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giovedì 23 giugno 2016

Insonnia: come aiutarsi a Dormire

Insonnia: come aiutarsi a Dormire. Chi soffre di insonnia spesso è alla ricerca di un metodo consolidato per riuscire a riposare la notte. Dobbiamo però prestare attenzione anche all'ambiente in cui viviamo in particolare in casa


Non è semplice determinare e quindi cercare di eliminare, le cause che creano l'insonnia. Anzichè cominciare dalle cause più serie, più profonde e nascoste, si può affrontare questo problema, che affligge un numero sempre crescente di persone, cominciando da quelle più modeste, più immediate e ovvie. L'ambiente, la temperatura, i piedi freddi, l'aria, la luce, il letto, le coperte, i rumori, la digestione, la stanchezza, l'umore, le preoccupazioni, i pensieri: sono tutti elementi che possono di volta in volta esercitare un'influenza decisiva sulla qualità del nostro riposo.


Cominciamo dunque ad analizzare:
  • Se la stanza ha la temperatura corretta: quindi nè troppo calda nè troppo fredda; fra le due meglio piuttosto fredda. Un'aria stagnante non giova a nessuno, ma per chi è abituato a una vita abbastanza sana, all'aperto, l'aria viziata e surriscaldata di una camera può impedire il sonno
  • Se il letto è sufficientemente rigido e non crea una buca nel mezzo, mancando di sorreggere nel modo adeguato la spina dorsale. Mettere un'asse sotto il materasso può andare benissimo, ma bisogna ricordare che il letto deve "accogliere" l'individuo, non respingerlo e tenerlo sollevato come sul dorso di un mulo
  • Se le coperte sono calde e leggere, oppure dure e pesanti. Le coperte non devono mai creare un senso di soffocamento e di oppressione. Nella stagione calda inoltre conviene sempre avere un lenzuolo sottile con cui proteggersi, perchè dormire completamente scoperti può creare insicurezza.
  • Se vi sono rumori molesti: i suoni a cadenza regolare sono i peggiori, il ticchettio della sveglia, la giccua insistente che cade da un rubinetto mal chiuso. Creare il silenzio, anche a costo di mettersi itappi nelle orecchie, è importante.
  • Se non c'è troppa luce: l'oscurità favorisce il sonno e aiuta l'attenuarsi dell'attività cerebrale
  • Se le estremità sono gelate: chi ha i piedi sempre freddi, si metta nel letto una borsa d'acqua calda
  • Se la causa dell'inquietudine e della difficoltà a prendere sonno non viene da una digestione difficile: rimpinzare lo stomaco è sempre una pessima abitudine, specie al pasto della sera, e un'altra pessima abitudine è cenare molto tardi
Bisogna cercare di aiutarsi a dormire. Avere un buon rapporto con il letto, non guardarlo come un luogo di passione e di angosce, ma un luogo dove si trova rifugio, come in un grembo materno. Abbandonare i pensieri, la realtà della giornata; essa tornerà comunque a noi, trasformata nelle vesti metaforiche del sogno. Per creare un cuscinetto protettivo fra la vita attiva e la pausa di riposo che è il sonno, la lettura anche se breve è di aiuto. Ma che il libro non sia eccessivamente eccitante, o si otterrà l'effetto contrario.

A volte la mente è affaticata entre il corpo non ha avuto modo di esaurire tutta la sua energia. Un corpo piacevolmente stanco favorisce un buon sonno. Chi non ha tempo di dedicarsi a qualche attività sportiva, può sempre camminare, andare in bici, fare qualche lavoro manuale, qualcosa che comunque impegni un po' i muscoli, fosse anche mettere in ordine la cantina o il ripostiglio di casa.

Arrabbiarsi nelle ore serali che precedono l'andare a letto, impegnarsi in discussioni violente e sgradevoli sono errori da evitare con la massima cura. Ascoltare buona musica, invece, è mettersi sulla buona strada. La musica ha un effetto suasivo e rilassante, svuota i contenuti della realtà, trasportando la mente in modo astratto, lontano dalle contraddizioni e dai conflitti.

E infine, bere una tisana calda, carezzevole è già un atto di riposo. Ne liquido odoroso che colma il cavo di una tazza c'è una promessa di benefica clama, di salutare, compiacente avvio verso le braccia di Morfeo.



lunedì 16 maggio 2016

Mal di Testa e respirazione

Mal di testa e respirazione sono strettamente connessi. saper usare bene la respirazione significa poter alleviare il mal di testa senza dover prendere farmaci di sintesi, basta soltanto applicarsi un po'. Vediamo come fare. 


