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domenica 15 maggio 2016

Star bene usando il linguaggio del corpo

Star bene usando il linguaggio del corpo è una pratica che dovremmo fare tutti. Grazie al linguaggio del corpo infatti, è possibile combattere la depressione. Come? Con gesti davvero semplici e alla portata di tutti.


Avete bisogno di un rapido toccasana?  Ecco sei modi facili per battere la depressione con il linguaggio del corpo.


1. UNA PASSEGGIATA A PIEDI
Gli scienziati del Canada’s Institute for Advanced Research avevano due gruppi di partecipanti per un singolare studio: un gruppo doveva cammianre su un tapis roulant, il primo ad andatura lenta e portamento cadente, l'altro ad andatura sostenuta e portamento eretto.  Mentre camminavano, ai soggetti sono state indicate una lista di parole positive e negative. I camminatori "depressi" hanno ricordato le parole più negative, mentre i camminatori "allegri" quelle positive riportate sulla lista, suggerendo che il loro linguaggio del corpo durante la prova ha influenzato il loro stato d'animo e la memoria . Morale? Alzate la testa e puntate in alto.

2. SORRIDERE
Un sorriso spontaneo, che coinvolge gli occhi e la bocca,  aiuta a rilasciare endorfine nel flusso sanguigno e stimolare il sistema immunitario. I ricercatori dell'Università del Kansas hanno scoperto che le persone che sorridono hanno maggiori tassi di recupero del cuore dopo eventi stressanti. Quindi, se vi trovate in una situazione stressante, un sorriso potrebbe essere una vera e propria cura.

3. ASSUMERE UNA POSA DI POTERE
Provare un posa di potere per ripristinare la fiducia. O alzare le braccia nella posa di vittoria o mettere le mani sui fianchi come Superman e tenerle in quella posizione per pochi istanti. Può aiutare a ridurre i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e aumentare gli ormoni del benessere, dice Amy Cuddy, professore della Harvard Business School.

4. ESSERE UNO SPECCHIO
L' esperto di linguaggio del corpo Christopher Carter dice che rispecchiarsi negli altri è un ottimo modo per costruire una connessione istantanea, ad esempio, se ci troviamo con una persona che si siede e adotta una postura rilassata, proviamo a fare lo stesso. E se l'energia della persona è molto alta, è possibile costruire rapporto con questa persona rispecchiandosi nella sua energia.

5. RIDERE
La risata sostiene l'umore , permette ai muscoli di rilassarsi, migliora la glicemia e abbassa i livelli di pressione sanguigna, secondo la Mayo Clinic. Perché ridere è una azione sociale e riduce l'isolamento.

6. DISTENDERE  I PROPRI ARTI
Quando ci si sente nervosi, incerti e o pauriti, si può ritrovare noi stessi incrociando le braccia o le gambe o mettendo le mani davanti al viso o alla bocca: si chiama "body blocking", ed è segno di disagio universale. Per sentirsi meglio, stendete i vostri arti e occupate più spazio. Facedolo con voi stessi trasmetterete fiducia sia a chi vi circonda chce al vostro cervello. 

giovedì 28 aprile 2016

Psicopittografia: bandire la noia

La noia,  uno stato penoso: uno stato che svuota la vita della sua ricchezza. 


Si narra la storia di un uomo eternamente seduto al piano a suonare lo stesso tasto. Ogni giorno si sedeva al piano e suonava unicamente quella nota. Ciò l'annoiava a morte. Quando i parenti gli chiesero perché suonasse sempre quella nota noiosa rispose: "Non so perché lo faccio, ecco tutto".

Quando i vicini si lamentavano, diceva: "Sono dolente, ma è così. Mi auguro che qualcuno mi dica come suonare un'altra nota": Fu chiamato alla fine un noto insegnante di pianoforte. Egli esaminò il problema e decretò: "La ragione per cui suona unicamente quella nota sta nel fatto che non si accorge che vi sono altre note da suonare. Egli è ipnotizzato da quell'unica nota". L'uomo che era presente replicò: "Ma è sciocco. Io posso vedere tutte le altre note. Le vedo chiaramente".

"No", spiegò il professore, "se lei vedesse realmente quelle note, cercherebbe di suonarle. Lei suona un'unica nota perché pensa che non ne esistano altre. Lei deve scoprire le altre note. Non deve spaventarsi per i suoni strani che produrranno. Più suonerà e più diverranno familiari. In seguito questa familiarità si trasformerà in armonia. Ed allora non sarà più spaventato ed avrà la chiave per suonare".

