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venerdì 25 marzo 2016

Colpi di Coda del Freddo: un aiuto dalla Schisandra

La schisandra è una pianta rampicante, o meglio una linana originaria sia della Cina che della Russia orientale, i cui frutti si colorano di un bellissimo rosso quando maturano, e per questo infatti il suo nome significa "seme dai cinque aromi". In Cina viene usata come tonico, ma solo recentemente è stato scientificamente dimostrato che i lignani in essa contenuti le conferiscono proprietà simili a quelle del ginseng, agendo però sull’organismo in modo più dolce.


Quando il nostro organismo viene stressato dagli ultimi colpi del freddo alternati a giornate miti, la schisandra può tornarci utile. I suoi principi attivi, infatti, combattono l’astenia tipica del periodo, stimolano il sistema nervoso centrale e, soprattutto, mantengono pulito il fegato, l’organo dal quale dipenderà in gran parte la nostra rinascita fisiologica di primavera. Proprio per le sue proprietà ricostituienti , la schisandra è preziosa anche quando malanni e tristezza invernale hanno affievolito la libido.

La schisandra si trova in farmacia e in erboristeria sotto forma di capsule di estratto secco o in fiale. Ne basta una dose al giorno, meglio la mattina a colazione, sempre con un bicchiere d’acqua. No prendetela la sera, potrebbe rendervi insonni.

Altri motivi per cui farne uso?

1. È disintossicante: favorisce la purificazione del fegato e rigenera il sangue.

2. È energizzante: stimola l’attività cerebrale, la secrezione ormonale e il metabolismo.

3. È antinvecchiamento: migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo e rinnova i tessuti.

venerdì 15 gennaio 2016

Ylang-ylang, olio essenziale

Nome botanico: Unona odoratissima
Famiglia: Anonacee
Provenienza: Filippine
Estrazione: dai fiori gialli freschi
Profumo: dolce, intenso, soave, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, antistress, antisettico, sedativo nervoso, ipotensivo, tonico, stimolante della circolazione
Principali indicazioni: depressione, insonnia, tensione nervosa, frigidità, impotenza, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, cura della pelle e dei capelli
Precauzioni: l'essenza non è tossica, ma l'intensità della fragranza può indurre nausea o cefalea; usare con moderazione


Ylang-ylang significa in filippino "fiore de fiori". Questo albero esotico originario dell'Asia tropicale e coltivato a Giava, Sumatra e nel Madagascar, simile a un salice piangente con i rami ricurvi verso il basso, porta grandi fiori delicati di colore rosa, malva o giallo a seconda della varietà. Quando la colorazione del fiore è completa, esso emana un profumo intenso e caratteristico. L'essenza più pregiata si ottiene dalla varietà con i fiori gialli. Essi vengono raccolti all'inizio dell'estate all'alba, prima che il calore del sole appesantisca troppo il loro profumo.

L'essenza viene estratta con un processo di distillazione in vapore acqueo: l'olio ottenuto con la prima parte della distillazione è il più pregiato e viene chiamato ylang-ylang extra; con la distillazione successiva si ottengono i distillati di grado 1, 2 e 3, meno pregiati. L'essenza ha un aroma molto persistente, che viene usato in profumeria per "fissare" i profumi.

Questo fiore è molto conosciuto dalle popolazioni locali, per le sue proprietà benefiche sulla pelle, per le dermatiti e le morsicature di insetti e per la bellezza dei capelli: le ragazze molucchesi mettevano i lunghi petali ricurvi a macerare al sole in olio di cocco, per preparare un unguento da spargere sui capelli. I colonialisti europei presero spunto da questa usanza e fecero dell'ylang-ylang un componente di un olio per la cura dei capelli, noto con il nome di "olio di Macassar".

Come altre essenze tratte dai fiori, anche l'ylang-ylang esercita uno spiccato effetto distensivo sul sistema nervoso. La sua fragranza soave ed esotica è estremamente piacevole e svolge un effetto  rilassante e leggermente euforizzante. E' perciò indicata per gli stati di stress e tensione nervosa, ansia, depressione, come altri delicati oli floreali quali gelsomino, neroli, rosa, con cui può essere eventualmente associata per creare un effetto sinergico sulla psiche.

Altre associazioni consigliate sono con maggiorana e basilico, dall'effetto più stimolante. Dell'ylang-ylang si è anche detto che "frena la collera derivante dalla frustrazione". L'effetto calmante e distensivo viene raggiunto maggiormente se l'essenza viene utilizzata per bagni o massaggi rilassanti.  In Indonesia i suoi fiori vengono sparsi sul letto nuziale degli sposi: l'essenza è tra quelle più frequentemente indicate come afrodisiache. utile  in caso di diminuzione del desiderio sessuale.