Saper usare correttamente la respirazione può evitare fastidiosi disturbi e aiutarci a non far uso di medicinali. Se soffrite di mal di testa provate questo esercizio, vi basteranno solamente 5 minuti per farlo passare. Come si sa il naso è costituito da due narici, una destra e l'altra sinistra che usiamo costantemente per inspirare ed espirare. Ma le narici hanno funzioni diverse e questo potete sperimentarlo. La narice destra rappresenta il sole, mentre la sinistra la luna.



Se avete mal di testa, provate a chiudere la narice destra e usare la narice sinistra per respirare: fatelo per cinque minuti, e il vostro mal di testa passerà. Al contrario se vi sentite stanchi, chiudete la narice sinistra e respirate dalla narice destra, respirando per un certo periodo sentirete la mente rinfrescata. La narice sinistra appartiene al “freddo”.

Non a caso per molte donne è bene respirare con la narice sinistra, perchè questo le rinfresca in maniera relativamente veloce. Fate caso,
al momento del risveglio, con quale narice respirate meglio. Destra o sinistra? Se respirate meglio dalla parte sinistra, vi sentirete stanchi.

In questo caso, chiudete la narice sinistra, e usate la narice destra per respirare. In poco tempo vi sentirete rinvigoriti. Ricordate dunque, se soffrite spesso di mal di testa, di chiudere la narice destra e respirare con la sinistra, è un'ottima terapia e ne trarrete giovamento. Non siate scettici, potete provare, è una terapia totalmnte naturale senza medicine o effetti collaterali. Provate a fare questo esercizio per un mese e vi sentirete molto molto meglio.


lunedì 18 aprile 2016

Psicopittografia, come vivere ogni giorno pienamente

La vita è degna d'esser vissuta quando capiamo il valore della sua ricchezza. Cominciamo con la domanda: "Dove viviamo? In quale mondo mentale abitiamo? ". E' importante scoprirlo.

Un racconto dell'antico Egitto narra che un giovane principe,  viveva con il Faraone, suo padre, in un palazzo ai bordi del Nilo. Comportandosi come un qualsiasi giovane, un giorno il principe si mise incammino in cerca di avventura. Il Faraone lo avvertì: "Tieniti in prossimità della riva, dove c'è fresco. Non avventurarti nel deserto". Il principe seguì questo consiglio per qualche tempo. Ma, spinto dalla curiosità, si spinse poi nel deserto. La paura e l'ansia si impadronirono di lui. L'angoscia, la sete e il pericolo delle fiere lo tormentavano ad ogni passo. Il Faraone, osservandolo da lontano, vide la disperazione di suo figlio, ma non poteva fare nulla. Secondo la legge egiziana, colui che si avventurava volontariamente nel deserto doveva trovare da solo la via del ritorno. Il principe, sentendo che le sofferenze erano inutili, si mise all'opera per cercare una via d'uscita. Eliminando con costanza ogni falsa direzione, una dopo l'altra, trovò infine la via per tornare al palazzo. [Immagine mentale 44]

Questo racconto può essere utile alla comprensione del nostro stato mentale. Dove viviamo mentalmente? Nell'arsura della confusione e della stanchezza? E' veramente necessario vivere in questo modo? Pensiamo al tempo in cui ci siamo sentiti liberi. Evochiamo i giorni di freschezza che vivevamo allora. Nessun uomo si incammina senza motivo in un vero deserto. Ne esce. Ma molta gente si trova in un deserto mentale. Bisogna svegliarsi! In che mondo mentale viviamo?  Se viviamo ogni giorno nel lusso interiore, noi occupiamo un palazzo mentale. Altrimenti abbiamo una brillante esperienza davanti a noi.  Possiamo compiere il viaggio verso quella vita di lusso che ci aspetta.

giovedì 14 gennaio 2016

Il fiore che ricarica l'organismo: la Scarpetta di Venere

Il suo nome botanico è Cypripedium, ma è molto noto come“scarpetta di Venere”, un tipo di orchidea splendida, usata come pianta ornamentale e molto ricercata proprio per la bellezza dei suoi grandi fiori colorati. Ma non tutti sanno che con questi meravigliosi fiori si può preparare un rimedio che si chiama Lady's Slipper, dalla grande forza vibrazionale, molto utile in caso di affaticamento, stanchezza, nervosismo e assenza di energia. Proprio perchè indicato in caso di esaurimento o perdita di forza e vitalità  è indicato per chi ha lavorato o studiato troppo e si sente stanco mentalmente.


