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sabato 21 novembre 2015

Pietre e cristalli Tormalina rosa e verde

TORMALINA ROSA
Proprietà: è la pietra del cuore, infonde fiducia nel futuro e negli amori, che potranno essere vissuti con slancio e gioia, senza paure
Disturbi: fluidifica il sangue e combatte  l'insonnia; porta sollievo nel caso di vene varicose; sfiamma gli ascessi e rinforza il cuore
Associazione con i chakra: secondo e quarto






TORMALINA VERDE
Proprietà: rinforza il sitema nervoso e stabilizza le emozioni, riduce stress e stanchezza fisica e mentale
Disturbi: regolarizza la pressione del sangue e previene la febbre; rafforza il sistema immunitario
Associazione con i chakra: secondo, terzo e quarto

mercoledì 28 ottobre 2015

Depurare il corpo e aiutare il cuore, ecco il benefico melograno

Il melograno è uno dei cibi più antiossidanti che la natura di offre e questo grazie ai flavonoidi  in esso contenuti (quantità di gran lunga superiore rispetto ai mirtilli, tè verde e al vino rosso) e del suo apporto di vitamine (A, C e del gruppo B), sali minerali (soprattutto potassio, fosforo e ferro), grazie ai quali apporta un'efficace azione antinfiammatoria e preventiva nei confronti delle malattie da raffreddamento. Ma la sua qualità più spiccata è quella di contrastare le malattie cadiovascolari.

Forse vi sembrerà strano ma gli studi hanno stabilito che non sono tanto i semi a racchiudere i principi attivi efficaci a ridurre il rischio dell’insorgenza delle malattie cardiovascolari, ma la buccia e soprattutto la membrana bianca che li avvolge. Dunque per usufruire di tutti i principi è consigliabile assumere l’estratto del frutto intero anziché solo quello dei semi. Il consumo regolare di succo di melagrana agisce sul controllo dell’ispessimento dell’arteria carotide e sulla diminuzione delle lesioni aterosclerotiche. I polifenoli presenti nel melograno hanno un’azione sbloccante sui grassi che si accumulano sulle arterie e favoriscono un netto miglioramento della circolazione e un abbassamento del colesterolo, sia di quello LDL (considerato nocivo) che di quello totale.


Grazie al melograno sono stati evidenziati notevoli miglioramenti dell’elasticità dei tessuti in particolare nei soggetti diabetici, obesi e affetti da sindrome metabolica. Non solo, il melograno è anche  un buon rimedio poichè è un buon regolatore della pressione sanguigna. La presenza di acido ellagico pare che agisca anche sulla formazione di alcune forme tumorali, in particolare sulle neoplasie della prostata, del seno e del colon, prevenendone l’insorgenza o riducendone lo sviluppo. L’azione sinergica di antociani, tannini e acido ellagico avrebbe poi un effetto benefico anche a livello neuronale: nelle patologie del cervello come l’Alzheimer, nel trattamento della depressione e degli sbalzi d’umore. Inoltre ha caratteristiche detossificanti e drenanti (grazie al potassio). Essendo un frutto alcalino,  regola l’equilibrio acido basico: per questo è consigliato per tonificare lo stomaco e negli stati di acidità gastrica, spesso indotti da un consumo eccessivo di zuccheri raffinati e proteine.

Provate ad aggiungere i semi di melagrana al risotto: alleggerisce le funzioni gastriche e migliora la digestione, evitando reflusso e acidità. Procedete così: fate un soffritto di porro o scalogno tritato finemente e, quando inizia a imbiondire, aggiungi una manciata di riso; porta a cottura il risotto aggiungendo poco alla volta del brodo vegetale bollente e, a fine cottura, unite un bicchierino di succo e 2-3 cucchiai di chicchi di melagrana. Proseguire la cottura per altri 2-3 minuti e servi.

martedì 25 agosto 2015

Pietre e cristalli, Lapislazzuli

Nell’antico Egitto si riteneva che il suo blu profondo fosse il colore dei Re e che la sua luce cosparsa di punti dorati mettesse in connessione con il divino. La polvere di Lapislazzuli veniva impiegata per tingere le stoffe destinate al Faraone, e anche in medicina per combattere i disturbi mentali e purificare l’anima.