Ha un'azione calmante sul cuore e sul respiro, in caso di tachicardia, palpitazioni, respiro affannoso legato all'ansia; dà ottimi servigi alla pelle, per massaggi facciali, e ai capelli, per rafforzarli e frenarne la caduta. In questo caso si consiglia di utilizzare l'ylang-ylang per frizioni e massaggi al cuoio capelluto, miscelandolo con altre essenze attive in questo senso, come rismarino e alloro.

giovedì 7 gennaio 2016

Verbena odorosa, olio essenziale

Nome botanico: Aloysia triphylla
Famiglia: Verbenacee
Provenienza: America del Sud
Estrazione: dalle parti verdi
Profumo: fresco, dolce, limonaceo
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisetica, antispastica, sedativa nervosa, digestiva, stimolante, depurativa
Principali indicazioni: ansia, stress, insonnia, tensione nervosa, crampi
Precauzioni: può causare reazioni cutanee di sensibilizzazione


La verbena odorosa è un arbusto proveniente dai tropici americani, dalla cui ditillazione delle foglie si ottiene l'essenza di verbena. La pianta, detta anche volgarmente Erba Luisa, Erba cedrina o Limoncina, per l'aroma caratteristico delle sue foglie che, se stropicciate, emanano un intenso profumo di limone, non va confusa con l'altra Verbenacea a noi più nota, la Verbena officinalis, pianta cosmopolita diffusa in tutta Europa, che fiorisce spontaneamente nei campi e lungo i margini delle strade campestri.

 Quest'ultima è conosciuta fin dall'antichità, più che per le sue qualità medicinali, per le virtù magiche che le furono attribuite. Era considerata una pianta sacra, per i Celti e per i Romani, che la coglievano solo ed esclusivamente in un certo luogo sacro del Campidoglio. Un sacerdote specializzato a questo scopo, chiamato il verbenarius, coglieva alcune piante e con esse toccava il capo dei rappresentanti del popolo incaricati di deliberare nei trattati di guerra o di pace, conferendo loro il potere di deliberare.

La verbena, pianta di Mercurio, ha infatti affinità con tutto ciò che riguarda le relazioni e i contatti tra le persone; gli ambasciatori di pace venivano detti verbenari perchè si presentavano con un rametto di verbena in mano. I galli e i Bretoni lavavano i loro altari con infuso di verbena e la impiegavano nelle pratche in cui veniva richiesta la massima lucidità mentale. Secondo le scritture sacre vediche dell'India, per leggere i libri sacri ci si deve sedere su un terreno dove abbonfi questa pianta.

La verbena è quindi pianta purificatrice e che risveglia l'intelligenza, ma anche herba Veneris, capace di risvegliare la passione amorosa, di portare armonia e  comprensione nella vita sentimentale. La verbena, secondo l'antica tradizione erboristica, come tutte le piante magiche non poteva essere toccata con il ferro, che ne avrebbe disperso il potere. Andava colta con strumenti d'oro, o più semplicemente usando solo strumenti di legno, e il raccoglitore doveva tagliare l'erba pronunciando le parole libera nos a malo. Tale era la considerazione goduta dalla verbena.

Queste qualità della Verbena officinalis pur non riguardando direttamente la cosorella Verbena odorosa, da cui si estrae l'essenza, richiamano tuttavia in partele funzioni di questo olio essenziale. Infatti esso agisce spiccatamente sul sistema nervoso, con un effetto che può essere tonico o sedativo, di sostanziale riequilibrio del tono dell'umore; la verbena odorosa schiarisce la mente e, come pianta mercuriana adatta quindi agli scambi e agli incontri, suscita maggiore comunicativa e comprensione, aumentando il feeling nelle relazioni.

 Aiuta a sbloccare l'energia che ristagna, è depurativa, antispasmodica e calmante per le crisi della pubertà o della menopausa, facilita la digestione e stimola il fegato. Va tenuto presente che la maggior parte dell'olio di verbena in commercio non è tale di fatto, ma è composto da miscele di altri oli (citronella, limone, lemongrass) o proviene dalla Verbena spagnola di qualità inferiore. Sotto il nome invece di Verbena delle Indie si intende l'essenza di lemongrass, proveniente dall'India, dal Madagascar, daSingapore, e ricavata dal Cymbopogon citratus.


sabato 12 dicembre 2015

Piccola digressione sul basilico

Il Basilico, dal greco basilicòs (regale), è un'erba probabilmente originaria dell'India, coltivata in tutta l'Asia fin dal 2000 a.C. Intorno a questa pianta sono fiorite numerose leggende, una delle quali racconta  che l'imperatrice Elena, madre di Costantino la trovò sul luogo della crocifissione  di Gesù e da costei fu diffusa in tutto l'Occidente.

Basilico
Altre leggende popolari hanno associato il Basilico all'idea dell'amore terreno, tanto che un vaso di Basilico sul balcone di una giovane doveva essere interpretato come segno di disponibilità a ricevere l'innamorato. 

In fitoterapia il Basilico è indicato per i suoi effetti benefici sul sistema nervoso (agitazione, insonnia), lenitivo in caso di dolori gastroinstesinali e  di giovamento contro  raffreddore, tosse e catarro.



martedì 1 dicembre 2015

Patchouli, olio essenziale

Nome botanico: Pogostemon patchouli
Famiglia: Labiate
Provenienza: Malesia, India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: ricco, persistente, pungente
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, stimolante, sedativo, antitarmico, antiparassitario, antisettico, cicatrizzante, repellente per gli insetti, antinfiammatorio, deodorante
Principali indicazioni: ansia, depressione, stress, diminuzione della libido, problemi della pelle

L'aroma inconfondibile del patchouli, per le sue caratteristiche particolari, o è molto amato e ricercato, oppure ingenera una sorta di rifiuto e di fastidio. Il suo odore, pesante e persistente, attiva reazioni personali: per alcuni, gli amanti del patchouli, ha qualcosa di animalesco, di piacevolmente stordente, sensuale e stimolante, che accende l'immaginazione e richiama alla memoria atmosfere orientali pesanti, cariche di profumi, di spezie, di stoffe drappeggiate, di mistero e di emozioni; per altri, i detrattori, meno poeticamente ricorda l'odore stantio di muffa che si sprigiona all'apertura di un vecchio baule in soffitta.