La noia è indice di mancanza di penetrazione nel vasto campo della vita. Noi suoniamo ipocritamente l'unica nota che vediamo, quella della preoccupazione e della depressione, e non ci accorgiamo che tali note non possono dare l'armonia. Il nostro primo scopo è quello di divenire individui liberi. Impariamo allora le nuove note che producono varietà ed armonia. Chi si entusiasma per la verità nei confronti della vita, non ha mai bisogno di preoccuparsi per il proprio entusiasmo, nei confronti della vita.

domenica 3 aprile 2016

Gestire l'ansia e la dieta con la griffonia

Gestire l'ansia non è facile, e chi ne è prigioniero spesso deve affidarsi a farmaci di sintesi nel tentativo di migliorare una situazione che crea panico e preoccupazione e che non permette di vivere una vita normale. Ma come ben sappiamo i farmaci di sintesi creano una certa dipendenza e hanno anche delle pesanti controindicazioni. A quale alternativa naturale possiamo affidarci? La natura ci ha fatto dono della griffonia.

La griffonia, o  Griffonia simplicifolia, è apprezzata per le sue proprietà ansiolitiche, regolatrici dell'umore e del sonno, oltre che come coadiuvante nel contesto di una dieta dimagrante. Grazie al 5-HTP, un amminoacido che interviene in vivo nella secrezione della serotonina, rende la griffonia una valida alternativa in ambito fitoterapico agli antidepressivi e ad altri neurolettici di sintesi.


Uso interno:   depressione, ansia, angoscia, aggressività, perdita di autostima. E quindi anche insonnia, sonno agitato, difficoltà di addormentamento. Per i distubi alimentari: bulimia, obesità. Inoltre: cefalee, sindrome fibromialgica, mestruazioni dolorose. Stato generale: prevenzione dell'invecchiamento, tonicità (azione antiossidante).

Uso esterno:  dermatosi, ferite della pelle, infiammazione cutanea, bruciature (uso nella medicina tradizionale africana).

Qualsiasi patologia e/o sintomi per i quali si rendono necessari una regolazione o una migliore concentrazione di una carenza di serotonina nel sangue. Trattamento sostitutivo nei casi di dipendenza da alcuni antidepressivi IRS. Trattamento dell'anemia falciforme (presenza di un principio attivo, il lithospermoside). Combatte l'ossidazione e l'invecchiamento cellulare. Costipazione, pigrizia intestinale, impotenza maschile (nella medicina tradizionale africana).

Benchè molto usata nella medicina tradizionale africana, solo  negli anni '80 perché gli studiosi iniziarono a interessarsi alla griffonia. Fu proprio il riscontro della sua efficacia nel trattamento dei disturbi dell'umore che permise alla ricerca di adoperarsi per rivelarne il principio attivo, un amminoacido denominato 5-HTP, ad alta concentrazione, e che è un precursore naturale di serotonina, un neurotrasmettitore essenziale secreto dal cervello e che concorre, tra l'altro, alla regolazione dell'umore. Da quel momento la griffonia ha potuto occupare un posto nella fitoterapia occidentale come pianta officinale, considerata il miglior sostituto dei neurolettici di sintesi.

Tutti gli elementi e le parti (radice, fusto, corteccia, foglie, fiori e semi) sono utilizzabili nella fitoterapia tradizionale e locale, anche se la concentrazione ottimale di 5-HTP è presente nei semi che vengono raccolti ed esportati dopo l'essiccazione.

Questa pianta contiene del 5-idrossitriptofano (5-HTP è il principio attivo precursore della serotonina). Gli altri componenti sono vitamine, antiossidanti e sali minerali: alcaloidi (hyrtioerectina B, 3-carbossi-6-idrossi-β-carboline, hyrtiosulawesina, 5-idrossindole-3-carbaldeide, 5-idrossi-3-(2-idrossietil) indolo, trigonellina, 5-idrossitriptamina, griffonina [1] Lectine (rodamina). Uso e posologia della griffonia