LAPISLAZZULI
Caratteristiche: silicato di sodio; sistema cubico; masse compatte, rari i cristalli ottaedrici; colore: da blu scuro fino a blu verdastro in associazione a calcite (venature bianche) e pirite (inclusioni dorate). Può essere confuso con l'azzurrite e la sodalite.

Proprietà: viene considerata la pietra della comunicazione con gli spiriti guida, dà saggezza, chiarezza mentale e facilita l'apertura dei chakra; riattiva l'energia fisica, conferisce forza e combatte la depressione, lo stress e l'ansia; aumenta la creatività ed equilibra le emozioni.
Disturbi: abbassa la pressione sanguigna e la febbre; combatte la laringite e le infiammazioni dei nervi; regola la lacrimazione degli occhi.
Associazione con i chakra: quinto e sesto


martedì 21 luglio 2015

Verbena o Vervain, il fiore di Bach per chi persegue fanaticamente i propri ideali

La Verbena officinalis o Vervain, è una delle piante più diffuse in Europa.  E' piuttosto robusta e presenta piccoli fiori color lilla-malva. E' il fiore di Bach cui si adatta la parole chiave  “fanatico”, ma può essere anche visto come un predicatore, un informatore, missionario o un martire.

I caratteri Vervain hanno un travolgente entusiasmo, di solito impegnati in iniziative sociali,  idealisti, sono scattanti, veloci, attivi, irascibili, nervosi, mentre parlano si muovono spesso e cercano sempre “seguaci”. Se però non sono in sintonia con se stessi  esagerano con l'iperentusiasmo cercando perciò di convincere gli altri ad andare verso la loro causa. Rifiutano però la sconfitta a vanno avanti per molto prima di arrendersi. Questo modo di comportarsi porta con sé molta pressione, sfiancando il prossimo,  la loro esagerazione stanchi i loro "adepti", i quali alla fine li abbandonano.


Son caratteri che si irrigidiscono e difficilmente ascoltano le idee all’esterno, perseguendo fanaticamente solo le loro. Ecco che questo fiore di Bach porta benefici fondamentali per costruire un percorso e ripartire, armonizzando la parte alta del corpo, facendo silenzio tra le perturbazioni mentali; ingenera tolleranza e lungimiranza nella vita, saggezza, relax e moderazione, creando opinioni ben salde, ma flessibili.

• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Entusiasmo eccessivo, l’ipereccitazione, iperattività e rigidità.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Moderazione e calma, capacità di rilassarsi, tolleranza e flessibilità. Il dott. Edward Bach indicata così l’effetto benefico del rimedio: “… I grandi successi si ottengono più con la sostanza che non con l’azione… ”.

E' particolarmente adatto per chi ha idee e principi ben radicati che ritengono giusti e che sono disposti a cambiare molto raramente. Queste persone sono pertanto dedite totalmente a un'idea o al lavoro, hanno coraggio e costanza; per questo viene usato nei casi in cui lo smodato entusiasmo svii l’individuo con il conseguente insorgere di stanchezza.

