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lunedì 11 luglio 2016

Cedro,cipresso e calamo per fumigazioni ristoratrici

Cedro, cipresso e calamo per fumigazioni ristoratrici, una pratica antica per risvegliare l'energia interiore e rigenerare i nervi.


Vi sono fragranze attraverso cui è possibile fare le fumigazioni, una pratica molto antica che spesso ha accompagnato molti riti spirituali, guarigioni ecc. Quello che si diffonde nell'aria durante le fumigazioni non è solo "fumo profumato", è molto di più, perché viaggia oltre la percezione dei nostri sensi.


Per ritrovare e risvegliare le propria energia il cedro, di cui tutto si utilizza dalla corteccia agli aghi, è l'eccellente rimedio per il benessere fisico e mentale. Dall'essenza che se ne sprigiona si ottiene una grande forza interiore e si elimina lo stress. Va benissimo nei momenti di meditazione ed è utile a curare i problemi di respirazione.

Con il cipresso, che nella simbologia rappresenta l'albero della longevità, ci si mantiene giovani e si riesce a dimenticare un passato pesante. Anch'esso risveglia la forza interiore che aiuta quando si deve prendere una scelta e predispone la mente al cambiamento.

Tonificante dei nervi è il calamo che grazie a questa sua peculiarità dona la forza di sopportare le grandi sfide della vita.

Benchè oggi forse poco praticate, le fumigazioni hanno un grande potere rigenerante, infatti gli impulsi nervosi inviati in seguito alla percezione olfattiva vanno a connettersi direttamente con il nostro sistema limbico, la ghiandola pienale e pituitaria. Ciò attiva quelle che sono le nostre  parti più antiche del cervello.  Affinchè le fumigazioni siano efficaci, è bene usare le parti intere o polverizzate da porre su un carboncino o su un incensiere a fiammella, materiale che potete trovare in erboristeria e nei negozi specializzati.


sabato 2 aprile 2016

UNA LETTERA D'AMORE (illusioni di gioventù)

Ogni tanto, mi capita di riordinare libri e vecchi quaderni che riposano placidi sugli scaffali delle mie librerie. Nel tentativo di dare un ordine logico a pagine che sembrano sconclusionate, trovo qualche vecchio pezzo di una vita che mi appare lontana e quasi sognata, come questa lettera d'amore che scrissi tanto tempo fa per qualcuno che nemmeno ne comprese il significato.

01/03/1999
Non chiedermi perché ti sto scrivendo adesso, non chiedermi perché ho ripreso a scrivere, non chiedermi perché ho meccanicamente aperto questo quaderno, dopo averne riempiti tanti e dopo averli abbandonati alla polvere di uno scaffale nascosto in una stanza ancora all'alba dell'infanzia.

Non ti saprei rispondere, ora so solamente una cosa: ti amo.
Ma non dell'amore che ci hanno insegnato, non quello dei romanzi, non quello che si sogna quando ancora non si è capito cosa sia veramente.
Io parlo di un sentimento così forte, che fa male, che fa soffrire e che, come una lama affilata e gelida, affonda proprio lì, in mezzo al cuore.

Niente romanticismo, poche sbavature da film, è la vita di questo poderoso sentimento che ci nutre; ed è come un nettare dolce, quasi un inebriante profumo che porta dentro di sé il peso e il seme di uno strazio lacerante.
Non voglio essere felice se questo porta con sé la superficialità e l'ipocrisia, il canovaccio di una fattispecie inquadrata nei canoni che la società ci rovescia addosso. Non voglio vivere la virtualità di una realtà alla quale appartengo per il solo fatto di esserci caduta.
Se l'amore è sofferenza, è disagio, è rabbia, è pianto, è capriccio, allora per quanto possa essere duro da vivere, è questo che voglio.

E se la lontananza può avere effetti così devastanti dentro me, accetto anche la devastazione, perché trionfi quel sottile dolore misto a felicità che è fiorito in quel piccolo paradiso che io stessa ho creato nel mio cuore.
Ho perso anche questa battaglia verso e contro di me, poiché avevo giurato e spergiurato che non ci sarebbe stato più spazio nella mia vita per il dolore: no, non per il dolore, ma per il vuoto lancinante e profondo che ho e che sento grande, più grande!

Probabilmente stai dormendo, e io invece sono qui, a pensare che non ci sei, che mi manchi, e che quasi non ha senso il trovarmi qui.
Vorrei dividere con qualcuno tutto questo mio arrovellio, un rimuginare continuo, ma non resta altro che scriverlo, non ho altra scelta non credi?
Ho paura che questo incendio mi consumi, ho paura che tu te ne vada con questa storia e sai perché? Lasceresti dietro di te un deserto.

L'amore che c'è in me è così grande che non può essere rinchiuso in ordinati e forti argini, devi essere tu a trovare il modo di sfruttare l'energia che da esso promana; non troverai mai acque calme, ma una laguna che riposa su un vulcano ancora in piena attività.
Riconosco di avere dei lati che sono oscuri anche a me stessa, che sono lunatica, collerica, intollerante, dispettosa; a volte, e sono molte quelle volte, mi fingo indifferente.

Ma io devo nascondermi, devo ripararmi, se non voglio essere soffocata dai miei stessi sentimenti: al centro di tutto ci sei tu.
Guardami, e non fermarti agli occhi, ogni respiro, ogni sguardo, ogni battito di questo cuore ballerino, prima che per me, è per te.


giovedì 31 marzo 2016

Invia una preghiera di guarigione, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Siamo energia, energia che vibra e le nostre vibrazioni arrivano in tutto l'universo. Ogni nostro pensiero è energia vibrante e la preghiera è una forma di vibrazione ancor più forte.

