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mercoledì 26 agosto 2015

Tabula rasa

E' di uso comune questa frase latina, il cui significato è chiaro anche se non si è mai studiato il latino. 


Tabula rasa ovvero una tavoletta raschiata. Del resto si sa, al tempo si scriveva su tavolette di cera, che poi, opportunamente pulite, venivano riutilizzate per altri scritti. In senso lato il motto sta a significare, come scrive Aristotele nel De anima,  che così deve essere lo stato della mente prima della conoscenza; vuota ma ricettiva. Aristotele infatti, da geniale filosofo greco illuminato (non per niente fu l'istitutore di Alessandro Magno) la sapeva lunga sull'animo umano.


martedì 4 agosto 2015

Pietre e cristalli, Diopside

Pietra catartica,  i guaritori dei cristalli la utilizzavano in casi di traumi per i suoi poteri di portare alle lacrime di purificazione chi la indossava.

DIOPSIDE 
Caratteristiche: silicato di calcio e magnesio; sistema monoclino; cristalli prismatici allungati, più spesso in aggregati colonnari e granulari; colori: verde, giallo, azzurro, bruno e biancastro, blu e viola.

Proprietà: aiuta ad aprire la mente
Disturbi: protegge il cuore e il sistema circolatorio; placa l'ansia; è di aiuto nei disturbi instestinali e in quelli relativi alla vescica
Associazione con i chakra: primo e quarto


sabato 18 luglio 2015

Pietre e cristalli, Cordierite

Se volete trasformare le vostre difficoltà o sofferenze in un’occasione per evolvere spiritualmente e psicologicamente, la Cordierite fa per voi. Ne è simbolo lo stesso modo in cui la pietra reagisce alla luce. Infatti, a seconda di come ne viene attraversata, il suo colore cambia dal grigio al blu. 

CORDIERITE

Caratteristiche: silicato di magnesio e alluminio; sistema rombico; colore: tonalità dell'azzurro fino al blu; se limpido e puro, viene usato come gemma con il nome di zaffiro d'acqua; presenta avolte inclusioni di ferro, calcio e sodio; se osservata da diverse angolature, cambia colore.

Proprietà: aiuta ad aprire la mente e dà chiarezza, fa svanire le paure
Disturbi: agisce sullo stomaco, sulla digestione, sull'intestino e sulla circolazione sanguigna
Associazione con i chakra: sesto


venerdì 17 luglio 2015

Pietre e cristalli,Cianite o Distene

La cianite (o distene) permette all’anima di risedere in modo costante nella mente e nei pensieri elevati; in altre parole, canalizza l’essenza divina nella mente umana al fine di creare forme - pensiero impregnate di forza spirituale; queste formeranno nuove idee e nuovi concetti , in grado di mantenere e manifestare l’integrità spirituale sulla Terra Subconscio: genera nuovi sogni e nuove visioni. 

Il suo utilizzo, quindi, permette una visione della vita più intuitiva e libera, in accordo con i principi spirituali del creato, tralasciando schemi e priorità illusorie.

CIANITE
Caratteristiche: silicato di alluminio; sistema triclino; cristalli tabulari allungati riuniti in fasci subparalleli, spesso non terminati; colore azzurro.
Proprietà: aumenta la comunicazione, favorisce la lealtà e la serenità
Disturbi: è efficace nei disturbi della gola e del sistema respiratorio
Associazione con i chakra: quinto


martedì 30 giugno 2015

Gli oli essenziali, le vie di assorbimento

Le essenze entrano in rapporto con l'uomo attraverso due vie peculiari, che le contraddistinguono in modo specifico dalle altre sostanze curative tratte dal mondo vegetale: queste vie sono il Sistema Olfattivo e la Pelle.

Attraverso di esse le essenze penetrano nell'organismo e influenzano sia la mente che il corpo. Si pensa che attraverso l'olfatto esse esercitino principalmente la loro azione a carico del sistema nervoso, quindi con un'azione sull'umore, sulle funzioni psichiche come la memoria e l'apprendimento e sull'aspetto neurovegetativo, cioè sulle implicazioni psicosomatiche tra stati mentali e salute degli organi; attraverso la pelle invece, sembra che esercitino principalmente un'azione sulle cellule e sui tessuti.
Domani vedremo gli oli essenziali e l'olfatto.




lunedì 29 giugno 2015

Gli oli essenziali, la volatilità delle essenze

La volatilità è la velocità con cui le essenze evaporano una volta esposte all'aria. Le essenze hanno tassi di evaporazione diversi: ve ne sono alcune più leggere e volatili (per esempio eucalipto, arancio), altre più pesanti  e più lente (patchouli, sandalo). Dagli esperti nella composizione dei profumi è stata stilata una classificazione delle essenze in base alla velocità di dispersione nell'aria. 

