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venerdì 22 gennaio 2016

Psicopittografia, Ponetevi questa domanda

Cercate di capire che è il falso Io ad essere insultato, maltrattato, coinvolto nella tempesta. Il vero Io non può esser offeso da alcuno. La tempesta non lo sfiora. Chiediamoci quindi: "Su quale Io, con tutta la sua vanità e suscettibilità, ricadranno i nostri sentimenti. Se cadono sul vero Io, non accadrà nulla- Eliminate il falso Io". Questa non è una teoria vana. Si tratta di idee pratiche e mai espresse. Honoré de Balzac ha scritto: "I miracoli sono dentro di noi, sono fatti naturali che alcuni chiamano soprannaturali".

RICORDATE QUESTI CONCETTI
  1. I piani esposti nei post precedenti ci danno nuova autorità ed efficacia nelle relazioni umane
  2. Operate in armonia con le leggi naturali che regolano le relazioni col prossimo
  3. Per addolcire i rapporti umani, considerate la gente quale è realmente e non quale vorreste che fosse
  4. L'aiuto più prezioso che possiamo offrire agli altri è quello della nostra forza interiore
  5. La comprensione profonda di un'altra persona ci conferisce un grande potere su di lei
  6. Il nostro comportamento suggerisce agli altri come trattarci
  7. Gli altri hanno più conflitti interiori di quel che non sembri a prima vista
  8. Quando avremo scoperto il nostro vero Io, le relazioni umane per noi saranno piacevoli ed efficaci

martedì 4 agosto 2015

Psicopittografia, l'Uomo ha tutto ciò di cui ha bisogno

All'uomo non manca nulla, tutto ciò di cui ha bisogno lo possiede già, ora. Questa idea può suscitare una domanda: "Se noi abbiamo tutto ciò che ci occorre, perhè non fare un'esperienza pratica? Consideriamo le nostre energie. Perchè ci stanchiamo così facilmente non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale ed emotivo? In verità l'unico affaticamento vero è quello fisico che si può sentire dopo un duro lavoro. Ogni altra stanchezza è superflua. 

Quando ci si sente fisicamente affaticati, dobbiamo riposarci. Non è la stessa cosa per la stanchezza psichica. Per milioni di uomini dai nervi logori l'ora del riposo diventa un incubo, sanno che si prospetta loro una notte insonne. Come possiamo utilizzare queste energie nei nostri affari quotidiani? Dapprima rendendoci conto del modo in cui le sprechiamo...Poi cercando il mezzo di arrestare questo sperpero. Come le sperperiamo? Con le emozioni negative

Ci alziamo al mattino con una nuova provvista di forze. Poi ci innervosiamo durante la giornata pensando a qualcuno che ci ha trattato male, e in questo modo perdiamo le forze. La sera ci mettiamo in subbuglio per un problema domestico. E così di seguito un sentimento negativo dopo l'altro che ci tolgono forza e buon umore. Non c'è da meravigliarsi quindi che siamo stanchi.

venerdì 12 dicembre 2014

A NATALE PUOI, E GLI ALTRI GIORNI? ABBIAMO TUTTI LA GIUSTIFICAZIONE A NON FARE?

Sono già alcuni giorni che mi frulla in testa il jingle di una nota pubblicità natalizia che i media ci propinano già da qualche anno e che dice pressappoco così: "A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai, a Natale si può fare di più...". Io non guardo quasi mai la televisione e le informazioni le reperisco benissimo da altre fonti che non siano i cristalli liquidi. In ogni caso le note di questo jingle si sono insinuate nella mia testa e da esse è scaturita una riflessione preceduta da una domanda.

Ma che tipo di messaggio si cela dietro queste parole? Complimenti vivissimi al team che le ha composte, abili manipolatori di menti poco inclini alla riflessione. Dunque fatemi capire, il Natale sarebbe occasione gradita per fare delle buone azioni e gli altri 364 giorni dell'anno abbiamo l'esonero e la giustificazione? Che significa? Che a Natale togliamo la polvere all'indifferenza, al menefreghismo, all'egoismo, all'interesse personale e apriamo per un giorno gli occhi sul mondo che è oltre la cortina di sudiciume che ci ricopre l'anima?


Ma qual'è il concetto vero del tanto decantato spirito natalizio? Quale il vero significato? Non certo il messaggio che arriva dal suddetto jingle, spirito natalizio è qualcosa di molto più grande, nel senso lato del termine, una disciplina interiore da praticare con costanza ogni giorno della nostra vita. Non ci sono esoneri nè giustificazioni, non esiste un giorno dedicato, nè con un giorno a tema si paga un obolo e poi ci ritiriamo nel nostro castello tirando su il ponte levatoio, lasciando fuori tutto il resto. Per lo meno non lo è per me.

