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giovedì 9 giugno 2016

Come eliminare le turbe emotive

Come eliminare le turbe emotive può a prima vista sembrare solo un lavoro adatto ad uno psicologo, ma non è poi del tutto vero. Abbiamo a disposizione uno strumento davvero efficace per contrastarle: l'attenzione.


Non avete mai considerato l'attenzione  come una forza personale al vostro servizio. Per attenzione intendiamo il semplice atto di dirigere la mente verso un oggetto particolare. Una persona afflitta è una persona distratta da emozioni negative e che si interessa a desideri sterili.


Immaginate un uomo sperduto in mezzo al mare su una piccola barca. Egli è bloccato dalla nebbia, ma si ricorda di qualcosa che ha visto prima, quando il cielo era limpido. Ricorda una casetta sull'alto di una roccia a picco sul mare. Allora volge la sua attenzione e la sua barca verso quella direzione. Ogni tanto, attraverso uno squarcio nella nebbia, vede per un istante la casetta. Egli capisce che fissare l'attenzione sulla castta è tutto ciò di cui  ha bisogno. In questo modo non puà sbagliarsi. E così riesce a uscire dalla nebbia e a raggiungere la costa. [Immagine mentale 50]

Facciamo l'esperienza del potere dell'attenzione. Scegliamo un principio fondamentale e dedichiamogli tutta la nostra attenzione e il nostro interesse. Prendiamo, ad esempio, questo principio: Noi siamo più utili agli altri quando siamo veramente padroni della nostra vita".
Quando la nostra automobile non funziona, non pensiamo alla vettura del vicino, noi cerchiamo di riparare la nostra. E poi, se il vicino ha delle noie con la sua auto, noi avremo la competenza per aiutarlo veramente.

Il valore personale viene per primo; in seguito lo mettiamo a disposizione degli altri. Questa idea ci dirà che non c'è egoismo nel pensare al nostro sviluppo personale. Questo concetto può esser di grande aiuto per coloro che hanno un falso senso di colpa. Ricordate che nessun sforzo è vano se ci si occupa di ciò di cui necessitiamo. Newton disse: "Le scoperte più importanti le devo ad un'attenzione paziente più che a qualsiasi altro talento".


lunedì 4 aprile 2016

Psicopittografia, cominciate ad utilizzare un potere singolarmente ignorato

Ciò che la forza personale può fare è davvero incredibile, ed è la forza attraverso cui possiamo cambiare noi stessi. E' la forza di eliminazione, ai più sconosciuta e incompresa. 

Noi consideriamo ora una forza personale che è strettamente ignorata da milioni di persone . Forse si tratta della forza di cui abbiamo bisogno per poter operare un mutamento in noi stessi. La ragione  per la quale è stata ignorata sta nel fatto che pochi l'hanno capita. 

Chiamiamola forza d'eliminazione. Noi progrediamo sul cammino della fiducia, non assumendo qualcosa, ma innanzitutto eliminando qualcosa. E' come una nave che riacquista la sua potenza  sbarazzandosi di un carico inutile. L'uomo è come una nave. Benchè possente, egli affonda nel mare a causa dei carichi mentali inutili. Quando se ne sbarazza attrverso un esame introspettivo, veleggia rapidamente verso il porto. La crescita verso il pieno potere ha per fondamento un processo di eliminazione. Che cosa bisogna eliminare? 

Le false credenze.
Le supposizioni inattuabili.
Le fantasie penose.
Le conclusioni false.
Le decisioni impulsive.
I giudizi avventati.

Siete in grado di scoprire il legame tra questo e ciò che abbiamo precedentemente visto?
Eccolo: noi troviamo il vero Io, con tutto il suo potere naturale, abbandonando il falso Io, con la sua debolezza e la sua confusione. Quando si eliminano le supposizioni inattuabili, qualcosa di sorprendente si verifica. Il dottor Kunkel così descrive questo cambiamento: "Si è aperta una nuova via. Essa viene dal di dentro. 

