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sabato 27 febbraio 2016

Dolori cervicali e bronchiti: usare il sale caldo

Come già sapete, io sono una sostenitrice del naturale curativo là dove possibile, ecco perchè oggi vi parlerò del sale caldo che si usa con successo contro i dolori cervicali, i reumatismi, il torcicollo, le sciatalgie, i dolori mestruali, raffreddori, sinusiti, bronchiti e catarro. Potete pensare che sia anche un vecchio rimedio della nonna, ma è efficace e sicuro e non ha effetti collaterali, verso i quali di solito si presta troppo poca attenzione. 

Proprio perchè caldo, il sale emana un calore costante e duraturo, un calore asciutto che aiuta a togliere l’umidità dalla zona dolorante, e lo si può utilizzare anche con i bambini con precauzione riguardante esclusivamente un calore eccessivo. Per preparare il sale caldo è necessario procurarsi un sale di ottima qualità, integrale, iodato o meglio ancora il sale rosa dell’Himalaya, l’aggiunta di iodio al sale aiuta la tiroide, ma se per caso avete dei problemi prima di utilizzarlo consultate il vostro medico.


Procedimento:  mettete a scaldare il sale in una padella, vi renderete conto che è pronto quando inizierà a scoppiettare; a questo punto versatelo in un sacchetto di stoffa che può essere di cotone, lino, canapa o lana; chiudete bene in modo che il sale bollente non possa uscire. Ora non vi resta che posizionarlo sulla zona dolorante o sul petto in caso di tosse e bronchite.

Per scaldare il sale caldo si può anche usare il microonde o il forno a 70° per alcuni minuti, in questo modo potete confezionare dei veri e propri cuscinetti (il sale è assolutamente riutilizzabile più e più volte a questo scopo) che potete anche regalare agli amici, unico accorgimento assicuratevi che le fibre con le quali confezionate il cuscino siano al 100% di cotone altrimenti nel forno o a contatto col sale molto caldo potrebbero bruciarsi, piuttosto se non siete sicuri che il materiale sia cotone, potete utilizzare dei vecchi jeans in modo da riciclarli in maniera utile!

Si possono aggiungere al sale anche alcune gocce di oli essenziali per aumentarne l’efficacia come  menta, timo ed eucalipto adattissime per bronchiti e catarro, oppure lavanda e rosa per la cervicale, biancospino per il mal di testa. Il cuscino di sale, inoltre, lo potete anche utilizzare freddo come impacco per ematomi, botte, contusioni, infiammazioni, insomma in tutti quei casi dove il calore non va bene ma serve il freddo. Unico accorgimento: prima di mettere il cuscino in freezer avvolgetelo in un sacchetto di plastica in modo che non assorba l’acqua e non si bagni.

giovedì 14 gennaio 2016

Il fiore che ricarica l'organismo: la Scarpetta di Venere

Il suo nome botanico è Cypripedium, ma è molto noto come“scarpetta di Venere”, un tipo di orchidea splendida, usata come pianta ornamentale e molto ricercata proprio per la bellezza dei suoi grandi fiori colorati. Ma non tutti sanno che con questi meravigliosi fiori si può preparare un rimedio che si chiama Lady's Slipper, dalla grande forza vibrazionale, molto utile in caso di affaticamento, stanchezza, nervosismo e assenza di energia. Proprio perchè indicato in caso di esaurimento o perdita di forza e vitalità  è indicato per chi ha lavorato o studiato troppo e si sente stanco mentalmente.


Sarete felici di sapere che questo rimedio può anche essere utile a coloro che lamentano assenza di vitalità calo del desiderio e delle prestazioni sessuali, tanto da essere impiegato come un rivitalizzante. La sua azione si esplica anche come “tonico” del sistema nervoso, quindi aiuta le persone a utilizzare al meglio il proprio potenziale, i talenti e le capacità; a sbloccare e mobilizzare l’energia psicofisica, e a ridistribuirla nell’organismo stimolando una maggiore armonia del corpo e della mente.

