Simply

Visualizzazione post con etichetta pane. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pane. Mostra tutti i post

venerdì 1 luglio 2016

Se vi par poco, sguerguenza, siena, sito

Se vi par poco metteteci 'r pane sotto, sguerguenza, siena, sito, soccorso di Pisa interessanti modi di dire dalle bizzarre origini


SE VI PAR POCO METTETECI 'R PANE SOTTO: si dice ironicamente a Pisa a proposito di una cosa già grave o gravosa di per sé senza bisogno d'altre aggiunte (il riferimento è per la minestra: "se vi sembra poca aggiungetevi un po' di pane")

SGUERGUENZA: villanìa; risposta strafottente; birichina e atto o comportamento ineducato; gesto o espressione d'insofferenza. E i significati potrebbero continuare....


SIENA: curiosa forma imperativa diffusa nella zona del Monte Amiata per dire: vattene, sparisci, smamma

SITO: solo in Toscana indica esclusivamente il cattivo odore, il puzzo. Usato nel senso di "luogo" fa  ridere. SITARE è, naturalmente, puzzare; mentre l'aggettivo SITOSO si usa soprattutto per il cavallo che è ombroso, di temperamento ribelle, ma anche per l'individuo permaloso o suscettibile

SOCCORSO DI PISA: modo proverbiale per significare un aiuto tardivo o inutile. C'è il riferimento storico agli aiuti che l'imperatore Massimiliano aveva promesso a PIsa assediata dai fiorentini (1508) ma che non arrivarono mai. Questa è la versione, diciamo, dei Pisani: ma ne esiste un'altra  che si riferisce alla presa di Gerusalemme (1099) da parte dei crociati, quando le milizie pisane, trattenute da venti contrari, arrivarono dopo la vittoria.

lunedì 20 giugno 2016

Ribollita

Ribollita oggi ritornata in auge grazie alla riscoperta della cucina povera, è un piatto tipico toscano davvero sano e saporito


RIBOLLITA: chi l'avrebbe detto che la minestra di magro avanzata dal giorno prima nelle case dei contadini sarebbe diventata una specialità gastronomica nella società dei consumi? La ricetta delle massaie campagnole era istintiva e usava quello che c'era sottomano, cioè pochissimo: pane, soprattutto, qualche odore, cavolo verzotto e cavolo nero, qualche patata e una carota, fagioli lessati e il loro bel brodo profumato.


Questa in realtà era la mamma della ribollita; cioè la minestra di magro che veniva fatta il venerdì, ma in quantità  tale che ne avanzasse: la mattina dopo, il primo che si alzava da letto la riscaldava nel tegame di coccio e il profumo che pervadeva la casa faceva da sveglia per gli altri. Il meglio, naturalmente, era il rosticciolo che rimaneva sul fondo senza bruciare. Questa dunque, la vera ribollita; una specie di anticaffellatte per gente che prende le cose di petto già dal primo mattino.

Ora una ricetta addomesticata la troviamo perfino nei manuali di cucina delle sposine dispeptiche: è un piatto-snob, da cena civil-rustica; non è più di magro (fra gli ingredienti c'è pancetta o carne secca), si fa con i fagioli in scatola (il cui brodo è assolutamente anonimo) e, soprattutto, non è ribollita.

martedì 31 maggio 2016

Pane di Prato, vino di pomino, potta di Siena e cinci fiorentino

Pane di Prato, vino di pomino, potta di Siena e cinci fiorentino, pane e cacio pannicelli caldi e non credo ci sia bisogno di presentazione


PANE DI PRATO, VINO DI POMINO, POTTA DI SIENA E CINCI FIORENTINO: può essere definito "il meglio della Toscana" in una efficacissima sintesi dialettale: gastronomia e sesso


PANE E CACIO: si dice di due persone affiatatissime, che vanno perfettamente d'accordo, come, appunto, il pane e il formaggio, cibo genuino per eccellenza, alimento base della gente semplice, quasi un "menu turistico" del più luculliano "cacio con le pere" al quale, come si sa, non dovrebbe neppure essere ammesso il contadino ("ma il contadino, che non è minchione, lo conosceva prima del padrone"). Molti sono i modi proverbiali toscani che riguardano il pane e i lcacio. Uno dei più icastici è: " Cacio serrato e pan bucherellato".