Esistono tanti tipi diversi di preghiere e molte ragioni per invocare l'aiuto del Cielo. Ogni nostra richiesta viene ascoltata, anche se a volte ci sembra che non sia così. Quando preghiamo la nostra energia viene inviata nell'universo e la nostra voce arriva fino alle guide spirituali.


  • Questa settimana avremo il compito di scegliere una persona a cui dedicare ogni giorno una preghiera di guarigione. Se conosciamo qualcuno che è malato e ha bisogno di aiuto, è il destinatario ideale. Se invece non ci viene in mente nessuno, chiediamo ai nostri familiari o amici di suggerirci il nome di una persona a cui la nostra preghiera porterebbe sollievo
  • Ci sono molti modi per guarire: a volte serve un rimedio che agisce sul corpo, altre una medicina per lo spirito. Il potere di dare la guarigione spirituale appartiene a Dio che la riversa nelle mani delle nostre guide spirituali affinche compiano la sua volontà
  • Con una preghiera di guarigione possiamo aiutare le nostre guide a svolgere il loro lavoro. 
  • Quando abbiamo individuato il destinatario, scriviamo il suo nome e il motivo per cui pensiamo che abbia bisogno della luce guaritrice di Dio. Le guide spirituali saranno al nostro fianco per darci ispirazione. Prendiamo un bel foglio di carta e scriviamo ciascuna parola in modo chiaro e leggibile, come se stessimo componendo una formula sacra. Forse non ce ne rendiamo conto, ma è davvero così
  • Quando siamo pronti, leggiamola a voce alta, così che le nostre guide sentano chiaramente le nostre parole e capiscano cosa desideriamo. Poi recitiamo questa preghiera: "Caro Dio, lascia che prenda parte alla tua opera di guarigione; lascia che unisca la mia energia guaritrice con la tua e possa inviarla assieme a te nel mondo, secondo la tua volontà"
  • Infine pronunciamo il nome della persona che abbiamo scelto e il motivo per cui l'abbiamo scelta. Rivolgiamoci direttamente a Dio e alle nostre guide senza timore, ci ascolteranno
  • Regaliamo a chi ne ha bisogno l'opportunità di guarire e ricominciare a vivere: la nostra preghiera arriverà a Dio e Lui invierà subito le guide in soccorso 

giovedì 24 marzo 2016

Scrivete una lettera a Dio, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La preghiera ha un potere straordinario. Con la preghiera si realizza il miracolo per cui Dio ci ascolta e accoglie le nostre parole nel Suo cuore. Di solito però, com'è nella natura umana, le suppliche che gli rivolgiamo sono così piene di richieste di aiuto che la sua luce non riesce ad esaudirle tutte. Ecco un modo per imparare a pregare meglio.


  • L'azione di questa settimana consiste nello scrivere una lettera a Dio. Prima di iniziare è fondamentale meditare sulle ragioni per cui vogliamo farlo: una volta individuate, sapremo con certezza che cosa chiedergli
  • La lettera deve descrivere il modo in cui sentiamo di poter aiutare le nostre guide spirituali e collaborare così a realizzare la volontà di Dio. E' vero, non è facile, ma ricordate che anche un piccolo gesto, un'azione in apparenza insignificante, è in grado di trasformare la realtà
  • Le nostre guide ci insegnano che tutte le cose dell'universo sono legate tra loro. Se ne siamo convinti, vedremo più chiaramente lo scopo dell'azione di questa settimana e riusciremo a realizzarla con maggiore determinazione. Attraverso le nostre parole, le nostre azioni, i nostri pensieri e "l'energia" possiamo costruire un ponte tra Dio e il nostro mondo.
  • L'energia è quella forza pura e generosa che tutti siamo in grado di suscitare. Mentre scriviamo la lettera scegliamo parole che evochino energia positiva: garbate, dolci e confortanti. Siano queste fonte d'ispirazione ed esprimano la gratitudine e l'amore che custodiamo nel cuore e che nutrono la nostra anima
  •  Per alleggerire il compito alle guide spirituali dobbiamo essere propositivi e attivi nella nostra crescita spirituale: grazie a una maggiore fiducia in noi stessi potremo realizzare tutte le buone azioni che consentiranno alle creature celesti di dedicarsi a chi ha più bisogno di loro
  • Non aggiungiamo promesse, desideri o richieste alla nostra lettera per Dio. Il nostro unico scopo è dimostrargli rispetto e riconoscenza. Una volta terminata, rileggiamola a voce alta, cercando di parlare alle guide spirituali con il cuore. Loro si faranno carico di recapitare il messaggio, e in questo modo nutriremo Dio con il nostro amore
  • Tutte le buone intenzioni e le buone azioni danno nutrimento e sostentamento all'anima. E' ciò che Dio e le nostre guide fanno ogni giorno per noi. Cogliamo l'occasione per ricambiarli.

giovedì 18 febbraio 2016

Consumi Energetici in Cucina: Risparmiare il 10%

Quali sono gli elettrodomestici incriminati che in cucina ci fanno consumere molta energia? Non serve molto tempo per pensare, sappiamo che sono il frigorifero, il forno e il piano cottura. Se circa il 10% dei consumi di una famiglia si deve all'uso di questi elettrodomestici, dovete sapere che il 50% di questa percentuale viene assorbita dal forno.

