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giovedì 6 agosto 2015

Fermenti lattici probiotici, la loro azione


Come accennato ieri, è importante sapere che i "batteri amici" intestinali interagiscono con il sitema immunitario localizzato nella mucosa, favorendone l'efficienza e l'equilibrio. La salute del sistema immunitario locale influenza la funzionalità del sistema di difesa dell'intero organismo: ecco spiegato perchè l'alterazione della flora batterica dell'intestino può portare non solo a infezioni intestinali, diarrea, ma anche raffreddori, otiti, probelmatiche che spesso, erroneamente, non sono messe in relazione con la salute intestinale.

E' quinid evidente l'importanza di assumere fermenti lattici probiotici (durante la malattia, in convalescenza o, a cicli, per la prevenzione): essi, infatti, oltre a favorire il riequilibrio del sistema immunitario, riordinano la flora batterica, ostacolando lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, prevengono infezioni e ricostituiscono il riequilibrio dopo eventuali assunzioni obbligate di antibiotici. 

Non solo, ma aiutano la scomposizione degli alimenti favorendo l'assorbimento delle proteine, dei carboidrati e dei grassi, prevenendo le intolleranze alimentari e tutte le problematiche di un processo digestivo non corretto (alitosi, diarrea, stipsi, meteorismo, dolori addominali); inoltre, favoriscono la sintesi di vitamine e di fattori di crescita utili per lo svilippo del bambino, prevengono intossicazioni alimentari. E un ruolo di primaria importanza va dato anche alla azione di prevenzione delle allergie. Ecco quindi che si forma una linea di difesa indispensabile per la salute dell'intero organismo.


mercoledì 5 agosto 2015

I fermenti lattici non sono tutti uguali


Fermenti lattici
Sono, come avrete capito, una sostenitrice del naturale curativo. A questo proposito oggi vorrei spendere due parole a favore dei fermenti lattici. Termine generico questo, che associamo al benessere della flora intestinale, e poi? 

Attenzione, scegliere la qualità che conta è importante per il benessere del nostro organismo e per il mantenimento di un ottimo stato di salute (il che significa risparmiare sulle cure mediche classiche).

Una volta li chiamavano solo fermenti lattici...e oggi? Oggi è importante distinguere tra fermento lattico e fermento lattico con azione probiotica o probiotico, dal greco "pro-bios" ( a favore della vita). E' bene sapere, infatti, che i fermenti lattici, comunemente presenti nello yogurt, pur apportando benefici al sistema digestivo, innanzitutto non sono i veri colonizzatori dell'intestino umano, in secondo luogo sono facilmente  aggredibili dai succhi gastrici e quindi arrivano nell'intestino in numero scarsissimo. 

Invece, i fermenti con azione probiotica sono i naturali abitanti dell'intestino umano e riescono a sopportare indenni l'acidità dei succhi gastrici, giungendo a destinazione attivi e vitali. Colonizzano quindi l'intestino ed esercitano effetti benefici per la salute, contrastando i microrganismi patogeni e producendo numerose sostanze antimicrobiche. Questo è il motivo per cui, se assunti in quantità adeguate, i probiotici svolgono un'azione salutare preziosa e insostituibile. Essi chiamati anche "batteri amici", si possono trovare negli integratori alimentari.

sabato 27 giugno 2015

Orientarsi nella giugla dei probiotici

Ed eccoci al quid, orientarsi fra tipologie e formulazioni dei probiotici. I prodotti in commercio sono moltissimi: monoceppo e/o pluriceppo (ossia contenenti una o più specie di probiotici), con esplicita o meno tipizzazione (cioè un codice che identifica specie e ceppo utilizzato per garantirne la sicurezza), in quantità disparate, associati o omeno con prebiotici (cioè le fibre che vengono utilizzate come nutrimento dai batteri probiotici e che ne favoriscono la crescita e la colonizzazione), in bustine, capsule, compresse fiale......


Allora che fare? Il primo step è controllare QUANTITA' e QUALITA'.
QUANTITA': secondo le linee guida del Ministero della Salute la quantità per ottenere una temporanea colonizzazione dell'intestino da parte di un ceppo di femrento lattico è di almeno un miliardo di cellule vive. Tale quantità di probiotici deve essere presente per almeno un ceppo fra quelli presenti nel prodotto.

Numerosi studi hanno dimostrato che è auspicabile assumere una dose giornaliera totale pari a 2 o 3 miliardi di cellule vive. Le indicazioni riportate sulla confezione devono, inoltre, riferirsi alla quantità minima garantita alla scadenza, alle  condizioni di conservazione indicate. Questo significa che il quantitativo inserito deve essere superiore alla quantità dichiarata in etichetta al fine di avere un ampio margine di sicurezza rispetto alle normativa vigenti. Diffidiamo quindi di quei prodotti che dichiarano elevatissime quantità di fermenti vivi a fronte di un costo paragonabile a prodotti con quantità in linea con quanto suggerito dal Ministero della Salute. Per conservarli al meglio è necessario proteggerli da calore e umidità. Nella scelta è bene orientarsi quindi su prodotti confezionati in un contenitore che garantisce allo stesso tempo: barriera dal'umidità e isolamento termico.

