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venerdì 25 dicembre 2015

Tonico, depurativo,drenante: il sedano rapa

Avete mai assaggiato e cucinato il sedano rapa? E' una qualità di sedano cicciotto e bitorsoluto, fresco e delicato, croccante e appetitoso. Buonissimo da consumare esclusivamente a crudo sia come contorno che mescolato ad altre insalate. Oggi lo si trova in quasi tutti i supermercati, ed è ricchissimo di proprietà digestive, toniche, rimineralizzanti, da non far mancare sulla nostra tavola soprattutto in estate. 


La ricchezza delle sue proprietà è dovuta al fatto che il suo ciclo di crescita è più lungo rispetto agli altri ortaggi, per questo assorbe dal terreno molti principi attivi depurativi e sali minerali stimolanti, tra cui magnesio, manganese, iodio, ferro, rame, potassio, sodio, calcio, fosforo, preziosi per il metabolismo di surrene e pancreas, oltre alle vitamine A, B, C, indispensabili per conservare l’elasticità dei tessuti e combattere l’azione invecchiante dei radicali liberi. Per quanto ancora sconosciuto a molti, durante il Medioevo  e il Rinascimento il sedano rapa veniva usato come un vero e proprio medicinale. Contiene pochissime calorie (solo 23 per 100 grammi di prodotto) ed è ritenuto persino afrodisiaco.

Potete centrifugarlo, dopo averne eliminato la buccia e depurerete surrene e pancreas. Per un mese, bevete mezzo bicchiere di succo centrifugato fresco prima dei pasti principali. Drenante di reni e fegato, regola anche i processi digestivi e stimola l’attività del surrene, aumentando la resistenza allo stress.

 ATTENZIONE: il consumo quotidiano di succo di sedano rapa va evitato durante la gravidanza, visto che questo ortaggio ha anche la capacità di promuovere le contrazioni uterine. Lo stesso vale per i piatti a base di sedano rapa fresco, ugualmente sconsigliato alle gestanti.

Il sedano rapa deve essere consumato sempre e solo fresco, poiché la cottura distrugge le vitamine di cui è ricco. Ottimo da abbinare allo yogurt ed erba cipollina, un pizzico di curry,  sale e pepe a piacere da gustare come contorno o da solo come antipasto: oltre a stimolare pancreas e surrene, è anche un ottimo alleato contro la pigrizia intestinale.

domenica 25 ottobre 2015

La linfa d'acero un potente elisir per la salute del nostro organismo

Grazie al diffondersi della cultura americana tutti abbiamo conosciuto un classico delle abbondanti colazioni americane: lo sciroppo d'acero che viene  versato sui pancakes. Lo sciroppo d'acero si ottiene dalla sua linfa ed è un elisir davvero prezioso per la salute: un rimedio rimineralizzante efficacissimo contro l’invecchiamento cellulare, ottimo contro l'obesità in quanto elimina l’adipe e i liquidi in eccesso ed in più eccellente sostituto dello zucchero per chi accusa rialzi di glicemia. Inoltre, questo sciroppo è molto utile anche in caso di gastrite, di costipazione intestinale e di colite spastica.


Lo sciroppo d’acero si ottiene facendo bollire la linfa estratta all’inizio di primavera dall’Acer saccharum e dall’Acer nigrum: sappiate che gli alberi devono avere almeno 80 anni di vita e per produrre un litro di sciroppo sono necessari almeno 40 litri di linfa, un liquido dal colore ambrato, dolce ed aromatico. Nella medicina antroposofica è usato da sempre per depurare e disintossicare l’organismo, mescolandone un cucchiaio a qualche goccia di succo di limone, aggiungendo un cucchiaio di sambuco, un po’ d’acqua naturale e bevendo il preparato la mattina per cicli di un mese.

Grazie ad un approfondito studio condotto dall'Università di Rhode Island si è scoperto che i composti chimici utili per la salute contenuti nello sciroppo d’acero, sono circa una ventina. Addirittura sembra che questi composti benefici  si formino quando l’acero viene inciso per far sgorgare la linfa, ovvero nel momento in cui l’albero mette in atto una sorta di meccanismo di difesa che provoca la secrezione di composti fenolici: sono loro le vere risorse del sistema immunitario dell’albero e noi, assumendoli, li trasformiamo in uno scudo verde per la nostra salute.

Lo sciroppo d’acero è ideale anche per chi pratica sport. Va diluito in acqua e assunto sia prima dell’allenamento come integratore di zuccheri a rapido assorbimento, che durante l’attività fisica, come integratore di minerali. È anche un ottimo dolcificante per i bimbi, fin dallo svezzamento. La sua ricchezza in minerali e il suo sapore lo rendono sicuramente migliore dello zucchero raffinato.

giovedì 11 giugno 2015

Excursus sui macerati glicerici

I Macerati, estratti dalle gemme delle piante, stimolano il sistema immunitario e ricaricano di energia. Si preparano per infusione della droga allo stato fresco all’interno di un contenitore ove vi è una miscela di alcool e glicerina in quantità da determinare un rapporto costante di 1:20 tra la quantità equivalente di droga essicata e il gemmo derivato finale. Si aspetta che il liquido decanti per spremere il residuo, dopo aver miscelato i liquidi ottenuti si lascia riposare ulteriormente per 48 ore per poi filtrare. I prodotti finiti, se conservati nel modo corretto, al riparo da luce ed ermeticamente sigillati, preserveranno le loro proprietà anche per 5 anni dalla loro preparazione.

Vediamo oggi Abete bianco e Acero campestre
ABETE BIANCO
Le gemme di questa pianta stimolano la produzione di globuli rossi, l'accrescimento della statura e il fissaggio del calcio nelle ossa. Hanno inoltre un'azione rimineralizzante e ricostituente. Se ne assumono 30-50 gocce 1-3 volte al giorno, secondo l'età del soggetto. Se il rimedio deve essere assunto per periodi prolungati insieme ad altri gemmoderivati, prendere 50-70 gocce al giorno.

ACERO CAMPESTRE
Le gemme possiedono un'azione terapeutica che si ricolge ai vasi arteriosi, al sistema nervoso centrale e periferico, alle vie biliari e al metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Inoltre favoriscono l'eliminazione delle sotanze tossiche dall'organismo, sostengono il sistema immunitario e migliorano le condizioni generali dell'organismo. Se ne assumono 30-50 gocceuna volta al giorno, in associazione con altri gemmo derivati (attenzione questo gemmoderivato non va assunto per più di 40 giorni consecutivi).


giovedì 16 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Equiseto

Il nostro excursus relativo alle erbe in tintura, infuso e olio essenziale ci porta oggi a parlare brevemente  dell'equiseto o coda cavallina.
EQUISETO
Se ne usano le parti aeree. Ha proprietà diuretiche, depurative, tonificanti, rimineralizzanti (per ossa unghie, denti e capelli). La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto stto forma di estratti standardizzati in silicio soprattutto per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico e disintossicante può essere utlizzato l'estratto fluido. Assumere 2-5 gr (1 gr=57 gocce) di estratto fluido 2-3 volte al dì, per 2 mesi; ripetere 3 volte l'anno.
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