Ecco allora qualche semplice e sintetico consiglio per risparmiare questo benedetto 10% e risparmiare qualcosa in più.


- Ponete sempre la retina spargi fiamma sul fornello, perchè la sua funzione è quelladi irrorare il calore uniformemente e quindi scaldare tempi brevi padelle e pentole. In questo modo si può tenere il gas basso e consegentemente risparmiare sull’erogazione, oltre che cucinare con meno rischio di attaccare il cibo alle pentole.

- Altro utilissimo accorgimento è l'uso dei coperchi su cui sarebbe necessario praticare sempre due forellini (oggi ce ne sono in commercio di già predisposti allo scopo), poichè consentono il passaggio dell’aria ed evitano che i liquidi all'interno della pentola si rovescino sulla fiamma. Ciò comporta due vantaggi indiscutibili: pulirete di meno il piano cottura risparmiando in detersivi e acqua (e tempo!)

- Grazie al fatto che oggi le batterie di pensole modere  sono impilabili, praticate la cottura impilando le pentole. Non crediate che i cibi non si cuociano, infatti una pentola sopra l’altra si scalda non solo grazie al calore ma anche grazie al vapore della pentola sottostante risparmiando così gas o energia elettrica.

- Quando dovete scaldare qualcosa e avete i termosifoni accesi, potete utilizzarli come fonte di calore se hanno lo spazio sufficiente per apporgiavi sopra un pentolino, del resto dovete pensare che in ogni caso sono una fonte di calore da sfruttare.  Anche al lavoro see ci portiamo il pasto da casa il termosifone è un'ottima soluzione per trovarsi il pranzo caldo e fragrante di aromi!

- Per cuocere la pasta, quando si scalda l’acqua, non mettete mai il sale prima che questa bolla, infatti il sale rallenta l’ebollizione, facendo sprecare così gas e tempo.

- Dato che il forno è un implacabile consumatore di energia, è bene organizzarsi per usarlo quando si devono cucinare più piatti contemporaneamente: ad esempio io che faccio il pane fatto in casa, mi organizzo non solo per il pane, ma anche per la preparazione della pizza o delle focacce, oppure per scaldare o cucinare altre pietanze come il pesce, le verdure, le polpettine vegetali

- Quando ci si accinge a cuocere la pasta, non sprecate litri d'acqua, ma regolatevi così: un litro d'acqua è sufficiente per 2 persone. Inoltre quando si scola l’acqua non va gettata: ci potete lavare i piatti, i capi di lana, oppure si può dare alle piante, o ancora la si può usare per il water.

- Evitate di posizionare il frigorifero o il congelatore accando al forno o al piano cottura, il calore dei quali induce il frigo o il congelatore a lavorare di più 

- Non dimenticate di togliere la polvere dalle spire dietro il frigo, questo aiuterà il condensatore a espellere il calore più velocemente


domenica 31 gennaio 2016

Il massaggio californiano

Il massaggio californiano nacque alla fine degli anni Sessanta, a Big Sur, in California. E' il massaggio che più  di ogni altro insiste sulla nozione di contatto. Grazie all'impiego di oli gradevolmente profumati, i suoi movimenti possono essere fluidi, avvolgenti, ritmici, circolari, lunghi: avvolgono e fasciano l'intera superficie del corpo, dando una straordinaria sensazione di benessere, di completezza, di gioia e di calma.


I gesti del californiano sono studiati per trasmettere energia alla persona che lo riceve e ha un effetto benefico sull'attività mentale, sulle emozioni e sulla psiche. La persona si percepisce nella sua totalità, reintegra nella sua coscienza le parti del corpo "dimenticate". Ciò si tramuta in un maggiore senso di realtà, una maggiore fiducia in se stessi e nella vita.


sabato 16 gennaio 2016

La bioenergetica

Il corpo è impregnato di energia. Questa energia dentro di noi tende a espandersi e a fluire liberamente, se noi non la blocchiamo irrigendoci. Quando l'energia fluisce dentro di noi il nostro corpo è caldo, pulsante, forte e vitale.

Quando invece è bloccata o trattenuta, quando ristagna, l'energia da positiva diventa distruttiva e può provocare disfunzioni e malattie. Anche uno sbadiglio o un grido non trattenuto possono permettere all'energia di scorrere, evitando blocchi, tensioni, malessere.


La bioenergetica è una tecnica psicocorporea che si basa sulla "lettura del corpo", cioè sull'analisi delle posizioni, dei movimenti degli atteggiamenti corporei, che possono rivelare eventuali punti di blocco e di ristagno di energia.

Nell'organismo ci sono sette punti fondamentali in cui l'energia ristagna più facilmente.
  • Il blocco oculare, che impedisce il flusso dell'energia, dando al nostro sguardo un'espressione spenta e dubbiosa, diffidente e cinica, che in ogni caso esprime in modo somatizzato un'espressione emozionale bloccata. Lo scioglimento del segmento oculare avviene quando gli occhi esprimono le emozioni
  • Il blocco orale, che comprende tutta la muscolatura della bocca, del mento, della gola
  • Il blocco cervicale, che coinvolge la bassa muscolatura del collo. E' in questo segmento che tendiamo a soffocare il pianto, le grida e l'ira
  • Il blocco del torace, attraverso il quale tratteniamo la respiarazione e, con essa, abbassiamo e tratteniamo il flusso delle nostre emozioni
  • Il blocco del diaframma, che include il diaframma e gli organi sottostanti, è una specie di valico che divide nettamente il corpo in due parti: quella superiore e quella inferiore
  • Il blocco dell'addome, dove tratteniamo le emozioni più profonde, quelle viscerali. E' da queste zone che prorompe il piacere o il riso più empatico
  • Il blocco pelvico, quando il bacino è contratto e rigido e impedisce il fluire dell'energia sessuale, impoverendo il piacere dell'organismo e che di solito si accompagna a impotenza e frigidità
Il corpo si può considerare il depositario di tutta la nostra esperienza: con un'attenta analisi è possibile leggere e conoscere la storia di un individuo dall'espressione del suo corpo. Per leggere meglio il corpo la bioenergetica ha individuato cinque caratteri principali: carattere cerebrale, dipendente, dominante, sottomesso e rigido.