E' in realtà l'Io migliore...Questo nuovo potere ci è conosciuto e familiare. Abbiamo sentito, pensato, sognato tutto ciò molte volte. Solamente, non eravamo in grado di esprimerlo chiaramente. E poi è giunta la cosa più inattesa; una chiarezza, una certezza e una conoscenza nuova e più profonda, l'Io reale e le forze creatrici che iniziano la loro opera. Ciò prova che una via esiste..."


martedì 5 gennaio 2016

Psicopittografia, Perchè la gente ci tratta in un certo modo

Quando incontriamo un'altra persona, il nostro comportamento le suggerisce come trattarci. Per comportamento intendiamo tutto ciò che di noi può esser osservato da parte di un'altra persona. L'espressione del viso emette segnali che indicano la forza e la debolezza che noi abbiamo. 

I gesti e l'andatura sono segni rivelatori del carattere e della personalità. Ciò che diciamo e come lo diciamo sono dati importanti per chi ci osserva. Sono centinaia le impressioni che emanano da noi, e grazie ad esse l'interlocutore ci giudica. La gente osserva più di quanto non crediamo, e si chiede che tipo di persone siamo, e come deve trattarci. 

Ed eccoci al punto essenziale: l'insieme del nostro comportamento può dare un'impressione di forza o di debolezza. Se l'impressione è di debolezza negativa gli altri non saranno calorosi nei nostri confronti. Nessuno ammira la debolezza negli altri, perchè ciò richiama la propria debolezza. Quindi non possiamo permetterci di dare un'impressione di debolezza o di negatività. Sviluppando il vero Io, innalzando il livello della conoscenza, noi appariremo diversamente agli altri. 

Non è necessario forzare questo mutamento esteriore: in realtà non possiamo nulla lavorando dall'esterno. La forza procede dall'interno all'esterno. Mano a mano che l'Io interiore guadagna in potenza, esso si esprime automaticamente in tutte le forme del comportamento esteriore. La gente ci vede allora come individui diversi e ci tratterà con un rispetto nuovo. Costruiamo dunque un Io interiore che si esprimerà esteriormente e saremo trattati e considerati nel modo migliore dagli altri.

martedì 29 dicembre 2015

Psicopittografia: Dobbiamo aiutare gli altri?

A volte si è perplessi sull'opportunità di aiutare gli altri. Si pensa di non averne la forza. E' egoismo tutto questo? Un falso senso del dovere nuoce all'armonia umana. Innanzitutto bisogna scoprire ciò che può realmente aiutare gli altri. 

Non cercare di fare qualcosa per un altro, cercate piuttosto di esser qualcuno per lui. Il prossimo, sia esso la moglie, il figlio, l'amico riconoscerà allora che voi siete differente; avrà il senso della vostra forza interiore; scorgerà in voi l'esempio di un uomo maturo e senza paura. 

Sarete l'uomo che gli altri hanno sempre sperato d'incontrate, il solo che possa aiutarli veramente. Fin'ora hanno incontrato persone disposte a far qualcosa per loro in cambio di un'altra cosa. Voi siete diversi. Voi offrite loro un amore vero e disinteressato. Non siete tenuti ad aiutare gli altri prima che voi siate in grado di farlo coscientemente. Allora il vostro aiuto sarà spontaneo. sarà qualcosa che desiderate fare naturalmente.

E' come il giovane pesco che non fa alcuno sforzo deliberato per dare pesche perchè sa che non è ancora in grado di farne. Esso sa che il suo compito attuale è quello di armonizzarsi con le leggi naturali della crescita, utilizzando le risorse del sole e  dell'aria. Al momento opportuno, esso produrrà senza sforzo i frutti che saranno goduti dagli altri esseri. [Immagine mentale 26]


martedì 27 ottobre 2015

Depressione, affrontarla con gli oli essenziali

DEPRESSIONE

Poiché gli oli con effetti antidepressivi sono molti, si raccomanda di scegliere i più appropriati in base
alle analogie del profilo di ciascuno di essi con le caratteristiche e gli stati d'animo della persona
da trattare. I migliori risultati si ottengono utilizzando oli diversi con modalità di somministrazione
diverse.