 Al di là delle caratteristiche intrinseche delle singole essenze, le reazioni individuali ai profumi variano da persona a persona e dipendono dalle emozioni e dalle memorie che, durante la vita, si collegano a un determinato odore: l'effetto fortemente afrodisiaco del patchouli, riconosciuto tra le sue proprietà, non va affatto dato per scontato; può essere inebriante e stimolare la libido, oppure nauseare e infastidire. Quindi, prima di sperimentarlo nella vita amorosa, è consigliabile fare una piccola indagine preliminare con il proprio partner. Le proprietà del patchouli non si fermano però all'alcova: infatti è uno degli oli più utili per il sistema nervoso in caso di disturbi emotivi e  d'ansia.

Essenza solare, come il Sole è tonico e stimolante, in caso di depressione e di torpore mentale, dove aiuta nella concentrazione; è invece sedativo e tranquillante in caso di ansia. E' molto benefico per i disturbi della pelle: svolge un'azione antinfiammatoria nelle dermatiti, acne, screpolature, bruciature; è battericida e antimicotico per le infezioni e le micosi cutanee. Massaggiato sull'addome è astringente in caso di diarrea o emorroidi. In Oriente viene usato per inattivare il veleno in caso di morso di serpenti velenosi; nei nostri climi, più semplicemente, può essere usato per tenere lontani gli insetti e in caso di punture. Per uso domestico, negli armadi, preserva il vestiario da tarme e insetti.


sabato 21 novembre 2015

Pietre e cristalli Tormalina rosa e verde

TORMALINA ROSA
Proprietà: è la pietra del cuore, infonde fiducia nel futuro e negli amori, che potranno essere vissuti con slancio e gioia, senza paure
Disturbi: fluidifica il sangue e combatte  l'insonnia; porta sollievo nel caso di vene varicose; sfiamma gli ascessi e rinforza il cuore
Associazione con i chakra: secondo e quarto






TORMALINA VERDE
Proprietà: rinforza il sitema nervoso e stabilizza le emozioni, riduce stress e stanchezza fisica e mentale
Disturbi: regolarizza la pressione del sangue e previene la febbre; rafforza il sistema immunitario
Associazione con i chakra: secondo, terzo e quarto

mercoledì 11 novembre 2015

Neroli (fiori d'arancio), olio essenziale

Nome botanico: Citrus aurantium ver. amara
Famiglia: Rutacee
Provenienza: Estremo Oriente
Estrazione: dai fiori freschi
Profumo: floreale, caldo, ricco, intenso e delicato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antidepressivo, afrodisiaco, digestivo, depurativo, ipnotico blando, tonico cardiaco e circolatorio, antispastico, antisettico, battericida
Principali indicazioni: ansia, depressione, insonnia, tensione nervosa, palpitazioni, stress, agitazione nei bambini, cura della pelle, coliche intestinali, spasmi, disturbi digestivi di origine nervosa


L'essenza di fiori d'arancio deve il suo nome e la sua celebrità alla civetteria di una principessa del XVII secolo, Anna Maria di Nerola, la quale amava cospargersi abbondantemente di questo profumo, tanto da lasciare un'odorosa scia al suo passaggio. Poichè nelle  corti europee dell'epoca si usava regalare e portare guanti profumati, i "guanti di Neroli" divennero di moda per le dame di corte. L'olio di neroli è una delle essenze più pregiate, non solo per l'inimitabile aroma, che entra nella formulazione di pregiati profumi, ma anche per il basso rendimento durante il processo di estrazione: è infatti una delle essenze più costose.

 La sua sfera d'azione principale è il sistema nervoso: esercita un'efficace azione riequilibrante e calmante in caso di turbe emotive, nervosismo, somatizzazioni a carico dell'apparato digerente, come spasmi, cattiva digestione, meteorismo, e a carico dell'apparato cardio-circolatorio, in caso di palpitazioni e ipertensione. Concilia il sonno ed è molto utile per i bambini in caso di sovraeccitazione e di difficoltà di addormentamento. I fiori d'arancio partecipano, secondo la medicina antica, delle peculiarità caratteristiche di altri fiori di colore bianco, quali il ciliegio, il tiglio, il mughetto, il biancospino.

I Cinesi raccomandavano, in caso di stanchezza e di affaticamento, di attendere la fioritura del ciliegio per staccarne una fronda con cui cingersi il capo fino all'appassimento. I medici della storica Scuola Salernitana consigliavano addirittura di non staccare il ramo dall'albero, ma di massaggiarsi con i fiori ancora attaccati all'albero, in modo che le benefiche vibrazioni energetiche della pianta si potessero trasmettere all'uomo. Secondo gli antichi quindi il massaggio floreale con i fiori bianchi è in grado di curare la stanchezza fisica e mentale, di restituire nuove energie e di fugare la tristezza.

