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martedì 24 maggio 2016

Lavanda e Basilico per l'Emicrania

Lavanda e Basilico per l'Emicrania, un rimedio naturale da tenere nel nostro quaderno dei rimedi naturali magici, forse un po' esoterici, ma di grande efficacia.


Oggi, come ogni fine settimana propongo una sorta di rito magico con le piante, come accade spesso nelle favole, alla base delle quali c'è sempre un fondo di verità, basta saper leggere oltre. Ecco un rimedio per sconfiggere l'emicrania.


Occorrente: un sacchettino di lavanda essiccata o una compressa di garza imbevuta di olio di lavanda, un metro di nastro verde, una foglia di basilico

Inspirate la lavanda e assorbitene la fragranza in tutto il corpo per purificarvi e rilassarvi; se preferite tenete la garza sulla fronte per qualche minuto. Prendete il nastro e avvolgetelo all'indice della mano sonostra, poggiatelo sul vostr o"terzo occhio" e massaggiate delicatamente avantie indietro. Poi svolgete il nastro, legatelo intorno alla fronte come una fascia fissandoci una foglia di basilico in corrispondenza del terzo occhio.

Rilassatevi completamente per  dieci minuti e immaginate i veleni defluire dalla fronte al nastro. Quando il dolore è un po' passato, togliete il nastro, tagliatelo a metà e gettatelo via. Questo rimedio allevierà persino le emicranie più violente, scacciando anche quelle persistenti.


martedì 3 maggio 2016

ll partenio contro il mal di testa

Il partenio contro il mal di testa, è una delle più recenti cure naturali da tenere in considerazione. Si tratta infatti di una pianticella considerata uno dei rimedi più efficaci contro le cefalee.


Vi sono alcune piante che l'antichità ha usato con grande efficacia  ma  il cui uso nel tempo si è perso. Una di queste piante è il Partenio, che è stata riscoperta a partire dagli anni '70. Questa pianticella è uno dei più potenti rimedi per la prevenzione e la cura delle cefalee. E' degli anni '80 uno studio pubblicato sulla rivista Lancet relativo agli effetti del partenio nel trattamento dell’emicrania. Fu evidenziato come assumendone l'estratto liofilizzato, si riducevano del 25% i casi di emicrania e se veniva assunta in concomitanza con il mal di testa, diminuiva in maniera significativa i sintomi correlati come nausea e vomito. Questa potente azione  è dovuta alla miscela di sostanze contenute nella foglia di partenio.


Le foglie contengono principi attivi appartenenti alla categoria dei flavonoidi, dei polifenoli e dei sesquiterpeni,  di questi ultimi, la molecola chiamata partenolide, ha la capacità di prevenire il mal di testa. Il partenolide è in grado di modulare l’attività dei vasi sanguigni a livello cerebrale. Ma non è tutto: queste sostanze sono capaci di regolare il sistema della serotonina, uno dei principali mediatori chimici a livello cerebrale.

Unico svantaggio che spesso ne scoraggia l'uso è il sapore amaro, poichè se ne usano le foglie. Oggi il partenio si può assumere in pillole contenenti estratto secco di foglia; si può iniziare con un paio al giorno, verificando se vi sono miglioramenti .

Oppure se ne può fare un infuso: con mezzo cucchiaino di foglie essiccate (in erboristeria) da versare in una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti. Berne al massimo due tazze al giorno. Attenzione: evitare di assumere il partenio per periodi prolungati e durante la gravidanza.



venerdì 21 agosto 2015

Benzoino, olio essenziale |

Nome botanico: Styrax benzoin
Famiglia: Stiracee
Provenienza: Asia
Estrazione: dalla resina
Profumo: balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: cicatrizzante, antisettico, energizzante, tonico, espettorante
Principali indicazioni: cura della pelle, ferite, dermatiti, tosse, bronchite, tensione nervosa, stress, dolori reumatici

Il benzoino è un grande albero originario delle Indie orientali. La resina da cui si ottiene l'essenza fuoriesce dal tronco dell'albero, in seguito a tagli praticati lungo il fusto, che poi si indurisce a contatto con l'aria. Questa gommaresina è uno degli ingredienti classici dell'incenso di Giava e sprigiona il suo aroma, intenso e vigoroso, se sottoposto all'azione del calore. Fin dall'antichità era rinomato per le sue doti disinfettanti e curative. Gli abitanti del Borneo curavano l'emicrania aspirando il profumo della resina di benzoino e massaggiandosi con l'olio le tempie e la fronte.