Il terapeuta bioenergetico utilizza nella sua terapia l'analisi psicologica, la lettura del corpo basata sui tipi caratteriali, l'esecuzione di specifici esercizi di movimento, le pressioni controllate e il massaggio.

martedì 5 gennaio 2016

Uno stimolo mentale-emotivo e le ferite dell'aura

Comunque, quando il centro del plesso solare è in azione, distribuisce la sua energia a tutti gli altri centri. Del pari i centri della testa, della gola e dell'apparato genitale risultano stimolati da certi tipi d'energia tratta dai livelli eterici, indipendentemente dalla vitalità generale che perviene loro dal plesso solare. Questi centri possono venire stimolati e portati alla massima attività non solo dalle energie provenienti dal sole e da altre fonti, ma anche da stimoli mentali ed emotivi, come il rituale, il cinema e il teatro, la televisione o un libro scritto in modo da creare immagini chiare e nitide nella mente del lettore. Ritengo che questo sia un aspetto importante del meccanismo aurico, e le relative implicazioni nelle nostre vite possono essere assai più importanti di quanto immagimamo.

Ho descritto in parte ciò che avviene quando i centri attraggono l'energia. Ma cosa succede quando invertono la rotazione e incominciano a riversare l'energia all'esterno? Innanzi tutto, la finissima ragnatela all'estremità esterna dei vortici funge da freno automatico per la quantità di energia che può venire proiettata, e perciò impedisce che l'individuo la perda in misura pericolosa. Finché questa ragnatela frenante è indenne, la restrizione automatica delle forze vitali agisce con efficienza; ma quando viene danneggiata insorgono complicazioni, e abbiamo allora la ferita aurica.

Certe imprudenti procedure di meditazione possono causare questo risultato, ma uno dei modi più certi per provocare una ferita del genere consiste nell'uso continuato delle droghe. Qualunque cosa dicano alcuni psicologi « progressisti », l'uso continuato delle droghe causa gravi danni all' aura, e la espone ad ogni sorta di influenze esterne.

Il dottor I.f. Regardie, a proposito dell'effetto di queste pratiche, dice: « .. .1'individuo psicotico ... deve venire severamente consigliato di non toccare mai, in nessun caso, le droghe psichedeliche». Regardie si riferisce agli stati psicologici e, naturalmente, molti di coloro che hanno studiato il problema ammettono che sono pochissimi quelli completamente esenti da tracce di neurosi o di psicosi nella struttura mentale.

Questo vale particolarmente quando consideriamo l'aura eterica, perché qui vi sono molte forme indistinte che prefigurano futuri turbamenti e conflitti nella mente e nel corpo, in quanto tutti gli squilibri della mente, delle emozioni e del corpo fisico mostrano tracce nell'aura, prima ancora di manifestarsi come infermità psicologiche o fisiche.

Aprire la superficie dell'aura al gioco di forze d'ogni genere equivale ad asportare l'epidermide protettiva del corpo, e i pericoli sono egualmente grandi in entrambi i casi. Ovviamente, nessun individuo sano di mente si priverebbe dell'epidermide; ma poiché il processo non è altrettanto doloroso, molti compiono un processo psichico equivalente mediante pratiche di vario genere. Alcuni scrittori teosofi vorrebbero includere anche il tabacco e l'alcool in questa categoria, ed è vero che l'uso sociale delle bevande alcooliche fa dimenticare a molti che la dipendenza dall'alcool è in se stessa una malattia dalle conseguenze terribili. Se volete ottenere i risultati migliori, dovete creare le migliori condizioni.

La ragnatela eterica non soltanto riduce la quantità d'energia che si riversa dai centri, ma agisce come una barriera contro le influenze esterne che possono cercare di penetrare nel corpo eterico; finché si conserva intatta, le possibilità di quella che io chiamo «infezione psichica» sono minori.


mercoledì 30 dicembre 2015

Cheesecake ai mirtilli: immediato apporto di energia

Se avete bisogno di un apporto di energia immediato questa ricetta fa per voi, soprattutto se siete sportivi. Si tratta di un delizioso cheesecake ai mirtilli, una fetta del quale, prima di un allenamento, vi darà lo sprint giusto, e grazie al contenuto di vittamina B, utile ai nervi, favorirete la trasmissione di impulsi nervosi dal cervello ai muscoli e ciò vi consentirà di migliorare le performance sportive. 
Inoltre questa ricetta vi consentirà in caso di necessità di poter sostituire un pasto, ma può anche essere un goloso dessert al termine di un pasto leggero, ovviamente dimezzando la porzione. Se poi accompagnerete alla ricetta del tè bianco o verde, avrete modo di assorbire meno grassi.