Sono coloro che hanno i nervi a fior di pelle, non amano ascoltare i consigli altrui, si irritano facilmente, sono ipertesi e non riescono a rilassarsi. Nei bimbi ipercinetici questo fiore è usato con successo, inoltre viene utilizzato nei trattamenti di mal di testa dovuto ad una tensione muscolare e nervosa, per fibromialgie, crampi muscolari e diarrea. Prezioso per coloro che tendono ad essere troppo e si attaccano alle “questioni di principio”, che cercano la sfida e contemporaneamente la meta, che hanno una forte volontà e sono ribelli e sono disposti a sacrificare la vita per il successo dei loro ideali e per il bene dell’umanità.

domenica 14 giugno 2015

Aminoacidi, Citrullina

No, non è un nome di fantasia o un nome buffo è proprio il nome di un aminoacido. 
CITRULLINA
Esplica le sue funzioni soprattutto nel fegato. Come altri aminoacidi, la citrullina è coinvolta nel ciclo dell'urea, favorisce l'eliminazione di ammoniaca ed è coinvolta nella funzionalità delle difese immunitarie. 


Si trova negli alimenti ricchi di proteine ed è altamente presente anche nelle angurie e una sua carenza può causare stanchezza estrema, sonno e debolezza muscolare. Quando viene ingerita dal corpo, si trasforma in ossido nitrico e arginina, entrambi elementi essenziali per lo sviluppo umano, per un cuore e un corpo sano. 

L'ossido nitrico è importantissimo per il corpo poiché regola il flusso del sangue ed è responsabile per la consegna di ossigeno al cervello, polmoni, reni, fegato, muscoli e organi vitali. Aiuta anche a mantenere una pressione arteriosa sana, cosa essenziale per avere un cuore sano, e a coagulare regolarmente il sangue presso il sito delle lesioni. L'ossido nitrico aiuta anche il sistema immunitario del nostro organismo, perché uccide i batteri, e la salute delle ossa aumenta notevolmente con l'integrazione di citrullina, e quindi di ossido nitrico, perché aiuta la produzione di midollo osseo e a prevenire lo sviluppo di cellule tumorali.


sabato 25 aprile 2015

Prezzemolo per rimedi medici e ghiotte salse

Petroselinum deriva dal greco petroselinon, che significa "sedano delle pietre". Sativum significa "adatto ad essere coltivato" . Originario della Sardegna, il prezzemolo è noto fin dall' antichità. Petroselinum sativum i Romani lo chiamavano Apium petroselinum e non è ben chiaro, quando si riferivano al suo uso culinario, se intendessero davvero questa pianta o non invece l'appio, cioè il sedano. Il prezzemolo, infatti, sembra fosse più adatto a onorare le tombe dei defunti e a intrecciare corone di gloria che a condire. E' dal medioevo però che il prezzemolo si fa onnipresente in cucina, tant' è vero che sorge il modo di dire "essere come il prezzemolo" , per indicare qualcuno che ci troviamo sempre tra i piedi.


Caratteristiche e proprietà 

E una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere; ha fusto eretto, è alta da 15 a 80 cm, è biennale se coltivata, perenne se spontanea. La sua radice ha forma di cono rovesciato mentre le foglie, di un bel verde brillante, hanno i margini frastagliati e sono di forma vagamente triangolare. I fiori, riuniti in ombrelle, sono bianco-verdastri e sbocciano da maggio a luglio; il frutto è costituito da due parti secche contenenti ognuna un seme (diacheno). Da tutta la pianta emana un piacevole aroma. Il prezzemolo, che è una pianta rustica, cresce bene in qualsiasi terreno anche se predilige i luoghi freschi e ombrosi. Le foglie si possono essiccare, disponendole in strati sottili, in luogo all' orribra, riparato ed aerato. Possono essere anche utilizzati gli essiccatori a corrente d'aria calda. il prodotto va conservato in recipienti di vetro o porcellana. Il prezzemolo è ricco di ferro, calcio, potassio, vitamine A e C. E ben dotato di clorofilla. Ha proprietà antianemiche, aperitive, diuretiche, stimolanti, toniche, antibiotiche, antibatteriche e deodoranti. Consumato in grandi quantità può essere velenoso e addirittura letale. Non è il caso però di preoccuparsi: nessuno si sogna di mangiarne a chili.