PANNICELLI CALDI: cure o rimedi di poco conto, come gli impacchi che clamano lìper lì il dolore ma hanno valore curativo minimo. Per estensione: pretesti pietosi; consolazioni inutili; palliativi

sabato 23 aprile 2016

Hai voluto la biciletta? O pedala

La vecchia saggezza popolare vince su tutto e ci tramanda alcuni detti che anche oggi siamo soliti ripetere in determinate occasioni

HAI VOLUTO LA BICICLETTA? O PEDALA: è il mal voluto non è mai troppo e chi è causa del suo mal pianga se stesso riuniti in un unico e curioso modo di dire che  il pregio di non essere sentenzioso nè aulico

HO RIFATTO ANCO 'R MAONE: è un modo di dire popolano, ovviamente non raffinato, quando si è preso un purgante piuttosto drastico. Lo dicono a Pisa; e MAONE significa stomaco


IL MEGLIO COMPANATICO E' LA FAME: si dice quando i bambini fanno storie per mangiare: è una saggezzza sentenziosa che di solito non fa nè caldo nè freddo ma la frase lusinga chi la dice, se non altro per il suo contenuto sociale

IL MORTO E' SULLA BARA: cioè le carte sono in tavola; le cose stanno esattamente così; e anche, non c'è più nulla da fare. Modo di dire non molto allegro, che dà, tuttavia, l'idea dell'ineluttabilità.

IL PANE E LA SASSATA: il lato buono e quello cattivo; il vantaggio e lo svantaggio. "Dare il pane e la sassata" equivale a fare un favore ma con modi sgarbati.


giovedì 14 aprile 2016

Lievito Madre: facile da fare in casa, se sai come farlo

Molti credono che riuscire a fare in casa il lievito madre sia un'operazione difficile, ma in realtà non è affatto così. I passaggi sono semplici e alla fine avrete un lievito che potrete usare per il pane, i dolci e la pizza.

Se volete fare un ottimo pane fatto in casa o una pizza davvero gustosa o dolci come la colomba pasquale o il panettone, dovete ricorrere al lievito madre, che darà una consistenza davvero diversa alle vostre preparazioni. Ecco come farlo in maniera semplice. 


Ingredienti: 250 ml di acqua, 120 grammi di farina, una punta di cucchiaino di lievito di birra secco, 80 grammi di yogurt bianco


All'interno di una ciotola abbastanza capiente versate l’acqua, lo yogurt, il lievito e a poco a poco la farina mescolando fino ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti, non devono esserci grumi.  Quando tutto il composto è pronto, fatelo riposare in un recipiente aperto, copritelo solo con un panno di cotone umido e sistematelo nella stanza più calda della casa, la temperatura ideale dovrebbe essere intorno ai 17/18 gradi.

Nei due giorni successivi dovreste cominciare a sentire un odore acido, questo vuol dire che avete ottenuto il lievito madre.  Potete usarne un cucchiaio per chilo di farina. Si conserva in frigorifero almeno una settimana senza che lo alimentiate con la farina, ma se non potete garantire di riuscire a ricordarvi di alimentarlo, cercate di adoperarlo tutto entro una settimana.

lunedì 21 dicembre 2015

A Natale senza ingrassare

Inutile negarlo, quando si avvicinano le festività natalizie ci si trova sempre fra due fuochi: le tentazioni della tavola e il timore di metter su quei maledetti chili che poi ci fanno dannare l'anima perchè non riusciamo a disfarcene. Allora che fare? Privarsi dei piaceri della buona cucina tradizionale e tenersi rigorosamente in dieta o mollare per una volta le briglie e festeggiare le trippe? Io sono convinta che si possa mediare, basta solo fare un po' di attenzione. Vediamo dunque come poter contemporaneamente soddisfare il palato e controllare la linea.

1.Colazione: ormai è assodato che è il pasto più importante, il corpo deve ricaricarsi. Se proprio non possiamo fare a meno dei dolci, che ben sappiamo adorneranno le nostre tavole nei giorni di festa impegniamoci a fare una colazione sana, a base di biscotti secchi, yogurt, cereali, tè verde, frutta di stagione, ricca di fibre.

