Simply

Visualizzazione post con etichetta nauesa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta nauesa. Mostra tutti i post

martedì 23 giugno 2015

Glutine e celiachia

Cerchiamo di capire cosa sia il glutine. Si tratta di un complesso proteico, costituito da due proteine, gliadina e gluteina, presente in molti cereali, nello specifico frumento, orzo, farro, segale, kamut, avena e in tutti gli alimenti da questi derivati, è invece assente nel riso, nel mais, nel grano saraceno, nel miglio, come anche nella quinoa, nell'amaranto e nella tapioca.

 Delle due componenti del glutine, mentre la gluteina non sembra essere implicata nella genesi di problematiche glutine-dipendenti, ne è invece responsabile la gliadina, in particolare una sua frazione, detta α-gliadina. Qualora l'α-gliadina, nei soggeti predisposti, non venga digerita a livello intestinale, l'organismo innesca una risposta immunitaria nei suoi confronti, trattandola non più come alimento ma come sostanza estranea, contro la quale difendersi. 

La patogenesi di questa comlessa reazione immunitaria è ancora poco nota. Ciò che è chiaro invece, confermato dalle evidenze istologiche, è che la presenza dell'α-gliadina indigerita non solo innesca una risposta immunitaria verso la gliadina stessa (con la produzione di anticorpi anti-gliadina), ma attiva anche la formazione di anticorpi e sostanze infiammatorie che letteralmente si scatenano contro la mucosa intestinale stessa, provocandone la progressiva lesione fino ad atrofia dei villi intestinali e perdita delle capacità selettive ed assorbenti della mucosa. Coloro che vanno incontro a questo tipo di reazione in seguito all'assunzione di glutine, sono detti appunto celiaci. E' stato stimato che l'1% della popolazione è affetto da celiachia, riconosciuta tramite esami specifici. 

I sintomi caratteristici di celiachia sono prevalentemente a livello gastrointestinale, come ad esempio forti scariche diarroiche, nausea, vomito, gonfiore addominale, ma vi sono anche manifestazioni extraintestinali, quale stanchezza mentale cronica, spossatezza, annebbiamento dela memoria. I dati indicano che di celiachia è colpito l'1% della popolazione nazionale, ossia 600 mila individui.
Domani vedremo l'altra faccia del rapporto conflittuale con il glutine: la gluten sensitivity.


lunedì 22 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia

Dal mal di pancia alla "gluten sensitivity". Ebbene non vi sono dubbi: sintomi quali dolori addominali, meteorismo persistente, gonfiore, nausea, funzionamento irregolare dell'intestino, ma anche spossatezza continua, emicranie frequenti, eczemi, anemia, possono avere tutti la stessa origine: l'intolleranza al glutine


Vi sono persone che hanno trascorso anni viaggiando da uno specialista all'altro alla ricerca di una diagnosi e di una cura efficace per i propri disturbi ricorrenti. "Intestino irritabile" di solito è la diagnosi, con conseguente invito a placare stress e ansia. Ma non sono queste la cause principali. Sono pochi i medici illuminati che in presenza di tali sintomatologie hanno prescritto i test per evidenziare l'eventuale presenza di celiachia, ma a risultati negativi, hanno continuato a far mangiare ai loro pazienti il pane, la pasta, e i cereali. 


Pur non essendo celiaci si può essere però "sensibili al glutine". La medicina alternativa lo sa da tempo, ma la medicina ufficiale l'ha evidenziato solo ora grazie agli studi del Dott. Alessio Fasano, ricercatore dell'Università  del Maryland a Baltimora, grazie al quale è stato finalmente possibile riconoscere ufficialmente che, al di là della celiachia, esiste anche un'altra forma di ipersensibilità glutine (ed ai cereali che lo contengono) che porta a disturbi analoghi. 


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.