Per forme di tristezza leggera provare un olio o più dei seguenti, in inalazione secca, diffusione
ambientale
, massaggio su tutto il corpo, bagno quotidiano e pediluvio (uno o più di questi sistemi
durante la giornata): Abete rosso, Arancio amaro, Benzoino, Elicriso, Gelsomino, Lavanda, Lemongrass, Nardo, Neroli, Palma rosa, Pompelmo. Per uso interno sono spesso appropriati Arancio amaro, Gelsomino, Neroli e Pompelmo.


Forme depressive più serie rispetto a una tristezza passeggera: comportarsi come detto sopra
quanto a sistemi di somministrazione delle essenze, ma orientarsi in particolare su Alloro, Angelica,
Bergamotto, Camomilla blu, Issopo, Melissa, Mirto, Neroli, ,Noce moscata, Origano, Pepe nero, Pino
cembro, Pompelmo, Rosa, Salvia. Salvia sclarea, Vaniglia, Ylang-Ylang.

Essenze più adatte all'inalazione secca e alla diffusione ambientale, in tutte le forme depressive:
Alloro, Arancio amaro, Arancio dolce, Benzoino, Bergamotto, Cannella foglie, Neroli,
Palmarosa. Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Timo rosso, Verbena
odorosa, Ylanq-Ylanq.

Essenze più adatte al massaggio, al bagno e al pediluvio quotidiani, in tutte le forme depressive:
Arancio amaro, Arancio dolce, B'ergamotto, Cannella foglie, Garofano chiodi, Mirto, Palma rosa,
Pino cembro, Pompelmo, Salvia, Sandalo, Storace. Provare anche il bagno quotidiano con il sale del
Mar Morto a cui siano state aggiunte 5 gocce di Cannella foglie, ,10 di Lavanda, 6 di Pompelmo e
4 di Timo rosso"

Essenze più adatte all'uso interno, in tutte le forme depressive: Achillea, Arancio amaro, Basilico,
Camomilla blu, Cannella foglie, Gelsomino, Melissa, Neroli. Noce moscata, Pepe nero-Ravensara,
Rosa, Vaniglia.

Formulazione antidepressiva per aiutare a fronteggiare i dispiaceri e risollevare l'umore (da utilizzarsi .in inalazione secca e massaggio): Gelsomino, Lemongrass, Mimosa, Nardo, Palmarosa,
Pompelmo, Rosa, Tuberosa. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali

Formulazione antidepressiva per dare forza, tono psicofisico, vitalità (da utilizzarsi in inalazione
secca e massaggio): Arancio amaro, Benzoino, Cannella foglie, Cardamomo, Cedro, Elicriso, Origano, Zenzero. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali.

venerdì 21 agosto 2015

Benzoino, olio essenziale |

Nome botanico: Styrax benzoin
Famiglia: Stiracee
Provenienza: Asia
Estrazione: dalla resina
Profumo: balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: cicatrizzante, antisettico, energizzante, tonico, espettorante
Principali indicazioni: cura della pelle, ferite, dermatiti, tosse, bronchite, tensione nervosa, stress, dolori reumatici

Il benzoino è un grande albero originario delle Indie orientali. La resina da cui si ottiene l'essenza fuoriesce dal tronco dell'albero, in seguito a tagli praticati lungo il fusto, che poi si indurisce a contatto con l'aria. Questa gommaresina è uno degli ingredienti classici dell'incenso di Giava e sprigiona il suo aroma, intenso e vigoroso, se sottoposto all'azione del calore. Fin dall'antichità era rinomato per le sue doti disinfettanti e curative. Gli abitanti del Borneo curavano l'emicrania aspirando il profumo della resina di benzoino e massaggiandosi con l'olio le tempie e la fronte.