2. Prima dei giorni di festa che sicuramente prevedono diverse portate, a pranzo cerchiamo di preparare dei sani piatti unici, in cui siano presenti carboidrati, proteine e verdure. Un esempio? un buon piatto di pasta con pesce o ragù a cui far seguire delle verdure. E a cena? Riscoprite delle buone zuppe o minestre di verdura o vellutate di legumi, o, se preferite un secondo piatto, carne magra, pesce sempre accompagnati da un buon contorno, poco pane e frutta.

3. Per quel che concerne il pane, inutile divorare sfilatini interi, una porzione da circa 60 grammi è più che sufficiente.

4. Cercate di non essere pigri, se odiate i cuscinetti di grasso è inutile che vi spalmiate sul divano, regola questa che vale sempre e comunque. Quindi camminate, spostatevi se potete in bici, o se preferite nuotate. Non forzate nulla, una buona camminata di circa 20 minuti a passo sostenuto è un' ottima ginnastica per il nostro metabolismo. quindi approfittate, ogni volta che uscite, per camminare.

5. Durante i pranzi delle feste non fate i piagnucolosi, non negatevi nulla, quello a cui dovete stare attenti sono le quantità. Se i vostri pranzi o cene prevedono più portate, datevi una regolata, niente porzioni extralarge, un assaggio di ogni portata farà felice il vostro palato e la vostra linea.

6. Se non riuscite a contrastare gli attacchi di fame, tamponate prima di dare inizio al pranzo o alla cena vera e propria con un piatto di insalata o altri ortaggi o verdure che contengano fibre, vi daranno un senso di sazietà e di sicuro, apprezzerete di più le portate che vi saranno proposte.

7. I sughi e gli intingoli sono la vostra passione? Basta come sempre non esagerare: un cucchiaio di sughetto dell'arrosto o del pesce, un piccolo cucchiaio di maionese, o se ci sono pietanze ripiene una porzione è più che sufficiente.

8. Se panettone e pandoro sono la vostra passione sappiate che il pandoro è più calorico del panettone (come sottolineato dall'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), quindi nessuno ve li vieta, una fettina va benissimo, ma non aggiungete torrone o altri dolci, piuttosto distribuiteli fra i vari pranzi o cene.

9. Fate attenzione anche a come cucinate, cercate in primis di usare pentole o padelle antiaderenti, hanno il vantaggio di farvi usare molto meno olio e burro. Ottima la cottura al cartoccio, al vapore, sulla piastra. Attenzione ai fritti, non usare l'olio per frittura più di una volta.

10. Fra una festa e l'altra meglio prediligere un'alimentazione disintossicante, a base di verdure crude, pinzimonio, minestre, bresaola o prosciutto crudo (senza grasso), pesce al vapore, alla griglia, al forno.

11. Non dimenticate in questi giorni di bere acqua sempre in abbondanza, non solo per l'importanza che riveste l'idratazione, ma anche per smaltire un eccesso di sale e smaltire anche qualche piccolo eccesso di alcol.

12. E infine non dimenticate mai che dopo il luculliano pranzo avete diciamo, due possibilità: o un buon riposo in poltrona o una lenta passeggiata.




martedì 18 agosto 2015

Panem et circenses

 Cari lettori, i Romani erano un popolo di mattacchioni, e non perdevano occasione per divertirsi, anzi a dire il vero ne fecero una filosofia, che poi li portò alla decadenza tanto si erano rammolliti. 

Gladiatori
L'adagio di oggi nonostante il suo ermetismo, bene spiega questo loro rilassamento. Immaginate i numerosi ricchi, sdraiati comodamente sui loro morbini e luossuosi triclini, che gustano le pietanze del tempo su vassoi d'oro e d'argento, con accanto i tripodi che riscaldavano l'ambiente, la musica, e le cortigiane.

Panem et circenses, pane e giochi del circo, quel vecchio disinibito di Giovenale, nelle sue Satire, X, 81, sosteneva che pane e divertimenti erano tutto ciò che il decaduto popolo romano desiderava. La locuzione viene usata per indicaresia i gusti di un popolo sia un sistema di governo che miri a far contenti i cittadini soddisfacendone i bisogni elementari e assicurando loro facili distrazioni.

lunedì 27 luglio 2015

Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina B1 (tiamina)

Ed eccoci alle vitamine del gruppo B, ognuna con le sue caratteristiche e le sue peculiarità.