Ma le sue proprietà non si limitano a questo,  è ottimo anche in caso di dolori, in particolare ai piedi e alle gambe: basta applicarlo localmente sotto forma di bagni o massaggi, aiuta a migliorare la circolazione e a contrastare gonfiori, indolenzimento e contratture. Uso: versare 10 gocce di essenza in una bacinella riempita di acqua tiepida e immergere i piedi per 10 minuti. Per il massaggio, emulsionare 3-4 gocce a un cucchiaio di crema base e applicare su pianta e dorso dei piedi.

Versare 4 gocce di Lady’s Slipper in una boccetta con contagocce da 30 ml. Aggiungere 2 cucchiaini di brandy e riempire con acqua minerale naturale. Assumere 4 gocce 4 volte al giorno, lontano dai pasti, per 3 settimane.

mercoledì 2 dicembre 2015

Pietre e cristalli, Zaffiro

Dal greco sappherios, ossia “azzurro”, in latino sapphirus. I Greci lo indossavano quando andavano a consultare l’oracolo per ampliare la percezione ed espandere la consapevolezza psichica e lo associavano con il dio Apollo. I Persiani lo chiamavano lazvard, ossia “che ha il colore del cielo sereno”, e credevano che la terra fosse appoggiata su un enorme zaffiro il cui riflesso blu dava il colore al cielo, perciò è anche chiamato l’occhio del cielo. 


ZAFFIRO
Caratteristiche: ossido di alluminio; sistema trigonale; famiglie dei corindoni; i colori sono vari: tutte le gradazioni del blu ( per la presenza di ferro e titanio), rosso, arancione- giallo, rosa.
Proprietà: combatte l'ira e aiuta la mente a prendere la decisione giusta; combatte le nevrosi ed è un buon antidepressivo

Disturbi: è indicato per tutti i tipi di dolori alla testa; combatte le infiammazioni e abbassa la pressione sanguigna; lenisce il dolore durante il ciclo mestruale e contribuisce a guarire la laringite
Associazione con i chakra: nel colore blu, il sesto

lunedì 16 novembre 2015

Artiglio del Diavolo, potente antidolorifico naturale e non solo

I dolori osteo articolari sono una piaga infernale per chi ne soffre e si sa non basta certo una cura per farli scomparire e non pensarci più. Le terapie contro i dolori non sono mai definitive e spesso i farmaci di sintesi hanno spiacevoli effetti collaterali. Io che mi definisco anti medicina, fin là dove è possibile evitare i farmaci, ho sperimentato su di me un efficace rimedio: l'artiglio del diavolo.

Ne avrete certo sentito parlare, anche solo per il suo nome così particolare e forse per alcuni anche inquietante, ma che è dovuto alla forma particolare dei frutti della pianta in questione: harpagophytum procumbens. Originaria dell'Africa questa pianta è da tempo immemore conosciuta per le sue proprietà antidolorifiche antinfiammatorie.


Il principio attivo a noi utile si trova nelle radici, si tratta apunto dell'arpagoside. L'estratto secco si usa in particolare per dolori muscolari, reumatici, artrite reumatoide, reumatismo infiammatorio, osteoartriti, tendiniti, contusioni, dolori di schiena, sciatica, torcicollo, mal di testa, dolori cervicali, contusioni, micro traumi e altre infiammazioni muscolari.

Oltre alle proprietà appena descritte però l'artiglio del diavolo se assunto sotto forma di infuso ha proprietà digestive, abbassa il colesterolo ed è utile ad eliminare l'acido urico, tanto che viene consigliato a chi soffre di gotta. Tali proprietà derivano dai principi amari che sono stimolanti dei succhi gastrici e della bile. Devono astenersi però coloro che soffrono di gastrite, ulcere duodenali e gastriche e le donne in gravidanza.

La sua efficacia è stata paragonata a quella dei farmaci tradizionali, ma come sempre è bene parlarne prima con il medico o con l'erborista di fiducia, in particolare se già è in corso una terapia farmacologica. Fra l'altro è possibile trovare creme e pomate a base di artiglio del diavolo, che applicate localmente possono alleviare molti dolori.



lunedì 9 novembre 2015

Freddo e dolori: i rimedi naturali

L'autunno inoltrato è un periodo poco felice per tutti coloro che soffrono di dolori, siano essi di origine reumatoide o dovuti all'artrite oppure portati dal freddo stesso. Siamo a Novembre e nonostante siano questi, giorni stranamente tiepidi e soleggiati, meglio approfittare per rafforzare il nostro organismo e metterci al riparo, almeno in parte, da futuri dolori che potrebbero comparire improvvisamente. Madre Natura ci offre alcuni efficaci rimedi, vediamo insieme quali.