Dosaggio: si acquista in farmacia o presso i distributori specializzati nella vendita di integratori alimentari, sotto forma di capsule o compresse con un dosaggio compreso tra 50 e 100 mg di principio attivo (il 5-HTP). Si consiglia di assumerne da 1 a 4 dosi a seconda della concentrazione del prodotto per le patologie trattate abitualmente, di preferenza alla sera, per evitare la sonnolenza nelle ore diurne. I trattamenti con la griffonia possono durare da uno a tre mesi. In caso di assunzione permanente, è necessario parlarne al proprio medico curante. Poiché in Europa la disponibilità di questa pianta in erboristeria è assai rara, è difficile preparare da soli soluzioni per uso esterno. In compenso, in ambito cosmetico e dermatologico vengono commercializzati prodotti (creme, lozioni, pomate, tinture, ecc.) contenenti estratti di griffonia. Anche in questo caso, è necessario attenersi alle modalità d'uso e ai dosaggi riportati nei foglietti illustrativi dei prodotti.

Non esistono precauzioni d'uso particolari alle dosi terapeutiche indicate. Occorre però prediligere le assunzioni serali per evitare il rischio di sonnolenza diurna e la diminuzione o la perdita del livello di attenzione (attività professionali, conduzione di veicoli e così via). In caso di contraccezione ormonale, le donne dovranno informare il medico riguardo l'assunzione di griffonia e tenerne sotto controllo gli effetti. Gli estratti di griffonia per uso interno non possono essere somministrati in automedicazione ai soggetti epilettici, alle donne in gravidanza o che allattano, e neppure ai bambini.

Non sono stati riferiti effetti indesiderati alle dosi terapeutiche indicate. Possono comunque verificarsi disturbi intestinali di lieve entità. In questi casi, ridurre le dosi di assorbimento. Occorre evitare di assumere estratti di griffonia contemporaneamente all'assunzione di iperico (o erba di San Giovanni), genziana o di kawa kawa.


sabato 26 marzo 2016

Digestivo e antidepressivo, il peperoncino spopola

Il peperonicino spopola, è un alimento ottimo per favorire la digestione e la protezione dello stomaco e poichè combatte l'inappetenza, è indicato anche nella cura della depressione come dimostrato dalla medicina ayurvedica in India e dal lergo uso che ne viene fatto in Cina.

Proprietà digestive
Il peperoncino è “stomachico”, cioè favorisce la secrezione dei succhi gastrici e quindi la digestione. Inoltre, è un antifermentativo e quindi utile per la digestione e la prevenzione di infezioni intestinali. L’effetto è dovuto al fatto che la capsaicina agisce sulle prostaglandine buone e protegge lo stomaco attraverso la produzione di muco. Inoltre, alcuni studi dimostrano che sia il peperoncino fresco che la capsaicina riescono a combattere l’helicobacter pylori. Il peperoncino favorisce anche la motilità intestinale tant’è vero che è indicato in chi soffre di stipsi cronica.

 In Cina il peperoncino rosso viene normalmente utilizzato contro la depressione, soprattutto quando questa si accoppia all’inappetenza. Non sono da meno in India dove la medicina ayurvedica sostiene che il peperoncino “stimola lo spirito e il sangue”. In effetti, il peperoncino facilita la convivialità, induce a bere di più e, quindi, agisce positivamente sull’umore. Ma l’azione anti-depressiva viene collegata alla capacità di questo principio attivo di agire sull’utilizzazione dei substrati metabolici. Tutti riconoscono, infatti, l’importanza dell’aspetto nutrizionale nella terapia anche perché il depresso spesso si alimenta poco e male con inevitabili ripercussioni sull’umore stesso. 

venerdì 15 gennaio 2016

Ylang-ylang, olio essenziale

Nome botanico: Unona odoratissima
Famiglia: Anonacee
Provenienza: Filippine
Estrazione: dai fiori gialli freschi
Profumo: dolce, intenso, soave, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, antistress, antisettico, sedativo nervoso, ipotensivo, tonico, stimolante della circolazione
Principali indicazioni: depressione, insonnia, tensione nervosa, frigidità, impotenza, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, cura della pelle e dei capelli
Precauzioni: l'essenza non è tossica, ma l'intensità della fragranza può indurre nausea o cefalea; usare con moderazione


Ylang-ylang significa in filippino "fiore de fiori". Questo albero esotico originario dell'Asia tropicale e coltivato a Giava, Sumatra e nel Madagascar, simile a un salice piangente con i rami ricurvi verso il basso, porta grandi fiori delicati di colore rosa, malva o giallo a seconda della varietà. Quando la colorazione del fiore è completa, esso emana un profumo intenso e caratteristico. L'essenza più pregiata si ottiene dalla varietà con i fiori gialli. Essi vengono raccolti all'inizio dell'estate all'alba, prima che il calore del sole appesantisca troppo il loro profumo.