Varrebbe la pena quindi di seguire questo consiglio, per combattere le nevrosi, e se non è possibile passeggiare in un boschetto di ciliegi o di zagare, si può più semplicementefare un bagno aromatico usando l'essenza di neroli o utilizzandola per massaggio rilassante o per leggere frizioni alle tempie. A livello della pelle è molto delicata e ben tollerata anche incaso di pelle sensibile e irritata. Ha un'azione rigenerante a livello cellulare, tonifica, previene l'invecchiamento, deodora. Seguendo l'esempio di Anna Maria di Neroli, può essere utilizzata utilmente nella preparazione di principesche maschere di bellezza o in aggiunta a creme nutrienti (nella misura di una goccia per un cucchiaino di olio o crema base).


sabato 17 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Rodonite

E' il greco antico l'origine di questa parola: rhodon, ovvero rosa. Nelle vicinanze dei monti urali, si narra che le grandi aquile della zona mettono piccoli pezzi di rodonite nei loro nidi. 

RODONITE
Caratteristiche: silicato di calcio e manganese; sistema triclino; molto comuni le masse granulari o compatte con venature e macchie nere di ossidi di manganese, rari cristalli tabulari o aciculari di colore rosa più o meno intenso. I suoi cristalli sono rari. Può essere confusa con la rodocrosite, che però è più tenera.

Proprietà: apporta serenità, tranquillità e calma alle persone  che non riescono mai a fermarsi. Infonde coraggio e fa ritrovare la fiducia in se stessi; placa la suscettibilità.
Disturbi: è indicato per i disturbi del sistema nervoso; rafforza l'udito e lenisce le infiammazioni delle ghiandole; regolarizza il battito.
Associazione con i chakra: secondo e quarto

martedì 29 settembre 2015

Il kefir e le sue qualità straordinarie

Ogni tanto il nostro metabolismo ha bisogno di "essere rimesso a posto", poichè la vita frenetica che facciamo e ora più che mai al con l'entrata dell'autunno, il nostro fegato e intestino devono essere depurati.  Perciò oggi parleremo del kefir.

 Il “kefir” è una bevanda (oggi lo trovate anche nei supermercati) ottenuta dalla fermentazione del latte (vaccino, di pecora o di capra) e dai granuli di kefir,  costituiti da fermenti vivi e da lieviti probiotici che, mescolati al latte, danno vita a un composto ricchissimo di nutrienti, costituito da polisaccaridi, proteine e lipidi. Il “kefiran”, (così si chiama il composto probiotico) è ciò che fa la differenza tra un semplice latte fermentato e il kefir, un alimento molto antico, originario dei Paesi dell’Est asiatico. Di sapore un po’ acidulo, ha un leggero sentore di lievito e possiede innumerevoli proprietà salutari: il suo nome, deriva dalla parola di origine armena “keif”, e significa “benessere”.

Oltre ai probiotici utili all’intestino (ne contiene 40 tipi diversi) il kefir è composto anche da vitamine (soprattutto del gruppo B, rassodanti), minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo) e proteine. E' povero di calorie e soprattutto di lattosio e può dunque essere consumato anche dalle persone intolleranti a questo zucchero. Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B annoveriamo l’acido folico (vitamina B9), un indispensabile integratore non solo per le donne in gravidanza (previene infatti le malformazioni al feto) ma anche durante la menopausa perché è un’ottima difesa contro l’osteoporosi e gli sbalzi emotivi tipici del climaterio. Non solo ma la combinazione del magnesio con le vitamine del gruppo B e con il calcio fanno del kefir un alleato straordinario del sistema nervoso e un valido aiuto per contrastare la falsa fame e il desiderio di cibo fuori pasto, che tende a intensificarsi durante la stagione fredda.

E ora alcuni buoni motivi per berlo tutti i giorni:

- Stimola la digestione e combatte la stipsi: bevuto regolarmente la mattina, agisce come un vero e proprio “spazzino” intestinale.
- Elimina le tossine, aumentando le difese immunitarie e migliora le funzioni metaboliche.
 - Grazie ad alcuni studi sullo stato di salute delle popolazioni Masai, in Africa, si è dedotto che il kefir ha un ruolo importante nell’abbassare il colesterolo.
 - Altri studi sulle popolazioni caucasiche hanno rilevato che il kefir è molto utilizzato per curare  i catarri bronchiali e le infiammazioni a carico del fegato e dell’intestino, nonché alcuni disturbi dei reni, della vescica e delle vie biliari: da questo si deduce che il kefir è un toccasana contro i gonfiori addominali, la stasi linfatica e la ritenzione idrica.

lunedì 21 settembre 2015

Gelsomino, olio essenziale

Nome botanico: Jasminum officinale
Famiglia: Oleacee
Provenienza: Asia
Estrazione: dai fiori
Profumo: floreale, intenso clado, ricco
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Luna, Giove
Proprietà: antidepressivo, afrodisiaco, rilassante, sedativo, cicatrizzante, tonico, uterino, antispastico
Principali indicazioni: ansia, depressione, diminuzione del desiderio sessuale, dismenorrea, cura della pelle, tosse


Il gelsomino dai fiori bianchi profumatissimi in Oriente veniva largamente impiegato nelle cerimonie religiose, in India era sacro a Visnu e, per la sua fragranza, veniva utilizzato per bagni rilassanti e per produrre oli profumati con cui cospargere il corpo e i capelli. Come tutte le piante a fiori bianchi, in particolare il ciliegio, il tiglio, il biancospino e l'arancio, veniva utilizzato nell'albuterapia ( dal latino albus, bianco) cioè nella terapia del massaggio con fiori bianchi per ottenere un effetto rilassante sul sistema nervoso. Le antiche medicine consigliavano di accarezzare fiori bianchi o di appoggiarli alla testa per infondere nuove energie e per eliminare la stanchezza.