Sarete felici di sapere che questo rimedio può anche essere utile a coloro che lamentano assenza di vitalità calo del desiderio e delle prestazioni sessuali, tanto da essere impiegato come un rivitalizzante. La sua azione si esplica anche come “tonico” del sistema nervoso, quindi aiuta le persone a utilizzare al meglio il proprio potenziale, i talenti e le capacità; a sbloccare e mobilizzare l’energia psicofisica, e a ridistribuirla nell’organismo stimolando una maggiore armonia del corpo e della mente.

Ma le sue proprietà non si limitano a questo,  è ottimo anche in caso di dolori, in particolare ai piedi e alle gambe: basta applicarlo localmente sotto forma di bagni o massaggi, aiuta a migliorare la circolazione e a contrastare gonfiori, indolenzimento e contratture. Uso: versare 10 gocce di essenza in una bacinella riempita di acqua tiepida e immergere i piedi per 10 minuti. Per il massaggio, emulsionare 3-4 gocce a un cucchiaio di crema base e applicare su pianta e dorso dei piedi.

Versare 4 gocce di Lady’s Slipper in una boccetta con contagocce da 30 ml. Aggiungere 2 cucchiaini di brandy e riempire con acqua minerale naturale. Assumere 4 gocce 4 volte al giorno, lontano dai pasti, per 3 settimane.

lunedì 28 dicembre 2015

Erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Gallium aparine

Ecco una piccola pianticella dai fiorellini bianchi e dalle sottili foglioline poco nota, ma tanto benefica.

 Sono convinta che se ogni giorno provassimo a ringraziare madre terra per la ricchezza dei doni che generosamente ci offre chiedendo in cambio solo un po' di rispetto, beneficeremmo ancora di più e meglio dei suoi doni.

GALLIUM APARINE

Si usa la pianta intera. Ha proprietà diuretiche ed è utilizzata in caso di circolazione sanguigna rallentata, stanchezza, problemi di fegato, reni, milza e pancreas. Assumere 30-50 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, per due mesi.

mercoledì 9 dicembre 2015

Pino silvestre, olio essenziale

Nome botanico: Pinus sylvestris
Famiglia: Conifere
Provenienza: Eurasia
Estrazione: dagli aghi
Profumo: forte, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Saturno, Marte
Proprietà: antisettico, stimolante, balsamico, espettorante, antinevralgico, antireumatico, riscaldante, insetticida
Principali indicazioni: reumatismi, dolorimuscolari, bronchite, tosse, sinusite, influenza, raffreddore, infezioni urinarie, ipersudorazione, stress, affaticamento, esaurimento nervoso, impotenza


I miti legati la pino, grande albero molto caro agli antichi, sono legati a grandi eventi luttuosi dell'universo maschile: è sotto un pino che il giovane, bellissimo Attis si sacrificò, evirandosi e morendo dissanguato, in nome della grande madre Cibele e venne trasformato da Zeus in pino; il più grande tra i Paladini di francia, Orlando, nella battaglia di Roncisvalle perì, con la spada in pugno, ai piedi di un pino. Nella costruzioni delle navi, impresa maschile per eccellenza, era impiegato legno di pino. Il pino, come il cipresso, è albero funerario e fallico, legato ai temi della virilità e della fertilità spirituale, della morte ma anche della resurrezione: la pigna simboleggia il membro virile ma i pinoli in essa contenuti sono il frutto di Cibele, la Grande Madre.

Dal sangue di Attis caduto sul terreno spuntano violette; l'esperienza della morte, in cui la terra si riprende coloro che ha generato, è necessaria perchè possa avvenire una nuova fecondazione e ripetersi un nuovo ciclo di generazione. Il pino è anche caro al Dio Dioniso, colui che fa crescere i frutti e per gli Assiri esso è il guardiano della vita. Camminare in un bosco di pini aiuta a riconnettere con i propri cicli vitali e a riarmonizzarsi con gli eventi naturali: con la sua mutilazione Attis, l'iniziato, si ricongiuge agli dei e pone fine alla sua corsa verso l'indefinito materiale, sacrifica il suo corpo per risorgere come Albero della Vita. riposarsi o addormentarsi sotto un pino, pianta simbolica, fa rinvigorire la gioia di vivere, ritrovando le giuste proporzioni tra la componente materiale e quella spirituale.

