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domenica 10 gennaio 2016

Tutto il buono dei mandarini, un concentrato di salute

Da diversi anni ormai sulle nostre tavole invernali son presenti molto più i clementini che non i mandarini. In verità io preferisco il mandarino,  in pratica il gene non ibrido. Come tutti gli agrumi anche i mandarini sono molto ricchi di antiossidanti che sono un valido aiuto nel prevenire le infezioni e rafforzare il sistema immunitario, ma rispetto ad altri agrumi, il mandarino contiene una concentrazione maggiore di flavonoidi, tra cui la nobiletina ottimo coadiuvante nell'abbassare  i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, e a prevenire l’aterosclerosi.

Mangiare mandarini ogni giorno avrebbe quindi un’azione mirata anche sul controllo del diabete (in particolare quello di tipo 2 e dell’obesità. Per quanto riguarda la presenza di vitamine troviamo come possiamo intuire la vitamina C  che si concentra nella buccia e soprattutto nell’ “albedo” ovvero la pellicina che siamo soliti togliere quando sbucciamo il frutto. Grazie ad essa avviene la sintesi del collagene, la proteina che protegge la pelle, i tendini e le gengive; è indispensabile nella prevenzione delle infezioni e accelera i tempi di cicatrizzazione delle ferite.


I fumatori in particolare dovrebbero fare scorta di vitamina C poichè il fumo ne neutralizza le scorte; il mandarino è anche un valido alleato per chi ha smesso di fumare, perché tampona gli effetti tossici della nicotina. Se si è convalescenti e soprattutto se si sono assunti antibiotici, antipiretici e per chi fa uso di cortisonici o contraccettivi orali, i mandarini non dovrebbero mai mancare, e con essi la vitamina C. Chi cade spesso vittima di infezioni, raffreddori, afte, gengiviti o epistassi (emorragie di sangue dal naso), dovrebbe integrare giornalmente la dieta con dosi di vitamina C estratta dai frutti, come gli agrumi.

È stato riscontrato che un consumo giornaliero di alimenti contenenti dosi massicce di vitamina C dimezza il rischio di tumori a bocca, laringe e stomaco e riduce del 20% quello di ictus. La vitamina C, infine, è indispensabile soprattutto a inizio anno per evitare febbri e influenze: per questo bastano un paio di mandarini al giorno per vaccinarsi contro i malanni del grande freddo. Inoltre negli amici mandarini troviamo le vitamine del gruppo B (niacina, tiamina, vitamina B6) e i sali minerali (ferro, rame, calcio, manganese e soprattutto potassio, reidratante e stimolante della diuresi), acido folico (previene l’osteoporosi) e fibra, che agisce da lassativo naturale.

Le scorze essiccate provenienti da mandarini non trattati chimicamente si possono usare per preparare tisane super vitaminiche. Basterà lasciare in infusione in acqua bollente la scorza di un mandarino biologico per 10 minuti e poi bere prima di andare a dormire. Questo infuso di scorze di mandarino ci ricarica di micronutrienti e concilia il sonno.

domenica 12 gennaio 2014

IN TRENO (parte prima)


Stamani dopo una lunga preparazione, sono partita perchè è giunto il momento di fare alcuni controlli iniziati durante il calvario della gambina e interrotti con l'intervento. Ma bisogna pur terminare ciò che si è iniziato. Non potendo ancora cimentarmi nella guida della mia amata Tiblisi (per chi ancora non lo sapesse è la mia macchina) è stato necessario utilizzare un altro mezzo di trasporto: il treno
Ora, è necessaria una breve digressione, i tempi lontani in cui usavo il treno erano gli anni beati dell'università, del pendolarismo del weekend, quando ancora non esistevano Italo e le Frecce. I treni erano ancora peggio di quelli di adesso, sbuffavano le littorine a gasolio, due vagoni e la motrice, oppure ti ritrovavi sui regionali, con quei gradini di salita e discesa per stare in equilibrio sui quali era necessario un brevetto da scalatore. I sedili spesso erano rotti e da essi fuoriusciva la gommapiuma, c'erano i vagoni per fumatori e i controllori non si distinguevano da comuni passeggeri, i biglietti non dovevano essere obliterati e molti pendolari in estate, mettevano i piedi sudaticci sui sedili di fòrmica.
Forse qualcuno potrebbe obiettare che anche oggi grandi differenze non ce ne sono, io affermo che pur nello sfacelo alcune cose sono migliorate. Eppure non è cambiata la gente, i viaggiatori, popolo del treno non cambia e non cambierà mai. O forse sono io che faccio sempre incontri molto strani, con personaggi caduti da altri mondi. Detto questo, stamani molto presto mi sono recata alla stazione con babbo, perchè ovviamente non potendo portare pesi e dovendo soggiornare in altro loco, la valigia qualcuno doveva pur portarla. Dato che per fare questi controlli, sono necessari alcuni giorni, e degli spledidi amici di famiglia mi ospitano, era inutile scomodare babbo per farmi accompagnare con la macchina. Così, l'opzione treno sarebbe andata benissimo. E sono iniziate le avventure, subito sul binario. Sì, perchè da un mezzo cartello strappato, appiccicato con lo sputo alla biglietteria, si evinceva che il binario numero uno era stato soppresso. Quindi, è stata per pura fortuna che, letto il cartello, ho avvertito un piccolo drappello di persone che altrimenti, sarebbe rimasto, valigie annesse, a guardare partire gli altri. E l'impiegato? Sbadigliava beato dietro il plexiglas della sua postazione. E non è finita qui......
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