Attualmente è stato dimostrato che tutti i fiori bianchi hanno un effetto benefico sul sistema nervoso e aiutano a neutralizzare lo stress: nei giardini delle cliniche per  disturbi nervosi si tende a far crescere alberi o piante a fiori bianchi, proprio per il loro effetto calmante e distensivo. Nel corpo umano ogni organo ha una specifica corrispondenza con un pianeta, che ne rappresenta, simbolicamente, la funzione che lo informa Il cervello e il sistema riproduttivo vengono tradizionalmente considerati sotto il dominio della Luna. Il gelsomino, pianta lunare, esplica la sua azione proprio a carico del sistema nervoso e dell'apparato genitale. L'essenza è efficace in caso di disturbi psicopsomatici e di natura emozionale, è utile negli stati depressivi, migliora il tono dell'umore, attuando una sorta di "alchimia psichica": rende più fermo il carattere, orienta e rafforza la volontà, aiuta a superare l'inerzia e l'apatia.

In questi casi è consigliabile usarla nel bagno, o come fragranza al posto del profumo personale, da applicare sulla pelle delle tempie o dei polsi, con un leggero massaggio. Oltre il sistema nervoso, l'altro grande polo di azione del gelsomino è la sfera sessuale e genitale: a livello organico agisce sull'utero in caso di dolori mestruali, facilita le mestruazioni, pertanto è consigliabile in caso di flusso scarso, mentre va evitato in presenza di flusso abbondante. Favorisce il travaglio del parto e stimola la montata lattea. Agisce anche sugli organi genitali maschili in caso di infiammazione. Sul piano sessuale è considerata un'essenza afrodisiaca, indicata in caso di disturbi del desiderio, frigidità, impotenza su base psicologica, perchè distende e scioglie le tensioni e al tempo stesso stimola la circolazione e aumenta l'afflusso di sangue. Per queste indicazioni usarla per massaggi a livello lombare e addominale e per bagni. E' una pianta che riscalda nelle malattie da raffreddamento e seda la tosse, ma in questi casi possono essere indicate altre essenze meno costose del gelsomino.

Invece è prezioso ausilio per la cura profonda della pelle, potendo arricchire con qualche goccia creme di bellezza per il viso e per il corpo, a cui dona, oltre all'intenso profumo, una benefica azione rivitalizzante, distensiva, antirughe e antiarrossamento. E' un'essenza molto concentrata (tra l'altro è anche un ingrediente fondamentale dei profumi più pregiati) ed è efficace a dosi molto piccole; pur non essendo tossica, a dosi elevate non corrisponde aumento della sua azione bensì diminuzione.


mercoledì 16 settembre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo ametista

E ora vediamo tutte le tipologie di quarzo

QUARZO AMETISTA
Caratteristiche: ha colore viola che varia in tutte le sue sfumature. E' estratto in Brasile, Uruguay, Stati Uniti, ex Urss, Madagascar, India, Australia, Sudafrica e Zambia

Proprietà: apporta calma e attenua le emozioni violente, irrazionali; placa l'ira e favorisce la meditazione e l'intuizione; dà purezza alla mente

Disturbi: agisce sul sistema nervoso, sui dolori alla testa e sui disturbi agli occhi; normalizza la respirazione
Associazione con i chakra: sesto e settimo



mercoledì 19 agosto 2015

Basilico, olio essenziale

Nome botanico: Ocymum basilicum
Famiglia: Labiate
Provenienza: Asia
Estrazione: dalla pianta fiorita e dalle foglie
Profumo: fresco, pungente, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Marte
Proprietà: tonico nervoso, stimolante surrenale, digestivo, antisettico, emmenagogo (stimola le mestruazioni), antispasmodico, febbrifugo
Principali indicazioni: ansia, depressione, stanchezza, affaticamento intellettuale, punture di insetti, cefalea, cattiva digestione, tosse, sinusite, raffreddore, mestruazioni scarse, dolori muscolari

Gli antichi, per determinare se un particolare luogo era propizio alla salute, osservavano se vi cresceva rigogliosamente il basilico. In questo caso quel luogo era considerato favorevole e salutare. I cinesi consideravano il basilico una specie di medium vegetale, in grado di far comunicare con il mondo degli spiriti, mentre nel Medioevo esso era l'anima dell'orto, attirava la benevolenza divina e scacciava i demoni

Per gli Egizi era considerata una pianta solare, mentre altre culture la considerano una pianta prevalentemente marziale. Marte, il dio della guerra, rappresenta simbolicamente il principio attivo, l'azione finalizzata a uno scopo, l'energia intensa, accelerante, la forza, la combustione. Se guardiamo alle proprietà del basilico, vediamo che esso ha un aroma piccante e caldo, frizzante, ed è il migliore tonico per il sistema nervoso: cancella la stanchezza, combatte lo stress, ha azione antidepressiva e vitalizzante, stimola la memoria, aumenta la resistenza alla fatica per la sua azione tonica sulle ghiandole surrenali, ha un effetto euforizzante. 