Questa scala di evaporazione comprende tre classi: la classe superiore, costituita dagli oli più leggeri, che evaporano più in fretta (tono superiore), la classe media (tono medio) e la classe inferiore, costituita dalle essenze che evaporano più lentamente (tono base). Gli aromi della classe superiore, sono quelli che si avvertono maggiormente quando si annusa un profumo, mentre quelli della classe inferiore vengono impiegati come fissativi, per trattenere quelli più volatili e far durare il profumo più a lungo.

Applicando queste conoscenze in aromaterapia, si è visto che esiste un legame tra la velocità di evaporazione e l'effetto che le essenze hanno sulla mente e sul corpo: le essenze superiori, che evaporano velocemente, agiscono più in fretta e in genere stimolano e rinfrancano la mente (per esempio rosmarino, salvia); gli oli inferiori, che si volatilizzano molto più lentamente, sono fondamentalmente sedativi e rilassanti. Fanno parte di questa classe la maggior parte dei legni e delle resine, che sono efficaci negli stati cronici. Gli oli di tono medio, che hanno una velocità di evaporazione intermedia, sono in rapporto soprattutto con le funzioni dei vari organi e con il metabolismo e hanno un effetto riequilibrante (lavanda, menta, cardamomo, pepe, basilico, issopo).

sabato 20 giugno 2015

Pu-Erh il naturale bruciagrassi, in una tazza di tè


Provate a pronunciare delicatamente questa parola......ad occhi chiusi, e il suo suono rilasserà la vostra mente. Sto parlando di un tè molto pregiato, che ho avuto modo di apprezzare, gustare, e le cui caratteristiche organolettiche e i benefici sono straordinari. E' il tè della lentezza, sia per quanto riguarda la coltivazione, la fermentazione e successivamente la preparazione.

Il tè Pu-Erh è un tè postfermentato; ciò significa che dopo l’essiccazione eseguita naturalmente, le foglie vengono riposte e conservate a lungo, addirittura fino a venti anni, in luoghi molto umidi, come cantine e cavità sotterranee, così da accentuare il proprio aroma erbaceo e vegetale.
Viene coltivato nello Yunnan, al confine con il Tibet, da piante antichissime di Camelia Sinensis, ma la lentezza della sua raccolta e produzione viene assolutamente ben ripagata con ottime proprietà benefiche e salutari; non a caso i nomi con cui tale varietà viene indicata dalle popolazioni locali è “tè medicinale”, utile per “allontanare il fuoco e rinfrescare il corpo”.

Alla pari di qualsiasi bevanda di lusso, conservata gelosamente in cantine umide e protette, è un tè di gran pregio, dotato di ricercatezza ed originalità d’aromi; è, inoltre, l’unico te’ che migliora con l’invecchiamento, al contrario di tutti gli altri, che invece tendono a perdere virtù ed aromi nel corso degli anni.

Il Pu-Erh possiede proprietà naturali stimolanti per il sistema nervoso centrale, in virtù della presenza di caffeina, oltre a favorire il processo digestivo e a contribuire a bruciare i grassi in eccesso. Proprio per quest’ultimo aspetto viene inserito in alcune diete dimagranti, soprattutto in considerazione della sua azione a favore del funzionamento epatico.

I punti di forza del Pu- Erh sono però la sua azione decisa nel tenere sotto controllo il colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue oltre ad alcune proprietà immunologiche. Contribuisce quindi a mantenere un generale stato di benessere dell’organismo e a mantenersi in forma, ferma restando la necessità di una sana alimentazione e una costante attività fisica.

Come detto all’inizio il suo sapore è particolare e può non risultare a tutti piacevole al primo assaggio. Il consiglio è di non scoraggiarsi e prendere confidenza con il suo gusto particolare un po’ alla volta, così da poterne apprezzare le sfumature e beneficiare dei suoi preziosi effetti naturali.
La sua preparazione a casa prevede una temperatura di infusione di 95 gradi, in media circa 20 secondi di attesa dopo aver spento l’acqua in ebollizione, per una durata compresa tra i 3 e i 4 minuti. Le sue forme più pregiate sono quella in nidi o in tavolette, entrambe pressate.
Disponibile anche nella consueta versione in foglie e biologico, sia sfuso nei negozi specializzati che in bustina sui banchi dei supermercati. Queste ultime richiedono di solito l’immersione a 100 gradi per circa 3-5 minuti.



sabato 13 giugno 2015

Il segreto per raggiunger la Felicità, Psicopittografia

Le nostre considerazioni portano ad una verità essenziale: la Libertà interiore è il risultato di un processo di liberazione. Questa è una delle idee più feconde che possiate possedere. Supponenete di avere un sentiero in mezzo ad un prato. Un giorno vi accorgete che le erbacce lo hanno sommerso. Per ripulirlo voi non dovete creare qualcosa, ma piuttosto togliere

Strappate le erbacce, il sentiero riappare. Voi non dovete cercare di creare qualcosa, perchè non v'è nulla da creare. La Libertà è già presente, anche se ancora nascosta. Le erbacce che sono nella mente sono le immaginazioni negative, le idee irreali, la convizione di conoscere già le risposte ai problemi.....

