Simply

Visualizzazione post con etichetta neroli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta neroli. Mostra tutti i post

mercoledì 11 novembre 2015

Neroli (fiori d'arancio), olio essenziale

Nome botanico: Citrus aurantium ver. amara
Famiglia: Rutacee
Provenienza: Estremo Oriente
Estrazione: dai fiori freschi
Profumo: floreale, caldo, ricco, intenso e delicato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antidepressivo, afrodisiaco, digestivo, depurativo, ipnotico blando, tonico cardiaco e circolatorio, antispastico, antisettico, battericida
Principali indicazioni: ansia, depressione, insonnia, tensione nervosa, palpitazioni, stress, agitazione nei bambini, cura della pelle, coliche intestinali, spasmi, disturbi digestivi di origine nervosa


L'essenza di fiori d'arancio deve il suo nome e la sua celebrità alla civetteria di una principessa del XVII secolo, Anna Maria di Nerola, la quale amava cospargersi abbondantemente di questo profumo, tanto da lasciare un'odorosa scia al suo passaggio. Poichè nelle  corti europee dell'epoca si usava regalare e portare guanti profumati, i "guanti di Neroli" divennero di moda per le dame di corte. L'olio di neroli è una delle essenze più pregiate, non solo per l'inimitabile aroma, che entra nella formulazione di pregiati profumi, ma anche per il basso rendimento durante il processo di estrazione: è infatti una delle essenze più costose.

 La sua sfera d'azione principale è il sistema nervoso: esercita un'efficace azione riequilibrante e calmante in caso di turbe emotive, nervosismo, somatizzazioni a carico dell'apparato digerente, come spasmi, cattiva digestione, meteorismo, e a carico dell'apparato cardio-circolatorio, in caso di palpitazioni e ipertensione. Concilia il sonno ed è molto utile per i bambini in caso di sovraeccitazione e di difficoltà di addormentamento. I fiori d'arancio partecipano, secondo la medicina antica, delle peculiarità caratteristiche di altri fiori di colore bianco, quali il ciliegio, il tiglio, il mughetto, il biancospino.

I Cinesi raccomandavano, in caso di stanchezza e di affaticamento, di attendere la fioritura del ciliegio per staccarne una fronda con cui cingersi il capo fino all'appassimento. I medici della storica Scuola Salernitana consigliavano addirittura di non staccare il ramo dall'albero, ma di massaggiarsi con i fiori ancora attaccati all'albero, in modo che le benefiche vibrazioni energetiche della pianta si potessero trasmettere all'uomo. Secondo gli antichi quindi il massaggio floreale con i fiori bianchi è in grado di curare la stanchezza fisica e mentale, di restituire nuove energie e di fugare la tristezza.

Varrebbe la pena quindi di seguire questo consiglio, per combattere le nevrosi, e se non è possibile passeggiare in un boschetto di ciliegi o di zagare, si può più semplicementefare un bagno aromatico usando l'essenza di neroli o utilizzandola per massaggio rilassante o per leggere frizioni alle tempie. A livello della pelle è molto delicata e ben tollerata anche incaso di pelle sensibile e irritata. Ha un'azione rigenerante a livello cellulare, tonifica, previene l'invecchiamento, deodora. Seguendo l'esempio di Anna Maria di Neroli, può essere utilizzata utilmente nella preparazione di principesche maschere di bellezza o in aggiunta a creme nutrienti (nella misura di una goccia per un cucchiaino di olio o crema base).


lunedì 10 agosto 2015

Arancio amaro, olio essenziale

Nome botanico: Citrus aurantium
Famiglia: Rutacee
Provenienza: India, Cina
Estrazione: dalla scorza esterna del frutto maturo, per spremitura
Profumo: fresco, ricco, dolce-amaro
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antispasmodico, sedativo, astringente, antisettico, tonico del cuore, depurativo
Principali indicazioni: stanchezza, insonnia, disturbi nervosi, stitichezza, disturbi digestivi, dermatiti, rughe, gengiviti, stomatiti

Dalla pianta di arancio amaro, originaria dell'estremo Oriente e poi diffusasi nel bacino del Mediterraneo, si ricavavano tre tipi di essenza: dalla scorza esterna l'essenza di arancio amaro, dalle foglie fresche e dai rametti si distilla il petitgrain, dai fiori la pregiata essenza denominata neroli. Dalla scorza dei frutti di un'altra pianta di arancio, varietà dolce (nome botanico: Citrus sienesis) si ricava l'essenza denominata arancio dolce, le cui caratteristiche richiamano quelle del''arancio amaro.

Gli agrumi, arance, limoni, ma anche mandarini e pompelmi, sono i vegetali che meglio si lasciano penetrare dal calore cosmico e per questo sono intimamente legati all'elemento fuoco: sono la manifestazione delle forze cosmiche di luce e calore che si materializzano e diventano sostanza nei fiori, nelle scorze, nei frutti, nel legno. Negli agrumi la luce diventa profumo, e ciò spiega l'azione vitalizzante di questi oli essenziali. Erano arance i "pomi d'oro" del giardino delle Esperidi, messi al sicuro da Giove in un luogo ben protetto; l'undicesima fatica d'Ercole fu proprio quella di riuscire a trafugare i pomi d'oro dal giardino segreto. I pomi delle Esperidi, questi frutti solari segnati dal fuoco, esprimerebbero i più alti concetti della scienza ermetica, l'intelligenza del cuore, rappresentata dal sole,che si fonde e si armonizza con il freddo e il limpido intelletto lunare. 

La varietà arancio amaro  ha, nonostante il nome, un profumo fresco e delicato, molto gradevole e aromatico, per niente amaro. Si ossida facilemente, pertanto non si conserva a lungo. E' particolarmente indicato per il massaggio e, aggiunto all'acqua del bagno, esplica un'azione rinfrescante, depurativa, tranquillante e rivitalizzante nel caso di pelle untuosa o asfittica o nel caso di ritenzione idrica. Questa essenza di agrumi, che racchiude l'energia dei magici frutti dorati, richiama qualità tipicamente solari, quali vitalità, espansione, fiducia, azione, temperate e mitigate dalla dolcezza. Così, un massaggio, in particolare a livello del plesso solare e del petto, apporterà energia e aiuterà a cacciare la malinconia e lo stress, senza eccitare, ma calmando la tensione nervosa a livello del cuore, organo solare per eccellenza.  

Diluito in acqua, sotto forma di sciacqui, è tonico per le gengive e combatte stomatiti e afte. L'essenza di petitgrain si ottiene per distillazione dalle foglie e dai ramoscelli dell'albero di arancio amaro. Un tempo veniva estratta dalle arance verdi acerbe, quando ancora erano molto piccole, da cui il nome petit grains o piccoli grani. Il profumo è fresco e delicato, tra quello degli agrumi e quello dei fiori, per cui spesso l'essenza viene usata per adulterare quella dei fiori d'arancio (neroli), più pregiata. Il petitgrain trova impiego nei disturbi del sistema nervoso quali insonnia, esaurimento, stress, per bagni o massaggi rilassanti, nel trattamento della pelle grassa o acneica e nell'ipersudorazione. Svolge inoltre un'azione antispastica e digestiva.


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.