Provenendo da un grande albero sotto il governo del Sole, l'essenza concentra in sè le caratteristiche di forza, calore, vitalità e vigore proprie di questa pianta. Il profumo è dolce e piacevole, l'azione è delicata tanto che può essere applicato anche sulla pelle con ulcerazioni, screpolature, bruciature, dove esercita un'eccellente azione cicatriziale e riparativa. E' efficace per i problemi respiratori, tosse, influenza, bronchite, per frizioni, bagni, inalazioni, vaporizzazioni e per infezioni delle vie urinarie. Agisce favorevolmente sulla psiche, dissipando le tensioni, rilassando, facendo da cuscinetto ammortizzatore tra noi e le situazioni stressanti.

Un massaggio avvolgente o un bagno corroborante con l'aggiuntadi qualche goccia di benzoino riportano l'equilibrio emotivo e riconciliano con se stessi e con il mondo, allo stesso modo in cui, da migliaia di anni, l'incenso di Giava continua a essere bruciato in Oriente per creare un ambiente energeticamente favorevole e propizio per la manifestazione della divinità.





venerdì 7 agosto 2015

Psicopittografia,Come evitare le fatiche inutili



Qualunque cosa vi capiti, non dovete reagire con emozioni che impoveriscono la forza vitale in vostro possesso. Lo scopo principale delle nostre riflessioni è quello di rieducare la mente in modo che essa pensi in maniera nuova. Ottenuto ciò, le energie naturali vengono conservate per scopi costruttivi. La forza e l'energia non sono che due esempi di ciò che si può avere per nulla. Potete esperimentare eroicamente questa verità rifiutando di cedere alla tentazione di essere negativo. Provate, provate subito. Scprirete che avete realmente la possibilità di non predere la vostra forza
.




martedì 21 luglio 2015

Pietre e cristalli, Crisoberillo

Il nome trae le sue origini dal greco antico: crysos, che significa d'oro e beryllos (pietra brillante) che è l'elemento caratterizzante del minerale. 

CRISOBERILLO
Caratteristiche: ossido di alluminio; sistema rombico; cristalli tabulari spesso trigeminati a stella; colori giallo, verde e rosso; nel crisoberillo non è raro il fenomeno del gatteggiamento (varietà cimofane, detto "occhio di gatto"). La varietà alessandrite è una gemma molto rara e di grande valore, con la particolarità di avere una colorazione verde scuro alla luce naturale e rosso violacea a quella artificiale. Questo cristallo può essere confuso con il topazio.

Proprietà: dà forza e combatte il senso di inferiorità
Disturbi: agisce sulle infiammazioni delle tonsille e sul gonfiore delle ghiandole
Associazione con i chakra: terzo

giovedì 28 maggio 2015

Gli Oli essenziali, introduzione


Sempre più oggi ci si rivolge al naturale, sia per la cosmesi che per curare il propri organismo. Come ho sempre sostenuto, la natura ci offre tutto ciò che ci serve per mantenerci sani, in buona salutee forti. Perciò avrete sicuramente sentito parlare degli Oli essenziali,  prodotti dal metabolismo delle piante, che si manifestano tramite il profumo.


 Essi sono l'anima del mondo vegetale e possiamo definirli eterei in quanto evaporano a contatto con l'aria. Il loro profumo protegge la pianta dall'azione distruttiva di agenti esterni. Gli oli essenziali naturali sono contenuti in varie parti delle piante quali fiori, foglie, frutti, semi, radici, resine, legno, cortecce... Ogni olio è composto da un diversi tipi di sostanze. Ognuna di queste componenti, ha particolari proprietà e questo spiega la molteplicità dei loro possibili utilizzi. Non tutte queste sostanze sono innocue per l'uomo: è importante conoscere bene le loro proprietà ed i loro effetti. 