Man mano che la conoscenza di sè estirpa questi mali, noi vediamo il sentiero per la prima volta. Ciò ci mette sulla buona strada. Per quanto semplice sia questa idea ci sfugge. Abbiamo l'abitudine di pensare in termni di costruzione e di addizione, mentre la nostra libertà è nella direzione opposta. Analizzando le diverse vie che portano alla libertà, il prof. Burtt scrisse: "Ora bisogna riconoscere che la via verso la verità e la felicità non consiste nel creare qualcosa che non esiste, nè nell'acquisire qualcosa che non è attualmente alla nostra portata...Occorre solamente estirpare l'ignoranza: la luce si dirige allora alla verità".


mercoledì 10 giugno 2015

I cinque tibetani

Avete mai sentito parlare dei Cinque Tibetani? Io ho letto il piccolo libro che ne parla, cadutomi per caso in mano mentre mi aggiravo fra gli scaffali di una libreria cittadina. Visto che mi era caduto in mano, lo presi, perchè sono una che pensa che certi fatti non accadano per caso.
Lo trovai veramente interessante. In nuce ecco di cosa tratta.
Con i Cinque Tibetani si può raggiungere il benessere del corpo, della mente, dello spirito e il risveglio della forza vitale. E’ una promessa che fate a voi stessi, i progressi non devono essere forzati, gioite di ogni piccolo miglioramento, solo così i risultati dureranno nel tempo.

I Cinque Tibetani funzionano, possono aiutarvi a conquistare un maggior senso di benessere. Se li farete tutti i giorni si vedranno già i risultati in trenta giorni e i vostri amici cominceranno a farvi domande sul vostro aspetto più giovane e sano.

I Cinque Tibetani sono anche una forma di meditazione fisica attiva, molto efficace per prendere coscienza di se stessi, del proprio corpo fino alla più piccola cellula, in modo particolarmente vivo. Eppure chi resta troppo condizionato dallo scopo finale rischia di perdere l’occasione di un’esperienza meditativa davvero profonda del Sé, all’interno del proprio corpo; infatti, mentre si affanna con sempre maggiore accanimento a inseguire la ricompensa che gli spetta una volta raggiunta la meta, si lascia sfuggire quel momento di piena libertà in cui ogni scopo appare privo di importanza.

PERCHE' FUNZIONANO

Nel corpo ci sono sette centri energetici principali che corrispondono alle sette ghiandole endocrine. Le funzioni corporee sono regolate dagli ormoni secreti proprio dalle ghiandole endocrine. Di recente si è scoperto che anche l’invecchiamento è regolato da un'ormone  che viene prodotto dalla ghiandola pituitaria all’inizio della pubertà. Sembra che quest' ormone  interferisca con l’abilità delle cellule di utilizzare ormoni benefici come quello della crescita, quindi cellule e organi a poco a poco si deteriorano e muoiono. In realtà i sette centri energetici che chiamiamo chakras possono essere considerati come campi elettrici invisibili a occhio nudo. Ogni chakra ha il centro in una delle sette ghiandole endocrine (a secrezione interna) che hanno la funzione di stimolare la produzione di ormoni. Gli ormoni regolano le funzioni del corpo incluso il processo di invecchiamento. I sette chakras sono così localizzati : 1) le ghiandole della riproduzione 2) il pancreas 3) le ghiandole surrenali 4) il timo 5) la tiroide 6) la ghiandola pineale 7) la ghiandola pituitaria.

Equilibrando i sette Centri Energetici probabilmente viene normalizzato anche lo squilibrio ormonale, perciò le cellule possono replicarsi e prosperare come quando eravamo giovani. Stimolando tutti i sistemi di regolazione del corpo, le ghiandole endocrine, il sistema circolatorio, i meridiani e così via si agisce sul livello biochimico degli enzimi e degli ormoni, influenzando fortemente la nostra sensazione di benessere e la nostra sfera emozionale. In una persona sana ogni centro energetico ruota a grande velocità, facendo in modo che l’energia vitale detta anche “prana” scorra verso l’alto attraverso il sistema endocrino. 

