Simply

Visualizzazione post con etichetta pelle. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pelle. Mostra tutti i post

domenica 20 dicembre 2015

Quarto chakra

Quarto chakra

Posizione: zona del cuore
Colore: verde
Organi interessati: ghiandola timo; cuore, apparato circolatorio; pelle
Significato: è il ponte che mette in contatto i tre chakra inferiori (fisici ed emotivi) con i tre superiori (mentali e spirituali). Ci consente di amare in modo incondizionato; dà amore per le arti, la bellezza e l'armonia.

Se è aperto e ben funzionante, sappiamo metterci in relazione con gli altri e con il mondo, amiamo senza secondi fini, senza possessività, irradiamo serenità, valutiamo in modo positivo le nostre azioni e vediamo negli altri dei sostegni. In caso contrario, non siamo in grado di amare e proviamo ostilità per gli altri con i quali tendiamo a misurarci con spirito aggressivo.

Come equilibrarlo: attraverso il contatto con la natura in boccio; con musiche classiche e sacre; usando il colore verde con il rosa come colore complementare; indossando smeraldo e pietre verdi


lunedì 14 dicembre 2015

Rosa, olio essenziale

Nome botanico: var. Rosa damascena (fiori rosa), var. Rosa centifolia (fiori rosa), var. Rosa gallica (fiori rossi)
Famiglia: Rosacee
Provenienza: Oriente, Persia
Estrazione: dai petali freschi
Profumo: ricco, rosaceo, intenso, dolce
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Giove (la rosa rossa)
Proprietà: antinfiammatoria, antidepressiva, astringente, blandamente sedativa, afrodisiaca, cicatrizzante, depurativa, emostatica, antispastica, cefalica, digestiva, tonica per l'apparato cardiocircolatorio, per l'utero e per il tubo digerente, lassativa, epatica, antisettica
Principali indicazioni: depressione, disturbi nervosi, cefalea, stress, insonnia, impotenza, frigidità, sterilità, disturbi mestruali, tonsillite e mal di gola, stomatite, gengivite, bronchite, palpitazioni, insufficienza circolatoria, congestione epatica, cura della pelle


La rosa è un fiore dalla tradizione millenaria, fiore degli dei, nato, secondo la mitologia greca, da una goccia del sangue di Venere o dal sangue di Adone, giovane bellissimo amato dalla dea, per gli arabi dal sudore di Maometto. Citato innumerevoli volte in letteratura, in poetica, presente in architettura, nelle arti, in araldica, in alchimia, in magia, nella medicina e nella cosmesi degli antichi, è un fiore dalla pregnante simbologia.  Per la sua grande bellezza e la sua fragilità è il simbolo della vita stessa e della sua caducità.

 Pegno d'amore, emblema della effimera bellezza femminile, ma anche allegoria dell'itinerario spirituale verso la divina sapienza, come è stata immortalata da Dante, nella divina Commedia: la candida rosa dell'Empireo, formata dai beati disposti in cerchi concentrici nella spirale dei petali. La rosa rappresenta anche la coppa del Santo Graal, contenente il sangue di Cristo raccolto da Giuseppe di Arimatea, emblema di pienezza spirituale che porta alla fusione con il divino, meta dei ricercatori di verità di tutti i tempi.  Dello stesso senso, la rosa all'interno della croce divenne il simbolo della fraternita dei Rosacroce, uno dei più noti movimenti occidentali iniziatici. Le spine pungenti rappresentano le difficoltà da superare nel cammino verso la conoscenza. Nelle Metaforosi di Apuleio, Lucio trasformato in asino, dopo molte peripezie che lo portano a un progressivo processo di consapevolezza, attraverso le rose della grande dea Iside potrà finalmente recuperare il suo aspetto umano.

Per i Romani la rosa, creata da Venere, era simbolo di fecondità e di prosperità: enormi quantità di petali di rose venivano usati durante i banchetti e le feste, da sparpagliare sulle tavole imbandite, sul pavimento, da fare cadere a pioggia dall'alto per salutare gli ospiti; ghirlande di rose cingevano il capo dei commensali, perchè si riteneva scongiurassero l'ubriachezza e scacciassero il mal di testa dovuto ad un eccesso di vino, naturalmente aromatizzato alla rosa, molto apprezzato dai Romani; in questo caso aiutavano a far sì che i segreti non sfuggissero a causa del troppo bere. Dal profano al sacro, nei confessionali erano spesso scolpite delle rose, simbolo del silenzio e di segretezza. Rosoni ornano le facciate delle antiche cattedrali e alludono al Paradiso e alla speranza della vita eterna; nel Rosario la rosa diventa preghiera, mentre sotto gli stemmi araldici della mitica rosa bianca di York e della rosa rossa dei Lancaster si consumarono sanguinose  battaglie, prima che le due rose si riunissero, accostate insieme, nello stemma dei Tudor.

La rosa è sotto il domino di Venere che, sul piano spirituale, rappresenta l'armonia, l'equilibrio. E' una funzione squisitamente femminile che mitiga, differenzia e depura. La rosa, pianta venusina per eccellenza, avrà quindi caratteristiche rinfrescanti, depurative, antinfiammatorie, addolcenti. Venere governa la riproduzione, il processo conservante del viso, della carnagione, la circolazione venosa, gli organi generatori interni, l'armonia e il ritmo nel sistema. L'essenza di rosa tonifica il sistema vascolare in caso di insufficienza venosa e l'apparato digerente i n caso di nausea e di cattiva digestione, stimola la produzione della bile, decongestiona il fegato, combatte la stitichezza. E' una delle essenze più legate all'apparato genitale femminile: regolarizza il ciclo mestruale in caso di mestruazioni dolorose e abbondanti, tonifica l'utero e per il suo potere astringente previene il prolasso; è antisettica e antifiammatoria in caso di infezioni delle vie aeree, per inalazioni, per sciacqui e gargarismi trova impiego nel mal di gola, gengiviti e stomatiti (il miele rosato viene usato per lenire il dolore alle gengive nei bambini durante la dentizione).

