automatico, ma può ricevere ordini sia dal conscio che dall'inconscio

La differenza principale fra inconscio e subconscio è che il primo può essere risvegliato e diventare cosciente, ma ciò che li accomuna e che rappresenta per noi un'enorme opportunità da cogliere è che entrambi sono incapaci di distinguere fra un'immagine reale e un'immagine immaginaria e, quindi, in entrambi i casi, essa viene percepita come reale dal cervello, dal sistema nervoso e dal corpo in generale. Infatti se sognamo che qualdìcuno ci rincorre per ucciderci, sentiamo la sensazione di paura, il cuore ci batte forte e tutto l'organismo ne accusa le ripercussioni. Da tutto ciò si comprende che noi abbiamo la capacità di riporgrammarci in modo da predisporre il nostro organismo al superamento degli stati di malattia. Ciò è possibile grazie al pensiero positivo. Domani vedremo come.


giovedì 13 marzo 2014

FOLLIA

 







Follia,
lucidi momenti della creatività del mio essere,
occhi affacciati altrove,
assenza di sguardo nel presente.
Messaggi del prepotente subconscio,
ululati alla luna,
femminino che corre coi lupi.
Follia,
primitiva coscienza di sè,
riti tribali di sciamani
formule mai recitate
coperte solo di arida normalità.

lunedì 16 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: il pensiero positivo, presupposto essenziale per la guarigione dalle malattie, conclusione

L'educazione che abbiamo ricevuto e le esperienze che abbiamo vissuto sono state registrate nella nostra memoria emozionale, annidata a livello inconscio. Se in conseguenza di un'esperienza negativa abbiamo programmato l'equazione "amare=soffrire", avremo molta paura di amare; cercheremo l'amore, ma non saremo nelle condizioni di viverlo appieno determinando la fine del rapporto prima che ci ferisca. Se abbiamo nel programma inconscio "avere più degli altri=ingiustizia", desidereremo avere delle cose belle ed avere successo, ma ci attireremo delle circostanze tali da mandari in pezzi queste belle cose o da sabotare le nostre occasioni di successo. Tali programmazioni influiscono prima di tutto sui nostri pensieri che, a loro volta condizionano la nostra esistenza. E' stato calcolato che mediamente il 70% dei nostri pensieri è negativo; siamo quindi per lo più in una funzione automatica sfavorevole. Purtroppo non cirendiamo conto che tali pensieri ci condizionano al punto da mettere in atto tutto ciò che è sfavorevole. Il destino è una funzione automatica che prende il sopravvento quando rinunciamo a tenere in mano le redini della nostra vita; riprendiamo il comando e vedremo che la nostra vita si trasformerà per il meglio, sia per quanto riguarda la nostra salute che la nostra felicità
Torniamo alla funzione manuale, che consiste nel fare attenzione alle parole che pronunciamo, ma soprattutto a certe espressioni abituali come "faccio fatica a ...." oppure "non riesco a ....". Tali espressioni finiscono per crearci degli affaticamenti e generare situazioni di insuccesso. Tornare alla funzione manuale consiste nello stare attenti a queste espressioni preconfezionate, nell'annullare tale programmazione dicendo "la annullo" e sostituendo "faccio fatica a .." con " mi risulta un po' meno facile..."; "sono debole di ..." con " il mio...sta migliorando"; "non ne uscirò mai..." con "non so come ma ne uscirò.."e così via. Ciò che importa è l'immagine formata dalla parolache uso; quando la prola o l'espressione nuova, favorevole, diventa abitudine, la lascio diventare automatica. Dunque per usare in maniera favorevole il nostro conputer cerebrale:
  • faremo attenzione alle parole e alle espressioni  di cui ci serviamo
  • annulleremo quelle che possono avere ripercussioni sfavorevoli
  • faremo in modo di sostituirle con parole ed espressioni gradevoli
Inoltre prenderemo l'abitudine di usare espressioni del tipo: magnifico, straordinario, fantastico, sono sempre più in forma, vado sempre meglio. Insomma formule come "sempre più" e "sempre meglio" sono favorevoli e ci aiutano a credere in quello che diciamo, oltre che a influenzare il nostro subconscio. Una persona ammalata può aver difficoltà a credere di star meglio, ma se accetta l'idea di "sempre meglio", questo implica "un po' meglio di ieri". E' dunque una formula facile da registrare. Il subconscio che ripete quest'ordine farà in modo che ci si predisponga effettivamente ad un migliramento, e il risultato incoraggiante ci permetterà di crederci fino a che potremmo dire finalemente: "Sto bene".
E ricordate, i poteri della mente sono strarodinari!
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