Tutti gli elementi viventi, quindi anche gli oli essenziali, possiedono una carica elettrica che si può misurare, una energia vitale che si trasmette a chi viene in contatto con essi. L'energia vitale, chiamata in oriente Prana, Chi o Ki fornisce al nostro organismo salute e forza. Attraverso misurazioni scientifiche si è dimostrato che anche solo annusando un olio essenziale l'energia dell'organismo si modifica, portando cambiamenti a livello emozionale. Questa energia vitale caratterizza tutti gli oli essenziali naturali e puri. Per questo infatti, gli oli essenziali interagiscono con l'organismo umano a livello fisico, psico-emozionale e spirituale. La loro azione viene espletata attraverso l'utilizzo sulla pelle e tramite l'olfatto. La somministrazione per via orale, altrettanto efficace, è consigliata solo sotto controllo medico poiché l'errato utilizzo può provocare danni alla salute.


martedì 21 ottobre 2014

L'Olivo o Olive, il fiore di Bach per rigenerarsi completamente

Eccoci ad una pianta a noi molto cara e sacra da millenni, l'Olivo e come fiore di Bach Olive (Olea Europaea) fa parte della famiglia delle Oleacee. La conosciacmo come pianta longeva e millenaria, si pensi che quelli piantati nel giardino di Gerusalemme, ancora oggi vi sono circa otto ulivi dell’epoca di Gesù Cristo.

L’Ulivo come ben sappiamo  è il simbolo della pace e dell’energia in equilibrio, forte, saggia e duratura. Secondo Bach è un ottimo rimedio: “...Per coloro che hanno molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo. La quotidiana diventa solo una dura fatica, priva di ogni piacere...”.


La parola chiave, se così la vogliamo chiamare è “dopo un lungo viaggio...” intesa come esaurimento psico-fisico, come mancanza di energia. I caratteri Olive sono individui che hanno lavorato tanto, che subiscono uno stress forte come dopo un’esame, non hanno più energia per affrontare le minime incombenze, hanno sofferto molto fisicamente ed emotivamente, si sentono deboli, non compiono azioni e tutto ciò crea in loro depressione, la voglia di sottrarsi alla vita, agli impegni in generale.

Come rimedio, fa emergere il completo recupero della forza, della vitalità e dell’interesse nella vita stessa; inoltre sono individui che in equilibrio riescono ad ascoltare il proprio corpo amabilmente.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Esaurimento psico-fisico, mancanza di energia.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Energia, forza ed ascolto psico-fisico.

Olive è un vero integratore energetico, è indicato per coloro che in viso evidenziano del pallore, pesantezza corporea, la pelle secca, causa mancanza di fluidi, l’umore basso e passivo, possono soffrire anche di anemia, insonnia diurna, crisi di fame, lo si usa spesso durante la convalescenza post malattia. Olive, è per la fatica e la stanchezza che sono conseguenti ad un surplus lavorativo (mentale, o emotivo o fisico). Olive è prezioso per coloro che si sentono sfiniti da compiti gravosi, che hanno esaurito le riserve di energia e che hanno voglia di rigenerarsi completamente.

lunedì 20 ottobre 2014

Oak, la quercia, il fiore di Bach perchè dura lotta è la vita

La quercia è un albero cosmico, legato al culto della Grande Madre, cresce nei boschi e nei campi e come rimedio di Bach, la troviamo con il suo nome inglese: Oak (Quercus Robur).

Le foglie sono caduche e con difficoltà si staccano dal ramo e cadono giù, quindi restano secche attaccate all’albero.

La quercia è “la forza”, propria di quegli individui fedeli al senso del dovere e dell’obbligo, i quali vanno avanti a tutti i costi, affrontando il “vento in faccia”, gli ostacoli quotidiani e non rallentando mai sulle insidie.Si tratta di  personalità nelle quali la tenacia e senso dell’impegno è preponderante. Se si trovano sotto stress confondono il dovere con il piacere, pur essendo spesso persone che hanno lavorato tanto sul loro “io” e fungono da punto cardine nelle loro famiglie o lavori, quindi estremizzano le loro forze e di conseguenza cadono giù.


Bach cos' li descrive “… Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l'altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l'aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l'impegno… ”.

Grazie a questo rimedio  si recupera il senso dei proprio limiti, la flessibilità sul lavoro, il ripristino delle forze in generale. Inoltre, Oak tira fuori quella consapevolezza delle proprie esigenze e bisogni, al fine di trovare degli spazi per il piacere, nonostante si riesca a mantenere gli appuntamenti e le scadenze prese.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Tenacia estrema, fatica instancabile tendente a un atteggiamento rigido (da non confondere con Rock Water e Vervain).
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Flessibilità, recupero delle energie, proporzione tra dovere e piacere.