Conosciuta da secoli come afrodisiaco, non esercita un effetto precipuamente stimolante, come altre essenze, bensì agisce sulla tensione nervosa confortando il cuore e ravvivando lo spirito; sembra anche che stimoli la produzione degli spermatozoi, che diminuiscono in seguito a stress cronico, frequente motivo di infertilità nelle coppie. Elimina gli umori collerici e l'amarezza (infatti lenisce e addolcisce); il suo profumo rinfranca lo spirito, è antidepressiva, combatte gli stati di abbattimento e di dolore. Secondo gli antichi chi soffriva di malattie cardiache doveva vivere in armoniosa vicinanza con un roseto di colore rosso intenso, il cui colore richiama, per la dottrina delle Segnature, il sangue e la forma dei petali il cuore. L'essenza di rosa calma anche le nevrosi ansiose a somatizzazione cardiaca, con palpitazioni e accelerazione del battito. E' naturale che dal fiore simbolo della bellezza della donna ci si aspetti anche che possa aiutare a mantenerla il più a lungo possibile: si dice infatti che l'energia della rosa emana "incarnato di vergine".

Da sempre una boccetta di acqua di rose fa parte degli armamentari per la toilette femminile, cosparsa delicatamente sulla pelle la aiuta a ritrovare le freschezza e a tonificarsi. Se l'acqua di rose rappresenta l'aspetto più leggero, come la rugiada che si posa sulla pelle, l'olio è qualcosa di più corposo, che penetra in profondità, lenisce e addolcisce come una carezza: la pelle irritata, stanca e "stressata" trova sollievo dalle "carezze della rosa", ritrova ciò che perde quotidianamente, si calma e si riequilibra. L'olio essenziale di rosa è assieme la gelsomino, un prezioso alleato per il trattamento di tutti i tipi di pelle, in particolar modo con problemi di couperose, per il suo effetto astringente, per prevenire le rughe, per la pelle asfittica o arrossata. Usato aggiunto a creme o per maschere di bellezza, per il massaggio del viso e del corpo, previene l'invecchiamento e tonifica i tessuti. Va ricordato che l'autentica essenza di rose, che viene prodotta per lo più in Bulgaria, Turchia, Marocco, è molto costosa, per il basso rendimento della procedura estrattiva; per ottenere una sola goccia occorrono ben trenta rose.

L'aroma di rosa, costituente importante di molti profumi, è in relatà costruito chimicamente con un metodo sintetico ed è completamente privo della forza vitale che caratterizza le essenze naturali. Spesso vengono spacciati come olio essenziale prodotti sintetici o altre essenze di minor pregio. La rosa, il gelsomino e i fiori d'arancio (neroli) costituiscono le tre migliori essenze floreali, le più delicate e le più costose, e hanno in comune una grande affinità per la pelle. Usate in piccolissime proporzioni (una goccia di ognuna), arricchiscono un trattamento di bellezza per il viso, rendendolo davvero principesco.


giovedì 10 dicembre 2015

Longan o occhio di Drago: benefici per la salute

Si chiama Dimocarpus longan, o Longan ma è conosciuto, proprio per la sua forma, come Occhio di Drago. Si tratta di un frutto di origine indocinese molto ricco di vitamina C e oligoelementi. Ha molte benefiche proprietà che oggi andiamo ad analizzare.

Oltre al contenuto di vitamina C e oligoelementi il Longan contiene fibre utili a favorire il transito intestinale, potassio, carboidrati e proteine. La sinergia di queste sostanze è un toccasana per la pelle, il cuore, il sangue, la milza, il fegato e la memoria.

Fra gli oligoelementi presenti oltre al potassio sono da annoverare il magnesio, il fosforo e il rame. Nella tradizionale medicina cinese il Longan è ritenuto utile al buon funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio, in particolare è un coadiuvante della milza. Annovera proprietà rilassanti e per questo agevola il buon sonno, preserva dagli attacchi di panico e dalla fame nervosa.

Per il suo contenuto di riboflavina è un ottimo antiossidante e previene i segni dell'età inoltre sembra favorire l'assorbimento del ferro. Ha inoltre proprietà antimicotiche, antidolorifiche, tonificanti e antinfiammatorie.




martedì 1 dicembre 2015

Patchouli, olio essenziale

Nome botanico: Pogostemon patchouli
Famiglia: Labiate
Provenienza: Malesia, India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: ricco, persistente, pungente
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, stimolante, sedativo, antitarmico, antiparassitario, antisettico, cicatrizzante, repellente per gli insetti, antinfiammatorio, deodorante
Principali indicazioni: ansia, depressione, stress, diminuzione della libido, problemi della pelle

L'aroma inconfondibile del patchouli, per le sue caratteristiche particolari, o è molto amato e ricercato, oppure ingenera una sorta di rifiuto e di fastidio. Il suo odore, pesante e persistente, attiva reazioni personali: per alcuni, gli amanti del patchouli, ha qualcosa di animalesco, di piacevolmente stordente, sensuale e stimolante, che accende l'immaginazione e richiama alla memoria atmosfere orientali pesanti, cariche di profumi, di spezie, di stoffe drappeggiate, di mistero e di emozioni; per altri, i detrattori, meno poeticamente ricorda l'odore stantio di muffa che si sprigiona all'apertura di un vecchio baule in soffitta.

 Al di là delle caratteristiche intrinseche delle singole essenze, le reazioni individuali ai profumi variano da persona a persona e dipendono dalle emozioni e dalle memorie che, durante la vita, si collegano a un determinato odore: l'effetto fortemente afrodisiaco del patchouli, riconosciuto tra le sue proprietà, non va affatto dato per scontato; può essere inebriante e stimolare la libido, oppure nauseare e infastidire. Quindi, prima di sperimentarlo nella vita amorosa, è consigliabile fare una piccola indagine preliminare con il proprio partner. Le proprietà del patchouli non si fermano però all'alcova: infatti è uno degli oli più utili per il sistema nervoso in caso di disturbi emotivi e  d'ansia.