QUALITA': fondamentale portare l'attenzione su una formulazione a base di probiotici selezionati, specifici per adulti e per bambini e privi di allergeni (senza glutine e senza latticini). Le due specie fondamentali di probiotici sono: i lattobacilli, abitanti del primo tratto intestinale (intestino tenue), e i bifidobatteri, colonizzatori dell'intestino crasso. Attenzione dunque: gli adulti beneficiano dall'integrazione di Lactobacillus acidophilus, bulgaricus e Bifidobacterium bifidum. Per i bambini invece, sono indicati il Bifidobacterium infantis, longum e il Lactobacillus rhamnosus. Altro elemento che ne contraddistingue la qualità è la presenza di prebiotici, sono i frutto-olisaccaridi (FOS), sostanze formate da catene di unità di fruttosio. Non essendo, se non in minima parte, digeribili dagli enzimi dell'apparato digerente, vengono degradati da parte dei batteri benefici che vivono nel tratto intestinale. I FOS stimolano la proliferazione dei bifidobatteri e lattobacilli, abbassano il Ph fecale, riducono la presenza di patogeni, proteggono la mucosa intestinale. Quindi l'unione di probiotici a prebiotici è unam arcia in più per l'azione sinergica che porta ad un più rapido benessere per l'organismo, rispetto all'utilizzo dei soli fermenti lattici probiotici.


giovedì 25 giugno 2015

Eliminare il glutine e i passi successivi


E' un grosso sacrificio, ma è l'unica strada percorribile: il soggetto intollerante al glutine deve eliminarlo, proprio come fa il celiaco. Al bando quindi tutto ciò che è a base di frumento, farro, avena, orzo, kamut, segale; attenzione anche a tutti gli alimenti che contengono il glutine fra gli ingredienti (alcuni insaccati, salse di vario genere, preparati già pronti), quindi attenzione alle etichette.

Ma una volto tolto, per quanto tempo va tenuto lontano dalla dieta? In realtà no nsi sa. Infatti, mentre per la celiachia, intolleranza permanente, l'eliminazione è vita natural durante, per la sensibilità al glutine non è ancora chiaro. Le teorie sono svariate, o meglio c'è chi sostiene che la sospensione può essere temporanea, mentre altri sostengono un'eliminazione protratta nel tempo. Probabilmente la reintegrazione dovrebbe essre valutata caso per caso e comunque non prima di aver risolto completamente l'infiammazione della mucosa e di aver ripristinato l'integrità e la salute dell'intestino. 

La natura dispone di un rimedio straordinario la cui attività riparatrice è stata scientificamente dimostrata: si tratta dell'Estratto dei semi di pompelmo (GSE). Grazie ad uno studio dell'Università di Cracovia, è emerso che il trattamento con il GSE accelera la guarigione delle lesioni della mucosa gastrointestinale. E non solo, ma effettua anche una "pulizia" selettiva che libera dai patogeni e preserva la flora batterica fisiologica. Da associare al GSE, l'Agar Agar, la cui ricchezza di mucillagini lenisce la mucosa infiammata.  Non dimentichiamo che è necessario integrare con fermenti lattici, magnesio ed enzimi digestivi per ottimizzare il "terreno intestinale". Via allora all'assunzione di Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium bifidum, i due colonizzatori principali del nostro intestino. Indicato anche un apporto adeguato di enzimi digestivi (quali le maltodestrine fermentate), che favoriscono il processo di digestione degli alimenti e infine ultimo ma non meno importante, il Magnesio che un ruolo fondamentale in oltre 300 reazioni enzimatiche tra cui funzionamento e secrezione degli enzimi digestivi. Domani alcuni consigli per la detossificazione dell'organismo.


venerdì 5 giugno 2015

I fermenti lattici in breve

Integratori alimentari ed erbe officinali contribuiscono a rafforzare il nostro istema immunitario assicurandoci una buona salute durante tutto l'anno. E ancor dipiù in autunno, quando è maggiore il rischio di contrarre raffreddori e influenze.

FERMENTI LATTICI

I fermenti lattici sono quei preparati contenenti bateri vivi con la funzione di riequilibrare la flora intestinale. Per quanto concerne i batteri lattici i gruppi principalmente utilizzati sono rappresentati dalle specie qui elencate.
Bifidobacterium bifidum: è particolarmente resistente nel superare le barriere acide dello stomaco; interviene nell'assimilazione e produzione delle vitamine del gruppo B. Pare sia efficace in caso di candida, herpes, ipercolesterolemia, infezioni cutanee.
Lactobacillus acidophilus: è utile per l'intestino; i benefici sono paragonabili a quelli apportati dal bifidobatterio.
Lactobacillus bulgaricus: riduce le fermentazioni intestinali, impedisce la crescita di batteri patogeni.
Lactobacillus casei e lactobacillus lactis: favoriscono la crescita della microflora intestinale.
Streptococcus thermophilus: favorisce la produzione di vitamina B6 e B12

Consigli d'uso: i fermenti lattici si assumono in capsule, compresse, flaconcini o granuli nella quantità consigliata sulla confezione.



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