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martedì 20 ottobre 2015

Ipertensione: benefici del sale di sedano e come farlo in casa

Fra le tante cause dell'ipertensione troviamo l'uso eccessivo del sale in cucina. E' vero che i piatti saporiti sono certo molto più appetitosi, ma la salute viene sempre prima di ogni piacere del palato. E' pur vero che dover rinunciare completamente al sale comporta un notevole sacrificio, ma sia nel caso in cui siamo obbligati a farlo per motivi di salute, sia che vogliamo diminuire l'uso del sale per fare una buona prevenzione, possiamo trovare dei salutati sostituti. Uno di questi è il sale di sedano.


Il sale di sedano che molti di voi conosceranno, ma ancora forse poco diffuso, è un complemento alimentare molto in uso negli Stati Uniti e con il quale è possibile insaporire tutti i nostri piatti perchè molto gustoso ma delicato e davvero salutare. Oggi impareremo a farlo in casa in maniera davvero semplice considerando che abbiamo bisogno di un solo ingrediente: il sedano.

Per ottenere circa 80 gr di sale di sedano occorrono 4 costole di sedano scuro (quelle chiare che son tenere non sono adatte allo scopo). Procedere così: pulite e tagliate a pezzetti le costole eliminando le foglie. Ponetelo su carta forno sopra un teglia e ponetelo ad essiccare in forno, ricordate che è necessario diverso tempo e la temperatura deve essere bassa, circa 40°C e mai superiore agli 80°C (in questo caso tenere il portello un po' aperto con l'aiuto di un cucchiaio di legno) così il sale ottenuto manterrà tutti i nutrienti fra cui antiossidanti (vitamina A, C, ed E), carboidrati, fibre, sali minerali (ferro, manganese, potassio…). Ci vogliono dalle 3 alle 8 ore, vi sottolineo che, il consumo energetico è quello di una lampadina accesa.

Terminato il tempo di essiccazione togliete dal forno e fate asciugare per altre 2 ore accertandovi che sia ben secco. Frullatelo con un mixer o un macinino. Si conserverà per 6 mesi in vasetti di vetro. Per coloro che si accingono ad usarlo la prima volta e per abituare il palato è bene aggiungere un pochino di sale integrale. Come variante potete unire anche qualche foglia di origano in fase di condimento.


mercoledì 29 luglio 2015

Una mela al giorno.....

Forse avrei dovuto  proporre il proverbio "una mela al giorno, toglie il medico di torno" nella rubrica "Perchè si dice", ma ho pensato che fosse di gran lunga più utile fare un excursus sulle proprietà di questo frutto così comune sulle nostre tavole, tanto comune che nemmeno gli diamo al giusta importanza. Eppure di qualità di mele vene sono parecchie, ma, se cambia il gusto non ne cambiano le proprietà.

La pianta del melo è originaria dell'Asia, appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è uno dei frutti più consumati al mondo .  La mela ha proprietà veramente uniche ed i suoi benefici sulla nostra salute sono stati dimostrati da tempi lontanissimi. L'85% circa del peso della mela è costituto dall'acqua, mentre dal 9% al 12% è costituita da zuccheri che, per le loro caratteristiche chimiche, non hanno controindicazioni per i diabetici. Sono poi presenti vitamine molto importanti, come la vitamina A, B1, B2, C e PP, acidi organici, sali minerali e oligoelementi come calcio, cloro, ferro, rame, magnesio, zolfo, potassio, fosforo. Infine troviamo la pectina che contribuisce ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue. 

