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martedì 1 marzo 2016

Bruciaculo, bruciar pagliaccio, bucaiolo, buci | Paole e verbi in disuso

BRUCIACULO: è un po' meno delle emorroidi (in genere la "C" non viene pronunciata: bruciaùlo). A Pisa e a Livorno, nonostante la sua precisa localizzazione del bruciore, il sostantivo si usa per pizzicore in genere, magari nel linguaggio scherzoso: "Ni viense 'r bruciaulo al naso".

BRUCIAR PAGLIACCIO: mancare a un appuntamento, a un impegno; mancare di parola. Il modo di dire deriva dalla vecchia usanza di portare in giro durante il carnevale, un fantoccio di paglia per far ridere la gente: il pagliaccio prende fuoco, il diventimento è finito.

BUCAIòLO: pederasta. E' usato soprattutto come offesa generica, non necessariamente con riferimento sessuale. Bucaiòlo è uno di cui non ci si può fidare. A Firenze si ricorda ancora una rivista goliardica del dopoguerra il cui titolo era "Buche e aiòle", ma il giardinaggio no c'entrava per nulla.

BùCI: zitto! Acqua in bocca! Silenzio! E' un modo di dire fiorentino che molti ritengono recente (lo si ritrova nella commedia vernacola di Càglieri e Spadaro La zona tranquilla del 1946), invece è assai vecchio e citato in testi del secolo scorso

mercoledì 30 luglio 2014

Emorroidi, emorragie, come trattarle con gli oli essenziali | Salute

EMORROIDI


Inalazione secca: Cedro, Cipresso: Ginepro bacche, Lavanda, Mirra, Mirto, Neroli, Sandalo,

Bidè con un bicchiere di aceto (di vino o di mele) a cui aggiungere circa 20 gocce di almeno una
di queste essenze (versare poi la miscela nel bidè): Albero del Tè, Cedro, Cipresso, G ranio, Mirra,
Mirto, Salvia sclarea.

In applicazione locale dentro l'ano provare l'olio vegetale di Calendula da solo, senza aggiunta di
essenze aromatiche,

Impacco da applicare nella zona, anale e perianale: riempire per metà di aceto (di vino o di mele)
una ciotolina di vetro della capacità di 1-2 bicchieri da cucina, aggiungere uno o più oli essenziali
(circa 20 gocce in totale), versare acqua fino a riempire il recipiente, bagnare con la miscela una
garza o un fazzoletto di cotone e applicare.  Ripetere le applicazioni più volte. Essenze consigliate: soprattutto il Cipresso, ma anche le altre segnalate sopra per il bidè.

Uso interno: Cedro, Cipresso, Ginepro bacche, Neroli, Salvia sclarea.


EMORRAGIE


Su piccole emorragie (piccole ferite e simili) si possono applicare alcune gocce di essenza pura: Albero del Tè, Cajeput, Cipresso, Lavanda, Limone, Manuka. Questi oli sono i più indicati per arrestare l'emorragia, soprattutto il Cipresso.

Se l'area da trattare è estesa bisogna procedere con cautela e ricorrere a una diluizione degli oli
suddetti in alcool alimentare a 90°: in un bicchiere o in una ciotolina di vetro si versa un dito di alcool, si aggiungono 7-8 gocce in totale di essenze (anche più di una), si riempie il bicchiere di acqua (la quantità di acqua deve essere almeno il triplo dell'alcool, anche di più secondo la persona e la sensibilità individuale) e si bagna una garza sterile, che verrà applicata come fasciatura o impacco
sulla zona interessata. Quando la garza comincia ad asciugarsi se ne prepara una nuova e si prosegue. La miscela suddetta, preparata a parte, può servire anche per lavare la ferita.

Se si tratta di epistassi, cioè di sangue dal naso, gli oli sopra citati possono essere utilizzati in inalazione secca, soprattutto il Cipresso.

lunedì 31 marzo 2014

Dimagrire e curare le emorroidi con il peperoncino | Oggi nella mia rubrica

Scoprire i benefici del peperoncino è affascinante, questo aiuta a sfatare molte false credenze che lo hanno ghettizzato e relegato a ruoli minori. Credo infatti che molti non sappiano che il peperoncino è un toccasana per coloro che soffrono di emorroidi, mentre altri gioiranno nell'apprendere che la sua capacità di accelerare il metabolismo aiuta a dimagrire. Vediamo come.
Cura delle emorroidi: contrariamente a quanto si crede, il peperoncino aiuta la “gestione” delle emorroidi facendo sparire, nel giro di poche settimane, congestione e dolore. Accade perché la capsaicina migliora la peristalsi intestinale impedendo la stipsi che è uno dei nemici delle emorroidi. Inoltre, ha un effetto anti-infiammatorio e antitrombotico agendo esattamente come i farmaci anti-infiammatori che, in genere, vengono utilizzati. L’azione terapeutica è dovuta anche alla vitamina K2 che è antiemorragica e alla capacità caratteristica del peperoncino che per “chiudere” le ferite “chiama in soccorso” le piastrine, la fibrina e tutti i materiali di riparazione. Si ottiene così un aumento di sangue nelle zone interessate fino alla cicatrizzazione. Ecco perché i medici ne consigliano il consumo giornaliero con dosaggio soggettivo da affiancare alla terapia tradizionale. Per dimagrire: con il peperoncino si può dimagrire. Ne sono convinti i professori Hanry ed Emery che sulla rivista scientifica “Human Nutrition” hanno pubblicato uno studio dal titolo “Effetti degli alimenti piccanti sul metabolismo basale”. A conclusioni simili è arrivato anche un gruppo di ricercatori dell’Università della Tasmania. Secondo questi studiosi la capsaicina contenuta nel peperoncino accentua il consumo di calorie fino al 15%. Così, ad esempio, un piatto di spaghetti che di solito fornisce 350 calorie, scende a meno di 300 quando si aggiunge il peperoncino. Analoghe conclusioni nel recente studio svolto presso la Purdue University di West Lafayette, in Indiana, da Richard Mattes e Mary Ludy: il peperoncino riduce l’appetito e agevola il processo di smaltimento delle calorie, oltre a facilitare la digestione degli alimenti.
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