Spirea Olmaria, una pianticella dei campi ha notevoli proprietà antinfiammatorie in particolare riesce a dare protezione dai dolori causati dal freddo. Tra i principi attivi quelli appunto della ben nota aspirina. Per usufruire dei suoi benefici si può fare un infuso di fiori di Spirea Olmaria da bere 2 o 3 volte a l giorno, oppure si può usare la tintura madre.

Ormai noto a tutti lo zenzero per le sue proprietà riscaldanti. Si può infatti, con l'olio essenziale di zenzero, preparare un olio da massaggio con cui frizionare il corpo. Ad un olio vettore, come l'olio di mandorle dolci, oltre all'olio essenziale di zenzero si può aggiungere anche quello di incenso e un pizzico di peperoncino essiccato. L'uso quotidiano e costante crea una barriera protettiva contro l'umidità.

Del Ribes nero avevamo parlato a proposito di cortisonici naturali, proprio per le su qualità antinfiammatorie. Per un'efficacia più veloce è ottimo il macerato glicerinato, tre volte al giorno per circa tre mesi.

Avevo fatto cenno qualche tempo fa anche alle straordinarie proprietà del Salice bianco che on a caso contiene salicina a cui possiamo accostare l'amica Betulla in particolare per coloro che soffrono di gonfiori articolari.  Un decotto di corteccia di Salice bianco è l'ideale: mettere un cucchiaio di corteccia in una tazza di acqua fredda e far bollire per dieci minuti. Togliere da fuoco e aggiungere una manciata di foglie di betulla. Attendere dieci minuti, filtrare e bere due volte al giorno.


martedì 6 ottobre 2015

Ottobre e prevenzione: coda cavallina o equiseto per le ossa

L'abbiamo sperimentato più volte, il passaggio dall'estate e dal clima caldo all'autunno fa insorgere spesso delle antipatiche sintomatologie, sintomo che il corpo deve riprendere i ritmi autunnali, del freddo e delle piogge. Tali sintomi colpiscono le ossa con dolori articolari davvero antipatici. Come tamponare? In questo periodo possiamo avvalerci dell'aiuto dell'equiseto o coda cavallina, nota già nell'antichità.

L'equiseto infatti è una pianta rimineralizzante particolarmente efficace per rinforzare il tessuto osseo e aiutare a prevenire l'osteporosi. Ecco infatti contiene minerali quali potassio, calcio, magnesio, zinco, fosforo, oligoelementi. Importante anche il silicio (contenuto in forma di silice) che si rivela importante per il suo contributo alla sintesi delle fibre di collagene, presenti nella cartilagine.


Se la quantità di silicio è bassa, le ossa si demineralizzano portando nel tempo all'osteoporosi. Ma grazie all'equiseto possiamo avere un aiuto importante per la salute delle nostre ossa. L'equiseto infatti contribuisce anche alla crescita di unghie e capelli. Oltre all'uso interno, come integratore, l'equiseto si usa anche esternamente sotto forma di decotti o impacchi utili contro eczemi e disturbi della pelle.

Un'altra proprietà di questa pianticella è che favorisce la diuresi, in particolare si rivela utile per il drenaggio dei reni anche in caso di calcolosi renale.

Lo si può trovare sia in estratto fluido che in opercoli. Attenzione: non farne un uso prolungato con farmaci per la pressione o diuretici, ed evitare l'uso durante la gravidanza e l'allattamento.




mercoledì 16 settembre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo ametista

E ora vediamo tutte le tipologie di quarzo

QUARZO AMETISTA
Caratteristiche: ha colore viola che varia in tutte le sue sfumature. E' estratto in Brasile, Uruguay, Stati Uniti, ex Urss, Madagascar, India, Australia, Sudafrica e Zambia

Proprietà: apporta calma e attenua le emozioni violente, irrazionali; placa l'ira e favorisce la meditazione e l'intuizione; dà purezza alla mente

Disturbi: agisce sul sistema nervoso, sui dolori alla testa e sui disturbi agli occhi; normalizza la respirazione
Associazione con i chakra: sesto e settimo



sabato 22 agosto 2015

Pietre e cristalli, Kunzite

E' la pietra del " qui e ora ": invita a vivere con scioltezza, partecipazione ed intensità il momento presente.