Pane integrale
VITAMINA B1 (tiamina)
E' una vitamina di origine sia animale che vegetale. Si comporta come un coenzima partecipando al complesso processo di conversione del glucosio (lo zucchero del sangue) in energia, ed è vitale in alcune reazioni metaboliche. Ecco perchè la tiamina è necessaria quando c'è un alto consumo di energia, per esempio quando si pratica sport. Si adatta ai bisogni del corpo se consumata una quantità sufficiente di alimenti che la contengono.

 La tiamina favorisce l'attivazione dei neutrofili, che aiutano il sistema immunitario a combattere i batteri. Inoltre questa vitamina, conosciuta anche come "vitamina del buonumore" per la sua relazione con un sistema nervoso sano e per la sua azione benefica sull'attività mentale, è in rapporto con la capacità di apprendimento individuale. E' necessaria per la crescita dei bambini e per il miglioramento del tono muscolare di stomaco, intestino e cuore. Partecipa inoltre alla formazione e al mantenimento dei globuli rossi. E' essenziale per stabilizzare l'appetito perchè migliora l'assimilazione dei cibi. E' antidolorifica. 

Le fonti: è presente in quantità limitata in quasi tutti gli alimenti e in maggiori quantità in alcuni come il maiale, tuorlo d'uovo, frutti di mare, pollame. Il pane e i cereali dovrebbero essere comnsumati integrali, perchè la tiamina è contenuta nel germe e nella crusca del grano, nella pula di riso e in quella parte di tutti i cerealieliminata durante la raffinazione. Una dieta ricca di lievito di birra, germe di grano, melassa e crusca, procura all'organismo sufficiente tiamina e aiuta a prevenire l'accumulo di depositi grassi nelle pareti delle arterie. Questa vitamina è sensibile al calore, alla cottura in acqua, alla conservazione con additivi o conservanti chimici. La tiamina non viene immagazzinata nell'organismo in grandi quantità e quindi deve essere introdotta giornalmente. 
L'integrazione di vitamina B1: essendo idrosolubile, non esiste un vero e proprio rischio di sovradosaggio, perchè l'eccesso di vitamina viene eliminato con l'urina. Già dieci minuti dopo l'assunzione è attiva; viene tuttavia eliminata in 6-8 ore. Per il dosaggio, attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione dell'integratore.


giovedì 20 novembre 2014

Come servire i formaggi, bon ton a tavola

I formaggi vanno presentati in tavola su di un piatto unico, meglio se di legno. Ogni formaggio dovrebbe avere il proprio coltello, che alcuni vogliono bagnato nell'acqua per facilitare il taglio. Il buon gusto esclude di infilare nei formaggi bandierine o cartellini con il nome e la provenienza.


I formaggi vanno tolti dal frigorifero almeno un'ora prima di essere serviti e ad essi non va assolutamente né grattata né asportata la crosta. Un piatto di formaggi che si rispetti deve contemplarne almeno quattro o cinque qualità: uno dovrebbe essere a pasta molle e dolce, uno a pasta molle e saporita, uno erborinato e uno a pasta dura. Per i formaggi molli e dolci non bisogna scordare il sale, il pepe e l'ampolla con l'olio d'oliva; eventualmente non stonano alcune ciotoline contenenti aglio, prezzemolo, basilico o altre erbe aromatiche tritate finemente. Per i formaggi piccanti è indispensabile una coppetta contenente riccioli di burro fresco.

Decorate il piatto dei formaggi con teneri gambi di sedano bianco, foglie di lattuga, ravanelli e olive. Un cestino di noci andrà sempre bene; non dimenticate le classiche pere (di grandezza medio-piccola) con il Grana o il Parmigiano Reggiano e le fave, quand'è stagione, con il Pecorino. Accompagnate i formaggi con almeno quattro tipi di pane: bianco, casereccio, integrale, di segale, nonché dei crackers. Per lo Squaquerone possiamo suggerire delle piadine calde mentre, per i formaggi molli e saporiti, saranno molto apprezzate delle fette di polenta abbrustolita.

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.