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venerdì 6 maggio 2016

La Dieta Portfolio per colesterolo e linea

La Dieta Portfolio per colesterolo e linea è stata studiata per combinare due risultati importanti: contrastare il colesterolo e mantenere la linea vediamo cosa è e come funziona. 


Tutti noi stiamo attenti alla linea, cercando di mantenere, a volte con molta fatica, il nostro peso forma, privandoci di molti cibi a noi graditi. In questi ultimi anni di diete miracolose ne sono state proposte davvero tante, ma ne converrete che i risultati sperati spesso non sono arrivati, anzi i chili di troppo sono stati ripresi e spesso sono anche aumentati. Oggi però si fa strada una nuova dieta, nata all'inizio degli anni 2000 e messa a punto dal prof. Jenkins, nutrizionista dell'Università di Toronto: la dieta Portfolio, nata in primis per curare l'ipercolesterolemia. Questo tipo di dieta si è rivelata particolarmente efficace sia sul colesterolo ma anche sulla linea, come confermato dalla dietologa e nutrizionista dott.ssa Foucaut.   “Oggigiorno conosciamo gli effetti delle fibre e degli alimenti ricchi di fitosteroli sul colesterolo, e questa dieta permette di far scendere il colesterolo LDL (cattivo) selezionando gli alimenti adatti a una dieta equilibrata”, spiega la dott.ssa Foucaut.


La scelta degli alimenti ricade su quelli maggiormente ricchi di fibre solubili e fitosteroli (presenti nei vegetali), oltre ai grassi buoni e alle carni magre. I fitosteroli sono composti lipidici necessari alle cellule.Ciò che distingue la dieta Portfolio è che non si perde il alto piacevole del cibo, perchè praticamente bisogna mangiare alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura, cereali integrali), legumi (ceci, lenticchie, fagioli) e sostituire la carne rossa con pesce e carni bianche.  Sintetizzando:

-Mangiare verdura + frutta a ogni pasto 
-Privilegiare il pesce alla carne 
-Sostituire le carni rosse con le carni bianche 
-Sostituire la pasta con le lenticchie o i piselli 
-Sostituire il burro con l’olio d’oliva 
-A fine pasto, niente dolci, meglio un frutto o un po’ di macedonia
-Sgranocchiare alcune mandorle quando si sente un languorino fuori pasto, una ventina al giorno
-O se la fame proprio si fa sentire, fare merenda con due quadratini di cioccolato fondente al 70% e un frutto

Come dimostrato da una ricerca condotta dal Prof. Jenkins, è stato evidenziato un abbassamento del colesterolo LDL compreso tra il 28 e il 35% tra i partecipanti che avevano seguito la dieta Portfolio, risultati paragonabili a quelli ottenuti dai pazienti sotto statine (principali medicinali anti-colesterolo).

Da notare che questo tipo di regime alimentare non danneggia assolutamente il colesterolo buono, poi ha una effetto anti fame perchè le fibre solubili si gonfiano nello stomaco dando una sensazione di sazietà. Questa dieta inoltre stimola a mangiare alimenti ad indice glicemico basso, quindi risulta più semplice mantenere la linea. E' anche una dieta diversificata che permette di acquisire delle buone abitudini alimentari senza privarsi troppo. Fate attenzione, noteranno perdita di peso quei soggetti che prima di intraprendere questo regime alimentare avevano un'alimentazione scorretta, chi invece segue già un regime alimentare equilibrato e diversificato noterà cali minimi.

Da non dimenticare mai l'attività fisica, che non deve necessariamente essere intensa, i famosi 10000 passi al giorno ad un ritmo mediamente sostenuto saranno un buon complemento. Questo tipo di regime alimentare è particolarmente raccomandato a coloro che soffrono di ipercolesterolemia, e anche a coloro che hanno un'aliementazione squilibrata e vogliono perdere alcuni chili senza riprenderli poi, e questo grazie alle fibre e al loro potere saziante.  Come sempre, la cosa migliore rimane comunque parlare con il proprio medico prima di cominciare.

mercoledì 6 gennaio 2016

Ritrovare buon umore ed energia con la frutta secca

Ormai è assodato, la diminuzione delle ore di luce che sengano il passaggio dalla stagione estiva a quella invernale scatenano in molti uno squilibrio nella secrezione di melatonina da parte dell’ipotalamo e, nei soggetti più sensibili, favoriscono sonnolenza, depressione, calo del tono dell’umore. Ecco come curare questa sindrome.


Per quanto riguarda l'alimentazione ci vogliono semi, pane di segale e cavolfiori. Integriamo la dieta con i cibi ricchi di sostanze riequilibranti e per un mese mangiamo semi oleosi (mandorle, noci, nocciole, anacardi, semi di girasole), legumi (soia, piselli, fagioli ecc.), pane integrale di avena o segale, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, indivia, mele e pere. E non dimenticate il succo di melagrana. Basterà prenderne un bicchiere a metà mattina, aggiungendo una capsula di lievito di birra sbriciolata oppure un cucchiaio di erba d’orzo, che forniscono ferro, vitamine del gruppo B e vitamina C, riequilibrando umore e metabolismo.