E' indicato per coloro che vanno avanti nonostante le difficoltà, generando in loro uno stato di affaticamento cronico, come appunto la quercia che è forte ma non si spezza mai. Va bene anche per coloro che sono sempre impegnati a fare di più… , perdendo così la loro spontaneità nell’intenzione e nelle relazioni di scambio. La malattia è vista da questi caratteri come un fallimento e gli sforzi per la loro guarigione sono generalmente fatti superficialmente.

Spesso si è riscontrato in questi individui la manifestazione di patologie di tipo autoimmune con caratteristiche che portano alla cronicizzazione della malattia stessa, come crisi d’asma, nei casi in cui si è costretti ad abbandonare gli obblighi intrapresi, l’artrite reumatoide, la cervicale, l’otosclerosi e l’arteresclerosi. La quercia è preziosa per coloro che considerano la vita come una lotta dura ed anche per coloro che esagerano negli sforzi, per coloro che ricercano la semplicità.

giovedì 26 giugno 2014

Il massaggio per la tipologia rigida | Salute

Il massaggio per tipologie rigide deve essere molto diverso da un massaggio avvolgente e sensoriale, perchè in questo caso urtiamo la persona, le procuriamo quasi fastidio, in quanto essa respinge il contatto troppo affettivo. E' molto meglio quindi effettuare manovre molto dirette, chiare e precise, che non abbiano una particolare tonailità emotiva ma si presentino neutre: in caso contrario allarmerebbero il massaggiato e la distensione muscolare non potrebbe avere luogo.

Le tecniche di massaggio più adeguate sono quelle che riescono a distrarre la persona: pressioni controllate, stiramenti, dondolii e scuotimenti ritmici. Manovre di questo genere hanno le caratteristiche di un massaggio antistress. Esse portano gradualmente il massaggiato ad abbandonarsi, rilassandosi completamente.


La personalità rigida tende a formare un leggero arco all'indietro con la schiena, come se volesse allontanarsi  da un mondo in qualche modo ritenuto pericoloso. La schiena è la zona del corpo che evoca valori legati alla sicurezza personale. Così essere "spalleggiati" da un dorso duttile e ricco di energia in movimento significa avere un alleato che ci protegge e ci consente di spingerci in avanti verso la realizzazione dei nostri obiettivi.

"Essere dotati di spina dorsale" significa avere forza e carattere, ma occorre che questa spina dorsale sia plastica e libera nei suoi movimenti. I muscoli della parte posteriore del corpo sono quelli che rendono possibile la stazione eretta, peculiare della specie umana. Stare a lungo in piedi, curvare la schiena all'indietro: questi due modi di tenere il corpo implicano una tensione (e quindi un raccorciamento) di tutti i principali muscoli posteriori. Se per  ragioni di lavoro o per motivi inconsci siamo portati ad assumere una posizione del genere per un lungo periodo di tempo, le vertebre possono essere compresse severamente.

In tal caso la spina dorsale è destinata a perdere elasticità, e anche il carattere della persona è portato a irrigidirsi. Per questo motivi il massaggio del tipo rigido deve soprattutto riportare elasticità e morbidezza ai muscoli della schiena.

L'altra regione corporea che ha bisogno di essere sciolta nel tipo rigido è quella del cuore. Non solo la cassa toracica, ma anche il petto ha bisogno di ritornare a pulsare perchè la persona possa entrare in contatto con le proprie eomzioni.


sabato 14 giugno 2014

Il principio Kama-manasico | Varie

Tutto questo è stato riconosciuto sia nella tradizione occulta orientale, sia in quella occidentale. In Oriente, le due attività dell'emozione e del pensiero sono raggruppate insieme sotto il termine Kama-Manas. Kama significa "desiderio" e Manas indica la "mente". Al di sopra di questo duplice aspetto, si riconosce anche il piano o livello del pensiero puro, indicato con il termine "Piano Manasico".