Utilizzo 

Le parti della pianta da utilizzare sono le radici, le foglie e i semi, questi ultimi sempre allo stato secco. In cucina, il prezzemolo viene usato quotidianamente su un gran numero di pietanze ed entra come ingrediente in moltissime salse. Una delle più conosciute è il piemontese bagnet verd, che si serve come contorno al bollito misto. Si prepara, oltre che col prezzemolo, con aglio, rosso d'uovo, mollica di pane bagnata nell'aceto e filetti d'acciuga, il tutto va tritato finemente, amalgamato con cura e condito con olio d'oliva, sale e pepe.
Lo zimino, tipico della Liguria e della Toscana, riunisce in olio o burro o strutto, prezzemolo, aglio, spinaci, bietole, sale e pepe. Serve per accompagnare cibi di magro, soprattutto a base di pesce.
Lo zogghiu, salsa tradizionale siciliana per pesci o carni alla griglia, è composto da aglio, menta e prezzemolo pestati nel mortaio; si unisce sale e pepe quindi si stempera con olio e aceto, amalgamando il tutto.
La francese maionese verde si confeziona aggiungendo a una normale maionese degli spinaci lessati, strizzati e passati al setaccio nonché un trito di basilico e prezzemolo.
La greca skordalia si prepara con spicchi d'aglio pestati nel mortaio con una patata bollita, prezzemolo e mandorle pelate. A questo pesto si aggiungono olio e aceto e infine si condisce con sale-e pepe. E ottima sulle uova sode.
Il prezzemolo è anche un rimedio empirico nella cura di un gran numero di disturbi.
 Per calmare il male di denti provocato dalla carie bisogna tritare un pizzico di prezzemolo, unirvi una goccia d'olio d'oliva e una puntina di sale. Dopo aver mescolato bene si procede alla medicazione del dente: in breve il dolore si farà meno pungente sino a scomparire del tutto.
Per risolvere rapidamente un ascesso doloroso si prepara un cataplasma versando in un cucchiaio d'aceto una grossa manciata di foglie e gambi di prezzemolo tagliati a pezzi. Il miscuglio deve essere disposto sopra una pezzuola di tela e applicato sull' ascesso. Il cataplasma deve essere rinnovato due o tre volte al giorno sino alla risoluzione del malanno.
Per guarire una contusione occorre lavare la parte colpita, almeno tre volte al giorno, con spirito canforato, quindi applicare un cataplasma ottenuto facendo bollire una o due manciate di foglie e gambi di prezzemolo fresco tritati grossolanamente. Quando il liquido è quasi del tutto evaporato, si versa il decotto sopra una pezzuola di tela, lo si lascia intiepidire e lo si applica sulla parte malata. Quando una puerpera vuole arrestare il flusso latteo è sufficiente che applichi al seno un cataplasma a base di foglie fresche e gambi di prezzemolo contusi.
Un rimedio semplice ed efficace per arrestare l'emorragia dal naso consiste nell'introdurre nelle narici un batuffolo di cotone intriso di succo di prezzemolo.
Contro le mestruazioni troppo abbondanti e dolorose, il miglior rimedio è rappresentato dai semi di prezzemolo somministrati in infuso. Bisogna versarne 20 g in una tazza d'acqua calda, filtrare il liquido e berlo.
Quando la pressione sanguigna è troppo alta si può normalizzarla bevendo ogni giorno, in tre volte, un infuso preparato con 30 g di semi di prezzemolo versati in 200 g d'acqua bollente. L'infuso va sorbito tiepido.
Le punture d'insetti vanno strofinate con qualche foglia fresca e contusa di prezzemolo oppure pennellate con succo di prezzemolo.
Contro l'acidità di stomaco si può bere, al termine d'ogni pasto, una tazza d'acqua bollente in cui sia rimasto in infusione per 10 minuti un pizzico di semi di prezzemolo.
Per finire, due particolarità che si riferiscono agli animali: i conigli sono ghiotti di prezzemolo e le loro carni risulteranno più profumate se ne verrà mescolato un poco all' erba somministrata loro giornalmente mentre, al contrario, per i pappagalli il prezzemolo è un veleno mortale.

giovedì 5 marzo 2015

Aglio selvatico o Aglio Orsino

L'aglio orsino ritenuto un pianta magica in passato, possiede tutte le proprietà dell'aglio coltivato in concentrazioni più elevate. Era già nota ai Celti e ai Germani e contiene un elevato tenore di vitamina C oltre alle ottime proprietà dimagranti.