 Albero simbolo di immortalità, con la sua energia arborea esso restituisce la speranza a chi ha smarrito le motivazioni e la gioia di vivere. Il mito del giovane Attis che si evira può essere anche letto, in chiave più limitata, come la rappresentazione del figlio schiavo della grande Madre, alla quale sacrifica la sua mascolinità, cioè del maschile che non riesce a distaccarsi dall'immagine materna e ne viene in un certo qual modo risucchiato, limitando la sua maturazione affettiva e sessuale (nel mito la tragedia avviene proprio il giorno delle nozze di Attis con una fanciulla, interrotte dall'arrivo della dea che scatena una follia collettiva).

Jean Valnet, un'autorità in campo aromaterapeutico, inserisce tra le indicazioni dell'essenza di pino anche la voce impotenza. Secondo la legge dell'analogia, che accomuna eventi dello stesso senso, e poichè "il simile si cura con il simile", è possibile che l'essenza di pino, così legata per simbologie e miti al mondo maschile, possa agire stimolando la libido negli "Attis"del mondo moderno che soffrono di un complesso materno, per cui, trattenuti virtualmente sotto l'ala della loro "Grande Madre", hanno difficoltà a esprimere la propria virilità.

Non è un caso che la pubblicità di un noto bagnoschiuma al pino silvestre abbia per anni mostrato l'immagine di un cavallo selvaggio sprizzante di energia, che galoppa senza freno. L'essenza di pino ha un effetto stimolante e dinamizzante di energia sulla corteccia surrenale, la ghiandola endocrina deputata alla reazione dell'organismo allo stress: quindi è indicata anche in caso di affaticamento, stanchezza, convalescenza, caduta della libido per surmenage. In questi casi, un buon bagno stimolante al mattino con qualche goccia di pino dà una sferzata di energia e aiuta ad affrontare le incombenze della giornata.

A livello dell'apparato respiratorio il pino, come tutte le Conifere, svolge un'azione balsamica, antisettica e emolliente (i sanatori per la cura della tubercolosi venivano infatti costruiti in mezzo ai boschi di pini). Per vaporizzazioni, inalazioni, frizioni sul petto, trova impiego in caso di bronchiti, tosse, raffreddori, tracheiti. Bagni, pediluvi o maniluvi sono indicati per l'eccesso disudorazione, per reumatismi e gotta. E' indicato anche in caso di disturbi epatici e calcolosi alla cistifellea e per le affezioni urinarie (cistiti, prostatiti), frizionato a livello del quadrante addominale inferiore.

giovedì 8 ottobre 2015

Citronella, olio essenziale

Nome botanico: Cymbogon nardus
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, di limone
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: tonica, stimolante, antisettica, insetticida, deodorante, rinfrescante, digestiva, antispastica
Principali indicazioni: repellente per gli insetti, ipersudorazione, seborrea, colite, cattiva digestione, affaticamento, cefalea, febbre


L'essenza di citronella, detta anche erba limoncina, per il suo profumo fragrante che richiama quello del limone, ha un buon potere antisettico e tonico che può renderla utile nelle affezioni febbrili. In caso di stanchezza o ipersudorazione aggiungerla nell'acqua per un buon bagno rivitalizzante e rinfrescante; massaggiarne una o due gocce sulle tempie in caso di testa pesante, o sulla regione gastrica e addominale per chi soffre di digestione lenta o meteorismo.

Come per altre essenze dall'aroma limoncino, tiene lontani gli insetti, sia per gli uomini che per gli animali, e previene gli attacchi delle zanzare, se frizionata leggermente sulla pelle nelle parti esposte.

mercoledì 7 ottobre 2015

Il luppolo per i pessimi dormitori

Il luppolo è parente della canapa, si arrampica su siepi, cespugli e boschetti arrivando anche a 3 metri di altezza. Possiede fiori maschili e femminili; quelli femminili sono amenti conici che, maturando, si trasformano in piccoli coni a forma d'uovo, nei quali sono contenuti i principi attivi più importanti, gli amari, che danno il caratteristico aroma alla birra.

L'infuso di luppolo (Humulus lupulus) era consigliato già nell'undicesimo secolo dalla badessa di un convento benedettino, Ildegarda di Bingen, esperta di erbe officinali. E da allora tutti i fitoterapeuti ne hanno sostenuto l'efficacia in molti disturbi connessi con la sfera psichica e nervosa: ansia, angosce notturne, stanchezza della vita, gastrite nervosa, mal di testa, pessima disposizione al riposo.