Ingredienti per la ricetta (4 persone):
 - 100 g di biscotti secchi non troppo dolci
 - 50 g di burro a temperatura ambiente
 - 250 g di ricotta
 - 1 uovo
 - 60 g di zucchero
 - 1 bustina di vanillina
 - 3-4 cucchiai di gelatina ai frutti di bosco
 - 2 vaschette di mirtilli
 - succo di limone

Procedimento
Mettete i biscotti in un mixer. Una volta ridotti in polvere, aggiungete il burro tagliato a pezzetti. Ungete una pirofila di pirex del diametro di circa 22-24 cm. Stendete il composto nella pirofila pressandolo molto bene con l'aiuto di un batticarne. Poi mettete in frigorifero. Nel frattempo mescolate nel mixer l'uovo con lo zucchero, la vanillina e, infine, aggiungete la ricotta. Amalgamate il tutto per qualche istante e versatelo nella pirofila. Mettete in forno a 180 °C per circa 30 minuti. Quando la torta sarà fredda, cospargetela con un velo di gelatina ai frutti di bosco e decorate con i mirtilli precedentemente spruzzati di succo di limone. Miraccomando conservate in frigorifero, dal quale deve essere tolta una ventina di minuti prima di servirla.

giovedì 24 dicembre 2015

Offrire del cibo agli uccelli, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il compito di questa settimana ci richiede di entrare in contatto con la natura e, in particolare con le creature alate. Prestiamo attenzione ai tanti messaggeri di cui il cielo è popolato: impariamo a riconoscerli, a prendere coscienza del ruolo che hanno nella nostra vita e ad apprezzarli di più.



  • Gli uccelli come le farfalle e tutte le creature alate, sono messaggeri spirituali e vengono spesso impiegati per inviarci dei segni dal mondo dello spirito. Molte volte, quando un un uccellino o una farfalla civengono vicino desiderano trasmetterci un messaggio d'amore e di speranza che gli è stato affidato dai nostri cari che non ci sono più
  • In questi sette giorni impareremo a riconoscere e apprezzare le dimostrazioni d'amore che le creature celesti ci inviano attraverso la natura
  • Avete mai dato da mangiare ai gabbiani in spiaggia, alle rondini che hanno fatto il nido sotto le grondaie di casa o alle anatre in un parco? Questa settimana dovremo fare un passo in più 
  • La prima parte dell'esercizio consiste nel preparare una torta per gli uccelli. Scegliete noci, semi, briciole di pane e qualsiasi altra cosa sia gradita ai nostri amici alati, poi riuniamo tutto in una terrina e iniziamo a mescolare. 
  • Possiamo aggiungere un po' d'acqua per amalgamare gli ingredienti. Ma il segreto per ottenere un buon risultato è l'energia che mettete nella preparazione, perciò fate attenzione ai vostri pensieri
  • Pensate agli uccelli e alla natura, e al modo in cui arricchiscono la nostra vita. Formulate pensieri spirituali e aggiungete un pizzico d'amore e gratitudine all'impasto continuando a mescolare
  • Offriamo il nostro dolce agli amici alati: li nutriremo di affetto e riconoscenza. Osserviamoli mentre si radunano attorno alla torta che abbiamo preparato con tanta cura: sono messaggeri spirituali, quindi mentre diamo da mangiare a loro stiamo offrendo un alimento prezioso anche alle "creature celesti" e ai nostri cari che abitano nel mondo dello spirito. E così facendo sazieremo la fame d'amore della nostra anima


mercoledì 16 dicembre 2015

Scelta dei cristalli

Quando acquistiamo un vestito di un certo colore, una collana o un anello, i bicchieri o una casa, o quando preferiamo un determinato tavolo in pizzeria, siamo proprio sicuri di essere noi a scegliere o non capita piuttosto di venire scelti? Succede con straordianaria frequenza di fare acquisti soddisfacenti quando siamo "in giornata buona" e di farne invece di insoddisfacenti quando siamo "in giornata no".


Cosa vuol dire? Molto semplicemente nel primo caso significa che siamo disponibili a entrare in sintonia con le cose, siamo aperti verso il mondo e lo accettiamo, siamo ricettivi nei confronti dell'energia che è emanata dalle cose e dalle persone. Avvicinarsi al mondo dei cristalli in modo consapevole non significa altro che rendersi conto di questo interscambio.

Se un giorno vediamo in vetrina un cristallo che ci piace, invece di pensare al luogo dove metterlo in casa o ai vestiti con i quali possiamo abbinarlo, proviamo a chiederci perchè ne siamo attratti: il cristallo emana energia, noi pure, le nostre energie stanno interagendo, probabilmente io ho bisogno della sua energia.

Dunque: scelgo o sono scelto? La risposta corretta è: scelgo e sono scelto. Approfondiamo allora la conoscenza e trattiamo i cristalli non come oggetti inanimati, bensì come centri di energia.


giovedì 26 novembre 2015

Siate una fonte inesauribile di apprezzamenti, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quelli altrui

Quando siamo felici e spensierati è facile essere gentili e generosi con gli altri. Ma quando ci sentiamo tristi, depressi, arrabbiati o delusi, spesso riversiamo le nostre frustrazioni sulle persone che ci circondano. E non abbiamo alcuna voglia di comportarci bene. Ma non dobbiamo darci per vinti!