Nella tradizione occidentale si trova la stessa idea del concetto cabalistico di ciò che viene chiamato Ruach o "anima ragionevole". Anche qui si dice che al di sopra di questo regno esiste un'altra regione in cui dimora l'aspetto dell'uomo che i Cabalisti chiamano Neschmah o Anima Superiore.


E' necessario separare questi due elementi, emozione e pensiero, che formano il ruach o principio Kama-manasico nell'uomo. Ci proponiamo di trattare l'aspetto emotivo o "astrale" come quello in cui predomina la "forza". Vi è un certo dualismo fondamentale in tutti i regni della natura: una divisione in regni di "forza" e in regni di "forma". Ogni livello è costituito da questi due aspetti, ma le proporzioni variano secondo i diversi livelli di manifestazione.

Quindi, la terra fisica è un piano di "forma", ma in realtà l'apparenza è il risultato di forze congiunte e bloccate. La sua caratteristica principale è l'inerzia. E' un livello di stabilità, e la materia fisica non cambia posizione da sola, a meno che non agisca su di essa qualche forza esterna. I livelli eterici del mondo fisico sono l'aspetto "forza", e la materia, come noi la vediamo, è l'aspetto "forma" di tale livello fisico.

Sul piano emotivo e "astrale", le posizioni s'invertono. La sostanza della luce astrale è caratterizzata da un'estrema mobilità; è "fluidica" e ha la capacità proteiforme di assumere mille forme evanescenti sotto il condizionamento delle diverse influenze. Può venire considerata come un regno di luce vivente; una luce che in un istante può assumere una forma temporanea.

sabato 7 giugno 2014

Come essere al di sopra di ogni problema | Psicopittografia

Voi siete tanto intelligenti quanto chiunque altro sulla terra. Non è l'intelligenza fondamentale che ci è necessaria; è il distacco della nostra mente dai suoi concetti limitati che ci libera dalle difficoltà. Non dubitate della vostra intelligenza, ma dubitate del suo livello di conoscenza.

Per venire a capo di un problema qualsiasi, dobbiamo innalzarci al di sopra del problema stesso e vederlo in maniera completamente nuova. Supponiamo che voi dobbiate guardare un fiume. Voi lo temete perché non potete vedere i pericoli nascosti, come le rapide e le pietre insidiose. Sapete che ogni scelta comporta la minaccia di un disastro. Ma poi vi illuminate. Salite su di un albero vicino e scrutate il fiume dall'alto. Quale differenza! Da questa posizione più elevata potete vedere al di sotto della superficie dell'acqua. Le condizioni del fiume sono ottime. Esiste ancora adesso la necessità di una scelta penosa? No! Voi sapete ora cosa dovete fare. L'atto stesso di guardare da un punto di vista superiore vi dà una sicurezza totale. [Immagine mentle 84]

Se voi capiste l'importanza di tutto questo, la vostra vita sarebbe meravigliosa. Le scelte penose e tormentate sparirebbero per sempre. Questo livello elevato d'osservazione si può raggiungere eliminando il fardello dei punti di vista sbagliati e delle ambizioni false. Ecco la relazione di un capofamiglia che si è innalzato al di sopra dei problemi domestici: «Se vuoi essere un'eroe l'occasione ti si presenta anche in casa tua.

Cambia te stesso e non la tua famiglia. Svegliati, cerca la salvezza e la forza che sono nel tuo Io superiore! Non allevare i figli in una atmosfera di paura e di ostilità. Se questa è stata l'atmosfera in cui hai trascorso la tua infanzia, rifiutati di trasmetterla. Vuoi che i tuoi figli ti amino? Offri loro la capacità interiore di farlo. Agisci su te stesso e tutto il resto si sistemerà da solo. »