Sono cresciuta con un concetto diverso, di sicuro non quello del "a Natale puoi, a Natale si può fare di più", si fa e basta, ogni giorno senza necessità di capitali in banca, o cospicue donazioni, si tratta di piccoli gesti. Penso ad esempio al fatto che ogni mattina al risveglio possiamo accogliere i nostri cari con un sorriso, invece che con il viso lungo e quegli imbarazzanti silenzi che molti deifniscono "l'ora di comporto". Non ci vuole molto a muovere la muscolatura facciale.

Durante il giorno sono tante le occasioni che possiamo cogliere, al supermercato cedere il posto in fila alla casa a chi ha solo due o tre cose nel carrello, su un mezzo pubblico lasciare il posto ad una persona anziana che fa fatica a mantenersi in equilibrio, perchè magari già si appoggia ad un bastone. Offrirsi di andare a prendere un amico perchè è rimasto senza macchina, dare un passaggio sotto l'ombrello a chi è stato colto dalla pioggia senza riparo alcuno per un piccolo tratto di strada.

Andare a fare la spesa senza che ci venga chiesto, accompagnare un conoscente ad una visita specialistica perchè non ha nessuno, portare un fiore ad un convalescente, dedicare un po' del nostro tempo a chi è solo, portare una scatola di croccantini alla comunità felina, una vecchia coperta al canile, conservare le briciole di pane per gli uccellini. Sedersi ed ascoltare per dare la possibilità agli altri di esprimere se stessi, essere sinceri. Questo per me è lo spirito natalizio, non certo ritrovarsi tutti sotto uno stesso tetto per una giornata fra falsi sorrisi e qualche pettegolezzo nei confronti di chi poi per tutto il resto dell'anno ignoriamo dimenticando che esiste.

Spirito natalizio non significa fare buon viso a cattivo gioco, tanto è solo per poche ore, che razza di immagine diamo di noi stessi? Non è meglio mettere le carte in tavola? Anzi forse dovremmo approfittare una buona volta di questo giorno di riunione e ringraziare di aver la possibilità di trovarsi di fronte tutti per far chiarezza e far della chiarezza un pilastro della nostra vita. Non è con un jingle che si cambiano le cose, nè con un jinlge si dà una svolta alla nostra esistenza, è con un costante lavoro quotidiano che si apportano dei cambiamenti, non basta un giorno, ci vuole una vita intera.

mercoledì 28 maggio 2014

Come sapere ciò che è meglio per noi | Psicopittografia

Una domanda frequente che si affaccia dentro di noi è la seguente: "La felicità dipende largamente dalle decisioni che si prendono, ma è difficile decidere ciò che è bene per me. C'è una regola che si può seguire?"

C'è una regola molto semplice e pratica. Se l'applichiamo a tutto ciò che facciamo, sentiamo e pensiamo, sapremo perfettamente ciò che è melgio per noi. Ecco la regola: "Ciò che serve i nostri migliori interessi è bene"
L'altra faccia della stessa regola è: " Ciò che intralcia il nostro sviluppo personale è male"


Prendiamo l'abitudine di ordinare le cose man mano che arrivano nella nostra mente. Nei grandi magazzini di frutta, le mele sono trasportate su nastri meccanici per essere scelte a secondo della qualità. Facciamo l ostesso con el cose che ci capitano ogni giorno. Scegliamo le cose buone e respingiamo quelle cattive. Chiediamoci: "Questo modo di pensare è utile o nocivo? Questa azione è un aiuto o un ostacolo al mio sviluppo personale?" [Immagine mentale 79]

Questo procedimento di scelta ci dà la conoscenza chiara di ciò che sono in realtà i nostri migliori interessi. Possiamo facilmente stabilire quali pensieri sono benefici e quali no. La salute stessa trarrà grandi vantaggi dal nostro comportamento. Se ad esempio ci accorgiamo di essere turbati dalle fantasie negative, possiamo ragionare a questo modo: "Le fantasie negative sono nocive. Esse disperdono le mie forze e mi rendono nervoso, turbano i miei sonni e mi impediscono di raggiungere la felicità. Perchè per metto a questi pensieri nocivi di circolare liberamente nella mia mente? Io ho la possibilità di eliminarli. E' esattamente ciò che io farò fin d'ora".
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