Essenza solare, come il Sole è tonico e stimolante, in caso di depressione e di torpore mentale, dove aiuta nella concentrazione; è invece sedativo e tranquillante in caso di ansia. E' molto benefico per i disturbi della pelle: svolge un'azione antinfiammatoria nelle dermatiti, acne, screpolature, bruciature; è battericida e antimicotico per le infezioni e le micosi cutanee. Massaggiato sull'addome è astringente in caso di diarrea o emorroidi. In Oriente viene usato per inattivare il veleno in caso di morso di serpenti velenosi; nei nostri climi, più semplicemente, può essere usato per tenere lontani gli insetti e in caso di punture. Per uso domestico, negli armadi, preserva il vestiario da tarme e insetti.


giovedì 26 novembre 2015

Palmarosa, olio essenziale

Nome botanico: Cymbopogon martini
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla pianta fresca
Profumo: dolce, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettica, battericida, astringente, cicatrizzante, stimolante della circolazione, tonica, afrodisiaca
Principali indicazioni: stress, esaurimento nervoso, cura della pelle, acne, dermatiti, atonia digestiva, infezioni intestinali


La palmarosa è una pianta erbacea dai fiori rossi diffusa in Oriente che, per la sua somiglianza con il geranio, era nota come geranio dell'India o della Turchia. Il suo aroma dolce può ricordare quello della rosa, e viene utilizzato talvolta per adulterare il suo pregiato olio essenziale. Una caratteristica importante dell'essenza di palmarosa è la sua notevole capacità antibatterica, che si esplica soprattutto sui germi intestinali; sarà quindi utile in caso di diarrea, gastroenterite, infezioni genitali, malattie infettive in generale.

L'altra caratteristica della palmarosa è la sua tollerabilità e l'azione benefica e rivitalizzante sulle cellule della pelle: qualche goccia di essenza arricchirà qualsiasi trattamento cosmetico per il viso e il corpo, grazie al suo effetto di stimolo sulla circolazione, di regolarizzazione della secrezione sebacea, di cicatrizzazione: un massaggio o una maschera facciale con essenza di palmarosa è auspicabile al pari di altri oli ben più pregiati come rosa, gelsomino o neroli. A livello della sfera psichica, la palmarosa ha un effetto rilassante, schiarisce i pensieri e addolcisce; inclina verso l'aspetto più romantico dell'amore, come la rosa, e diversamente dall'ylang-ylang e dal gelsomino, che invece accentuano l'erotismo.

Le qualità della palmarosa, che richiamano quelle della rosa, in modo meno spiccato e più sfumato, possono utilmente venire impiegate nelle miscele a uso maschile, per ammorbidire e addolcire, soprattutto nei caratteri rigidi, senza che questo venga rigettato perchè sentito come qualcosa di eccessivamente estraneo e "altro da sè". Unita a sandalo o a cedro forma un mix seducente dolce, ricco, caldo, che aiuta a ritrovare la calma, a disperdere ansietà o apprensione, a elevare la capacità di entrare in contatto con i propri sentimenti e in intimità profonda con il partner.


lunedì 2 novembre 2015

Guida all'olio di neem per la pelle e i capelli

Avete mai provato l'olio di neem? Si tratta di un olio multitasking che si ottiene dalla spremitura rigorosamente a freddo dei semi di una pianta: Azadirachta Indica, che, come suggerisce il nome, è originaria dell'India e della Birmania. Sicuramente lo conoscete, ma pensa che ti ripenso, mi sono decisa a descrivere in tre puntate i suoi modi di utilizzo.

Premetto subito che, l'olio di neem ha un odore molto acuto che potrebbe farvi desistere dall'usarlo, ma non fatevi pregiudizi poichè oltre che puro, questo olio può essere miscelato a creme, shampoo, saponi e non solo, si rivela molto utile anche per piante ed animali domestici.

Prima però è necessaria qualche piccola avvertenza in merito all'uso. In primis meglio non ingerirlo ed evitarne l'uso durante la gravidanza. Stesse precauzioni vanno usate anche per gli animali. Per le piante, frutta e ortaggi non vi sono particolari problemi, in quanto l’olio di neem è più sicuro dei pesticidi. Fate attenzione quando acquistate prodotti che contengono olio di neem, poichè è necessario verificare gli ingredienti ed assicurarsi che siano naturali.

E ora vediamo quali sono le proprietà di questo olio per la pelle e i capelli. Grazie alle sue qualità idratanti, alla ricchezza di acidi grassi e alla presenza di vitamina E, questo olio è particolarmente indicato per le pelli, secche, danneggiate e stressate, favorendone la ripresa e ripristinando la naturale elasticità. Inoltre ha proprietà antibatteriche e antifiammatorie che lo rendono efficace anche in caso di acne. Lo si può usare anche come dopobarba e dopo la depilazione ha un effetto disinfettante, lenitivo, idratante e ammorbidente. E' ottimo anche per combattere le smagliature che se già presenti, con l'uso costante dell'olio di neem risulteranno attenuate. Sulla pelle va applicato puro con movimenti circolari sulle zone interessate. Dato l'odore particolarmente acuto che può rivelarsi poco gradevole, è possibile aggiungere l'olio di neem a saponi liquidi o creme. Se usato sulle unghie le protegge e ammorbidisce le pellicine.

E' ottimo anche per i capelli, in particolare chi ha forfora e un cuoio capelluto irritato e arrossato trae giovamento da un massaggio con questo olio, che lenisce i rossori e i pruriti. Lo potete usare puro per massaggiare il cuoio capelluto oppure aggiungerlo allo shampoo (da 1 ml a 5 ml per 100 ml di shampoo). Oppure potete miscelarlo immediatamente prima dello shampoo sulle vostre mani. Se decidete di massaggiarlo puro sul cuoio capelluto lasciatelo poi in posa per circa 30 minuti e poi lavate i capelli. Vedrete dopo qualche tempo i risultati.


sabato 24 ottobre 2015

L'elisir dei capelli: l'olio di cumino

I capelli possono disidratarsi e sfibrarsi per colpa del sole in estate, ma anche a causa delle tinture, di permanenti riuscite male, di prodotti troppo aggressivi, stress e via dicendo. Per ristrutturarli a fondo e farli  tornare forti e splendenti possiamo ricorrere all'olio ricavato dai semi di Nigella sativa, meglio conosciuta coem cumino nero, usata già dagli Egiziani per le sue proprietà curative e antiossidanti.
L'olio di cumino nero è ricco di acidi grassi essenziali, aminoacidi, sali minerali e vitamine.