E' dunque particolarmente importante sottolineare la necessità di assumerla regolarmente in funzione preventiva riguardo ad una grande quantità di disturbi. Una ricerca italiana svoltasi all'Istituto Tumori di Genova conferma le sue proprietà antitumorali; consumare mele in buona quantità diminuisce del 21% il rischio di sviluppare un tumore. I risultati di tale studio sono stati pubblicati sugli Annals of Oncology e dimostrerebbero appunto ,che le persone che mangiano una o più mele al giorno vedono scendere di circa il 21% il rischi di ammalarsi di tumore. La varietà di mela più efficace nella prevenzione tumorale sarebbe quella renetta seguita dalla Stark Delicious e dalla Granny Smith. Tutto questo è dovuto ad una sostanza antiossidante presente nella mela, denominata procianidina, che riesce a contrastare in modo efficace l'invecchiamento delle cellule e quindi lo svilupparsi dei tumori. 

La mela può essere considerata come un farmaco che ci viene fornito dalla natura, un rimedio per molti problemi di salute; da sottolineare la quasi totale assenza di grassi ed un apporto calorico di circa 40 calorie per 100 grammi di mela. Di seguito altri benefici che la mela apporta alla nostra salute: se consumata cruda è un ottimo astringente, contiene fruttosio che viene assorbito dall'organismo umano senza bisogno dell'insulina, di conseguenza viene ben tollerata da chi ha problemi di diabete. La mela contiene la pectina, grazie a questa sostanza riesce a mantenere sotto controllo la glicemia.

 Abbassa il colesterolo pericoloso (LDL) ed aumenta la produzione di quello buono (HDL) in un tempo relativamente breve. Pare che i suoi benefici apportati alle vie respiratorie siano addirittura superiori a quelli degli agrumi. La mela previene inoltre le malattie cardiache, tra cui l'infarto; il motivo è da ricercarsi nella ricchezza di flavonoidi che come già scritto sopra hanno ottime proprietà antiossidanti. In ultimo, ma non meno importante, la mela contiene delle sostanze denominate fitonutrienti che hanno la proprietà di prevenire l'insorgere di malattie celebrali come l'Alzheimer ed il morbo di Parkinson.


mercoledì 1 luglio 2015

Laminaria Saccharina: Combatte obesità e cellulite | Salute

Le laminarie sono alghe brune o Feoficee, dal greco phoiòs (bruno) e phycos(alga), e crescono sulle rocce sottomarine della costa atlantica d'Europa e del Nordamerica. La laminaria, della famiglia delle Laminariacee, è lunga fino a 2-3 m e pesa circa 2 kg. La crescita è rapida durante tutto l'anno e si arresta solo in estate. Amano le acque fredde con un notevole ricambio idrico dovuto alle maree o alle correnti.

La riproduzione è simile a quella delle felci: i gameti maschili, liberati nell'acqua, raggiungono l'ovulo per mezzo di flagelli o ciglia vibratili e lo fecondano, dallo zigote ottenuto si forma il nuovo tallo (fusto). L'alga si attacca alla roccia per mezzo di speciali radici, chiamate rizoidi. Il fusto è diviso in frammenti a forma di nastro (fronde), che variano in forma e misura secondo le specie. Queste si distinguono esaminando il loro stipite. Per esempio, lo stipite della L. socchorino, detta cintura di Nettuno, è corto e cilindrico; la fronda, verde oliva scuro, ondulata ai margini, è persistente e cresce ogni anno a livello della base.

La L. digitoto possiede uno stipite lungo e flessuoso, una fronda spessa, verde oliva, macchiata di bruno. La L. hyperboreo possiede uno stipite grosso e rugoso. Nessuna di queste tre alghe è dannosa, anzi sono ricche di sali minerali, oligoelementi, vitamine, e ciò giustifica le numerose applicazioni medicinali e la loro utilizzazione per uso farmaceutico e alimentare (eccipienti e addensanti).
Con una miscela di queste alghe, pressate ed essiccate, si prepara il kombù, usato nella composizione di moltissimi piatti orientali.