KUNZITE
Caratteristiche: silicato di litio e alluminio; famiglia dei pirosseni; sistema monoclino con cristallizzazione prismatica e tabulare; colori dal rosa al violetto. Può essere confusa con la tormalina rosa.

Proprietà: aumenta l'autostima e assorbe le negatività; apporta chiarezza alla mente; dato il suo alto numero di litio, crea elettricità e aiuta nella depressione
Disturbi: regola il ciclo mestruale e agisce sul sistema cardiovascolare; combatte i dolori alla nuca e alle spalle; protegge il cuore
Associazione con i chakra: quarto


domenica 19 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Issopo

L'Issopo è una pianta dai fiorellini lilla, romanticamente raggrupati alla sommità dello stelo, come pennacchi, quasi punte di lancia.
ISSOPO
Se ne usano le sommità fiorite. Ha proprietà espettoranti, rilassanti dei vasi sanguigni periferici, sudorifere, antinfiammatorie, spasmodiche. E' utile in caso di malattie da raffreddamento, tosse, asma, dolori al petto dovuti a catarro, coliche. Assumere 3 volte al giorno 15 gocce di tintura madre di anice, diluendole in un po' d'acqua. Proseguire fino alla scomparsa dei sintomi. L'olio essenziale che viene estratto dalle sommità fiorite  è utilizzatocome tonico, stomachico nell'inappetenza, nei catarri intestinali, nelle dispepsie e nelle affezioni bronchiali. Porre una goccia di olio essenziale in un cucchiaino di miele  e prendere dopo i pasti; oppure come espettorante, utilizzare 3 gocce per un massaggio al torace.

sabato 2 novembre 2013

PULVIS ES ET IN PULVEREM REVERTERIS

No, non vado quasi mai al cimitero, i miei dolori me li porto dentro ogni giorno, sono un bagaglio, che abita dentro di me. A che guardare un sepolcro, e sostare davanti ad una tomba? Ho dentro tutto il ricordo di coloro che non ci sono più, vivo e forte.
Quel dolore non se ne va mai, è arpionato dentro, ci ho fatto l'abitudine, ma è lì, con le sue crisi acute, che si alternano a periodi di lieve sollievo, nel susseguirsi dei giorni.
Non vado al cimitero, come molti, che ogni giorno sono in pellegrinaggio alle tombe dei loro morti, guardare una lapide non mi basta, non mi consola, non allevia il mio dolore. L'assenza e il vuoto, questo è il cimitero che visito tutti giorni. 
Lì vi sono sentieri infiniti, che percorro pensando a  chi  mi ha lasciato anzitempo, non una foto sbiadita che mi guarda da un freddo granito, non i fiori appassiti, non le foglie stanche, che pugnalano i miei occhi, non le lettere in ottone, quelle fredde date che come un passaggio a livello delimitano il tempo passato in questo mondo.
Non vado al cimitero, non sopporto le chiacchiere inutili di quelli che incontro a fare il giro delle tombe, che commentano la vita di chi ormai vita non è più, ai morti non importa. E non importa a me, perchè per le chicchiere vi sono altri luoghi, e il cimitero è il luogo del silenzio, il luogo del rispetto, e tuttavia non mi piace. Non rifiuto la morte, essa fa parte della vita, senza l'una non v'è l'altra, ma  associo il cimitero a una prigione, un confino che serve a noi per tenere incatenati qui, coloro che ci hanno lasciato. 
Affidiamo al vento, all'acqua le ceneri dei nostri morti, lasciamo che se ne vadano, è inevitabile che portino con sè anche una parte di noi, ma il loro compito  qui è finito, e la mia mente rifiuta di incatenarli in queste silenziose città dove brillano solo lumini notturni.
"Pulvis es et in pulverem reverteris (Polvere sei e polvere ritornerai)", e lasciamo dunque che la madre terra,  si riprenda ciò che ha dato, quando la scintilla divina ci ha creato.

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