Se invece siete fra coloro che soffrono di disturbi di meteoropatia e soffrite di nervosismo, cefalea, stanchezza e insonnia accentuati dall’instabilità del tempo e dagli sbalzi termici (il corpo, infatti, è predisposto per tollerare variazioni di massimo 5-6 gradi per volta),  un buon rimedio è l’Avena sativa, la comune avena, da assumere in estratto secco nella dose di una capsula da 300 mg 2 volte al giorno per almeno 15-20 giorni. La cura si può ripetere a ogni cambio di stagione.

domenica 13 dicembre 2015

I Ceci: sostituti della carne, buoni per disintossicare colon e circolo

Quando comincia a fare freddo, il nostro corpo desidera istintivamente i cibi riscaldanti e  i legumi sono fra questi. Sono molto importanti per la nostra salute, perchè oltre alle proteine, essi sono ricchi di minerali e antiossidanti. Oggi ci dedicheremo ai ceci, emarginati in passato perchè considerati  più “poveri” rispetto a lenticchie e piselli, mentre al contrario di quanto si possa credere hanno ottime proprietà nutrizionali e si prestano ad essere cucinati nelle più svariate e fantasioe maniere. 

I ceci sono grandi alleati della salute perchè liberano i vasi da colesterolo e tossine. Pur essendo più proteici di altri legumi, a differenza delle proteine animali non aumentano i grassi nel sangue.  Hanno un apporto calorico superiore a fagioli, piselli e lenticchie ma anche una discreta percentuale di acido linoleico, assente in altri legumi. L'acido linoleico, abbondante nella frutta secca e in alcuni oli, è fondamentale per il nostro organismo perché previene le infiammazioni e agisce positivamente a livello cardiovascolare: abbassa i livelli di colesterolo cattivo e ha un’azione protettiva sulla circolazione sanguigna. In aiuto contro il colesterolo i ceci contengono anche le saponine e la fibra, e quest'ultima a sua volta ha una funzione anti stipsi: regolando il transito intestinale mantiene in buona salute la delicata zona del colon.


Ma non è finita qui perchè i ceci son ricchi di vitamine e minerali: betacarotene, vitamine del gruppo B e, tra i minerali, fosforo, potassio e magnesio, preziosi per la funzionalità cerebrale. Contengono in percentuale considerevole anche il ferro e il prezioso acido folico, che abbassa i livelli di omocisteina, un aminoacido che, se presente in dosi eccessive nel sangue, può provocare problemi cardiocircolatori come ictus e infarto. Affinchè l’assorbimento del ferro possa essere facilitato da parte del nostro organismo, è buona norma aggiungere ai ceci un alimento che contenga vitamina C (per esempio curcuma o zenzero sulle zuppe e minestre), oppure succo di limone o una cipolla rossa affettata nelle insalate di ceci lessati. Aggiungendo a fine cottura le spezie nelle minestre o la cipolla nelle insalate, aumenteremo anche il complessivo valore antiossidante del piatto. Gli isoflavoni e le saponine (utili nel contrastare la formazione di radicali liberi)  vengono “potenziati” dai curcuminoidi (presenti nella curcuma), dallo zingerone (contenuto nello zenzero) e dalla quercetina (nella cipolla).

E ora qualche suggerimento per gustarli al meglio. I ceci si lasciano in ammollo per una notte ( non utilizzare mai l’acqua di ammollo per la cottura). Si mettono a cuocere in abbondante acqua, con l’aggiunta di una foglia di alloro o di un pezzo di alga kombu. Si salano solo a fine cottura. Oppure provate il gustosissimo hummus, una crema di ceci ricostituente.
Ingredienti per 4 persone: 100 g di ceci ammollati, olio d’oliva, olio di girasole 1/2 spicchio d’aglio, un limone, menta.

Procedimento: lasciare in ammollo i ceci per circa 12 ore e metterli poi a bollire nella pentola a pressione per circa un’ora e mezza. Dopo averli scolati, passarli al frullatore e aggiungere un cucchiaio di olio d’oliva e un cucchiaio di olio di girasole, mezzo spicchio d’aglio sminuzzato e un limone spremuto. Aggiungere acqua se la crema risulta troppo spessa. Servire con qualche fogliolina di menta.

lunedì 3 agosto 2015

Vitamine, alcune precisazioni, vitamina B5 (acido pantoteico)

Rimaniamo nel gruppo B e occupiamoci oggi della vitamina B5 o acido pantoteico

VITAMINA B5 (acido pantoteico)
Svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare. Come coenzima, al pari delle prime tre vitamine del complesso B, partecipa alla produzione di energia da carboidrati, grassi, proteine. C'è una stretta correlazione tra l'acido pantoteico presente nei tessuti e il funzionamento della corteccia surrenale. Esso stimola le ghiandole surrenali, aumentando la produzione di cortisone e di altri ormoni importanti per la salute di pelle e nervi.

 La vitamina B5 è essenziale per la sintesi del colesterolo, degli steroidi (componenti organici liposolubili) e degli acidi grassi, e favorisce l'utilizzazione delle altre vitamine, soprattutto la riboflavina. E' importante per mantenere il tratto digerente in buona salute. Può migliorare la capacità dell'organismo di sopportare condizioni stressanti, rafforzando anche il sistema immunitario sensibile algi ormoni dello stress, adrenalina e noradrenalina. E' utile nelle terapie di disintossicazione dall'alcol e può agire come immunostimolante.

Le fonti: è contenuta nell maggior parte degli alimenti, soprattutto legumi, germe di grano, cereali integrali, arance, noccioline, tuorlo d'uovo, fegato. Viene sintetizzata nell'organismo dalla flora batterica intestinale. E' instabile al calore (la cottura della carne comporta una perdita del 30% di vitamina B5, mentre perdite inferiori si hanno nella cottura dei vegetali che la contengono) e in ambienti acidi o basici.

L'integrazione di vitamina B5: spesso viene consigliata una sua integrazione (250 mg due volte al giorno) in caso di stress psicofisico, per il trattamento delle allergie e riequilibrare il sistema immunitario. La vitamina B5 è utile anche in caso di artrite reumatoide (2 g al giorno) e per abbassare i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue (300 mg tre volte al giorno). In quest'ultimo caso, è meglio somministrare la forma acido pantoteico nota come panteina.


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