La laminaria contiene alginati (gelatina vegetale che si ricava dalle alghe), carboidrati, minerali (specialmente iodio, fosforo, calcio e sodio) e vitamine A, B, C, D, E. Gli alginati, quando assorbono acqua, aumentano fino a sei volte il loro volume, provocando così nello stomaco una sensazione di sazietà, molto utili nelle cure contro l'obesità per calmare l'appetito. Richiamando acqua nell'intestino producono anche un effetto emolliente e lassativo di tipo osmotico. Le laminarie, come altre alghe, grazie al loro contenuto di iodio, tonificano e stimolano il metabolismo basale accelerando il ricambio con una conseguente azione dimagrante; perciò sono indicate per gli obesi e per chi soffre di ipotiroidismo. Ottime anche per combattere la cellulite.

martedì 30 giugno 2015

Benefiche alghe: Alga Spirulina

Alga Spirulina mi fa venire in mente per assonanza ovviamente, l'aspirina, forse nel tentatico di creare una rima baciata. Questa pianticella acquatica, è tutt'ora soggetta ad intensi studi, anche se molte sue speciali proprietà sono già ben note. 

Prima fra tutte perchè favorisce la perdita di peso, ma dimostra anche una forte capacità antitumorale, porta benefici alla tiroide se usata correttamente ma soprattuto permette di essere usata come un forte integratore alimentare con capacità ricostituenti perchè ricca di vitamine e sali minerali.  Appartiene alla famiglia delle Aghe verdi-azzurre. 

Di questa famiglia, due sono le specie utilizzate, la spirulina maxima e spirulina plantensis, per la preparazione di componenti a scopo alimentare come ad esempio integratori per la ricchezza molto vasta di vitamine, proteine, carotenoidi, minerali e acidi grassi essenziali contenuti in essa.  Studi recenti sembrano dar credito  all'ipotesi fatta da alcuni ricercatori su come l'estratto acquoso della spirluina sia in grado di ostacolare la riproduzione del virus dell'HIV-1 (AIDS),  non solo,  una ricerca in Bielorussia ha dimostrato la capacità di quest'alga di combattere l'accumulo di radiazioni nell'uomo, portando a riscontrare risultati positivi nelle urine dei pazienti.   

 L'alga spirulina possiede diverse capacità integratore alimentare, per portare una sostanziale riduzione della fatica e della spossatezza grazie ai suoi contenuti: proteine (50-70%), carboidrati, vitamine (A, E, B12, B3,B1, acido folico), clorofilla, rame, magnesio, zinco, potassio, calcio spirulan (il calcio spirulan, è un polisaccaride a cui vengonoattribuite le proprietà antivirali della spirulina). L'impiego terapeutico dell'alga contro i tumori è suggerito da diversi test clinici per patologie riguardanti la bocca, malattie neurogenerative e per combattere l'invecchiamento precoce. Ma non solo perchè permette una sostanziale riduzione dell'ipercolesterolemia totale e per la riduzione del peso corporeo, inoltre è un potente antiossidante e come tale contribuisce a combattere numerose patologie, consigliamo un uso moderato per il contenuto di iodio per chi è affetto da problemi alla tiroide.


mercoledì 20 maggio 2015

Camomilla, usi comuni e la ricetta di un vino delizioso che se ne ricava

Matricaria viene da matrix, "utero", e indica l'uso che ne facevano gli antichi; chamomilla deriva dal greco khamaimelon, che significa "melo che cresce a livello del terreno" . La camomilla è una delle più antiche piante medicinali ed era già nota in epoca precristiana. Lo stesso nome, matricaria, è dovuto alle sue proprietà emmenagoghe, atte cioè a promuovere la mestruazione. Proprietà che, scoperte empiricamente in un lontano passato, sono state confermate ai giorni nostri da sofisticati esperimenti in laboratorio.


