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lunedì 2 maggio 2016

La pesca del Giunti, la poi segnà ner buo al gatto, ,'arzo nn'è bello, lasciarsi scoscendere

La pesca del Giunti, la poi segnà ner buo ar gatto, l'arzo nn'è bello, disse quel rospo, lasciarsi scoscendere sono tutti straordinari modi di dire nati da altrettante situazioni particolari, tutte da scoprire.


LA PESCA DEL GIUNTI: cioè "acqua fino ai coglioni e pesci punti". E' un modo di dire proverbiale per prendere in giro i pescatori che tornano a casa con le mani vuote

LA POI SEGNA' NER BUO AR GATTO: la prevedibile difficoltà di convincere il gatto a sottoporsi a un'operazione del genere dà l'idea della cosa eccezionale, che avviene raramente. E' un modo di dire analogo a "segnarla con carbon bianco", ma quanto più efficace! Molto diffuso a Livorno

L'ARZO NN'E' BELLO, DISSE QUEL ROSPO: in genere si sottintende il resto della frase che precisa la circostanza, e cioè: "quando vide il contadino che auzzava un palo". Si dice nel Casentino per indicare una faccenda che promette male, come appunto dovette intuire il rospo vedendo il contadino che appuntava il palo per infilzarlo.

LASCIARSI SCOSCENDERE: cedere, lasciarsi persuadere






sabato 27 febbraio 2016

ANTONIO E LO SPOLVERINO BLU

Antonio indossa uno spolverino blu, uno spolverino che mi ricorda quelli indossati dai vecchi vetrai, intenti nel loro lavoro in ampie botteghe, dove le schegge di specchi e vetri colpite dal sole, si trasformavano in prismi diffondenti arcobaleni di luce colorata. Erano botteghe dove odori di colla e polvere si mischiavano in armonico profumo, proprio di quell'attività. Ma lo spolverino di Antonio non è adibito a quell'uso.

Egli lo indossa per un ben preciso scopo: andare sotto l'albero del gelso a raccogliere le scure more, che sugose occhieggiano dietro le larghe foglie, vestito di rami flessibili. Le more del gelso cadono nelle mani di Antonio, che le ripone sapientemente in una grande ciotola di plastica bianca; sono così mature che a volte il loro sanguigno succo gli tinge le mani e le gocce purpuree macchiano lo spolverino blu.


Le mani di Antonio sono grandi e forti, costellate di qualche legnoso nodo come il tronco del gelso, ma pur nella loro ampiezza, esse sono delicate e leggere, tanto che le fragili more vi trovano morbido letto. Da sotto il gelso si sente Antonio che parla con il merlo, che un po' indispettito si sente deufradato di tanto cibo e saltella nevoso da un ramo all'altro, mentre un gelosa ghiandaia lancia qualche roco avvertimento perchè il suo territorio è stato invaso da un gigante blu.

Io mi godo la scena dalla finestra, osservando i movimenti, ascoltando in silenzio i dialoghi fra Antonio, il merlo, la ghiandaia, nella pace spirituale di un giardino di cui mai rivelerò le coordinate, dove tutto è possibile, dove si fa il pane fatto in casa e torte che odoran di forno.

Con Antonio e il suo spolverino blu si parla di pesca, di tartufi,  delle piantine di pomodoro, di alberi da frutto e della situazione internazionale. Ci si siede in giardino a guardare il tramonto, mentre un batuffolo di pelo nero corre sull'erba con le sue zampette corte, regalando ad Antonio, al suo spolverino blu e a me, un attimo di paradiso.

lunedì 26 ottobre 2015

Cosmesi naturale: gli oli di armellina proprietà e caratteristiche

Si definiscono oli di armellina quegli oli cosmetici che vengono estratti grazie alla spremitura a freddo dei noccioli di albicocca, pesca, susina e ciliegia. La loro principale caratteristica è la loro leggerezza così da essere particolarmente assorbibili dalla pelle e quindi poco untuosi, caratteristica questa  che li rende ottimi per i massaggi. Li vedremo uno per uno spiegandone in breve le caratteristiche.

Olio di albicocca: questo olio si presta ad essere un ottimo vettore degli oli essenziali. Contiene preziosi nutrienti, ha proprietà antiossidanti, idratanti, emollienti. Ottimo stimolatore della rigenerazione cellulare, riequilibra la produzione sebacea della pelle e contemporaneamente contrasta in maniera naturale le rughe. Si adatta particolarmente alle pelli secche e miste e si rivela un ottimo protettore dagli agenti atmosferici. Può essere usato anche come struccante perchè rimuove in maniera delicata anche make up particolarmente resistenti.

Olio di pesca:  la sua fluidità lo rende utile ad alleggerire oli particolarmente corposi e viscosi. E' antiossidante, rigenerante, idratante, emolliente, lenitivo e levigante. Dona elasticità alla pelle e la mantiene idratata. Si rivela utile alle pelli mature, secche, sensibili ed è ottimo per la pelle dei bambini.

Olio di prugna:  emolliente, nutritivo, idratante, antiossidante e lenitive sia addice alle pelli particolarmente secche e sensibili, e a quelle mature. È molto efficace anche nel trattamento delle pelli devitalizzate.

Olio di ciliegia:  rispetto ai precedenti contiene un'alta quantità di acido linoleico. La sua azione sulla pelle è ristrutturante e rigenerante,  rinfrescante, astringente e purificante. Vi interesserà sapere che stimola la mobilizzazione dei depositi idrici e grassosi, e ne contrasta la formazione, combatte in modo efficace la cellulite.


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