E' particolarmente adatto per le persone iperattive e stressate. Per "ritrovare la carica" si consiglia di aggiungere l'essenza all'acqua del bagno o della doccia, o di strofinarne una o due gocce sui polsi o su un fazzoletto. E' consigliato anche in caso di convalescenza e nei disturbi della motilità degli arti. Per disturbi digestivi legati allo stress e alla tensione nervosa è utile massaggiarne una o due gocce a livello della regione dello stomaco; per raffreddori cronici o sinusite usare inalazioni umide. Sulle pelli sensibili può provocare irritazioni se applicato puro, per cui è meglio diluirlo in olio vegetale. Come tutte le essenze che agiscono sul sistema nervoso, va usata in dosi moderate, per no navere un effetto sedativo successivo a quello stimolante.

domenica 12 luglio 2015

Ad ogni segno la sua pietra, Acquario

Ancora un segno facente parte della mutevole Aria, l'Acquario

ACQUARIO
Pianeti: Urano, Saturno e Nettuno
Pregi: anticonformismo spirituale, razionalità, capacità di voltare pagina, rapidità di decisioni, apertura mentale, comprensione, modernità, amore per l'arte
Difetti: imprevedibilità, sperimentalismo, mancanza di concretezza, aridità, distacco, opportunismo, incapacità di prendere posizione

Colore: grigio-azzurro
Cristalli: zaffiro e tutte le pietre azzurre e grigio-azzurre
Energia disponibile e parti del corpo abbinate: ha poche energie che utilizza ottimamente e con parsimonia; la parte del corpo che lo caratterizza è il sistema nervoso per cui va soggetto a malanni di tipo neurologico; ha problemi alle mani e tendenze reumatiche, pelle delicata, ossa e denti fragili; per finire è afflitto da malanni di cui non riesce a scoprire la causa.
Per potenziare i pregi: cristalli arancioni, gialli, azzurri
Per combattere i difetti: cristalli, verdi, rossi, viola, rosa

martedì 30 giugno 2015

Gli oli essenziali, le vie di assorbimento

Le essenze entrano in rapporto con l'uomo attraverso due vie peculiari, che le contraddistinguono in modo specifico dalle altre sostanze curative tratte dal mondo vegetale: queste vie sono il Sistema Olfattivo e la Pelle.

Attraverso di esse le essenze penetrano nell'organismo e influenzano sia la mente che il corpo. Si pensa che attraverso l'olfatto esse esercitino principalmente la loro azione a carico del sistema nervoso, quindi con un'azione sull'umore, sulle funzioni psichiche come la memoria e l'apprendimento e sull'aspetto neurovegetativo, cioè sulle implicazioni psicosomatiche tra stati mentali e salute degli organi; attraverso la pelle invece, sembra che esercitino principalmente un'azione sulle cellule e sui tessuti.
Domani vedremo gli oli essenziali e l'olfatto.




venerdì 26 giugno 2015

Oligoelementi, Manganese

Tra le funzioni del Manganese troviamo il benessere del sistema nervoso e del cervello, il mantenimento della produzione degli ormoni sessuali, il normale sviluppo dello scheletro, il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione del sangue. 

E' importante nella cura dell'anemia da carenza di ferro e per l'utilizzazione della tiamina e della vitamina E. Il manganese partecipa attivamente a numerosi meccanismi biologici utili all'equilibrio della salute: coagulazione, attività tiroidea, fertilità, sistema immunitario, colesterolo, glicemia, formazione delle ossa ecc. Inoltre, questo oligoelemento sembra avere riscontri positivi per la profilassi di alcune affezioni, quali epilessia, deficit neurologici, diabete mellito, ritardi della crescita, ulcere, insufficienza renale, infarto (in particolare del miocardio) e persino tumori. 

Il ruolo biologico del manganese in alcuni sistemi dell'organismo merita di essere approfondito. Come accennato, il manganese sembra intervenire positivamente nel sistema immunitario, al fine di promuovere la sintesi di numerosi anticorpi; anche i meccanismi della riproduzione sembrano essere, in qualche modo, strettamente correlati alla quantità di manganese nel sangue: la carenza di questo minerale, infatti, pare responsabile di una ipotetica diminuzione della fertilità. Ancora, la carenza di manganese durante la gravidanza potrebbe avere riscontri negativi sullo sviluppo delle ossa del nascituro, aumentando il rischio di malformazioni e/o anomalie ossee. 

Un giusto tasso ematico di manganese è utilissimo per tenere sotto controllo gli attacchi epilettici: non a caso, nel sangue di pazienti – soprattutto infanti – malati di epilessia si osservano spesso quantità minime di manganese; ciò fa pensare che un giusto apporto di manganese sia utile per prevenire l'epilessia o diminuire la frequenza e l'intensità delle crisi epilettiche.



sabato 20 giugno 2015

Pu-Erh il naturale bruciagrassi, in una tazza di tè


Provate a pronunciare delicatamente questa parola......ad occhi chiusi, e il suo suono rilasserà la vostra mente. Sto parlando di un tè molto pregiato, che ho avuto modo di apprezzare, gustare, e le cui caratteristiche organolettiche e i benefici sono straordinari. E' il tè della lentezza, sia per quanto riguarda la coltivazione, la fermentazione e successivamente la preparazione.

Il tè Pu-Erh è un tè postfermentato; ciò significa che dopo l’essiccazione eseguita naturalmente, le foglie vengono riposte e conservate a lungo, addirittura fino a venti anni, in luoghi molto umidi, come cantine e cavità sotterranee, così da accentuare il proprio aroma erbaceo e vegetale.
Viene coltivato nello Yunnan, al confine con il Tibet, da piante antichissime di Camelia Sinensis, ma la lentezza della sua raccolta e produzione viene assolutamente ben ripagata con ottime proprietà benefiche e salutari; non a caso i nomi con cui tale varietà viene indicata dalle popolazioni locali è “tè medicinale”, utile per “allontanare il fuoco e rinfrescare il corpo”.