Nutre i bulbi capilliferi, e stimola la microcircolazione locale. La sua azione ristrutturante è stata scientificamente provata, infatti ha la capacità di inibire le prostaglandine infiammatorie coinvolte nell’indebolimento dei follicoli capilliferi, nell’invecchiamento precoce del bulbo, nell’alopecia e nella calvizie androgenetica. I suoi effetti benefici si estendono anche alla cute, che libera da forfora e irritazioni, aumenta il rinfoltimento e lo splendore dei capelli.

Due volte alla settimana, fate un impacco ristrutturante all’olio di cumino nero (si trova in erboristeria), massaggiandone un cucchiaio su tutta la testa: attendete 15 minuti, poi lavate i capelli con uno shampoo delicato. Lo stesso olio si può usare anche sulla pelle: è un ottimo doposole. È anche un antiossidante naturale. Ma non è finita qui, perchè lo si èpuò assumere anche per via orale: un cucchiaino da tè la mattina, per 1-2 mesi

venerdì 23 ottobre 2015

Olio di Pistacchio, alleato di bellezza

Poco conosciuto e forse ancora poco diffuso, l'olio di pistacchio è conosciuto soprattutto in Oriente per le sue qualità cosmetiche. Si ottiene grazie alla spremitura a freddo dei semi freschi o leggermente tostati ha un bellissimo color verde e il caratteristico odore di pistacchio. Le sue qualità sono date dall'alto contenuto di acidi grassi (acido oleico e linoleico), lecitina, ferro, magnesio e vitamina E.


Questi suoi componenti lo rendono particolarmente indicato per la pelle, poichè ha proprietà antibatteriche, antiossidanti e rigeneranti delle cellule, che lo rendono indicato a proteggere la pelle dalle aggressioni esterne come lo smog e la luce solare. Inoltre ha ottime qualità nutritive. Chi ha una pelle molto secca e tendente all'arrossamento lo troverà eccezionale, perchè lascia la pelle setosa e morbida. Si rivela speciale per coloro che praticano sport acquatici e necessitano di proteggere la pelle dal sale e dal cloro.

Come agisce? Stimolando i processi di rigenerazione dei tessuti mantenendo l’idratazione, soprattutto  la pelle delle gambe e dei piedi. Lo si può anche usare come maschera per illuminare la pelle spenta.






.

Tè e cura del corpo, efficacia naturale garantita

Ciò che possiamo fare con il tè per la cura del nostro corpo è davvero molto. Oggi vorrei darvi a lcuni suggerimenti utili ed efficaci  per usarlo e ricordate che del tè non si butta via nulla!

Cura del viso
Ecco come preparare uno scrub delicato: versate mezzo bicchiere di olio di cocco in un recipiente,  aggiungete due cucchiai di zucchero integrale di canna e 1 cucchiaio di tè verde in polvere. Amalgamate tutto e il vostro scrub è pronto.
Tonico: mescolate due cucchiai di infuso tè verde e qualche goccia di succo di limone: ecco  un tonico per il viso antiossidante. Si applica mattina e sera con un batuffolo di cotone sulla pelle pulita.
Uomini: dopo la rasatura, passate sulla pelle arrossata una bustina di tè utilizzata e ancora umida, oppure tamponate il volto con un fazzoletto inumidito con infuso di tè verde. Fate un infuso molto forte di tè verde e, con l'aiuto di un batuffolo di cotone, tamponate brufoli e punti neri.
Non buttate via le foglie del tè: se applicate  umide sul volto avrete una maschera di bellezza antiossidante e illuminante.


Cura dei capelli 
Per preparare l'henné potrete utilizzare il tè nero così da rendere ancora più vivi i riflessi di questa colorazione. Il tè è ottimo anche per curare capelli opachi e spenti: utilizzate un infuso di tè verde per l'ultimo risciacquo, aggiungendovi anche 1 cucchiaino di aceto di mele. Se soffrite di forfora, dovete massaggiare, prima dello shampoo la vostra cute con un asciugamano o fazzoletto di cotone imbevuto in infuso di tè verde.

Cura dei piedi e mani
Diluite in un catino d’acqua calda una tazza di infuso di tè verde e due o tre cucchiai di sale grosso per garantirvi un pediluvio  rilassante.  Se nei piedi vi sono calli e duroni, applicate una bustina ben strizzata e ancora tiepida per 20 minuti al giorno per ammorbidirli.


Cura della pelle
Se vi siete scottati, allora applicate dei panni in cotone imbevuti di tè o le bustine di tè direttamente sulle zone interessate.


mercoledì 21 ottobre 2015

Dal limone e dal riso gli oli per la rigenerazione dei tessuti e delle unghie

Una pelle splendente e delle unghie forti sono il desiderio di ogni donna e la natura ci viene in aiuto senza dover ricorrere a costosi cosmetici o a trattamenti particolari. Attenzione perchè lo stato di salute della pelle è lo specchio del funzionamento del nostro corpo.
Da come funzionano i reni e la vescica dipende lo stato di salute della nostra pelle (inclusa l'epidermide del cuoio capelluto) e anche delle unghie. Perchè? Perchè i reni e la vescica controllano la circolazione dei liquidi nel nostro corpo. Dunque sei liquidi circolano bene, i tessuti vengono idratati in maniera uniforme (anche capelli e unghie) e portano via le scorie e le tossine che si formano a causa del metabilismo. L'eliminazione avviene naturalmente attraverso le urine. Ne consegue che se i reni e vescica rallentano la loro attività, questa lentezza può manifestarsi esternamente con perdita di tonicità dell'epidermide e indebolimento delle unghie. La soluzione? Riso e limone.