Ribadiscono tale opinione gli esperimenti di un fisiologo, tal Gromberg: somministrato alle rane in dosi basse, il luppolo le induce al sonno, in dosi alte arriva a paralizzarle. Per queste sue qualità sedative è stato nel passato prescritto anche come anafrodisiaco, ma non si abbiano forti timori, l'azione antieccitante non è stata confermata.

I principi attivi sono contenuti nel fusto e nelle foglie di questo bel rampicante, ma soprattutto nei frutti femminili che, a scuoterli, lasciano cadere una polvere resinosa e dorata, fortemente aromatica, dal grazioso nome di luppolino. Il luppolino contiene a sua volta la luppolina, alcaloide a potere rilassante e sedativo, ma anche tonico, digestivo.

Tutti i pessimi dormitori dovrebbero far appello al luppolo e prepararsi ogni sera prima di coricarsi una tisana versando 5 decilitri d'acqua a bollore su 10 grammi di erba secca; far riposare 8 minuti. Il sapore amarognolo è gradevole.

lunedì 14 settembre 2015

Settembre fiacco? Si riparte con il Ginseng

Chi non conosce il Ginseng? Ebbene, molto usato nella medicina cinese, questa portentosa radice custodisce moltissimi principi attivi, ma due in particolare ci interessano: i ginsenosidi e i polifenoli. Entrambi hanno un ruolo importante per il nostro organismo, poichè sono un valido aiuto in caso di affaticamento sia fisico che psichico. Quindi, dopo l'estate e dopo le ferie, per ripartire alla grande, il ginseng rappresenta un ottimo aiuto per tutto il nostro corpo: migliora la salute generale, frena la stanchezza, e dona energia e resistenza. Ma non è tutto, stimola la mente, la concentrazione e la memoria.


Siamo in Settembre, periodo in cui il tempo cambia, arriva il fresco e anche le prime piogge e dopo il caldo estivo ne siamo refrigerati, ma attenzione, è questo il periodo in cui possiamo cadere vittime dei primi mal di gola e dei raffreddori: ecco che il ginseng ci difende dai primi virus, perchè stimola le difese immunitarie aiutandoci ad affrontare l'autunno. Questa preziosa radice inoltre, per il suo contenuto di fitoestrogeni è un ottimo alleato contro i disturbi della menopausa.

Ma perchè fa bene proprio a tutto? Perchè il suo estratto è in grado di aumentare i livelli di acetilcolina, che a sua volta  migliora il rendimento intellettuale. Inoltre, è un “vaccino” naturale: rafforza gli anticorpi e li aiuta a reagire subito a infiammazioni, infezioni e contagi.

Quanto e come prenderlo? Meglio andare sul sicuro e acquistare l'estratto secco in erboristeria o in farmacia e assumerlo per un mese (0,25-2 g al giorno). Vi sono anche i preparati fluidi o il prodotto liofilizzato. Basta una dose al dì la mattina prima di colazione, con acqua.


giovedì 13 agosto 2015

Alloro, olio essenziale

Nome botanico: Laurus nobilis
Famiglia: Lauracee
Provenienza: coste del Mediterraneo
Estrazione: dalle foglie e dai rametti
Profumo: intenso, spesiato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antireumatico, digestivo, stimolante, antisettico, sudorifico, stomachico, espettorante
Principali indicazioni: esaurimento, stanchezza, tosse, raffraddore, influenza, dolori reumatici, disturbi digestivi, inappetenza, caduta dei capelli, allontana gli insetti
Preacauzioni: evitare l'uso in gravidanza; usare con moderazione


E' l'albero solare per eccellenza, sempreverde, strettamente legato al dio Apollo, considerato invulnerabile dal fulmine e simbolo di trionfo, della luce che sconfigge le tenebre, connesso con le virtù intellettive dell'uomo e con la vittoria: nell'antichità ai vincitori in battaglia veniva cinto il capo d'alloro; si riteneva che le sue foglie pensassero. Secondo il mito greco Apollo si innamorò di una ninfa selvatica, Dafne, figlia di un dio fluviale. 