Se uno di questi centri rallenta, si blocca il flusso di energia vitale influendo così sullo stato di salute. Il modo più rapido per riattivare il normale movimento rotatorio dei centri energetici è fare regolarmente i Cinque Tibetani. Dato che questi esercizi stimolano in modo tanto efficace i diversi sistemi energetici, i risultati saranno subito percepibili a chi li pratica. Gli esercizi sono abbastanza dolci da poter essere eseguiti da chiunque e a qualunque età.  Per vedere se funzionano provateli, offrite loro una possibilità di riuscita, investite un po’ di tempo e di energia e se perdete interesse verso di loro non aspettatevi di ottenere risultati straordinari. Ve lo scrive una che ha inziato a praticarli solo per provare.

sabato 16 maggio 2015

GIOCAVO SOTTO UN SALICE PIANGENTE

Nascosto dietro un palazzo, c'era un piccolo rigoglioso giardino, dove un manto d'erba verde e morbida cresceva ben curata. Era un giardino silenzioso, casa di uccelletti tondi e canterini, al centro del quale si trovava un bellissimo salice piangente, le cui morbide e folte fronde ricadevano, languide e suadenti, sull' erba. Giocavo lì, nascosta dalle fronde del salice, in quella casa verde che mi nascondeva agli occhi del mondo.

Solo il venticello sapeva che c'ero io lì sotto, fra le verdi pareti del saggio salice, nelle quali i raggi di un antico sole primaverile si affacciavano indiscreti e forse un po' sfacciati a curiosare. Era un semplice riparo quello che il salice mi offriva, e mentre intenta nei miei giochi, mi muovevo nel suo abbraccio, lui parlava sobriamente, dondolando in un quasi impercettibile fruscio, gli eleganti rami le cui lanceolate foglie abbracciavano il tappeto erboso.


Era una solitudine meditativa la mia, lontana da rumori stridenti della vita intorno, solitudine in cui i sensi non avevano ragion d'essere, perchè inutili orpelli di un equilibrio ben più alto, dove unica protagonista ricettiva era la sensitività dell'anima. I miei giochi non avevano bisogno di oggetti, era la mente che creava ogni cosa, nello stile e in tono con la capanna verde che m'accoglieva benigna.

Fra le radici nodose sedevo volentieri, quasi a ritirarmi nell'incavo del suo tronco e immergermi nel lento scorrere della sua linfa, compenetrandomi del suo essere, respirando il suo sapere, non domande, non risposte.

Era un magico solipsismo il nostro, radicato nella sua corteccia, compenetrato nel mio io più profondo. Poi un giorno, un'anima stanca si addormentò per sempre ai suoi piedi e nulla fu come prima. Il salice non potè più ospitarmi, nè più parlò, lo guardavo di lontano e mi sembrava in altro mondo.

Qualche anno dopo qualcuno decise di tagliarlo, non ricordo più perchè, ricordo che mi fece male, ne udii la sofferenza, gli ultimi echi della sua voce che dal mozzo tronco si spargevano intorno. Dopo più di trent'anni ci son passata ieri in quel giardino, e ho guardato là, dove stava il salice nulla più è cresciuto, solo l'erba verde resiste ancora. Mi son fermata solo un attimo e ho ancora udito quella sofferenza.

Il cuore e la mente - Zoe parte seconda


Per Zoe la necessità di vagare con la mente era ancora più forte della ragione. Quale ragione? E che tipo di ragione? La ragione del CUORE o quella della MENTE? Era una riflessione ardua, molto ardua.
Bello sarebbe stato dividersi in due: cinquanta per cento da un lato, cinquanta per cento dall'altro.
Zoe rifletteva sulla differenza fra l'una e l'altra ragione. Non era facile da spiegare.
La ragione del CUORE non è per nulla RAZIONALE, se per razionale intendiamo categorie, schemi , spazializzazioni e temporalizzazioni. E' una ragione volubile e qualche volta effimera, nonché evanescente e perché no? Anche LATITANTE.
Purtroppo essendo volubile, pensava Zoe, la ragione del CUORE  sconvolge il normale funzionamento intellettuale e  fisiologico, provocando  stati febbrili e di agitazioni convulse. Non esiste cura, solo dare sfogo agli istinti per poi ottenere uno stato di calma dovuto a stanchezza ( o meglio, SPOSSATEZZA!).Gli stati d'animo della ragione del CUORE sono infiniti e vengono dall'Oceano delle Possibilità nel quale tuffiamo continuamente la nostra rete da pesca.
Per quello che concerne la ragione della MENTE, entriamo in un campo molto più lineare.
Tutto è semplicemente chiaro e lampante. Le azioni sono dettate dall'imperativo CATEGORICO della MORALE, senza forti emozioni: "πάντα ῥεῖ " (panta rei, tutto scorre) per essere precisi. Noi poveri mortali, che per nostra disgrazia stiamo nel mezzo, siamo sballottati qua e là, fra Scilla e Cariddi. E qualche volta capita di rimanere schiacciati nel mezzo alle due furie.
Zoe era ancora lì a chiedersi dove fosse finito Apollo. Non avrebbe potuto rallegrare la compagnia con un "DLEN DLEN" della sua cetra? Forse no, era meglio organizzare un bel baccanale e inneggiare a Dioniso per la ragione del CUORE, cantando per monti e valli: "εὐοῖ" (euòi, in italiano evoè grido di gioia delle baccanti). Si immaginava in testa corone di pampini e acini. Alla salute! Poi sarebbe arrivata quella guastafeste e ficcanaso di Atena con la sua inseparabile civetta Budur: finita la festa! Per lei queste perdite di tempo sono deleteree. Lei è nata dalla MENTE di papà Zeus. Zoe sarebbe andata a bere un po' di nettare, chissà......
ZzzzZZzzzzzZzzzzZZZZZzzzzzzzzzzzzzzzz Ops! Si era addormentata un'altra volta! La vita frenetica ed errabonda che le faceva fare Dioniso, la distruggeva. Guarda, l'Olimpo è di nuovo circondato da nuvole. Zeus è all'opera: vecchia volpe! Ma chi potrebbe resistergli del resto? Hei, Zoe, vedi cosa può combinare la ragione del CUORE? Non si sa mai dove inizia e dove finisce! Allora qual è il confine fra realtà e fantasia?