Per le unghie: il limone ne favorisce la ricrescita. Se, come accade spesso le  unghie sono fragili, sottili, macchiate o che tendono a sfaldarsi, l’olio essenziale di limone è un ottimo rinforzante.
Uso: sciogliere 3-4 gocce in un cucchiaino di olio di germe di grano e con questa soluzione si massaggiano ogni sera le unghie delle mani e dei piedi, dito per dito, insistendo sulla radice dell’unghia per poi risalire verso l’estremità.
Maniluvio serale con acqua e limone: si spreme un agrume intero in una bacinella d’acqua tiepida e si tengono a mollo le mani per 10-15 minuti.

Per la pelle: l’olio di riso rallenta l’invecchiamento. Fate un automassaggio con l’olio di crusca di riso: ricco di acido oleico, linoleico, palmitico e di vitamina E, è particolarmente indicato per combattere l’invecchiamento cutaneo, nutre e idrata l’epidermide e stimola la ricrescita dei tessuti. Con un cucchiaino d’olio massaggiate con cura il corpo e il cuoio capelluto: fate il massaggio 2-3 volte la settimana, prima di ogni shampoo. Questo olio lo potete prendere anche per via orale (un cucchiaio a digiuno la mattina, prima di colazione): migliora l’attività di drenaggio e quella intestinale. Usatelo una volta al giorno per un mese.

mercoledì 14 ottobre 2015

Betulla bianca, olio essenziale

Nome botanico: Betula alba
Famiglia: Betulacee
Provenienza: emisfero settentrionale
Estrazione: dalle gemme fogliari
Profumo: balsamico, legnoso
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Luna, Sole
Proprietà: drenante, depurativa, diuretica, antinfiammatoria, tonica
Principali indicazioni: ritenzione idrica, obesità, cellulite, gotta, reumatismi, dermatiti, cura dei capelli


La betulla, albero venusino per eccellenza, aggraziato, diafano, leggero, è legato alle tradizioni nordiche e alle leggende delle ondine degli stagni e dei fiumi del Nord. Alcune leggende la chiamano la pianta dell'amore ed è probabile che, essendo dominata da Venere, il pianeta dell'amore, che protegge l'armonia dei sentimenti, scorra un magico flusso tra esso e la betulla. 

Le tradizioni raccomandano di piantare due betulle vicino al lato destro della porta di casa: due perchè la betulla soffre la solitudine quanto gli esseri umani, dal lato destro perchè è il lato solare, della vita e del futuro, contrapposto a quello sinistro che si identifica con il passato. Negli antichi ricettari di magia amorosa si legge che "gli amori più delicati, belli e gentili fioriscono sotto la betulla"; è particolarmente affine ai nati sotto il segno della Bilancia, ai quali si consiglia di portare con sè un ramoscello di betulla per incontrare l'amore. 

Per gli sciamani siberiani, la betulla è un albero sacro, è il "guardiano della porta", l'albero cosmico che apre allo sciamano la via del cielo; egli vi si arrampica in stato di trance durante le cerimonie di iniziazione e riesce a penetrare nella dimora degli dei, ritornando con il potere di guarire i malati e di portare prosperità alla sua tribù. Vi sono alberi ben più maestosi e imponenti della betulla; questa non raggiunge un'altezza elevata nè vive più di un centinaio d'anni. 

Perchè mai allora essa svolge il ruolo di un albero cosmico? Perchè oltre all'eleganza e alla bellezza del suo tronco, la cui corteccia, di un bianco argenteo, diventa sempre più pura verso la cima, la betulla possiede una qualità che tutte le tradizioni le riconoscono: è fondamentalmente un albero di luce, collegato nel calendario celtico, al primo mese dell'anno solare, e quindi alla rinascita del Sole. Pianta che cresce in terreni ricchi d'acqua (Venere governa i tessuti ricchi di umidità) nell'organismo essa agisce drenando i liquidi in eccesso, attraverso la stimolazione del sistema renale. 

E' infatti dotata di un efficace potere diuretico, utile per il trattamento di ritenzione idrica, edemi, cellulite, per bagni e per massaggi drenanti. Aiuta l'eliminazione dell'acido urico, si impiega quindi nei reumatismi gottosi e calcolosi urinarie. Stimola le ghiandole surrenali e quindi si comporta come un debole stimolante sessuale, in caso di sovraffaticamento. E' utile per la cura della pelle in caso di dermatiti secche e squamose (il catrame di betulla viene impiegato per la cura della psoriasi); per frizioni al cuoio capelluto stimola il ricambio cellulare e combatte prurito e forfora.


martedì 13 ottobre 2015

Pelli mature: l'enotera è il rinnovatore di luce

Non prestiamo molta attenzione alla pelle, il nostro organo di senso più esteso e principale filtro tra il mondo interno e quello esterno. E' grazie a lei che siamo protetti da tutti quei fattori ambientali che possono nuocere al nostro organismo e che lo attaccano quotidianamente, e sempre lei preserva e mantiene la naturale idratazione.  In base alle varie fasi della vita, anche la pelle cambia le proprie esigenze per ciò che riguarda la cura e la protezione. Più in là si va con gli anni e più la pelle matura necessita di speciali cure, perchè si assottiglia, perde tono e turgore, diventa più secca e questo perchè perde le proprie capacità di approvvigionarsi di sostanze nutritive e di trattenere l'acqua nei tessuti.

Ciò comporta una perdita della sua funzionalità di barriera e quindi sul viso posson ocomparire rughe profonde e la stessa pelle del corpo di disidrata e perde tono. Un aiuto importante ci viene dall'Enotera, adattissima alle esigenze della pelle matura e delle sue esigenze. L'enotera (Oenothera biennis ) cresce in Nord America e i suoi boccioli si aprono con un dolcissimo movimento a spirale, da cui emergono i fiori gialli che si schiudono solo verso sera, all'imbrunire. Un delicatezza tutta femminile, proprio come il suo profumo.

