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giovedì 29 ottobre 2015

Rendiamo partecipe qualcuno, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

E' molto gratificante sapere che stiamo dando una mano agli altri. Sappiamo anche però, che per quanto ci impegnamo il nostro contributo non è mai sufficiente, e un aiutante in più fa sempre comodo.....


  • Questa settimana possiamo costruire una riserva di energia per noi e gli altri offrendo in dono a qualcun altro tutto ciò abbiamo imparato finora. "Addestrare" un amico, un familiare, un figlio o un collega affinchè diventi un apprendista è una cosa davvero gratificante. Accompagnandolo verso il traguardo faremo un regalo prezioso anche a noi stessi
  • Per convincere qualcuno a seguirci dobbiamo diventare fonte di ispirazione. Quando ci chiedono quali azioni abbiamo compiuto, dimostriamo concretamente con quale forza esse abbiano cambiato in meglio il nostro mondo
  • Condividiamo con gli altri le nostre esperienze leggendo qualche pagina del nostro diario: sarà il modo più efficace per persuaderli che se ce l'abbiamo fatta noi, possono riuscirci anche loro
  • Nel nostro percorso, e mentre cerchiamo nuovi aiutanti/apprendisti, ricordiamoci che comunque possiamo dar l'esempio
  • Coraggio, rimpolpiamo le fila della nostra squadra. Contribuiremo a creare una preziosa riserva di energia spirituale per dare un piccolo contributo a creare un mondo migliore.

sabato 17 ottobre 2015

Psicopittografia, Come vincere la cattive abitudini

Tutte le abitudini negative possono essere eliminate. Non vi sono eccezioni. Le abitudini sono il risultato del nostro condizionarnento, vale a dire che sono acquisite attraverso la associazione con altre persone che hanno le stesse abitudini. Le abitudini si assumono generalmente imitando altre persone o seguendone l'esempio

Vi sono due mezzi per vincere le abitudini indesiderabili. Il primo consiste nell'aggredire il desiderio abituale con un nuovo desiderio. Per smettere di fumare, ad esempio, bisogna assume un altro desiderio che sia contrario a quello del fumo. Si può coltivare il desiderio di risparmiare denaro, o di mostrare agli amici la propria forza, o di mantenere la salute. Se l'uno o l'altro di questi desideri è abbastanza forte, si può vincere l'abitudine, poiché il più forte vince sempre il più debole. 

Ma il metodo più efficace risiede nell'idea possente della non identificazione. Ciò significa che si può distruggere una abitudine cessando di identificarsi con essa. Identificarsi con un'abitudine significa considerare l'abitudine come se stessi. Se siete abituati a portare un abito verde, voi non siete la stessa cosa di quest'abito; non fate che portarlo per un certo periodo. Voi e le vostre abitudini siete delle cose completamente staccate.

venerdì 10 luglio 2015

Psicopittografia, come ricevere un grande incoraggiamento

Vediamo un esempio pratico. Supponiamo che il sistema attuale del nostro pensiero includa l'idea che gli altri possono nuocerci o turbarci. Se pensiamo in questo modo, possiamo essere certi che il fatto negativo si realizza. E' ciò che ci attendiamo  che attira quei fatti nel cerchio della nostra esperienza. 

Ma, supponiamo che noi decidiamo di pensare partendo da una nuova idea, quella che solamente il falso Io può nuocerci. Pensiamo che il vero Io non può esser turbato da nessuno in nessun modo. Smascheriamo la furfanteria del falso Io. Cominciamo fin da ora a cambiare interiormente

Ecco cosa scrive il Dottor Rollo May: "E' compito nostro rafforzare la coscienza di noi stessi, di scoprire in noi i centri di forza che ci danno la possibilità di marciare sicuri in mezzo alla confusione e alla perplessità che ci circonda". Non v'è nulla di più incoraggiante del vedersi più forti e vigorosi.


domenica 28 giugno 2015

Psicopittografia, cercare di essere sempre diversi

Facciamo dunque un esempio. Se il nostro problema riguarda il nostro modo di esprimerci, se siamo imbarazzati, balbettiamo, diciamo cose insignificanti, ci accorgiamo di non saper parlare con sicurezza o abbiamo la sensazione di dire delle sciocchezze davanti al nostro datore di lavoro o nei nostri rapporti con gli altri, come possiamo trovare più sicurezza?

Il primo passo è non essere troppo sottili nella discussione, non cercare di essre buoni oratori, poichè finchè la mente resterà a questo livello di ansia ci esprimeremo sempre con imbarazzo. Una mente ansiosa esprime parole ansiose. E' meglio occuparsi del nostro stato ansioso piuttosto che del proprio modo di pensare. Non anticipiamo le scene verbali, non cerchiamo di essere abili. Agiamo in maniera differente, non cerchiamo per forza di fare buona impressione. Se le parole ci vengono spontaneamente parliamo, altrimento stiamo zitti. Il silenzio nella conversazione non deve far paura. 

Rifiutando l'influsso del nostro Io ansioso, noi denunciamo la sua azione su di noi. Lo sfidiamo. E' l'inizio del cambiamento e la fiducia in noi stessi crescerà gradualmente.
Non si deve cercare di essere migliori, bisogna essere diversi.


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