Uso interno: depurativo, ipotensivo, antisettico, antielmintico, diuretico, dimagrante e ipoglicemizzante, ipolipemizzante (abbassa il tasso di colesterolo cattivo: LDL, e aumenta il buono: HDL).

Uso esterno: rubefacente, disinfettante.

Si usa per abbassare la pressione arteriosa e stimolare la circolazione del sangue, in caso di arteriosclerosi, artrite e reumatismi. Ottimo contro i problemi intestinali, come mal di stomaco e flatulenza. Favorisce la digestione, libera le vie respiratorie. Antiaggregante piastrinico, aiuta a combattere la formazione di ateromi (placche aterosclerotiche). Pare che i suoi composti di zolfo proteggano dall'insorgenza di tumori.


In fitoterapia si utilizzano soprattutto le parti aeree, il bulbo e l'essenza. Ricchissimo di olio essenziale solforato, particolarmente ricco di vitamina C, solfuro di vinile, sali, allicina, è un antimicrobico molto potente e un antibiotico naturale.

Dosaggio:
 - Il bulbo è impiegato nella preparazione di tinture, sciroppi, decotti e cataplasmi. Consumato crudo, permette di conservare un massimo di vitamina C. Tritato nel latte, il bulbo svolge la funzione di vermifugo. Funge inoltre da antisettico intestinale ed è efficace per bloccare i meccanismi di fermentazione dell'intestino, favorendo la normalizzazione della flora intestinale. Il bulbo viene anche impiegato per combattere le malattie della pelle, l'eczema e i foruncoli.

- L'essenza è utilizzata con azione rubefacente (provoca l'arrossamento della cute a scopo terapeutico) contro i dolori reumatici, ma anche come disinfettante dell'aria in ambienti interni.

- Le foglie fresche possono essere aggiunte a preparazioni gastronomiche per combattere diarree croniche e acute, ma anche costipazione intestinale causata da crampi interni. Poiché le foglie sfioriscono molto rapidamente, devono essere raccolte appena prima della fioritura.

- L'essenza dell'aglio orsino può essere impiegata per frizioni in caso di dolori reumatici e nevralgie, compreso il mal di testa. È necessario far macerare 30 g di aglio schiacciato in 25 cl di aceto di vino per una decina di giorni.

- Per uso esterno, gli spicchi d'aglio piegati fanno sparire calli, duroni e verruche.

- In capsule, favorisce la digestione, aiuta a ridurre la pressione arteriosa e stimola la circolazione del sangue.

- In infusione facilita la digestione ed è anche un rimedio contro gli ascaridi (vermi intestinali).

Controindicato in caso di irritazione gastrica, intestinale o urinaria. Non deve essere utilizzato da soggetti colpiti da malattie cutanee. Sconsigliato alle persone affette da infiammazioni delle vie respiratorie. Vietato alle donne incinte e a quelle che allattano e deve essere utilizzato con cautela nei bambini.  Non esistono controindicazioni, o quantomeno effetti indesiderati noti, legati al consumo di aglio orsino, se assunto alle dosi prescritte. Si raccomanda di consultare sempre un medico o un farmacista. Un consumo eccessivo del prodotto può provocare crampi addominali.




giovedì 15 maggio 2014

Come raddoppiare le nostre energie | Psicopittografia

Abbiamo più volte insistito sulla necessità di conoscere, osservare e capire se stessi. E' un esercizio di grande valore che assume grande importanza nei confronti della salute e delle energie.