Alla pari di qualsiasi bevanda di lusso, conservata gelosamente in cantine umide e protette, è un tè di gran pregio, dotato di ricercatezza ed originalità d’aromi; è, inoltre, l’unico te’ che migliora con l’invecchiamento, al contrario di tutti gli altri, che invece tendono a perdere virtù ed aromi nel corso degli anni.

Il Pu-Erh possiede proprietà naturali stimolanti per il sistema nervoso centrale, in virtù della presenza di caffeina, oltre a favorire il processo digestivo e a contribuire a bruciare i grassi in eccesso. Proprio per quest’ultimo aspetto viene inserito in alcune diete dimagranti, soprattutto in considerazione della sua azione a favore del funzionamento epatico.

I punti di forza del Pu- Erh sono però la sua azione decisa nel tenere sotto controllo il colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue oltre ad alcune proprietà immunologiche. Contribuisce quindi a mantenere un generale stato di benessere dell’organismo e a mantenersi in forma, ferma restando la necessità di una sana alimentazione e una costante attività fisica.

Come detto all’inizio il suo sapore è particolare e può non risultare a tutti piacevole al primo assaggio. Il consiglio è di non scoraggiarsi e prendere confidenza con il suo gusto particolare un po’ alla volta, così da poterne apprezzare le sfumature e beneficiare dei suoi preziosi effetti naturali.
La sua preparazione a casa prevede una temperatura di infusione di 95 gradi, in media circa 20 secondi di attesa dopo aver spento l’acqua in ebollizione, per una durata compresa tra i 3 e i 4 minuti. Le sue forme più pregiate sono quella in nidi o in tavolette, entrambe pressate.
Disponibile anche nella consueta versione in foglie e biologico, sia sfuso nei negozi specializzati che in bustina sui banchi dei supermercati. Queste ultime richiedono di solito l’immersione a 100 gradi per circa 3-5 minuti.



giovedì 18 giugno 2015

Pietre e cristalli: Ametrino

Il nome della pietra ametrino deriva dalla potente combinazione di ametista e citrino, regni di collegamento tra il fisico e lo spirituale. L'ametrino è una pietra rara e insolita che si verifica quando nel quarzo ametista risiede anche il quarzo citrino. La dualità dell'ametrino lo rende una pietra potente e stimolante.



AMETRINO
Carattesistiche: quarzo in cui si riscontrano i dolori dell'ametista (viola) e del citrino (giallo) che si possono notare in modo distinto. Se viene riscaldato assume colorazione gialla.
Proprietà: aiuta la concentrazione e la meditazione. Ha un effetto sul benessere generale e sulla salute mentale delle persone che soffrono di depressione, sbalzi d'umore e ansia.

L'ametrino possiede un effetto calmante sul tono dell'umore e aumenta le sensazioni di tranquillità. Rafforza l'ossigeno nel nostro corpo. Questo cristallo dissolve l'energia non armonica che ci circonda e la sostituisce con Luce pura e positiva 
Disturbi: combatte l'epilessia e agisce positivamente sul sistema nervoso.
Associazione con i chakra: sesto e settimo.




venerdì 6 marzo 2015

L'Avena e le sue proprietà

L'avena  è particolarmente apprezzata in ambito cosmetico per le sue proprietà addolcenti, ma anche in ambito medico per la prevenzione degli eccessi di colesterolo o per limitare i rischi di malattie cardiovascolari.

Uso interno: riduce i rischi di malattie cardiovascolari, diabete e obesità grazie alle fibre, agli antiossidanti, alle vitamine e ai minerali di cui è composta. Contiene del beta-glucano, una fibra solubile che facilita l'espulsione del colesterolo attraverso le feci. Regolarizza e stimola la motilità intestinale e svolge un rapido effetto saziante. Ricostituente e calmante del sistema nervoso, ipocolesterolemizzante, lenitiva e addolcente.

Uso esterno: ottima per bagni rilassanti. Combatte le malattie della pelle: secchezza cutanea, infiammazioni, seborrea e pruriti.

Viene usata nella cura dei disturbi del sistema nervoso e insonnia, disassuefazione dal fumo, astenie, stati di affaticamento, demineralizzazione organica, convalescenza dopo una malattia, insufficienza tiroidea. Si usano le parti aeree di colore verde raccolte appena prima della fioritura. Si utilizza quasi tutta la pianta: le parti aeree a scopo curativo (paglia, sommità fiorite fresche o secche) e i semi interi con la crusca a scopo alimentare. I principi attivi sono saponosidi tripertenici, silicio, ferro, manganese, zinco (39 mg, 8,5 mg, 19,2 mg per 100 g di peso di prodotto secco), vitamina B1 e calcio, fosforo, magnesio, selenio, rame, acido pantotenico, alcaloidi, flavonoidi, acido fitico. L'avena contiene una quantità più elevata di proteine rispetto agli altri cereali, oltre che di diversi minerali.
Dosaggio:
- Per i bagni cutanei: in un litro di acqua, far bollire e lasciare in infusione 250 g di fiocchi d'avena e versare l'infusione ottenuta in un bagno. Azione emolliente per contrastare la secchezza cutanea, pitiriasi, eczema. Azione calmante contro pruriti cutanei e dolori reumatici.