sabato 9 novembre 2013

PER JENNIFER: RISPOSTA ALLA TUA DOMANDA


Cara Jennifer,
scrivo questo post per te. Mi hai chiesto come faccio ad alimentare costantemente la forza per combattere sempre. E' una difficile disciplina, che impegna continuamente il proprio intento, e non si nasce già dotati di questa forza, bisogna coltivarla. E' la vita che ci mette alla prova in questo senso, ponendoci di fronte ad ogni genere di prove e in tutti i campi della vita. Ed è qui che siamo chiamati a combattere, arriva la richiesta di arruolamento volontario. 
Come diceva Kant, nel suo scritto "Cos'è l'illuminismo?": <<Pigrizia e viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo liberati dall'altrui guida  (naturaliter maiorennes), rimangono tuttavia volentieri minorenni a vita; e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori. E' così comodo essere minorenni! Se ho un libro che pensa per me, un direttore spirituale che ha coscienza per me, un medico che valuta la dieta per me, ecc., non ho certo bisogno di sforzarmi da me. Non ho bisogno di pensare, se sono in grado di pagare: altri si assumeranno questa fastidiosa occupazione al mio posto. A far sì che la stragrande maggioranza degli uomini[..] ritenga il passaggio allo stato di maggiorità, oltreché difficile, anche molto pericoloso, si preoccupano già quei tutori che si sono assunti con tanta benevolenza l'alta sorveglianza sopra costoro. Dopo averli in un primo tempo istupiditi come fossero animali domestici e aver accuratamente impedito che queste placide creature osassero muovere un passo fuori dal girello da bambini in cui le hanno imprigionate, in un secondo tempo descrivono ad esse il pericolo che le minaccia qualora tentassero di camminare da sole. Ora, tale pericolo non è poi così grande, poiché, a prezzo di qualche caduta, essi alla fine imparerebbero a camminare: ma un esempio di questo tipo provoca comunque spavento e, di solito, distoglie da ogni ulteriore tentativo>>. 
Ebbene sì, combattere significa andare avanti pur sbucciandosi le ginocchia, pur con il passo incerto di chi ancora non ha i muscoli ben allenati, e quante volte avrei voluto che qualcuno mi facesse da stampella o addirittura mi caricasse sulle spalle, per non sentire quella fatica, quel dolore, che gli intensi allenamenti provocano al nostro fisico e, di conseguenza, anche alla nostra psiche. Ho avuto degli insegnanti validi, i miei genitori, che mi hanno fatto capire molto presto che ogni mia azione generava delle conseguenze, che in ogni caso avrei dovuto affrontare, ma non solo, che le azioni degli altri generavano implicazioni,  comportamenti, parole, un insieme di modalità generato dagli esseri umani con i più svariati intenti e scopi. Ai loro insegnamenti si è unita l'esperienza, quella delle prime linee, evitando di rimanere nelle retrovie per vigliaccheria, esperienza che ho pagato anche a caro prezzo, rimanendo gravemente ferita sul campo, ma mai rassegnata alla sconfitta, pur agonizzante, avvilita e depressa. Non ho tatuaggi sul mio corpo, ma una collezione di cicatrici che mi sono fatta durante le innumerevoli "pugne" che ho combattuto, a volte ingaggiate da me, altre a cui sono stata costretta a partecipare per non farmi distruggere. E sì, più volte mi sono quasi lasciata andare, decisa che era inutile spreco di forza ed energia, ma in quei momenti ho guardato bene la mia immagine riflessa nello specchio e mi sono chiesta: "E' giusto soccombere senza aver tentato un'ultima sortita"? 
No, non è giusto, allora mi sono presa un periodo di tregua, per curare le ferite e rielaborare una strategia, e quando mi sono sentita persa ho chiesto consiglio, non mi vergogno a dirlo, ho bussato a chi so che mi vuol bene e ho chiesto. Ci sono state volte in cui non ho potuto bussare, non ho potuto chiedere, e due erano le possibilità: andare avanti o soccombere. In quei momenti mi è tornata in mente una frase, sentita da una persona anziana, che mi colpì molto: "Il mondo è una valle di lacrime, ma io ci piango tanto volentieri, e come disse qualcuno: voglio che la morte mi trovi vivo"!
Ne ho fatto una filosofia di vita.
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