Questa, rifiutando le sue offerte amorose, rincorsa dal dio implorò il padre affinchè la salvasse. Ed ecco che dalle sue mani e dai suoi capelli spuntarono rami e foglie, i piedi divennero radici e la ninfa venne trasformata in un albero di alloro. Apollo, affranto, dichiarò a  Dafne che essa sarebbe stata il suo albero, e ne ornò la lira, la faretra e i capelli. Il Lauro-Dafne è l'allegoria della psiche umana che, cercata dal Dio, dapprima resiste e poi cede, entrando in comunicazione con lui e illuminandosi della vera sapienza.

 L'albero di Apollo, dio luminoso, è associato al simbolismo dell'intelletto puro e terso, e non può che essere profetico: a Delfi, la Pizia, prima di cadere in trance masticava foglie di alloro; metterne una foglia sotto il cuscino favoriva sogni profetici; arbusti di alloro venivano piantati accanto ai santuari pagani, affinchè il suo profumo purificasse lo spirito e il corpo. In Oriente si massaggia la spina dorsale con olio di alloro per rinforzare il sistema nervoso, e si consiglia alle persone non pià giovani di aspirarne il profumo per "apirare la vita". Oltre alla sua azione stimolatrice e purificatrice delle funzioni cerebrali, è anche un ottimo antibiotico naturale, senbra attivo anche sul bacillo della tubercolosi: massaggi giornalieri, lenti e penetranti con olio di alloro, stimolerebbero la risposta immunitaria e la ricostruzione dei tessuti. 

E' anche impiegato contro i virus influenzali, le infiammazioni e le punture di insetti. L'alloro stimola le funzioni digestive, risveglia l'appetito; masticare una foglia prima dei pasti aiuta chi ha la digestione difficile e combatte le fermentazioni. Un massaggio con alcune gocce efficace contro i dolori reumatici, per l'azione stimolante è utile frizionare il cuoio capelluto contro la caduta dei capelli; sul pelo degli animali la frizione con alcune foglie tiene lontani gli insetti; nelle forme influenzali, frizionato sul corpo rafforza il sistema imunitario e vaporizzato in acqua calda calma la tosse. Massaggiato alle tempie attenua il mal di testa. In caso di debolezza massaggiare tutti i giorni le mani e i polsi con due gocce di essenza.


martedì 4 agosto 2015

Psicopittografia, l'Uomo ha tutto ciò di cui ha bisogno

All'uomo non manca nulla, tutto ciò di cui ha bisogno lo possiede già, ora. Questa idea può suscitare una domanda: "Se noi abbiamo tutto ciò che ci occorre, perhè non fare un'esperienza pratica? Consideriamo le nostre energie. Perchè ci stanchiamo così facilmente non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale ed emotivo? In verità l'unico affaticamento vero è quello fisico che si può sentire dopo un duro lavoro. Ogni altra stanchezza è superflua. 

Quando ci si sente fisicamente affaticati, dobbiamo riposarci. Non è la stessa cosa per la stanchezza psichica. Per milioni di uomini dai nervi logori l'ora del riposo diventa un incubo, sanno che si prospetta loro una notte insonne. Come possiamo utilizzare queste energie nei nostri affari quotidiani? Dapprima rendendoci conto del modo in cui le sprechiamo...Poi cercando il mezzo di arrestare questo sperpero. Come le sperperiamo? Con le emozioni negative

Ci alziamo al mattino con una nuova provvista di forze. Poi ci innervosiamo durante la giornata pensando a qualcuno che ci ha trattato male, e in questo modo perdiamo le forze. La sera ci mettiamo in subbuglio per un problema domestico. E così di seguito un sentimento negativo dopo l'altro che ci tolgono forza e buon umore. Non c'è da meravigliarsi quindi che siamo stanchi.

giovedì 16 luglio 2015

Caldo e spossatezza? La Maca è un aiuto naturale

Siamo tutti spossati, questo infernale caldo che da qualche tempo perdura ci fa sentire una fiacchezza incredibile. Per aiutare il corpo ad affrontare questa spiacevole situazione possiamo ricorrere all'aiuto di una radice originaria dell'America Latina: la maca, già nota alle popolazioni precolombiane per le sue proprietà. Essa infatti è ricca di fitocomposti ricostituenti capaci di dare una mano all'organismo a resistere alle situazioni di fatica e stress migliorando sia l'efficienza fisica che quella mentale.