L'essenza viene estratta con un processo di distillazione in vapore acqueo: l'olio ottenuto con la prima parte della distillazione è il più pregiato e viene chiamato ylang-ylang extra; con la distillazione successiva si ottengono i distillati di grado 1, 2 e 3, meno pregiati. L'essenza ha un aroma molto persistente, che viene usato in profumeria per "fissare" i profumi.

Questo fiore è molto conosciuto dalle popolazioni locali, per le sue proprietà benefiche sulla pelle, per le dermatiti e le morsicature di insetti e per la bellezza dei capelli: le ragazze molucchesi mettevano i lunghi petali ricurvi a macerare al sole in olio di cocco, per preparare un unguento da spargere sui capelli. I colonialisti europei presero spunto da questa usanza e fecero dell'ylang-ylang un componente di un olio per la cura dei capelli, noto con il nome di "olio di Macassar".

Come altre essenze tratte dai fiori, anche l'ylang-ylang esercita uno spiccato effetto distensivo sul sistema nervoso. La sua fragranza soave ed esotica è estremamente piacevole e svolge un effetto  rilassante e leggermente euforizzante. E' perciò indicata per gli stati di stress e tensione nervosa, ansia, depressione, come altri delicati oli floreali quali gelsomino, neroli, rosa, con cui può essere eventualmente associata per creare un effetto sinergico sulla psiche.

Altre associazioni consigliate sono con maggiorana e basilico, dall'effetto più stimolante. Dell'ylang-ylang si è anche detto che "frena la collera derivante dalla frustrazione". L'effetto calmante e distensivo viene raggiunto maggiormente se l'essenza viene utilizzata per bagni o massaggi rilassanti.  In Indonesia i suoi fiori vengono sparsi sul letto nuziale degli sposi: l'essenza è tra quelle più frequentemente indicate come afrodisiache. utile  in caso di diminuzione del desiderio sessuale.

Ha un'azione calmante sul cuore e sul respiro, in caso di tachicardia, palpitazioni, respiro affannoso legato all'ansia; dà ottimi servigi alla pelle, per massaggi facciali, e ai capelli, per rafforzarli e frenarne la caduta. In questo caso si consiglia di utilizzare l'ylang-ylang per frizioni e massaggi al cuoio capelluto, miscelandolo con altre essenze attive in questo senso, come rismarino e alloro.

martedì 1 dicembre 2015

Patchouli, olio essenziale

Nome botanico: Pogostemon patchouli
Famiglia: Labiate
Provenienza: Malesia, India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: ricco, persistente, pungente
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, stimolante, sedativo, antitarmico, antiparassitario, antisettico, cicatrizzante, repellente per gli insetti, antinfiammatorio, deodorante
Principali indicazioni: ansia, depressione, stress, diminuzione della libido, problemi della pelle

L'aroma inconfondibile del patchouli, per le sue caratteristiche particolari, o è molto amato e ricercato, oppure ingenera una sorta di rifiuto e di fastidio. Il suo odore, pesante e persistente, attiva reazioni personali: per alcuni, gli amanti del patchouli, ha qualcosa di animalesco, di piacevolmente stordente, sensuale e stimolante, che accende l'immaginazione e richiama alla memoria atmosfere orientali pesanti, cariche di profumi, di spezie, di stoffe drappeggiate, di mistero e di emozioni; per altri, i detrattori, meno poeticamente ricorda l'odore stantio di muffa che si sprigiona all'apertura di un vecchio baule in soffitta.

 Al di là delle caratteristiche intrinseche delle singole essenze, le reazioni individuali ai profumi variano da persona a persona e dipendono dalle emozioni e dalle memorie che, durante la vita, si collegano a un determinato odore: l'effetto fortemente afrodisiaco del patchouli, riconosciuto tra le sue proprietà, non va affatto dato per scontato; può essere inebriante e stimolare la libido, oppure nauseare e infastidire. Quindi, prima di sperimentarlo nella vita amorosa, è consigliabile fare una piccola indagine preliminare con il proprio partner. Le proprietà del patchouli non si fermano però all'alcova: infatti è uno degli oli più utili per il sistema nervoso in caso di disturbi emotivi e  d'ansia.