E' una pianta tutta femminile e alle donne, dona le sue preziose sostanze. L'olio contenuto nei semi di Enotera, infatti, contiene un'alta concentrazione di acidi grassi essenziali, linoleici e gamma linolenici. Sono proprio questi acidi grassi che giocano un ruolo fondamentale nel metabolismo dei grassi nell'epidermide e sono indispensabili per la formazione della barriera protettiva cutanea. Se la si studia dal punto di vista antroposofico, fuori cioè dagli schemi del mondo vegetale classico, essa simboleggia poprio la donne in età matura e sboccia nuovamente libera da vecchi vincoli, si muove verso nuovi spazi, fiduciosa delle sue intuizioni e possibilità di evoluzione, per vivere la sua vita L'Enotera infatti promuove la resilienza e la forza vitale della pelle nella donna in età matura, perchè fornisce, a questo profilo di pelle con forte tendenza alla secchezza, le sostanze e gli impulsi che stimolano il metabolismo e lo sviluppo della sua spontanea bellezza e radiosità.

martedì 6 ottobre 2015

Olio di Buriti, un complemento cosmetico eccellente

L’olio di buriti si ricava dal frutto della palma amazzonica del buriti, ed è un olio davvero particolare, infatti gli Omega 6 e Omega 9 che esso contiene, sono acidi grassi essenziali, componenti naturali della membrana cellulare che, insieme all’acido palmitico, gli conferiscono una notevole azione idratante e nutriente, donando alla pelle idratazione e elasticità. Hanno inoltre valide capacità protettive perché sono in grado di formare una vera e propria barriera che regola lo scambio tra la cute e l’ambiente esterno.

A differenza di altri oli, il buriti  contiene un naturale filtro SPF (Sun Protector Factor) e possiede specifiche proprietà antiossidanti e rigeneranti tanto che è un ingrediente delle creme antietà perché contrasta l’insorgenza delle rughe e il rilassamento cutaneo. Ha una tipica colorazione rossa ma unito alle creme, le tinge di colore giallo.


I suoi frutti vengono anche usati a scopo alimentare, infatti una volta estratta la polpa, il frutto viene immerso nell’acqua ed poi esposto al sole per alcune ore. Con questa polpa si preparano  dolci o prodotti tradizionali: “raspas de buriti” ottenuta da disidratazione al sole della polpa; “pacoca de buriti” quando viene mescolata alla polpa la farina, e così via. Tutti questi alimenti hanno il vantaggio di resistere nel tempo, in tutte le stagioni.

Dalla polpa si ricavano anche bevande che hanno non solo un sapore esotico ma anche una altissima concentrazione di vitamina C, e dalla sua fermentazione viene ottenuto il “vinho de buriti”. Dalle giovani infiorescenze del Buriti si ricava un succo da consumare fresco, oppure, se bollite si ottiene lo zucchero. Per gli indigeni infatti questo albero è "l'albero della vita" poichè fornisce tutto il necessario per la sopravvivenza: la casa, gli oggetti, l’alimentazione.

Le donne, ad esempio, tessono le fibre della palma per fare borse e cappelli. Dalla foglie e dal tronco vengono ricavate corde, gabbie, amache, canoe, ecc. I fiori, ad esempio, sono utilizzati da molte popolazioni locali per combattere problemi intestinali.

L’olio di Buriti è una straordinaria fonte naturale di Vitamina A (la “Vitamina della bellezza”) e Vitamina E (la “Vitamina della giovinezza”), sostanze particolarmente preziose nei trattamenti antiage. L’olio è inoltre ricchissimo di Omega 9 (75%) e acido Palmitico (18%) che promuovono la rigenerazione dell’epidermide, aiutano a mantenere elastica la pelle ed a contrastare il rilassamento cutaneo.

giovedì 1 ottobre 2015

Lavanda, olio essenziale

Nome botanico: Lavandula officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dai fiori
Profumo: fresco, penetrante, floreale
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Mercurio, Luna
Proprietà: analgesica, antidepressiva, antispastica, antireumatica, cicatrizzante, antisettica, calmante, antiemicranica, antitossica, regolatrice del sistema nervoso, diuretica, deodorante
Principali indicazioni: malattie della pelle, reumatismi, affezioni delle vie respiratorie, disturbi digestivi, infezioni genitourinarie, disturbi del sistema nervoso

La lavanda gode di numerosissime proprietà ed è considerata l'essenza più versatile, per le sue molteplici utilizzazioni, da tenere sempre a portata di mano per ogni evenienza. Il nome deriva dal latino lavare, e infatti i Romani usavano utilizzarla per le loro pratiche di abluzione; ben noto è il suo potere antitossico e antiveleno, per cui ancora oggi i cacciatori, quando i loro cani sono morsi da una vipera, colgono un po' di lavanda, la stropicciano tra le dita per liberarne l'essenza e la strofinano sulla sede del morso per inattivare il veleno.

Sacchettini di tela pieni di fiori di lavanda vengono messi tra la biancheria per aromatizzarla e per preservarla dalle tarme, ma alla base di questa tradizione c'è un significato ben più profondo: infatti la lavanda è una vera e pianta per le donne, che si adattava, tradizionalmente, per i primi tempi di matrimonio (fiori di lavanda venivano messi tra le lenzuola di lino del corredo della sposa). Essa aiutava la personalità femminile ancora immatura a superare il timore dei rapporti sessuali.

L'utilizzo di fiori ancora in boccio si confaceva alle personalità non ancora "sbocciate" di queste promesse spose, spesso giovanissime, con aspirazioni di matrimonio romantico in cui però il sesso veniva avvertito in modo alquanto minaccioso. La lavanda quindi, pianta sotto l'influsso della luna, pianeta tipicamente femminile, rafforza l'ego della donna, stabilizzandone l'emotività eccessiva. La lavanda, pianta mercuriana, è prettamente indicata in tutti gli squilibri energetici, quali nervosismo, stress, debilitazione, e nelle relative somatizzazioni: insonnia, ipertensione, cefalea, palpitazioni, dove svolge un'azione essenzialmente riequilibratrice. Alla sera, qualche goccia massaggiata sulla nuca e sulle tempie o messa sul cuscino favorirà il sonno. Secondo gli antroposofi, qualche goccia di essenza nell'acqua del bagno aiuta a ristabilire il contatto tra il corpo fisico, l'etereo e l'astrale. E' leggermente anestetica, ha proprietà antisettiche e antimicrobiche, stimola la produzione dei globuli bianchi, quindi è utile in corso di infezioni e malattie da raffreddamento.