martedì 5 maggio 2015

Sono mancina e scrivo alla rovescia

Sono mancina, un mancinismo il mio di quelli estremi, che non ti permette di far nulla con la mano destra, nemmeno portarti la forchetta alla bocca. La mano sinistra è per me lo strumento indispensabile alla vita, come l'acqua per l'assetato. Ho avuto la fortuna di nascere in epoca moderna e non dover subire traumatiche correzioni scolastiche, dettate da una eretica visione del mancismo da parte di educatori poco inclini ad una visione illuminata della diversità. Ciononostante il primo giorno di scuola, alle elementari, la mia aperta maestra fu costretta a farmi notare che, per scrivere, era necessario partire da sinistra e andare verso destra, e non come facevo io, che partivo da destra e andavo verso sinistra.


Confesso che fu un grosso sacrificio per me, dover obbligare la mia mente a pensare di partire da una direzione non consona alla mia natura, ma dovetti sottostare a tale regola. Ho quindi imparato a scrivere come tutti, in bella e ordinata grafia, ma, per verificare l'andamento della mia scrittura ero obbligata a tenere il quaderno storto, altrimenti la mia mano avrebbe coperto lo scritto. L'istinto però non lo si può reprimere, nè incatenare, esso riaffiora, anche quando si crede di averne dimenticato l'esistenza. Lo si deve seguire prima o poi, e io non ho mancato al mio appuntamento con lui, l'ho seguito, scrivendo nella maniera che mi veniva naturale: alla rovescia.

Già, al contrario, come se lo vedessi attraverso uno specchio, ogni lettera specularmente rovesciata.  E così ho mantenuto la mia abitudine, anzi l'ho coltivata, scrivendo in questo modo, senza difficoltà alcuna, senza dover tenere il  quaderno storto. Assecondare questa mia naturale inclinazione è come entrare in meditazione, ne sono totalmente assorbita, tanto da fermare il normale fluire dei pensieri nella mente mentre scrivo, ma la mente se pur fuori dallo scorrere razionale dei pensieri, detta alla mano ciò che razionale non è, e in quella scrittura a rovescio rimangono tracce di pensieri provenienti da anfratti ancestrali che la preponderante razionalità disconosce.

Le testimonianze della mia scrittura a rovescio sono ovunque, su fogli sparsi, in qualche quaderno, nella lista della spesa, in messaggi cartacei lasciati ai familiari, costretti all'uso dello specchio per leggerli correttamente. L'impulso a scrivere a rovescio esplode così, all'improvviso, senza avvertire, anche di notte, e io lo devo seguire, mi sveglio e scrivo a rovescio ciò che l'altra parte di me stessa detta alla mano, e ciò che scrivo non passa dal mio io presente, ma dalla mia parte mancina, quella vera, che conosco attraverso l'altro io nello specchio della mia scrittura.

sabato 14 giugno 2014

Il principio Kama-manasico | Varie

Tutto questo è stato riconosciuto sia nella tradizione occulta orientale, sia in quella occidentale. In Oriente, le due attività dell'emozione e del pensiero sono raggruppate insieme sotto il termine Kama-Manas. Kama significa "desiderio" e Manas indica la "mente". Al di sopra di questo duplice aspetto, si riconosce anche il piano o livello del pensiero puro, indicato con il termine "Piano Manasico".

Nella tradizione occidentale si trova la stessa idea del concetto cabalistico di ciò che viene chiamato Ruach o "anima ragionevole". Anche qui si dice che al di sopra di questo regno esiste un'altra regione in cui dimora l'aspetto dell'uomo che i Cabalisti chiamano Neschmah o Anima Superiore.


