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mercoledì 2 dicembre 2015

Addobbare l'albero di Natale

Siamo in zona Cesarini, dalle mie parti è tradizione addobbare l'albero di Natale il giorno dell'Immacolata Concezione, cioè l'8 Dicembre. Ognuno di noi lo addobba secondo la propria fantasia o secondo la tradizione familiare. Ci sono naturalmente gli addobbi classici, fatti di palline e fili luccicanti, e fantastiche lucine intermittenti, ma perchè non dare sfogo alla vostra creatività?

Considerando che in tantissime case ci si prepara a decorare l'albero di Natale, perché non scovare in giro, magari proprio con l'aiuto dei vostri cari, qualche idea innovativa, originale e un po' stravagante per abbellire il nostro albero? Una cosa è certa: le proposte sono davvero tantissime, spesso molto economiche e anche particolarmente divertenti da realizzare, magari anche con la collaborazione dei bambini.

Potreste creare un albero di Natale decorandolo con degli origami, con le fotografie,  con dei pupazzetti di stoffa, con dei fiori colorati, con dei biscotti, con addobbi di perline, con nastri annodati come fiocchi, con gomitolini di lana colorata, con dei cucchiaini d'argento, con le arance, con frutta secca, con cioccolatini o caramelle. Se siete amanti degli oggetti che luccicano potreste  anche usare della bigiotteria vintage, oppure degli oggettini in legno, le coccardine che si di solito di mettono sui pacchi regalo, o se volete creare un'atmosfera romantica con delle candeline rosse, oro e argento. 

Sarà splendido cercare in vecchie scatole, in casa vostra oggetti che, sono stati messi da parte e che potrete riutilizzare secondo il vostro gusto e ispirazione, oppure trovare ciò che fa per voi nei negozi di brico.



lunedì 31 agosto 2015

Canfora, olio essenziale

Nome botanico: Cinnamomum canphora
Famiglia: Lauracee
Provenienza: Cina e Giappone
Estrazione: dalla corteccia e dai rami
Profumo: pungente, acre
Azione energetica: yin-yang
Pianeta dominante: Luna-Saturno
Proprietà: riscaldante-raffreddante,  astringente, diuretica, stimolante della circolazione e del respiro, sudorifera, antidolorifica, antisettica
Principali indicazioni: raffreddore, febbre, influenza, bronchite, distorsioni, contusioni, dolori e strappi muscolari
Precauzioni: è tossica a dosaggio elevato. Da evitare in gravidanza e in soggetti con tendenza epilettica

Si racconta che Marco Polo fu il primo europeo a vedere in Cina l'albero della canfora. L'essenza è presente nei rami e nel legno che, se spezzati, sprigionano un odore acuto e penetrante. L'azione della canfora è ambivalente e dipende dallo stato in cui si trova la persona che ne fa uso: riscalda se la persona è raffreddata e ha bisogno di calore, raffredda invece in presenza  di una reazione infiammatoria; si adatta, insomma, a ogni circostanza.

E' indicata soprattutto nei colpi di freddo e nei blocchi di digestione, nelle congestioni, ma anche nei colpi di calore, dove raffredda. D'altra parte, per la sua duplice azione, trova impiego anche nella febbre alta. L'olio di canfora stimola il cuore e il respiro in caso di collasso circolatorio e in corso di malattie con febbre molto alta aumenta la pressione, rianima in caso di svenimento. Per la sua azione d'urto e la possibile tossicità, va usata con moderazione e quando è strettamente necessario.


lunedì 16 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: polveri

Le polveri in galenica sono delle erbe essiccate (o minerali) finemente contuse e/o macinate. Una volta si usava aquesto scopo il mortaio e il pestello, utilizzato ancora oggi per piccole dosi. Per dosi elevate si usano delle apposite apparecchiature o frullatori speciali. Alcuni si servono del macinacaffè elettrico, che è di per sè particolarmente adatto. Le polveri normalmente si conservano in appositi recipienti meticolosamente contrassegnati con l'indicazione del contenuto e la data di preparazione. E' invece preferibile sminuzzare finemente le erbe solo quando servono (sono infatti particolarmente deperibili se polverizzate). Anche certe tinture ed estratti (specialmente di radici, di legno, corteccia, steli) si preparano sminuzzandoli in modo grossolano, perchè è facilitata l'estrazione delle sostanze attive dai tessuti molto duri e densi.
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