E' antispastica, calma i dolori mestruali e stimola la mestruazioni scarse. Facilita la digestione, combatte le coliche e il meteorismo, soprattutto su base nervosa. Allevia i dolori muscolari; durante il travaglio del parto, massaggiata sulla regione lombare, allevia i dolori e facilita le contrazioni, inoltre ha un'azione calmante. Per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, unite alla sua tollerabilità, trova largamente impiego nella cura della pelle: dopo un'eccessiva esposizione al sole, spalmata sulla pelle , diluita in un latte rinfrescante o in un olio doposole, previene e calma le scottature, disinfetta le ferite e promuove la cicatrizzazione,agisce sulle punture di insetti, sulle ustioni, sulle micosi; può essere applicato su ogni tipo di pelle, combatte la seborrea e può stimolare la ricrescita dei capelli in caso di alopecia areata.


venerdì 18 settembre 2015

L'efficacia del balsamo di Tolù per la tosse e la pelle

Chi come me è un assiduo frequentatore di erboristerie e crede fermamente che Madre Natura ci fornisce tutto ciò che ci occorre per prevenire e curare il nostro corpo e mantenerlo in salute, avrà sicuramente visto o sentito parlare del balsamo del Tolù. Il nome, così esotico, deriva direttamente dalla regione stessa in cui viene prodotto: la Colombia. La pianta da cui si ricava è il Myroxylon toluiferum.


Si tratta propriamente di una resina che si ricava dall'incisione della corteccia di questo albero e successivamente distillata a vapore fino all'ottenimento del balsamo. Vorrei qui fare una precisazione: per balsamo si intende appunto un liquido resinoso prodotto da certi tipi di piante e che a contatto con l'aria diventa vischioso e solido.  Il balsamo di Tolù ha due principali proprietà: è un ricostituente della pelle, e anche curativo del sistema respiratorio.

La sua fama è legata essenzialmente alle sue proprietà espettoranti e antispasmodiche che combattono la tosse e giovano alle vie respiratorie, sia in caso di tosse secca che grassa, In entrambi i casi sono ottimi i suffumigi, fatti sopra una bacinella di acqua molto calda in cui siano state diluite 2 gocce di questo balsamo e 2 di Eucalipto. L'efficacia di questo mix è davvero sorprendente. Il balsamo di Tolù viene usato anche con altre sostanze balsamiche per la preparazione di sciroppi naturali per la tosse.

Questo balsamo oltre che per uso interno, può essere efficacemente usato anche per la purificazione degli ambienti, infatti se si possiede un brucia essenze, basterà porre 3 gocce di Tolù con un po' d'acqua e 3 gocce di olio essenziale di mirra per purificare l'ambiente e facilitare la respirazione.

Infine, potete anche aggiungerlo ad una crema (5 gocce) per il corpo, che oltre a regalare un ottima fragranza, ha un efficace proprietà lenitiva e anti arrossamento.




martedì 8 settembre 2015

Cedro, olio essenziale

Nome botanico: Cedrus atlantica
Famiglia: Conifere
Provenienza: Marocco, Algeria
Estrazione: dal legno
Profumo: caldo, intenso, balsamico, legnoso, dolce
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Giove, Saturno
Proprietà: antisettico, stimolante dei tessuti, astringente, diuretico, afrodisiaco, sedativo nervoso, stimolante della circolazione, cicatrizzante,antiparassitario
Principali indicazioni: malattie croniche, affezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, dermatiti, acne, caduta dei capelli, micosi, punture di insetti, stress e tensione nervosa

Precauzioni: non usare in gravidanza Il cedro è un maestoso albero, il cui pregiatissimo legname, dall'intenso profumo, è da sempre particolarmente ricercato: si racconta che tutti i templi di Babilonia, così come il palazzo reale di re Salomone, a Gerusalemme, fossero costruiti con l'aromatico legno di cedro. Dal cedro probabilmente si estrasse il primo olio impiegato per scopi cosmetici, terapeutici, per imbalsamare corpi e per preservare i papiri dalla distruzione. La varietà più pregiata è il cedro del Libano, di cui un tempo esistevano maestose foreste, poi decimate per soddisfare la grande richiesta di legno.

Attualmente l'essenza si ottiene dal cedro atlantico, proveniente dal Marocco. Come tutte le essenze estratte da piante forti e longeve, il cedro è efficace per restituire energia e vitalità nel  corso di malattie croniche, perchè l'energia dell'albero secolare, raccolta e concentrata nel suo olio essenziale, può venire veicolata nelle gocce dorate e profumate e restituita a un organismo  che ne necessita. Non è un controsenso ricordare che gli antichi egizi per i loro sarcofagi usavano esclusivamente legno di cedro: se poteva preservare un corpo morto rendendolo incorruttibile, tanto più è in grado di sostenere l'energia vitale di un corpo vivo benchè malato.

L'olio di cedro esplica la sua attività antisettica soprattutto sulle mucose respiratorie e genitourinarie, in particolare, come si è detto, per le affezioni criniche: bronchite cronica, tosse, cistite, infiammazioni renali. E' molto benefico per la cura della pelle, in caso di eczemi secchi, prurito, forfora, caduta dei capelli, psoriasi, micosi e infezioni cutanee. respinge gli insetti.



lunedì 7 settembre 2015

L'olio di nocciole e le sue proprietà cosmetiche

Mantenere la pelle giovane e fresca è vanto e desiderio di ogni donna. Madre natura sempre generosa, ci fornisce molti modi per preservare la nostra bellezza senza dover ricorrere a ritocchi estetici costosi, rischiosi e a volte anche invasivi. Uno di questi è il prezioso olio di nocciole, un antico rimedio tanto efficace anche oggi.

