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mercoledì 5 agosto 2015

Affezioni della pelle, perchè dire no ai cortisonici

La pelle è il  più vasto organo dell'organismo umano. Le sue funzioni sono ben specifiche: protettiva, sensoriale ed emuntoria- depurativa. E' gioco forza quindi che della pelle dobbiamo aver cura e mantenerla in salute, proprio perchè essa è l'interfaccia tra l'esterno e l'interno del nostro corpoe per questo motivo è soggeta ad andare incontro a diverse affezioni a causa di fattori aggressivi sia esterni che interni. 

Fra queste affezioni possiamo elencare irritazioni cutanee, dermatiti, eczemi, orticarie, lesioni da calore, scottature, aggressioni fungine, batteriche, virali...Normalmente l'approccio della maedicina tradizionale è quello di trattare tali affezioni con preparati cortisonici, quali idrocortisone, betametasone fluocinole che si utilizzano sotto prescrizione medica. I risultati nella cura sono ovviamente immediati e istantanei, ma non dobbiamo mai dimenticare che l'altra faccia della medaglia è costituita da effetti collaterali. 

Fra questi è bene sapere che ci sono la comparsa di atrofia cutanea, dilatazione dei capillari, ipertricosi, sensibilizzazioni cutanee; non solo vi sono inoltre anche gli effetti collaterali sistemici, causati da applicazioni cutanee prolungate, poichè i cortisonici sono assorbiti dal derma e messi in circolo, esercitando perciò gli stessi danni che conseguono ad un'assunzione per via orale (disfunzioni ormonali, edemi generalizzati, glaucoma, atrofia muscolare).

Non vi sono dubbi  quindi che i danni provocati datali farmaci siano veramente troppi: il rapporto rischi/benefici pesa eccessivamente a favore dei primi!
Ebbene madre natura ci fornisce gli elementi per avere una alternativa efficace ma soprattutto innocua.



giovedì 2 luglio 2015

Gli oli essenziali e la pelle

Se si friziona la pelle con un olio essenziale, puro o diluito in olio vettore, le minuscole molecole di cui è composto si solubilizzano nei grassi della pelle, ne attraversano molto rapidamente gli strati esterni e raggiungono i capillari sanguigni. Da qui passano nel torrente sanguigno e sono trasportate nelle cellule e nei fluidi corporei. Si è potuto verificare sperimentalmente che le essenze sono ritrovabili nel sangue dopo circa una o più ore dall'applicazione sulla pelle.

Quindi quando su una regione del corpo sofferente viene applicato un olio, questo, grazie al suo elevatissimo potere di propagazione, va ad agire sull'organo malato sottostante. Contemporaneamente raggiungerà, attraverso il sangue, anche gli altri distretti  corporei e si diffonderà in tutte le cellule, rivitalizzandole, tonificandole, aumentando le difese immunitarie e migliorando le funzioni dei diversi apparati. Mentre l'olfatto richiede un movimento attivo e intenzionale dato dall'avvicinamento e dall'inspirazione nasale, con l'utilizzo dell'olio per via epidermica attraverso il massaggio, colui che lo riceve potrà, abbandonandosi, permettere alla pelle di assorbire l'effetto benefico dell'essesnza senza una partecipazione attiva dell'Io: l'olio agirà per lui, integrandosi nel suo sistema vegetativo e arrivando all'inconscio. 

L'azione generale di una sia pur minima quantità di prodotto avvicina l'aromaterapia alle terapie energetiche: qui è più probabile che ad agire non sia tanto la quantità, molto ridotta, dell'essenza, bensì "l'informazione" che questa trasporta, e che va a inserirsi nell'organismo a livello del circuito energetico perturbato, riequilibrandolo. Ecco perchè pare che l'essenza, anche se frizionata su un punto qualsiasi del corpo, venga attirata verso l'organo debole o la funzione perturbata. Ogni regione del corpo, ogni organo, vibra in accordo con una propria frequenza di biofunzionamento ottimale. Molti fattori esterni e interni (inquinamento, correnti elettromagnetiche, alimentazione scorretta, pensieri negativi) desincronizzano questi circuiti energetici vitali e provocano squilibri e malattie.

 Le essenze delle piante racchiudono in sè la massima potenzialità raggiunta durante la fase di sviluppo del vegetale; esse sono delle vere "concentratrici" di energia differenziata, che corrisponde alla "personalità" della pianta che le ha prodotte, in funzione delle sue caratteristiche di vita e di crescita. Applicate all'uomo esse possono inserirsi a livello delle correnti energetiche perturbate, riportandole in accordo vibratorio, così come agiscono agopuntura, omeopatia, educazione del pensiero e delle emozioni, meditazione, tecniche corporee (yoga, bioenergetica, massaggio...). L'uso delle essenze per frizioni è consigliato anche in caso di buona salute, per aumentare il proprio potenziale vitale ed energetico, soprattutto al mattino, per preparare il risveglio del corpo, e la sera, per riarmonizzarsi a livello mente- corpo dopo le stimolazioni della giornata.


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