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venerdì 5 febbraio 2016

L'approccio fitoterapico alla sinusite

Oltre alla dieta anche l’approccio fitoterapico è da attuare contemporaneamente, che miri da una parte, a contrastare la proliferazione microbica tipica della sinusite e, dall’altra, a favorire il ripristino dell’eubiosi intestinale, condizione indispensabile per agevolare il compito difensivo e risolutivo del sistema immunitario. Ecco quali possono essere i rimedi naturali a cui fare riferimento:

Rimedio ad azione antimicrobica (con spiccate proprietà antibatteriche): a base di Estratto di semi di Pompelmo ad elevata concentrazione (150 mg per compressa), per garantire una potente e rapida azione “antibiotica naturale”, associato a componenti naturali (Echinacea purpurea, Rhodiola rosea, Uncaria tomentosa e Melaleuca alternifolia) che ne potenziano l’azione e che aiutano a rafforzare le difese immunitarie.


Rimedio per il ripristino dell’eubiosi intestinale e per il riequilibrio del sistema immunitario: a base di fermenti lattici probiotici, estratti vegetali e prebiotici.

-frutto-oligosaccaridi (prebiotici) e probiotici (B. bifidum, L. acidophilus e L. bulgaricus), sovradosati per garantire, alla scadenza del prodotto, “non meno di” 3 miliardi di probiotici;

- soluzione a base di GSE, Morinda citrifolia (Noni), Uncaria tormentosa, aromatizzata con succo naturale di arancia-carota-limone; questa composizione, miscelata ai probiotici e ai prebiotici, al momento dell’uso, ne esalta l’efficacia grazie all’azione diretta sul rafforzamento delle difese naturali, favorendo una rapida guarigione ed evitando sovrainfezioni e recidive. 

sabato 12 dicembre 2015

Piccola digressione sul basilico

Il Basilico, dal greco basilicòs (regale), è un'erba probabilmente originaria dell'India, coltivata in tutta l'Asia fin dal 2000 a.C. Intorno a questa pianta sono fiorite numerose leggende, una delle quali racconta  che l'imperatrice Elena, madre di Costantino la trovò sul luogo della crocifissione  di Gesù e da costei fu diffusa in tutto l'Occidente.

Basilico
Altre leggende popolari hanno associato il Basilico all'idea dell'amore terreno, tanto che un vaso di Basilico sul balcone di una giovane doveva essere interpretato come segno di disponibilità a ricevere l'innamorato. 

In fitoterapia il Basilico è indicato per i suoi effetti benefici sul sistema nervoso (agitazione, insonnia), lenitivo in caso di dolori gastroinstesinali e  di giovamento contro  raffreddore, tosse e catarro.



lunedì 17 agosto 2015

Erbe e cure, la medicina nell'epoca moderna

In questi ultimi quattro secoli la medicina passa da una visione fondamentalmente galenica ad una strettamente scientifica. Sotto lo l'influsso delle scienze si capillarizza la sperimentazione e vengono fondate accademie per la conservazione e trasmissione dei dati. Si precisa l'anatomia e la funzione specifica dei vari organi. Si cominciano a diversificare le varie branche della medicina; dapprima la iatromeccanica (la circolazione sanguigna, sistema scheletrico muscolare), la semeiotica (descrizione dei sintomi diagnostici), la fisiologia, l'igiene, l'epidemiologia...; più tardi la genetica, la psichiatria, la neurologia, la farmacologia, la biochimica, la micorbiologia.

 Le altre scienze forniscono una strumentazione sempre più puntuale: dal microscopio al termometro chimico, allo stetoscopio che soppianterà il tradizonale "colpo d'occhio", all'oftalmoscopio, allo sfigmomanometro, al microscopio elettronico, dai raggi X all'ecografia, alla TAC, alla risonanza magnetica, al laser.... Insomma, nel giro di quattro secoli, si opera il passaggio irreversibile da una medicina "artigianale" ad una medicina scientifica. Ma a fianco di questa medicina ufficiale, ha continuato a camminare una medicina più antica e più povera, meno eclatante, meno rapida ma anche meno invasiva che, utilizzata alla luce delle moderne acquisizione scientifiche, può svolgere una funzione importante nella cura di tante fastidiose malattie e soprattutto nella loro prevenzione.

 E' la fitoterapia, la medicina derivata dalle piante e da tante erbe ricche di elementi curativi. Gli stessi utilizzati spessissimo dalla medicina ufficiale per la preparazione dei suoi prodotti farmaceutici.
MEMENTO: con l'aiuto della chimica e della biologia si sono isolati i principi attivi delle piante medicinali. Dagli inizi del XIX sec. si sono introdotti nuovi farmaci con larielaborazione chimica di detti principi. Nel XX sec. il medicinale chimico prende il sopravvento. Negli ultimi decenni  rivalutazione dei rimedi  naturali  e nuovi studi di settore.


lunedì 3 agosto 2015

La fitoterapia nell'antica India

Anche in India, la fitoterapia ha avuto un enorme importanza sin dalla notte dei tempi. Cinquemila anni fa, nella Valle dell'Indo, come avvenne tra i Sumeri, si sviluppò la scrittura che permise di tramandare, aggiornandole, le conoscenze mediche. 

Preparati fitoterapici
Circa  1500 a.C. cominciarono ad essere redatti i Veda, testi sacri nei quali si compendia la sapienza induista. Gli studenti di medicina nei sette lunghi anni di apprendistato, dovevano conoscere l'intero scibile teorico-pratico del tempo. Alla fine dell'iniziazione, il guru si rivolgeva loro in modo solenne per incamminarli verso una vita di castità, onestà e vegetarianesimo. 

Come detto, il grande valore di questa tradizione medica si fonda sulla redazione di trattati di medicina come quello del medico Sushruta il quale annotava: "La bontà di un medicamento dipende dalla qualità del terreno su cui la pianta è stata coltivata e dal giorno della sua raccolta, ma soprattutto da come la medicina viene somministrata, in che dose e in quali tempi". 

Sempre in quel testo si insegnava ad anestetizzare i pazienti con giusquiamo, canapa indiana e belladonna. Bisongerà aspettare il chirurgo-barbiere Ambroise Paré, nella Francia del XVI secolo, per veder comparire in Europa metodi simili.

MEMENTO: Circa 4000 anni fa, in India si scrivevano i primi trattati di erboristeria nei quli le piante venivano indicate con nomi poetici, se ne specificavano le proprietà e si prescriveva anche il modo corretto di assumerle per non peccare contro le divinità.


giovedì 16 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Equiseto

Il nostro excursus relativo alle erbe in tintura, infuso e olio essenziale ci porta oggi a parlare brevemente  dell'equiseto o coda cavallina.
EQUISETO
Se ne usano le parti aeree. Ha proprietà diuretiche, depurative, tonificanti, rimineralizzanti (per ossa unghie, denti e capelli). La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto stto forma di estratti standardizzati in silicio soprattutto per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico e disintossicante può essere utlizzato l'estratto fluido. Assumere 2-5 gr (1 gr=57 gocce) di estratto fluido 2-3 volte al dì, per 2 mesi; ripetere 3 volte l'anno.
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