Questa proprietà della maca è dovuta ai suoi componenti: vitamine (B1, B2 e C), minerali (calcio, magnesio e potassio, iodio, ferro, rame e selenio), alcaloidi, tannini e saponine antiossidanti. Inoltre vanno citati i glucosinati quali antiradicali liberi. Sono proprio queste sostanze a rendere la maca utile a contrastare i cali di memoria e di umore, ma anche anemia e stato di debolezza aiutando il corpo a resistere alla fatica, ma soprattutto all'afa.

Dato che la maca contiene anche steroli vegetali, è utile per l'equilibrio ormonale alleviando le sintomatologie legate alla sindrome premestruale e alla menopausa.

Grazie al suo contenuto di iodio stimola la tiroide, attivando il metabolismo e riducendo il senso di fame.

Tra gli acidi grassi polinsaturi in essa contenuti, meritano di essere menzionati il macaene e il macamide che si sono rivelati essere ottimi nel tonificare le funzioni sessuali sia maschili che femminili.

Potete trovare la maca sia sottoforma di capsule che in polvere. Per la capsule se ne consiglia l'assunzione in numero di 2 al giorno alm attino a digiuno, mentre la polvere può essere aggiunta allo yogurt, ai muesli, al latte, ne basta un cucchiaino da tè non colmo. Da tenere presente che per il contenuto di iodio la maca non deve essere assunta in gravidanza, in caso di ipertiroidismo e ipertensione e, per il contenuto di steroli è vietata alle donne operate di cancro al seno.


giovedì 18 giugno 2015

Excursus sui macerati glicerici, Pino mugo, Ribes nigrum

Oggi ci soffermeremo su altri due macerati altrettanto utili alla nostra salute.

PINO MUGO
Le gemme agiscono sul sistema osteoarticolare, stimolando il tessuto osseo e cartilagineo, con un'azione antinfiammatoria e rigenerante. Utile anche come ricostituente. Assumere 50 gocce 3 volte al giorno; se associato ad altri gemmoderivati, assumere 50-70 gocce in un'unica sommnistrazione.

RIBES NIGRUM
Le gemme agiscono sorpattutto sulle ghiandole surrenali stimolandole al rilascio di sostanze antinfiammtorie e antiallergiche. Inoltre rafforzano il sistema immunitario, combattono la stanchezza, aumentano la resistenza al freddo nei soggetti freddolosi, favoriscono l'eliminazione dell'urea e dell'acido urico, riducono i livelli di colesterolo nel sangue, stabilizzano le membrane cellulari e drenano l'organismo. Assumere 30-50 gocce 2-3 volte al giorno; se associato ad altri gemmoderivati prendere 70-150 gocce in un'unica somministrazione al mattino al risveglio.


domenica 7 giugno 2015

Oligoelementi, Rame

RAME
Il rame è un ottimo antinfiammatorio e antinfettivo, preso nei primi sintomi influenzali (1 fiala o 7 granuli sublinguali ogni 4 ore) in un paio di giorni risolve il problema, evitando inoltre lo stato di stanchezza classico del dopo influenza. Utile nelle manifestazioni infettive e infiammatorie croniche, ma soprattutto in quelle che sono accompagnate da un importante aumento della velocità di sedimentazione dei globuli rossi.

Necessario per fissare i metalli e i minerali nel nostro organismo,  influenza l’ipofisi, le ghiandole surrenali, e l’apparato genitale, inoltre fissa il calcio, catalizza la vitamina C, combatte le infezioni, ed è un tonico generale, in quanto sopperisce alle carenze epatiche.


sabato 23 maggio 2015

Il fiore di Bach per la benevolenza, Centaury

Centarium umbellatum - Centaurea minore o Centaury, della famiglia delle Gentianacee, è una pinticella comune in Europa,che fiorisce nei mesi estivi. I suoi fiori sono fragili e di colore rosa. Indicato per chi vuole esprimere la propria personalità, è utile anche per stanchezza e anemia. Così la descrive il Dott. Edward Bach: “Persone gentili, silenziose, buone ed estremamente ansiose di servire gli altri. Esse abusano delle proprie forze in questo intento e il loro desiderio di aiutare gli altri cresce a tal punto da farle diventare più dei servitori che non degli aiutanti volonterosi. La loro naturale bontà le porta a fare più di quanto sia necessario e così facendo magari trascurano la propria particolare missione di vita”.

Forse potremmo definirla la “Cenerentola”della floriterapia, poiché è troppo debole per resistere alle sollecitazioni esterne, è per questo che accetta tutte le regole, che è calpestata da tutti e sfruttata. Questo fiore è il simbolo del non voler raggiungere la libertà, di negare i propri desideri o vocazioni più intime, dell’essere debole. I tipi Centaury sono anche pallidi in viso, senza forza, di conseguenza finisco con il sembrare come una banderuola al vento, ossia servi di tutti.