E' necessario separare questi due elementi, emozione e pensiero, che formano il ruach o principio Kama-manasico nell'uomo. Ci proponiamo di trattare l'aspetto emotivo o "astrale" come quello in cui predomina la "forza". Vi è un certo dualismo fondamentale in tutti i regni della natura: una divisione in regni di "forza" e in regni di "forma". Ogni livello è costituito da questi due aspetti, ma le proporzioni variano secondo i diversi livelli di manifestazione.

Quindi, la terra fisica è un piano di "forma", ma in realtà l'apparenza è il risultato di forze congiunte e bloccate. La sua caratteristica principale è l'inerzia. E' un livello di stabilità, e la materia fisica non cambia posizione da sola, a meno che non agisca su di essa qualche forza esterna. I livelli eterici del mondo fisico sono l'aspetto "forza", e la materia, come noi la vediamo, è l'aspetto "forma" di tale livello fisico.

Sul piano emotivo e "astrale", le posizioni s'invertono. La sostanza della luce astrale è caratterizzata da un'estrema mobilità; è "fluidica" e ha la capacità proteiforme di assumere mille forme evanescenti sotto il condizionamento delle diverse influenze. Può venire considerata come un regno di luce vivente; una luce che in un istante può assumere una forma temporanea.

sabato 7 giugno 2014

Come essere al di sopra di ogni problema | Psicopittografia

Voi siete tanto intelligenti quanto chiunque altro sulla terra. Non è l'intelligenza fondamentale che ci è necessaria; è il distacco della nostra mente dai suoi concetti limitati che ci libera dalle difficoltà. Non dubitate della vostra intelligenza, ma dubitate del suo livello di conoscenza.

Per venire a capo di un problema qualsiasi, dobbiamo innalzarci al di sopra del problema stesso e vederlo in maniera completamente nuova. Supponiamo che voi dobbiate guardare un fiume. Voi lo temete perché non potete vedere i pericoli nascosti, come le rapide e le pietre insidiose. Sapete che ogni scelta comporta la minaccia di un disastro. Ma poi vi illuminate. Salite su di un albero vicino e scrutate il fiume dall'alto. Quale differenza! Da questa posizione più elevata potete vedere al di sotto della superficie dell'acqua. Le condizioni del fiume sono ottime. Esiste ancora adesso la necessità di una scelta penosa? No! Voi sapete ora cosa dovete fare. L'atto stesso di guardare da un punto di vista superiore vi dà una sicurezza totale. [Immagine mentle 84]

Se voi capiste l'importanza di tutto questo, la vostra vita sarebbe meravigliosa. Le scelte penose e tormentate sparirebbero per sempre. Questo livello elevato d'osservazione si può raggiungere eliminando il fardello dei punti di vista sbagliati e delle ambizioni false. Ecco la relazione di un capofamiglia che si è innalzato al di sopra dei problemi domestici: «Se vuoi essere un'eroe l'occasione ti si presenta anche in casa tua.

Cambia te stesso e non la tua famiglia. Svegliati, cerca la salvezza e la forza che sono nel tuo Io superiore! Non allevare i figli in una atmosfera di paura e di ostilità. Se questa è stata l'atmosfera in cui hai trascorso la tua infanzia, rifiutati di trasmetterla. Vuoi che i tuoi figli ti amino? Offri loro la capacità interiore di farlo. Agisci su te stesso e tutto il resto si sistemerà da solo. »

mercoledì 4 giugno 2014

Come concepire un'immagine mentale confortevole | Psicopittografia

Ecco un'Immagine Mentale incoraggiante:

Supponiamo di voler dipingere i muri della nostra casa di due piani cominciando dal piano inferiore. Ci procuriamo alcuni bidoni di pittura. Benché non siamo pronti ad utilizzare la pittura prevista per il piano superiore, noi desideriamo conservarla in luogo sicuro e portate quindi i bidoni al piano superiore. Quindi scendiamo e dipingiamo il pianterreno. Quando abbiamo finito, saliamo le scale e troviamo la pittura di cui abbiamo bisogno. Essa è rimasta là tutto il tempo naturalmente; e ora che noi siete pronti a servircene, essa è pronta per noi. [Immagine mentale 83]

Capita la stessa cosa con le idee vere. Ma non cerchiamo di utilizzarle tutte insieme. Concentriamoci sul primo stadio della concezione. Siamo aperti alle idee più avanzate del secondo stadio, ma non preoccupiamoci troppo. Mettiamole in qualche posto più alto della scala della mente, e ignoriamole. Cominciamo dalla base. Quando saremo pronti per più alte verità, esse saranno pronte per noi. Ricordiamo che è impossibile smarrire un'idea vera una volta scoperta. Presto o tardi, dopo aver terminato il lavoro al piano inferiore, andremo al piano superiore e là troveremo il materiale che ci occorre. E sapremo esattamente come utilizzarlo per rendere la nostra vita più confortevole e colorata.

lunedì 19 maggio 2014

L'aura eterica | Varie

Gli occultisti sostengono che, oltre a controllare l'entrata e l'uscita del materiale fisico dal corpo, il corpo eterico trae anche l'energia vitale, o Prana, dal sole, e altre forme d'energia dalla terra stessa, per utilizzarle nell'economia vitale delle cellule. Tali energie circolano in tutto il corpo eterico e nella sua  controparte materiale, e, dopo aver sopperito alle necessità dell'organismo, vengono irradiate dal corpo eterico in una particolare nebulosità che si estende tutto intorno al corpo per diversi centimetri dalla superficie.

