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venerdì 26 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia, detossificare l'organismo

A questo punto è necessaria l'integrazione con estratti vegetali che aiutino ad eliminare dall'organismo le tossine accumulate in seguito alla prolungata esposizione al glutine, favorendo la funzionalità degli organi deputati alla depurazione, in particolare fegato e reni. Sono tre gli estratti dalle straordinarie proprietà: Curcuma, Cardo mariano, Solidagine, unitamente al Corallo fossile, ricco di preziosi oligoelementi.

Il rizoma di Curcuma è da sempre impiegato come rimedio per i problemi epatici perchè è uno straordianrio epatoprotettore. Tale attività è dovuta alla presenza di curcuminoidi, antiossidanti per eccellenza. L'estratto di Curcuma ha anche una spiccata proprietà antinfiammatoria, sia in relazione alle infiammazioni acute che croniche.

Il Cardo mariano è noto per le sue virtù antiossidanti e disintossicanti. Due sono i principi attivi che lo contraddistinguono: silimarina e silicristina. Ad esse si deve la stimolazione enzimatica che, a livello epatico, rende più agevole l'eliminazione delle sostanze dannose. Perciò il Cardo mariano è un potente tonico per il fegato.

La Solidagine ha invece spiccate proprietà diuretiche e depurative renali, in quanto ricca di flavonoidi e saponine triterpeniche, che favoriscono la diuresi e l'eliminazione delle tossine in eccesso. Fin dall'antichità infatti questa pianta è nota per la capacità di stimolare l'apparato escretore urinario. Antinfiammatoria e decongestionante delle vie urinarie.

Il corallo fossile è un supplemento naturalemente ricco di oligoelmenti. Il suo apporto è di paritcolare interesse per la presenza di zinco, rame e manganese, tutti catalizzatori di processi fisiologici, tra cui la funzionalità degli organi emuntori.
A questo punto abbiamo gli strumenti per migliorare di gran lunga la Gluten Sensitivity.


mercoledì 24 giugno 2015

Gluten sensitivity

Bene, oggi come promesso oggi parliamo della Gluten Sensitivity. Vi è una percentuale di individui, pari a sei volte quella dei celiaci, che pur soffrendo dei sintomi analoghi, tuttavia non sono celiaci. Ma è pur vero che stanno meglio se eliminano dalla loro dieta i cibi che contengono glutine.

 Da lungo tempo la medicina alternativa sostiene l'esistenza di una forma di intolleranza diagnosticata grazie ad un metodo inconfutabile: l'esclusione dell'alimento, e quindi del glutine, dalla dieta. Questa la Gluten Sensitivity. Finalmente la ricerca medica ufficiale ha riconosciuto che, in assenza di test positivi per la celiachia, la causa dei disturbi di un paziente può essere l'ipersensibilità al glutine. 

Allora come diagnosticarla? Abbiamo detto che inconfutabile è l'esclusione dell'alimento se in presenza di test negativo per la celiachia, eliminando i cereali contenenti gllutine i sintomi di un paziente migliorano, allora il soggetto è solo sensibile al glutine. Ma c'è anche un altro metodo di indagine che, attraverso il dosaggio delle immunoglobuline IgG4 nel sangue è in grado di evidenziare la presenza di intolleranzea determinati alimenti. La conferma di ciò si ha con l'esclusione dell'alimento. E' importante segnalare come evidenziato dal Dott. Fasano, nei suoi studi, la sensibilità al glutine, pur innescando nell'organismo una risposta immunitaria diversa da quella autoimmune della celiachia, è comunque in grado di infiammare la muscosa intestinale, al punto tale da dare disturbi che sono simili a quelli della celiachia. 
Domani tutti i passi necessari per aiutare il nostro organismo a ripristinare il benessere intestinale.

martedì 23 giugno 2015

Glutine e celiachia

Cerchiamo di capire cosa sia il glutine. Si tratta di un complesso proteico, costituito da due proteine, gliadina e gluteina, presente in molti cereali, nello specifico frumento, orzo, farro, segale, kamut, avena e in tutti gli alimenti da questi derivati, è invece assente nel riso, nel mais, nel grano saraceno, nel miglio, come anche nella quinoa, nell'amaranto e nella tapioca.

 Delle due componenti del glutine, mentre la gluteina non sembra essere implicata nella genesi di problematiche glutine-dipendenti, ne è invece responsabile la gliadina, in particolare una sua frazione, detta α-gliadina. Qualora l'α-gliadina, nei soggeti predisposti, non venga digerita a livello intestinale, l'organismo innesca una risposta immunitaria nei suoi confronti, trattandola non più come alimento ma come sostanza estranea, contro la quale difendersi. 

La patogenesi di questa comlessa reazione immunitaria è ancora poco nota. Ciò che è chiaro invece, confermato dalle evidenze istologiche, è che la presenza dell'α-gliadina indigerita non solo innesca una risposta immunitaria verso la gliadina stessa (con la produzione di anticorpi anti-gliadina), ma attiva anche la formazione di anticorpi e sostanze infiammatorie che letteralmente si scatenano contro la mucosa intestinale stessa, provocandone la progressiva lesione fino ad atrofia dei villi intestinali e perdita delle capacità selettive ed assorbenti della mucosa. Coloro che vanno incontro a questo tipo di reazione in seguito all'assunzione di glutine, sono detti appunto celiaci. E' stato stimato che l'1% della popolazione è affetto da celiachia, riconosciuta tramite esami specifici. 

I sintomi caratteristici di celiachia sono prevalentemente a livello gastrointestinale, come ad esempio forti scariche diarroiche, nausea, vomito, gonfiore addominale, ma vi sono anche manifestazioni extraintestinali, quale stanchezza mentale cronica, spossatezza, annebbiamento dela memoria. I dati indicano che di celiachia è colpito l'1% della popolazione nazionale, ossia 600 mila individui.
Domani vedremo l'altra faccia del rapporto conflittuale con il glutine: la gluten sensitivity.


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