- Per i bambini: è necessario dimezzare le dosi, ovvero 50 g di foglie o 30 g di farina per un bagno.

- Alimentazione: 75 g di fiocchi d'avena al giorno.

- Tisana: in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 10 - 15 minuti un cucchiaio da minestra di fiocchi d'avena. Berne tre tazze al giorno per attenuare i mal di gola e stimolare l'appetito.

- Tintura madre: da 3 a 5 ml tre volte al giorno per combattere la stanchezza nervosa. Tintura madre in dosi da 50 ml tre volte al giorno prima dei pasti per la disassuefazione dal fumo.

- Per conciliare il sonno: avena decorticata, foglie, steli in infusione: 3 g in una tazza di acqua bollente prima di coricarsi.

- Per combattere la stipsi e prevenire la formazione di colesterolo cattivo (LDL): 40 g di crusca di avena o 75 g di avena decorticata tutti i giorni.

A dosaggi normali, l'avena non provoca alcun effetto collaterale e può essere impiegata senza particolari rischi (tranne in caso di allergia conclamata). Ma bisognafare attenzione perchè l'avena contiene del glutine a cui molte persone sono allergiche. In genere il consumo di avena è sconsigliato alle donne in stato interessante o durante l'allattamento. Poiché i fiocchi d'avena crudi non sono molto digeribili e assorbono grandi quantità di liquidi, devono essere inseriti gradualmente nell'alimentazione. Un consumo eccessivo di avena può causare gonfiori e flatulenza. Gli infusi di avena possono influenzare il livello di concentrazione dei conducenti di veicoli. Consumare la crusca di avena assumendo una quantità sufficiente di liquidi per evitare l'insorgenza di stipsi. Per combattere l'ansia: mescolare l'avena con il marrubio e la melissa. Per contrastare gli stati di emotività: associare l'avena e il papavero.  La crusca di avena non va assunta contemporaneamente ai farmaci anticolesterolo. In ogni caso, si consiglia di attendere almeno due ore tra l'assunzione dei farmaci e il consumo di crusca di avena.

venerdì 26 dicembre 2014

Intolleranze: sintomi tipici nei bambini

Come già evidenziato, i sintomi con cui si manifestano le intolleranze alimentari nei bambini possono essere tra i più vari. Oltre ad una maggiore tendenza ad ammalarsi, i sintomi possono coinvolgere l'intestino (pancia gonfia, diarrea e stitichezza), ma anche l'apparato respiratorio (bronchiti, otiti, tonsilliti ricorrenti...), la cute (dermatiti, eczemi), persino il sistema nervoso (irritabilità, disturbi del sonno, scarsa attenzione a scuola..).

Ciò che si evidenzia è che, se nella primissima infanzia i bambini con intolleranze tendono a manifestare un sintomo prevalente (alcuni bambini soffrono più di didisturbi intestinali, altri respiratori, altri cutanei..), crescendo le problematiche possono diventare più complese, evidenziando l'aggravarsi della situazione.


Le intolleranze alimentari rappresentano quindi una sorta di "campanello d'allarme"; se la problematica non viene risolta, le conseguenze tenderanno ad essere necessariamente più serie. Possiamo scoprire con un test quale probabilità nostro figlio/figlia ha di soffrire di intolleranze alimentari. Con il test che segue potete determinare il punteggio sommando le cifre a destra di ogni risposta.
Probabilità BASSA ( meno di 10 punti)
Probabilità MEDIA (fra 11 e 20 punti)
Probabilità ALTA (fra 21 e 40 punti)
Probabilità MOLTO ALTA (oltre 41 punti)

1) Tipologia di parto
-naturale 0
-cesareo 4
2) Allattamento al seno
-breve (meno di due mesi) 2
-da 2 a 4 mesi 0
-oltre 6 mesi -3
-no 5
3) Assunzione di latte vaccino e derivati (formaggi, yogurt ecc., anche tramite latti ricostituiti per infanzia)
-prima dei 6 mesi 10
-prima dell'anno 8
-dopo l'anno 5
-non ne assume -5
4) Assunzione di carne (rossa o bianca), prosciutto ecc.
-2 volte al giorno 10
-1 volta al giorno 8
-2-3 volte a settimana 6
-meno di una volta a settimana 4
-no 0
5) Terapie antibiotiche ripetute
-sì più di 2 all'anno 5
-sì più di 4 all'anno 0
6) Terapie cortisoniche prolungate
-sì 5
-no 0
7) Episodi di gastroenterite infantile
-sì 4
-no 0
8) Problemi intestinali
-stitichezza 4
-frequenti episodi di diarrea 6
-meteorismo 4
-vermi intestinali 10
9) Infiammazioni o infezioni ricorrenti
-dermatiti 10
-otiti, tonsilliti, bronchiti ricorrenti 10
-pruriti frequenti& 10
-febbricola persistente 10
-nessuno 0
10) Altri sintomi
iper-attività 5
dsturbi del sonno 5
scarsa attenzione 5
11) Altre abitudini alimentari 
-dieta varia (frutta, verdura, cereali integrali) -10
-dieta ripetitiva 5
-irregolarità negli orari dei pasti 5
-alimentazione ricca di prodotti confezionati 15
-dieta con assunzione quotidiana di farine bianche e derivati 10



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