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sabato 21 novembre 2015

Dolori mestruali e oli essenziali

I dolori mestruali sono comuni a circa l’80% delle donne  durante il periodo del ciclo per uno o due giorni al mese, che risultano essere generalmente sopportabili. Ma talvolta il dolore è così forte da ostacolare le normali attività quotidiane come l’attività scolastica, sportiva o lavorativa. In tutti questi casi si parla di dismenorrea. Ogni caso è unico, ma di solito il dolore si irradia alle gambe e alla schiena e può essere accompagnato da nausea, diarrea, cefalea o da una forma di malessere generale. Alla base di questi disturbi può esserci anche un’origine emotiva, ma in taluni casi si trasforma in un problema limitante e spesso anche poco compreso da chi tali disturbi non li ha mai neppure immaginati. Questo fa si che per far fronte al quotidiano, si ricorra a forti analgesici, che tamponano ma non risolvono.

 
In caso di dolore cronico non si può pretendere di togliere subito gli analgesici chimici: addirittura in certe persone prevale la paura che se non si assumono analgesici al primo manifestarsi dei dolori tali farmaci potrebbero rivelarsi inefficaci. L’obiettivo è ridurre i farmaci chimici fino ad eliminarli, via via che il riequilibrio con i metodi naturali da risultati crescenti: il processo deve dunque essere lento e graduale.

Possono aiutarci gli oli essenziali come l’Anice, che induce a straccarsi dai problemi quotidiani che generano ansia e induce ottimismo, inoltre agisce in varie forme di alterazioni mestruali; la Lavanda, che esercita azione calmante, antistress e rappresenta un tonico per chi si sente giù di morale; la Maggiorana, che svolge azione antidolorifica e lavora sui problemi sessuali; la Salvia officinale e la Salvia sclarea, che sono rimedi specifici dei disturbi mestruali. Il calore aiuta a alleviare il dolore, quindi possiamo preparare un bacinella con dell’acqua calda e versarci un po’ di aceto (di vino o di mele) in cui avremo emulsionato uno o più oli qui indicati: Anice, Lavanda, Maggiorana, Menta piperita, Salvia officinale e Salvia sclarea.

In particolare si consiglia di provare con una miscela di 7 gocce di Lavanda e 7 di Salvia sclarea. Dopo aver versato la miscela di aceto e di olio essenziale nella bacinella di acqua calda, si bagna una pezza di cotone e la si posiziona sul ventre fino a quando non si raffredda. Questo trattamento può essere ripetuto più volte al giorno. Se la miscela di Lavanda e Salvia sclarea non da buoni risultati si provi allora con 7 gocce di Anice e 7 di Salvia officinale, o con Lavanda, Maggiorana e Menta piperita. Se il dolore si irradia alle gambe o alla schiena, possiamo preparare un olio vegetale con il quale massaggiare le parti indolenzite. In 50 ml di olio di Mandorle dolci (o di Cumino nero) versare 3 gocce di olio essenziale di Menta piperita, 7 di Lavanda, 5 di Maggiorana e 4 di Salvia sclarea; agitare bene e usare la miscela direttamente sulla pelle. Infine può giovare l’inalazione diretta degli oli essenziali suddetti: si provi a versare 3 gocce di un olio su un fazzoletto di carta e ad annusarlo ripetutamente per almeno 15-20 minuti


venerdì 20 novembre 2015

Erbe aromatiche, consigli casalinghi

Per aromatizzare minestre, stufati, salse o altre preparazioni, usate una pallina metallica da tè anzichè il solito sacchetto di mussola. Riempite la pallina di prezzemolo, timo e alloro essiccati e sminuzzati (la combinazione tradizionale).

Oppure provate semi di finocchio, cerfolio, basilico, maggiorana o dragoncello (essiccati). Assaggiate di tanto in tanto la pietanza durante la cottura e togliete le erbe aromatiche quando preferite.


Quando usate le erbe aromatiche secche, diminuite la quantità. Una regola generale: un cucchiaino di erbe aromatiche essiccate corrisponde a un cucchiaio da tavola di quelle fresche.

Sbriciolate le erbe essicate tra le dita  per sprigionare tutto l'aroma. E' finito il dragoncello? Usate il prezzemolo al suo posto, oppure il cerfolio, ma aumentate la quantità del 50% circa. Se vi manca il timo, usate la maggiorana, l'origano o l'alloro.

Avete timo in abbondanza? Se al termine dell'estate vi ritrovate il giardino stracolmo di erbe aromatiche, fate essiccare le piante intere, appendetele capovolte in sacchetti di carta ai quali avrete fatto diversi fori di aerazione oppure potete metterle in cesti.

Usatele poi per farne dei sacchetti odorosi oppure delle ghirlande profumate. O in alternativa legate con un nastro i mazzetti essiccati e appendeteli in cucina per creare un'atmosfera rustica.

venerdì 9 ottobre 2015

Maggiorana, olio essenziale

Nome botanico: Origanum majorana
Famiglia: Labiate
Provenienza: dalla pianta fiorita
Profumo: caldo, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: antisettica, antitossica, antispasmodica, tonica, analgesica, cicatrizzante, anafrodisiaca, antireumatica, digestiva, espettorante, sedativa, ipotensiva, lassativa, riscaldante
Principali indicazioni: astenia, debolezza, stress, nervosismo, crampi, spasmi, dolori mestruali, disturbi digestivi, ipertensione, influenza, raffreddore, meteorismo
Precauzioni: evitare in gravidanza; non utilizzare in dosi elevate


La maggiorana è una pianta nota e usata fin dall'antichità, sovente citata nella mitologia e dai poeti classici; era usata nei matrimoni, sotto forma di corone con cui le spose si cingevano la fronte: "Tu che dal monte Elicona porti all'uomo la vergine rapita, infiorati la fronte di soave maggiorana odorosa" canta Catullo. Apparentemente contraddittorio è un altro uso che ne veniva fatto, nei conventi e negli istituti religiosi, sfruttandone le proprietà anafrodisiache, cioè di freno degli impulsi sessuali.

La maggiorana appartiene alla famiglia delle Labiate, ricca di piante odorose. Essa condivide alcune delle sue proprietà con piante "sorelle" quali la menta, il timo, per quanto riguarda l'azione tonica e antispastica sull'apparato digerente, e con il basilico, un'altra Labiata, per quanto concerne la sua spiccata azione sulla sfera psicoemotiva. Qui la maggiorana esplica un notevole effetto riequilibrante in caso di disturbi nervosi con somatizzazione quali tachicardia, vertigini, oppressione, senso di mancamento, ipertensione arteriosa, aerofagia, spasmi gastrici intestinali, insonnia, tic nervosi. Agendo prevalentemente sul sistema neurovegetativo, sposta l'equilibrio dal versante del sistema simpatico, quello dell'attività e della reazione, al versante parasimpatico, quello del rilassamento  e del riposo.

Utilizzata per massaggi e per bagni, può essere un valido aiuto per il trattamento dei disturbi sopracitati. Inoltre è un fortificante in caso di debolezza. Calma la tosse spasmodica, può essere usata per irrigazioni vaginali in caso di luecorrea e di mestruazioni scarse e dolorose (per la sua azione  di stimolo del flusso se ne sconsiglia invece l'uso in presenza di mestruzioni abbondanti). E' riscaldante e quindi indicata per frizioni e massaggi sulle articolazioni doloranti e per disturbi che si aggravano con il freddo. Per le sue proprietà antitossiche, è utile per inattivare il veleno inoculato da morso di insetti.


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