La nebulosità, solitamente la prima parte visibile dell'aura, è conosciuta come aura eterica. Poichè il coropo eterico è strettamente connesso a tutti i processi vitali del corpo, l'aspetto presentato dall'aura eterica è solitamente una buona guida per comprendere lo stato di salute fisica d'una persona, e negli ambienti occulti è molto diffusa la diagnosi mediante l'aura.


Abbiamo più di un "corpo"; e abbiamo appena considerato quello eterico. Vediamo ora gli altri corpi, e qui il termine "corpo" diviene alquanto fuorviante. Solitamente, noi pensiamo a un corpo nei termini di quello che conosciamo, il nostro corpo fisico denso; ma quelli più sottili andrebbero chiamati più esattamente "veicoli" o "involucri". In Oriente, infatti, sono indicati con quest'ultimo termine, e chiamati Kosha.

Certe scuole occulte hanno la consuetudine di parlare di "corpo emotivo" e di "corpo mentale", e  sebbene questo sia esatto da un certo punto di vista,  si può affermare che difficilemnte noi pensiamo senza l'interferenza delle emozioni, e difficilmente reagiamo emotivamente senza che qualche pensiero entri nel processo.

I due aspetti della coscienza, l'emozione e la mente, sono strettamente legati, e le energie dei mondi interiori scorrono attraverso i "corpi" che sono i nostri mezzi di contatto con quei mondi. Tali energie si irradiano anche intorno al corpo fisico, ma su un'area assai più ampia delle energie vitali del doppio eterico. Mentre l'estensione di quelle radiazioni vitali può essere solitamente calcolata in centimetri, la radiazione emotivo-mentale si estende per parecchi decimetri nella persona normale, e ancora di più in un individuo altamente evoluto.

domenica 18 maggio 2014

Venite alla vita | Psicopittografia

Immaginatevi davanti ad un quadro impressionante di un grande artista. In primo piano vi sono personaggi interessanti su un osfondo pieno di colore. Immaginate ora che all'improvviso il quadro si metta a vivere. I personaggi camminano, gesticolano. Gli alberi si piegano al vento. Ciò crea un'impressione completamente differente [Immagine mentale 72]

Ecco ciò che la verità dovrebbe fare per noi. Ciò che leggiamo o ascoltiamo dovrebbe prender vita nella mente. E' ciò che avviene quando leggiamo con attenzione un'idea apparentemente poco dinamica. Essa si insinua nella nostra comprensione attiva.


All'inizio non vediamo o sentiamo che parole. Ora facciamo un'esperienza d'una vera verità liberatrice della vita. Un'idea passa dall'osservazione esterna alla conoscenza interiore. Essa ci cambia sostanzialmente. Ricordiamo che la verità, quando arriva, è sempre diversa da come pensavamo che fosse.

La verità è sempre qualcosa di nuovo per la mente; ecco perchè è impossibile immaginarla. Per lo stesso motivo per cui non possiamo sapere come sarà un nuovo giorno prima d'averlo vissuto, così non possiamo conoscere una nuova verità prima d'averla vissuta.

Consideriamo il principio secondo il quale si può esser completamente liberi dal nostro passato. Per molti individui questo è uno stato desiderato, ma non sperimentato. Esso può esser sperimentato da chiunque è aperto alla verità. E' evidente che questi principi possono cambiare l'avvenire, ma come possono cambiare il passato? Il passato non si può cambiare. E' la reazione mentale ed emotiva nei suoi confronti che può esser modificata.

Consideriamo noi stessi in maniera differente e i nostri punti di vista cambieranno. Bisogna ricordare che l'incapacità a staccarsi dal passato è la causa degli errori attuali. Il legame emotivo col passato deve essere distrutto. La nostra liberazione ci impedisce di ripetere gli errori antichi e funesti.