Essenza solare, come il Sole è tonico e stimolante, in caso di depressione e di torpore mentale, dove aiuta nella concentrazione; è invece sedativo e tranquillante in caso di ansia. E' molto benefico per i disturbi della pelle: svolge un'azione antinfiammatoria nelle dermatiti, acne, screpolature, bruciature; è battericida e antimicotico per le infezioni e le micosi cutanee. Massaggiato sull'addome è astringente in caso di diarrea o emorroidi. In Oriente viene usato per inattivare il veleno in caso di morso di serpenti velenosi; nei nostri climi, più semplicemente, può essere usato per tenere lontani gli insetti e in caso di punture. Per uso domestico, negli armadi, preserva il vestiario da tarme e insetti.


martedì 27 ottobre 2015

Depressione, affrontarla con gli oli essenziali

DEPRESSIONE

Poiché gli oli con effetti antidepressivi sono molti, si raccomanda di scegliere i più appropriati in base
alle analogie del profilo di ciascuno di essi con le caratteristiche e gli stati d'animo della persona
da trattare. I migliori risultati si ottengono utilizzando oli diversi con modalità di somministrazione
diverse.

Per forme di tristezza leggera provare un olio o più dei seguenti, in inalazione secca, diffusione
ambientale
, massaggio su tutto il corpo, bagno quotidiano e pediluvio (uno o più di questi sistemi
durante la giornata): Abete rosso, Arancio amaro, Benzoino, Elicriso, Gelsomino, Lavanda, Lemongrass, Nardo, Neroli, Palma rosa, Pompelmo. Per uso interno sono spesso appropriati Arancio amaro, Gelsomino, Neroli e Pompelmo.


Forme depressive più serie rispetto a una tristezza passeggera: comportarsi come detto sopra
quanto a sistemi di somministrazione delle essenze, ma orientarsi in particolare su Alloro, Angelica,
Bergamotto, Camomilla blu, Issopo, Melissa, Mirto, Neroli, ,Noce moscata, Origano, Pepe nero, Pino
cembro, Pompelmo, Rosa, Salvia. Salvia sclarea, Vaniglia, Ylang-Ylang.

Essenze più adatte all'inalazione secca e alla diffusione ambientale, in tutte le forme depressive:
Alloro, Arancio amaro, Arancio dolce, Benzoino, Bergamotto, Cannella foglie, Neroli,
Palmarosa. Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Timo rosso, Verbena
odorosa, Ylanq-Ylanq.

Essenze più adatte al massaggio, al bagno e al pediluvio quotidiani, in tutte le forme depressive:
Arancio amaro, Arancio dolce, B'ergamotto, Cannella foglie, Garofano chiodi, Mirto, Palma rosa,
Pino cembro, Pompelmo, Salvia, Sandalo, Storace. Provare anche il bagno quotidiano con il sale del
Mar Morto a cui siano state aggiunte 5 gocce di Cannella foglie, ,10 di Lavanda, 6 di Pompelmo e
4 di Timo rosso"

Essenze più adatte all'uso interno, in tutte le forme depressive: Achillea, Arancio amaro, Basilico,
Camomilla blu, Cannella foglie, Gelsomino, Melissa, Neroli. Noce moscata, Pepe nero-Ravensara,
Rosa, Vaniglia.

Formulazione antidepressiva per aiutare a fronteggiare i dispiaceri e risollevare l'umore (da utilizzarsi .in inalazione secca e massaggio): Gelsomino, Lemongrass, Mimosa, Nardo, Palmarosa,
Pompelmo, Rosa, Tuberosa. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali

Formulazione antidepressiva per dare forza, tono psicofisico, vitalità (da utilizzarsi in inalazione
secca e massaggio): Arancio amaro, Benzoino, Cannella foglie, Cardamomo, Cedro, Elicriso, Origano, Zenzero. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali.

giovedì 1 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo rutilato o Rutilo

Possederlo, è come svelare il segreto di una ricchezza nascosta

QUARZO RUTILATO O RUTILO

Caratteristiche: biossido di silicio e titanio; sistema trigonale; si trova in forma di cristalli prismatici e aciculari, spesso striati, geminati, ma anche in masse compatte; colori: rosso, bruno, nero e giallo. Può essere confuso con la tormalina e con la magnetite