  • Quando tutto va a gonfie vele è facile vivere, amare, lavorare...anche compiere una buona azione, se non richiede un grande sacrificio. Voler bene agli altri e dimostrarlo non sempre è così semplice, anzi.
  • L'azione di questa settimana consiste nel fare un complimento a tutte le persone che incontriamo durante la giornata. Troviamo un modo carino per renderle felici, rivolgiamo loro un apprezzamento
  • I pensieri sono fatti di energia e per questo non conta solo ciò che diciamo o facciamo, ma anche il modo in cui ragioniamo. I complimenti che nel corso della settimana rivolgeremo a chi ci sta intorno non saranno soltanto un dono per loro, ma anche un regalo per noi: ci renderanno più saggi e sensibili
  • Nel cercare un parola gentile e sincera da offrire a chi incontriamo, prenderemo inevitabilmente coscienza del modo in cui pensiamo e potremo lavorare per trasformare la nostra energia negativa in energia positiva
  • Non esitiamo, dimostriamo la nostra generosità: appena ne abbiamo l'occasione, rendiamo felici le persone rivolgendo a chi ci circonda un complimento. Anche se è difficile, impegniamoci per renderlo possibile. Alla fine della settimana ci accorgeremo che ne è valsa la pena e ci ritroveremo a sorridere

giovedì 12 novembre 2015

Pietre e cristalli, Topazio


Il Topazio è una pietra di grande energia e potere. E' stato usato per secoli da persone che occupano posizioni di potere per la sua abilità nel rivelare le intenzioni degli altri.

TOPAZIO
Caratteristiche: silicato di alluminio; sistema rombico; cristalli prismatici piramidali, striati; colori: incolore o dorato, rosso-giallo, verde mare, blu e violetto
Proprietà: è calmante; favorisce la comprensione intellettuale; stimola le energie nervose
Disturbi: combatte i disturbi alle vie respiratorie; attenua l'ansia e l'ipereccitabilità; favorisce un uso corretto delle energie nervose
Associazione con i chakra: quinto e sesto

venerdì 16 ottobre 2015

L'energia è un flusso costante

Ogni corpo fisico contiene energia per il solo fatto di essere composto di atomi e molecole in movimento. Ogni corpo emana tale energia sotto forma di calore (noi lo misuriamo con la sudorazione, con la febbre), colore ( noi riflettiamo certe lunghezze d'onda della luce e da ciò derivano il biondo o il bruno dei capelli, l'azzurro o il verde degli occhi, il colorito pallido o olivastro) movimento (un'azione spontanea come respirare comporta il moto di un numero incredibile di cellule, muscoli, organi). E per finire, ogni corpo assorbe energia sotto forma di calore (ho caldo, ho freddo) o per il movimento di altri corpi (la forza di gravità, che ci impedisce di volare nello spazio, ne è l'esempio più macroscopico) o attraverso reazioni chimiche (il cibo che mangiamo dà a tutte le parti del nostro corpo l'energia necessaria per vivere e funzionare).



L'energia è un flusso che collega costantemente il nostro corpo con il mondo circostante in un o scambio reciproco di azioni e reazioni. Se questo è vero, si impone una considerazione. Possiamo misurare l'altezza e la durata delle maree, e sappiamo  che sono influenzate dalla Luna e dal Sole; possiamo prevedere le eclissi solari e lunari; sappiamo come funziona quella strabiliante fornace nucleare che è il Sole. Sappiamo un sacco di cose, ma abbiamo il difetto, soprattutto in Occidente, di metterci sempre nei panni degli spettatori. Forse condizionati dalla teoria dell'evoluzione delle specie, tendiamo a vedere l'essere umano attuale come il top del creato, l'essere al vertice della scala dell'evoluzione: non siamo forse gli ultimi, nel processo? E non si dà forse per scontato che, in un processo evolutivo, gli ultimi siano i migliori?

Noi dunque siamo i migliori fra gli esseri viventi. Indubbiamente abbiamo sviluppato abilità che altri nostri compagni del regno animale non hanno sviluppato, siamo stati capaci di dominare ambienti naturali ostili perfino ai robustissimi insetti. L'ape comunica alle compagne la posizione dei fiori ricchi di polline con una danza straordinaria, che conosce per istinto, ma è difficile che un giorno compaiano api capaci di modificare la danza in modo da segnalare se vicino ai fiori ci sono famigliole che fanno il picnic o una falciatrice che sta avanzando per cui bisogna correre prima che tagli i fiori: l'ape ripeterà sempre la stessa danza. Tuttavia, facciamo parte del creato al pari delle api, dei fiori del mare.

Il nostro corpo è costituito d'acqua per oltre il 70%: possibile che non risentiamo l'influsso delle maree? Che la nostra crescita sia del tutto indipendente dalle fasi lunari? Che un'eclissi di Sole o una fase di iperattività solare ci lascino indifferenti? Ne ln ostro orgoglioso e speso presuntuoso, XXI secolo, pensiamo di essere superiori a tutto ciò. Eppure fino a non molto tempo fa l'uomo occidentale non era così sicuro di sè. In inglese chi è pazzo alienato è detto lunatic e il manicomio di chiama lunatic asylum. Ma quante volte, anche noi, abbiamo detto: "Oggi ho la luna!"? Se ci riflettiamo un poco, se solo facciamo caso allefrasi fatte e ai modi di dire che usiamo, se ci fermiamo ad analizzare le nostre reazioni a persone e cose, ci rendiamo conto subito di essere meno superuomini e molto, molto più umani di quanto crediamo, o ci fanno credere, di essere.


martedì 13 ottobre 2015

L'aura, il nostro campo energetico

Proviamo antipatia o simpatia "a pelle". Quando qualcuno ci osserva, lo"sentiamo". Guardando una persona che amiamo, capiamo subito se ha un problema. L'ansia di una persona può contagiare un intero gruppo. Diciamo: "Hai un'aria strana", "Quello lì si dà delle arie". Ma oltre alle persone, percepiamo anche le cose: in una casa ci sentiamo bene, in un'altra proviamo disagio. Senza rendercene conto, sappiamo già, per istinto che cos'è l'aura, cioè l'energia che emaniamo e assorbiamo, e l'energia che vogliamo emanare e assorbire.