sabato 17 maggio 2014

Quindici tecniche nuove | Psicopittografia


  1.  La coscienza di sè ci dà la possibilità di respingere le emozioni negative quando esse cercano di insinuarsi in noi
  2. La conoscenza di sè permette di vedere che le disposizioni negative non fanno parte del vero Io
  3. Attitudini nuove creano sentimenti nuovi
  4. Dobbiamo desiderare di dimenticare le idee false e di imparare le verità nuove
  5. L'emozione dell'amore è dentro di noi quando possiamo stare con altre persone senza desiderare nulla da esse
  6. I problemi causati dalle emozioni negative, quali il mal di testa, la nevrosi, e l'insonnia, spariscono quando ci si armonizza coi principi naturali della vita
  7. La nostra scala dei valori si modifica mano a mano vi sviluppate interiormente
  8. Quando un uomo vede realmente quanta energia e salute viene sprecata a causa delle emozioni negative, cerca di porvi rimedio
  9. Il segreto di una vita piena è quello di prender piacere all'Io e non alle cose materiali
  10. La sofferenza diminuisce nella misura in cui noi consideriamo un fatto che concerne una cosa, senza aggiungere a questo fatto la nostra opinione personale
  11. Quando consideriamo onestamente le emozioni negative, siamo sulla buona strada per dissolverle
  12. Quando la mente è veramente libera, non di deve più pensare alle prigioni emotive. Un uomo libero non ha più bisogno di pensare alla libertà o alla prgionia
  13. Eliminiamo la pena di un sentimento negativo rifiutando di di identificarci con esso
  14. Quando scopriamo il vero Io non saremo più in conflitto con noi stessi a proposito di ciò che dobbiamo o vogliamo fare
  15. La ricerca dei principi di verità produrrà un cambiamento interiore, che a sua volta, produrrà un caldo snetimento di benessere

mercoledì 14 maggio 2014

Come conservarsi giovani e in buona salute | Psicopittografia

Nell'America del Sud c'è un fiore raro che ha bisogno di acqua piovana nel suo calice per rinvigorire e rinfrescare la pianta intera. ma il fiore deve offrirsi alla pioggia. Se si piega troppo l'acqua non può entrare nel calice. Se il fiore resta in una posizione ricettiva, la sua salvezza è assicurata [Immagine mentale 69]

Questa breve illustrazione mette in luce uno dei principi essenziali di una sana esistenza. Il fatto è che noi dobbiamo essere ricettivi alle idee e alle impressioni sane. Tali idee e verità vengono a noi ogni giorno e noi dobbiamo aprir loro il nostro cuore e la nostra mente.

Vi sono persone che non sono aperte a nessun tipo di queste idee, e sono sempre affaticate, ma se smettessero di agitarsi starebbero decisamente meglio. Perchè disperdere le proprie forze in tante attività? Perchè avvertire il desiderio di lanciarsi senza scopo nei più svariati interessi? In realtà queste persone non si dirigono verso queste attività. Sono loro che vogliono allontanarsi da qualcosa: da loro stesse.

Queste persone non amano il loro Io, che non comprendono e di cui non hanno fiducia, allora soffriranno. Le loro attività frenetiche sono tentativi di sfuggire a questo Io indesiderabile. Gli obiettivi che inseguono non significano in realtà nulla per loro. Sono come bambini che vogliono ogni giorno un giocattolo nuovo. Così si stancano ad inseguire vani desideri nel tentativo di sfuggire alla loro sofferenza interiore.

Devono cercare invece, di capire chiaramente e cessare di agitarsi. Il loro tempo e la loro energia si indirizzeranno ad attività salutari, quali la scoperta dell'Io. E non saranno più stanche.

giovedì 1 maggio 2014

Siamo in stretta relazione con il vero Io | Psicopittografia

Gli storici sono concordi nel giudicare ben congegnato il sistema di comunicazioni dell'Impero romano. E' attraverso questo legame con i territori più lontani che Roma era solida e potente. Le comunicazioni erano assicurate da una solida rete stradale e di segnali ottici che legavano saldamente roma alle sue province. Una richiesta di truppe dall'Egitto era rapidamente comunicata a Roma e gl iaiuti partivano in breve tempo. Una richiesta di rinforzi dalla Gran Bretagna venivaprontamente soddisfatta. Inoltre furono aperte strade tra i quartieri generali e le regioni esterne [Immagine mentale 62]

E' un quadro del modo in cui la nostra mente deve sopperire ai bisogni al primo appello. Consideriamo la mente come un quartier generale permanente che può inviare prontamente saggezza, comprensione, forza, gioia. I solleciti aiuti giungono dall'uomo che intrattiene stretti legami tra l'Io interiore e i problemi esterni. Ecco come il Dott. Brunton descrive chiaramente il potere permanente dell'uomo: "Vivendo il più possibile vicino al centro Divino, l'uomo è sempre in grado di occupare un posto conveniente nel mondo, non più come schiavo, ma come coadiutore della natura. Mentre il suo esser più intimo rimane avvolto in una strana spiritualità, egli si muoverà con destrezza tra le difficoltà della vita, senza esserne turbato interiormente. Può affrontare afficacemente ogni problema. Egli ha trovato tutto ciò in questo centro dove albergano la sicurezza e il buon senso" (Paul Brunton, La riverca dell'io superiore)

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