Caratteristiche e proprietà 
Si tratta di una pianta erbacea, annua, profumata, appartenente alla famiglia delle Composite. Le radici hanno forma conica. Il fusto, alto 50 cm nelle piante spontanee e circa 80 cm in quelle coltivate in terreni adatti, è eretto, liscio alla base e ramificato alla sommità. Le foglie sono prive di gambo e a forma di penna con sottilissime incisioni. I fiori sono riuniti a grappolo, e di due tipi: quelli esterni, a forma di piccola lingua, sono bianchi, quelli interni, gialli. . La camomilla si trova ovunque fino alla zona submontana, nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, nei campi coltivati a grano. Cresce soprattutto in terreni calcarei. . Può essere coltivata dalla pianura alla collina in zone ben esposte al sole. Cresce bene in terreni mediamente composti e ricchi di sostanza organica. Tollera i terreni salini, si adatta invece male ai terreni acidi. Non soffre se coltivata in terreni asciutti. I fiori, detti a capolino, si raccolgono all'inizio della fioritura, in maggiogiugno, staccandoli con le unghie o con appositi pettini. E bene non superare il periodo indicato perché all'inizio della fioritura i boccioli hanno un contenuto di principi attivi sei volte maggiore, rispetto ai fiori a fine fioritura; inoltre, allo stato di maturazione avanzato, tendono, con l'essicamento, a staccarsi dal capolino. I capolini si essiccano rapidamente in 2-3 giorni su telai disposti in luoghi aerati e all' ombra. Il prodotto deve essere maneggiato con cura perché secco è molto friabile. Si conserva in recipienti di vetro al riparo dalla luce. I principi attivi contenuti sono olio essenziale (azulene), apigenina, sostanze amare, mucillagini, sali minerali e vitamine. La camomilla ha proprietà sedative, digestive, antircumatiche, antinevralgiche e combatte la febbre.

Utilizzo
In cucina la camomilla è poco usata. Interessante questo vino alla camomilla: mettere 120 g di fiori di camomilla, 7 dl di vino bianco dolce e 5 cucchiai di succo ristretto di pera in un vaso per conserve e chiudere ermeticamente. Conservare per una settimana in un luogo non troppo fresco. Filtrare, imbottigliare e chiudere bene. Il vino alla camomilla può essere refrigerato e servito come aperitivo, spruzzato di champagne e spumante, oppure come dissetante spruzzato d'acqua minerale. Ovviamente, molto più numerosi gli usi della camomilla nella medicina popolare.

Elisir contro il nervosismo e l'insonnia: fare sciogliere in 7 dl d'acqua 800 g di zucchero, facendo scaldare senza mai far bollire. In 2 dl d'alcol a 95° mettere a macerare per 5 o 6 giorni, agitando ogni tanto, i seguenti ingredienti: 100 g di fiori di camomilla, 5 g di buccia d'arancia amara, 2 g di cannella. Filtrare, strizzare bene le erbe che vi sono state in macerazione e aggiungere il liquido allo sciroppo. Scuotere il recipiente per amalgamare bene il tutto, poi lasciare riposare qualche giorno prima dell'uso. Berne un bicchierino quando serve.

Infuso: in una tazza d'acqua bollente mettere in infusione un pizzico di fiori di camomilla e un pezzetto di scorza d'arancia, avendo cura di usare solo la parte gialla. Dopo circa 5 minuti filtrare il liquido e berlo dopo averlo addolcito con zucchero o miele. E utile contro la febbre intermittente, la nevralgia e per calmare i dolori causati dalle coliche epatiche.

Quando gli occhi sono irritati e stanchi, si facciano degli impacchi inzuppando due faldine di cotone idrofilo nell'infuso precedente, ovviamente non zuccherato. Applicare gli impacchi rimanendo distesi per almeno un quarto d'ora. In cosmetica, la camomilla viene usata per schiarire i capelli.

Per mantenere ai capelli biondi o castani dei bei riflessi dorati, basta aggiungere al normale shampoo, una tazzina di infuso ristretto di camomilla. La schiuma deve essere lasciata sui capelli almeno 5 minuti prima di procedere alla sciacquatura.

Lozione per schiarire i capelli: mettere a macerare in 1/2 litro di vino bianco 25 g di fiori di camomilla e 15 g di decotto di rabarbaro (si ottiene facendo bollire 5 g di radice in un po' d'acqua). I capelli vanno lavati e sciacquati, quindi frizionati a lungo con la lozione.

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