Siamo anche in grado di capire l'aura di chi sta intorno a noi, delle cose e degli ambienti. E comunichiamo con persone, cose, ambienti non solo con la parola, i gesti, i colori che indossiamo, ma anche con il nostro solo essere: noi siamo infatti immersi nell'aura, che è il nostro campo energetico. Molti lo "vedono", e si tratta di una specie di aureola di vari colori, una serie di irregolari gusci colorati che ci avvolgono: il campo energetico può essere limitato, ridotto, oppure ben espanso e raggiante a seconda delle nostre condizioni fisiche e psichiche.


 I "gusci" che costituiscono l'aura, chiamati corpi aurici o corpi sottili o semplicemente aure, sono da tre a più di dieci. Agiscono in modo indipendente l'uno dall'altro, per cui non è corretto pensare che uno comincia dove finisce l'altro in quanto tutti arrivano al corpo fisico. Quando ogni  aura è sana e "carica" di energia, la persona vive con pienezza la sua vita; quando invece una o più aure non si trovano in condizioni ottimali, la persona avverte difficoltà negli organi e nei settori della psiche attribuiti a tale aura.

martedì 8 settembre 2015

Cedro, olio essenziale

Nome botanico: Cedrus atlantica
Famiglia: Conifere
Provenienza: Marocco, Algeria
Estrazione: dal legno
Profumo: caldo, intenso, balsamico, legnoso, dolce
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Giove, Saturno
Proprietà: antisettico, stimolante dei tessuti, astringente, diuretico, afrodisiaco, sedativo nervoso, stimolante della circolazione, cicatrizzante,antiparassitario
Principali indicazioni: malattie croniche, affezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, dermatiti, acne, caduta dei capelli, micosi, punture di insetti, stress e tensione nervosa

Precauzioni: non usare in gravidanza Il cedro è un maestoso albero, il cui pregiatissimo legname, dall'intenso profumo, è da sempre particolarmente ricercato: si racconta che tutti i templi di Babilonia, così come il palazzo reale di re Salomone, a Gerusalemme, fossero costruiti con l'aromatico legno di cedro. Dal cedro probabilmente si estrasse il primo olio impiegato per scopi cosmetici, terapeutici, per imbalsamare corpi e per preservare i papiri dalla distruzione. La varietà più pregiata è il cedro del Libano, di cui un tempo esistevano maestose foreste, poi decimate per soddisfare la grande richiesta di legno.

Attualmente l'essenza si ottiene dal cedro atlantico, proveniente dal Marocco. Come tutte le essenze estratte da piante forti e longeve, il cedro è efficace per restituire energia e vitalità nel  corso di malattie croniche, perchè l'energia dell'albero secolare, raccolta e concentrata nel suo olio essenziale, può venire veicolata nelle gocce dorate e profumate e restituita a un organismo  che ne necessita. Non è un controsenso ricordare che gli antichi egizi per i loro sarcofagi usavano esclusivamente legno di cedro: se poteva preservare un corpo morto rendendolo incorruttibile, tanto più è in grado di sostenere l'energia vitale di un corpo vivo benchè malato.

L'olio di cedro esplica la sua attività antisettica soprattutto sulle mucose respiratorie e genitourinarie, in particolare, come si è detto, per le affezioni criniche: bronchite cronica, tosse, cistite, infiammazioni renali. E' molto benefico per la cura della pelle, in caso di eczemi secchi, prurito, forfora, caduta dei capelli, psoriasi, micosi e infezioni cutanee. respinge gli insetti.



venerdì 4 settembre 2015

Cannella, olio essenziale

Nome botanico: Cinnamomum
Famiglia: Lauracee
Provenienza: Sri Lanka, Madagascar, India
Estrazione: dalla corteccia
Profumo: caldo, speziato, secco, dolce
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Marte
Proprietà: tonica, stimolante, riscaldante, afrodisiaca, antisetttica, astringente, antidiarroica, stimolante, antiparassitaria, digestiva
Principali indicazioni: stanchezza, convalescenza, cattiva digestione, diarrea, influenza, pediculosi, scabbia, punture di insetti, impotenza, frigidità influenza, colpidi freddo
Precauzioni: per la sua zione riscaldante, può irritare le pelli delicate: diluirla in olio vegetale prima di applicarla

 
La cannella è un'essenza stimolante, tonificante e riscaldante. Stimola la circolazione sanguigna e dà una sferzata di energia se utilizzata durante la doccia o per un massaggio; scioglie le contratture muscolari, agisce sulla cellulite con problemi di stasi circolatoria, combatte la stanchezza postinfluenzale. Stimola le difese immunitarie durante le epidemie influenzali, veniva utilizzata tradizionalmente per accelerare le contrazioni lal momento del parto e in caso di infezioni intestinali, per il suo potere antisettico e leggermente astringente.