Supponiamo che noi lavoriamo con accanimento a casa o in ufficio. I nervi sono tesi al massimo, ci gira la testa, stiamo per esplodere. Che cosa possiamo fare? Possiamo liberarci completamente grazie al potere pratico della conoscenza di sè. Ecco come: rendiamoci coscienti del fatto che stiamo per esplodere e che siamo sotto pressione. E' uno stato di coscienza completamente diverso da quel che possiamo immaginare. Significa che ora noi possiamo vederci in questo stato nevrotico. Diveniamo per la prima volta coscienti del nostro stato frenetico. [Immagine mentale 70]


Ora, la coscienza del nostro stato di frenesia ci dà il potere su di esso. Noi non possiamo controllare uno stato col quale ci siamo identificati, ma c'è in noi un Io impeturbabile che può tenersi in disparte e osservare un altro Io, quello frenetico. E' la coscienza di sè. E' ciò che ci dà la padronanza. Quando siamo coscienti di uno stato di frenesia, possiamo vedere la differenza tra uno stato frenetico e uno stato di calma. Quando invece non siamo coscienti del nostro stato di pressione, noi pensiamo a torto che sia il solo che esista. Plachiamo quindi liberamente questo stato di pressione. Attraverso un atto volontario pensiamo, agiamo e parliamo con clama. E' una cosa che possiamo fare e che ci aiuterà a distruggere il quadro della frenesia.

Possiamo stabilire nuovi piani di lavoro e raddoppiarne l'efficacia. Le nostre energie non si disperderanno più in emozioni negative. Esse sono ora incanalate in un percorso costruttivo.

venerdì 11 aprile 2014

Cosa sono i cristalli? | Pietre e cristalli | Cristallioterapia

I cristalli sono una forma assunta da certi solidi naturali. Perchè nasca un cristallo occorrono dei minerali (uno o più) e dei fenomeni energetici (quali calore, pressione, fusione, fissione): questi agiscono sui primi trasformandoli e facendo assumere le loro forme geometriche perfette, straordinariamente regolari. Non sempre i minerali hanno forma cristallina perciò molti aggregati di minerali (rocce) non hanno la struttura geometricamente perfetta dei cristalli. Per esempio l'oro non ha struttura cristallina, il quarzo sì. Tuttavia qualsiasi minerale presente sulla Terra e qualsiasi aggregato di minerali è stato ed è il continuo assoggettato a "scariche" di energia che il minerale o l'aggregato assorbono, a volte trasformandosi a volte no.

 Le rocce ignee o eruttive, derivate da magma fuso, sono diventate tali in seguito all'accumulo di sostanze contenute nell'acqua e sciolte dall'energia chimica. L'energia è dunque la causa dell'origine di certe rocce. Anche quando non ne provoca la nascita o la trasformazione, l'energia si accumula comunque in esse in quanto le rocce sono costituite da atomi e, quindi, da centri di energia che non restano passivi di fronte a fenomeni quali il riscaldamento o la pressione. Se il riscaldamento e la pressione sono rilevanti, le rocce si trasformano o si frantumano; se non sono rilevanti, le rocce in apparenza rimangono inalterate, ma nella realtà i loro atomi hanno immagazzinato calore e pressione. Se teniamo in mano una pietra , questa si riscalda, se la mettiamo nel forno di casa è possibile osservare come già in alcuni casi essa si alteri. Ma ogni alterazione richiede e libera energia. Ecco dunque il motivo dell'uso dei cristalli per curare il corpo, ma anche la psiche, dell'uomo. Fra  cristalli e uomo c'è uno scambio di energia: il cristallo cede la propria e l'uomo la assorbe a sua volta. Se si riflette su questo particolare, si comprenderà il perchè della necessità di "pulire" i cristalli che abbiamo appena comperato e di "pulire" quelli che usiamo.
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