 Il beneficio che se ne trae è una grande disponibilità a essere d’aiuto all’altro, facendo valere le proprie opinioni, andando d’accordo con il mondo. Tutto ciò crea il terreno adatto per scoprire i propri desideri e bisogni, potendo pertanto intraprendere il proprio cammino con forza ed energia, aggirando eventuali ostacoli posti dagli altri.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Mancanza di volontà, sottomissione, facile influenzabilità, passività.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Azione, energia, volontà, atteggiamento meno servizievole, altruismo. Centaury è indicato per coloro che fanno fatica a dire di “no!”, che sono schiacciati dagli altri, che sono ubbidienti, sottomessi, con la tendenza ad autoannullarsi per l’altro.

Questo rimedio è indicato per coloro che sono ipersensibili ai bisogni altrui, che sono docili e arrendevoli. Manifestazione dei complessi di inferiorità o sudditanza, tutto ciò spesso porta alla manifestazione di casi di astenia, apatia, stanchezza cronica fino a giungere all’anemia. Nei bimbi Centaury riscontriamo caratteri taciturni, dimessi; sono coloro che non creano alcun problema ai genitori, i cosidetti “bravi bambini”. Centaury è prezioso per coloro che vogliono sviluppare la benevolenza verso le debolezze e le ambizioni, da passivi diventare attivi, esprimere la propria personalità con delicatezza e sensibilità, ma senza subire soprusi da terzi.

giovedì 23 aprile 2015

Olio essenziale di Verbena contro Stanchezza e sbalzi di Umore

Sebbene la primavera sia considerata la stagione della rinascita sia per la natura che sboccia a nuova vita che per l'uomo, che dal torpore dell'inverno sente scorrere in sè nuova energia, ben sappiamo che è anche il periodo più difficile per il nostro organismo sia perchè si è soggetti alle allergie sia perchè anche l'umore risente di questo cambiamento. A risentirne in particolare è il timo, la ghiandola che soprassiede al sistema immunitario, ne ho già parlato in un post precedente. 


Possiamo stimolare il timo anche con l'aromaterapia e a questo scopo è utile l'olio essenziale di verbena, una pianta dai bei fiori rosa-lilla, usata fin dall'antichità proprio per curare le alterazioni affettive. Ma la verbena è anche digestiva, tonica e sedativa e agisce riequilibrando le funzioni immunitarie.

Perciò, quando ci accorgiamo che le nostre difese immunitarie si sono indebolite e le allergie fanno capolino, è utile diluire 6 gocce di olio essenziale di verbena in 2 cucchiai di olio di mandorle dolci e massaggiare delicatamente con un movimento a spirale la parte anteriore del busto, partendo dal diaframma fino all'altezza del cuore.

giovedì 11 settembre 2014

Stanchezza, uso degli oli essenziali |Salute

STANCHEZZA

Come organi di base bisogna trattare fegato e milza con gli oli associati.

Stanchezza in generale (uno o più oli): Abete rosso, Albero del Tè, Arancio amaro, Basilico, Cannella
foglie, Limone, Menta piperita, Rosmarino, Zenzero. Queste essenze sono da usarsi principalmente
in inalazione secca, diffusione ambientale, bagno e pediluvio.


Stanchezza in generale (uno o più oli): Benzoino, Cardamomo, Eucalipto, Geranio, Lemongrass,
Limone, Pino cembro, Pino silvestre, Pompelmo, Zenzero. Queste essenze sono da usarsi principalmente nel massaggio. Come oli vettori si consigliano Arnica, Avocado, Girasole, Iperico (in presenza di dolori muscolari, ma senza poi esporsi al sole), Mandorle dolci, Sesamo

Stanchezza associata a disturbi dell'apparato genitale maschile: Pino silvestre, Sandalo, Zenzero (singoli o in miscela nei vari modi di assunzione, dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso interno).

Stanchezza associata a disturbi dell'apparato genitale femminile: Salvia sclarea, Neroli, Zenzero (Singoli o in miscela nei vari modi di assunzione, dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso interno).

Stanchezza mentale (inalazione secca e diffusione ambientale): Abete rosso, Albero del Te, Basilico,
Limone, Noce moscata, Rosmarino, Timo rosso, Verbena odorosa.

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