Provenendo da un grande albero sotto il governo del Sole, l'essenza concentra in sè le caratteristiche di forza, calore, vitalità e vigore proprie di questa pianta. Il profumo è dolce e piacevole, l'azione è delicata tanto che può essere applicato anche sulla pelle con ulcerazioni, screpolature, bruciature, dove esercita un'eccellente azione cicatriziale e riparativa. E' efficace per i problemi respiratori, tosse, influenza, bronchite, per frizioni, bagni, inalazioni, vaporizzazioni e per infezioni delle vie urinarie. Agisce favorevolmente sulla psiche, dissipando le tensioni, rilassando, facendo da cuscinetto ammortizzatore tra noi e le situazioni stressanti.

Un massaggio avvolgente o un bagno corroborante con l'aggiuntadi qualche goccia di benzoino riportano l'equilibrio emotivo e riconciliano con se stessi e con il mondo, allo stesso modo in cui, da migliaia di anni, l'incenso di Giava continua a essere bruciato in Oriente per creare un ambiente energeticamente favorevole e propizio per la manifestazione della divinità.





sabato 1 agosto 2015

Un rimedio contro l'emicrania, Abracadabra

Miei seguaci della magica rubrica del Sabato pomeriggio oggi ecco un magico rimedio alle emicranie.
La lavanda è notoriamente un calmante, proprietà a cui si deve la sua efficacia contro i mal di testa da stress.

A BASE DI LAVANDA E BASILICO
Occorrente: un sacchettino di lavanda essicata o una compressa di garza imbevuta di olio di lavanda, un metro di nastro verde, una foglia di basilico

Inspirate la lavanda e assorbitene la fraganza in tutto il corpo per purificarvi e rilassarvi; se preferite, tenete la garza sulla fronte per qualche minuto. Prendete il nastro e avvolgetelo attorno all'indice della mano sinistra, poggiatelo terzo occhio e massaggiate delicatamente avanti e indietro. Poi svolgete il nastro, legatelo attorno alla fronte come una fascia fissandoci una foglia di basilico in corrispondenza del terzo occhio. Rilssatevi completamente per dieci minuti e immaginate i veleni defluire dalla fronte al nastro. Quando il dolore è un po' passato, togliete il nastro, tagliatelo a metà e gettatelo via. Questo rimedio allevierà persino le emicranie più violente, scacciando anche quelle persistenti.


sabato 11 luglio 2015

Emicrania d'estate: idratarsi aiuta a ridurre il rischio

Con l'estate coloro che soffrono di emicrania passano un momento molto difficile a causa del caldo opprimente e dei picchi di temperatura che sono fra le cause del mal di testa cronico. La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Neurology che spiega che come il rischio emicrania cresca dell’8% rispetto ad ogni innalzamento di 9 gradi della temperatura.


Rimanere adeguatamente idratati riduce il rischio. La disidratazione provoca un calo del volume del sangue la cui conseguenza è un minore flusso di sangue e ossigeno al cervello. Ciò causa la perdità di elettroliti che si riversa sul sistema nervoso del cervello che lancia in questo modo segnali di dolore. E proprio lo studio ha evidenziato lo stretto legame tra la disidratazione e l’emicrania.

Il team ha coinvolto un gruppo di persone affetto da emicrania e lo ha diviso in due gruppi. Al primo è stato prescritto un farmaco placebo, al secondo è stato raccomandato di bere 1,5 litri di acqua (circa 6 bicchieri), in aggiunta alla dose giornaliera. Dopo due settimane, i ricercatori hanno scoperto che il gruppo a cui era stato raccomandato di bere, non solo aveva aumentato di 4 bicchieri l’assunzione di acqua, ma aveva anche provato complessivamente, per l’intera durata della rilevazione, 21 ore di dolore in meno e mal di testa di intensità minore, rispetto al gruppo cui era stato somministrato il farmaco.


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