L'olio di nocciole ottenuto dalla spremitura a freddo, così da preservare intatti tutti i suoi principi, contiene vitamina A, E e circa l'85% di acidi grassi insaturi, caratteristiche che lo rendono ottimo nel trattamento di irritazioni a cui sono soggetti in generale, coloro che hanno una pelle sensibile. Proprio queste preziose sostanze conferiscono alla pelle elasticità e tono. Ma non solo, l'olio di nocciole ha un'alta penetrabilità e agisce sulle rughe, nutre e rigenera prevenendo anche la disidratazione. Fra l'altro ha la capacità di agire sia nelle zone secche, ma contemporaneamente regola la secrezione di sebo in quelle grasse, perciò si rivela utile anche a coloro che hanno una pelle tendente all'acne.


Essendo così versatile può essere usato sia da chi ha la pelle mista, ma anche da chi ha la pelle sciupata, calmando, proteggendo, tonificando e astringendo.  Buono anche per il trattamento delle smagliature e delle cicatrici.

A trarre beneficio dalle sue proprietà però non è solo la pelle, perchè è ottimo anche per i capelli poichè purifica il cuoio capelluto. Fra l'altro l'olio di nocciole è adatto al massaggio muscolare soprattutto se vi si aggiungono gli oli essenziali per potenziarne gli effetti. Per chi ha pelle particolarmente secca, tendente alla desquamazione è un ottimo sollievo, come per gli eczemi molto secchi dei bambini. In più, l'olio di nocciole può essere aggiunto a creme, maschere, cataplasmi e impacchi. Rispetto ad altri oli, lo si può usare in abbondanza poichè si assorbe velocemente e non unge.  Per una cura perfetta della pelle si possono aggiungere oli essenziali di  Rosa,  Sandalo,Ylang-Ylang.


domenica 6 settembre 2015

Pietre e cristalli, Peridoto o Olivina

Risale all’antico Egitto nel duemila a.C l’uso dell’olivina o peridoto come pietra decorativa e terapeutica . Nel Vecchio Testamento è definito spesso “topazio”. Nel Medioevo era usato come pietra protettiva e portafortuna contro gli spiriti malvagi, per sviluppare la saggezza e promuovere lo spirito di amicizia.

PERIDOTO O OLIVINA
Caratteristiche: silicato di magnesio e ferro: vari processi di trasformazione dell'olivina danno origine a nuovi minerali come serpentino, amgnesite, magnetite, talco ecc.; sistema rombico; cristalli prismatici tozzi o tabulari o, più frequntemente, aggregati granulari; colori: verde, giallastro o bruno. Può essere confusa con l'apatite, che però è più tenera.

Proprietà: combatte la malinconia e predispone a nuove amicizie, smozando anche la suscettibilità
Disturbi: agisce positivamente su tutti i disturbi della pelle; combatte la frigidità e i problemi alle articolazioni
Associazione con i chakra: terzo

venerdì 21 agosto 2015

Benzoino, olio essenziale |

Nome botanico: Styrax benzoin
Famiglia: Stiracee
Provenienza: Asia
Estrazione: dalla resina
Profumo: balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: cicatrizzante, antisettico, energizzante, tonico, espettorante
Principali indicazioni: cura della pelle, ferite, dermatiti, tosse, bronchite, tensione nervosa, stress, dolori reumatici

Il benzoino è un grande albero originario delle Indie orientali. La resina da cui si ottiene l'essenza fuoriesce dal tronco dell'albero, in seguito a tagli praticati lungo il fusto, che poi si indurisce a contatto con l'aria. Questa gommaresina è uno degli ingredienti classici dell'incenso di Giava e sprigiona il suo aroma, intenso e vigoroso, se sottoposto all'azione del calore. Fin dall'antichità era rinomato per le sue doti disinfettanti e curative. Gli abitanti del Borneo curavano l'emicrania aspirando il profumo della resina di benzoino e massaggiandosi con l'olio le tempie e la fronte.

Provenendo da un grande albero sotto il governo del Sole, l'essenza concentra in sè le caratteristiche di forza, calore, vitalità e vigore proprie di questa pianta. Il profumo è dolce e piacevole, l'azione è delicata tanto che può essere applicato anche sulla pelle con ulcerazioni, screpolature, bruciature, dove esercita un'eccellente azione cicatriziale e riparativa. E' efficace per i problemi respiratori, tosse, influenza, bronchite, per frizioni, bagni, inalazioni, vaporizzazioni e per infezioni delle vie urinarie. Agisce favorevolmente sulla psiche, dissipando le tensioni, rilassando, facendo da cuscinetto ammortizzatore tra noi e le situazioni stressanti.

Un massaggio avvolgente o un bagno corroborante con l'aggiuntadi qualche goccia di benzoino riportano l'equilibrio emotivo e riconciliano con se stessi e con il mondo, allo stesso modo in cui, da migliaia di anni, l'incenso di Giava continua a essere bruciato in Oriente per creare un ambiente energeticamente favorevole e propizio per la manifestazione della divinità.





mercoledì 19 agosto 2015

Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina H1 (PABA)

Ed eccoci ad un caso particolare di vitamina, la vitamina H1

VITAMINA H1 (PABA)
Questa è una vitamina idrosolubile e viene considerata unica in quanto è "una vitamina nella vitamina" e si presenta in combinazione con l'acido folico. Il PABA stimola la flora intestinale, mettendola in grado di produrre acido folico che, a sua volta, contribuisce alla formazione dell'acido pantotenico

In questo modo, la vitamina sostiene anche il lavoro del sistema immunitario, "costruito" in massima parte proprio nell'intestino. In qualità di coenzima, il PABA ha una funzione  nella scomposizione e utilizzazione delle proteine e nella formazione delle cellule sanguigne, soprattutto i globuli rossi.

 Il PABA svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute della pelle, della pigmentazione dei capelli e della salute degli intestini. Il PABA agisce anche da filtro solare.
Le fonti: è presente nel fegato, nel lievito, nel germe di grano e nelle melasse. Esso viene immagazzinato nei tessuti ma viene anche sintetizzato da betteri benefici nell'intestino, se le condizioni di quest'ultimo sono favorevoli.

L'integrazione di vitamina H1: è disponibile in integratori dietetici da assumere secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.