Per gli orientali comunica forza ed energia ed è utile in caso di diminuzione del vigore sessuale e di frigidità, sia utilizzandola come spezie, che come essenza per massaggi e bagni stimolanti. La scorza di cannella viene utilizzata largamente in cucinae sotto formadi tisane, bevande, aggiunta al vino, a scopo digestivo e riscaldante durante la stagione fredda, spesso in associazione con chiodi di garofano, zenzero o cardamomo.


domenica 30 agosto 2015

Alla ricerca del vampirello perduto

E' ufficiale: mi sono resa conto del fatto che sto attraversando una fase distruttiva, o almeno io la chiamo così.
Quando me ne sono resa conto? Le prime nebbiose avvisaglie credo di averle percepite la scorsa estate: serate passate in casa e mare guardato esclusivamente dal balcone.

Non ero e non sono io, che sono amante dell'azzurro Oceano Mare e che amo girellare la sere d'estate sul lungo mare, fra le bancarelle dei mercatini.
La domanda nasce spontanea come diceva il giornalista Antonio Lubrano: perché?

Sarà il ticchettio dell'orologio biologico? Sarà stata l'ultima devastante relazione sentimentale? Colpa della mia schiena che, improvvisamente, ha deciso che era il momento di proclamare apertamente la sua indipendenza dal resto del corpo? Colpa del precariato lavorativo in cui mi dibatto da non so quanto tempo? Forse, miscelando accuratamente con un frullatore ad immersione gli esplosivi ingredienti di cui sopra, e valutando attentamente i segnali che mente e corpo hanno via via inviato alla sottoscritta, ne è uscito che in un momento di svago con la mia amica, mi sono sentita sexy come  un gambaletto  e certa di avere la stessa prestanza di uno zerbino.

Ora, bisogna che esca da questa impasse, perché detto fra noi, mi sono ricordata anche che, alla fine del Master post laurea che frequentai in lontani tempi gioiosi, la nostra responsabile d'aula ci lasciò con questo illuminante quesito: "Se fra voi e il vostro paradiso si frappone un fiume di merda, siete disposti ad attraversarlo per arrivare sull'altra sponda?"

Al tempo pensai che per attraversare tale fiume, avrei potuto costruire una zattera o dotarmi di un mezzo anfibio, ma ad oggi, dato che i mezzi si sono smaterializzati alla stessa velocità con la quale i buchi neri risucchiano la materia, e trovandomi immersa fino  al collo nel succitato innominabile mare, urge trovare l'energia per mantenersi a galla e nuotare fino a riva.

Ergo, durante una intensa riflessione notturna e dopo una istrionica lavata di testa fatta dalla mia amica a cui ho confidato questa mia angustia, ho deciso di risvegliare, evocare, cercare e incoraggiare il positivo "vampirello" che albergava in me e al quale avevo incautamente cambiato locazione d'appartamento. Perciò con il piccolo Vlad e una testa d'aglio, giusto perché non prenda poi troppo "gambone", mi riprendo (schiena collaborante permettendo), il mio posticino fuori dal nauseabondo fiume.


martedì 25 agosto 2015

Pietre e cristalli, Lapislazzuli

Nell’antico Egitto si riteneva che il suo blu profondo fosse il colore dei Re e che la sua luce cosparsa di punti dorati mettesse in connessione con il divino. La polvere di Lapislazzuli veniva impiegata per tingere le stoffe destinate al Faraone, e anche in medicina per combattere i disturbi mentali e purificare l’anima.

LAPISLAZZULI
Caratteristiche: silicato di sodio; sistema cubico; masse compatte, rari i cristalli ottaedrici; colore: da blu scuro fino a blu verdastro in associazione a calcite (venature bianche) e pirite (inclusioni dorate). Può essere confuso con l'azzurrite e la sodalite.

Proprietà: viene considerata la pietra della comunicazione con gli spiriti guida, dà saggezza, chiarezza mentale e facilita l'apertura dei chakra; riattiva l'energia fisica, conferisce forza e combatte la depressione, lo stress e l'ansia; aumenta la creatività ed equilibra le emozioni.
Disturbi: abbassa la pressione sanguigna e la febbre; combatte la laringite e le infiammazioni dei nervi; regola la lacrimazione degli occhi.
Associazione con i chakra: quinto e sesto


sabato 15 agosto 2015

Psicopittografia, Il punto essenziale

Perchè non sappiamo esigere tutto ciò? Perchè pensiamo che la pretesa è tutto ciò che possediamo, tutto ciò che esiste. Supponiamo, a torto, che senza di essa saremmo impoveriti. Ma noi possiamo cambiare; possiamo pensare e vedere differentemente. Mettiamoci in guardia contro queste pretese che ci ingannano sulla realtà. Ribelliamoci contro la commedia che recitiamo a noi stessi. Esigiamo ora il nostro Io. Ci accorgeremo che siamo realmente milionari mentali e che lo siamo sempre stati.
Il fine di tutto è di vivere comesi vuole realmente vivere.

  • Un futuro più brillante
  •  Il controllo della propria vita
  • Evitare gli errori
  • Vivere con semplicità
  • Avere una grande energia
  • Aver la giovinezza
  • Essere liberi dalle costrizioni
  • Conoscere se stessi
  • Esser senza paura
 Si può avere tutto ciò. Non complichiamo le cose pensando che possono esserci altri scopi. Siamo
pratici. Cerchiamo di avere cciò che desideriamo realmente. Accostiamoci a questo punto essenziale e solo allora otterremo ciò che desideriamo realmente.


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