Proprietà: è un minerale elettrico che dà carica e combatte la depressione. Può mettere in contatto con i propri spiriti guida
Disturbi: combatte l'asma e la bronchite ed è di aiuto nei disturbi delle vie respiratorie in generale e nelle infiammazioni delle tonsille; può dare beneficio nel caso di crampi allo stomaco
Associazione con i chakra: tutti

venerdì 25 settembre 2015

Psicopittografia, Come combattere la depressione

Vi sono persone che non hanno problemi economici, ma il fatto che possano aver molta disponibilità economica non significa che vivano una vita felice. Non è un grosso problema guadagnare denaro per vivere una vita confortevole, ma è molto difficile prender gusto alle proprie attività remuneratrici. 

Che senso c'è a lavorare otto ore al giorno per un breve riposo serale? Senza soddisfazione alcuna? Perché non essere sereni tutta la giornata?  Questa osservazione  ne richiama  un'altra: perché si parla spesso di emozioni negative?  Esiste il mezzo di sbarazzarci di ogni emozione negativa abituale? È il motivo per cui siamo qui, per trovare questo mezzo.  Che  pensare della depressione? Come uscirne?  Quando ci sentiamo depressi non dobbiamo identificarci con questo stato. Quando ci sentiamo depressi, non ammettiamo automaticamente che noi siamo la depressione. Non diciamo: «Sono depresso. » 

Non ci identifichiamo con questo stato. Consideriamolo come qualcosa di separato da Noi. Ciò interrompe il processo d'identificazione e annulla lo stato depressivo. Solo il falso Io è soggetto alla depressione, al vero Io non capita mai.  Non identifichiamoci con la depressione consideriamola come il vento che ci sfiora il viso senza arrestarsi.

sabato 22 agosto 2015

Pietre e cristalli, Kunzite

E' la pietra del " qui e ora ": invita a vivere con scioltezza, partecipazione ed intensità il momento presente.

KUNZITE
Caratteristiche: silicato di litio e alluminio; famiglia dei pirosseni; sistema monoclino con cristallizzazione prismatica e tabulare; colori dal rosa al violetto. Può essere confusa con la tormalina rosa.

Proprietà: aumenta l'autostima e assorbe le negatività; apporta chiarezza alla mente; dato il suo alto numero di litio, crea elettricità e aiuta nella depressione
Disturbi: regola il ciclo mestruale e agisce sul sistema cardiovascolare; combatte i dolori alla nuca e alle spalle; protegge il cuore
Associazione con i chakra: quarto


giovedì 20 agosto 2015

Pietre e critalli, Granato grossularia

Le tipologie di Granato sono diverse oggi vediamo il Granato grossularia, propiziatore di pace.

GRANATO GRASSOLULARIA
Caratteristiche: silicato di calcio e alluminio; sistema cubico; cristalli rombododecaedrici; colore variabile dal verde pallido al verde smeraldo (giada del transvaal), al rosa, (rosolite), al giallo carico e all'arancione (hessonite). Può essere confuso con la vesuviana.

Proprietà: stimola la forza vitale e aumenta il coraggio
Disturbi: combatte la depressione, rafforza l'organismo in generale in particolare fegato e ossa
Associazione con i chakra: quinto


giovedì 18 giugno 2015

Pietre e cristalli: Ametrino

Il nome della pietra ametrino deriva dalla potente combinazione di ametista e citrino, regni di collegamento tra il fisico e lo spirituale. L'ametrino è una pietra rara e insolita che si verifica quando nel quarzo ametista risiede anche il quarzo citrino. La dualità dell'ametrino lo rende una pietra potente e stimolante.



AMETRINO
Carattesistiche: quarzo in cui si riscontrano i dolori dell'ametista (viola) e del citrino (giallo) che si possono notare in modo distinto. Se viene riscaldato assume colorazione gialla.
Proprietà: aiuta la concentrazione e la meditazione. Ha un effetto sul benessere generale e sulla salute mentale delle persone che soffrono di depressione, sbalzi d'umore e ansia.

L'ametrino possiede un effetto calmante sul tono dell'umore e aumenta le sensazioni di tranquillità. Rafforza l'ossigeno nel nostro corpo. Questo cristallo dissolve l'energia non armonica che ci circonda e la sostituisce con Luce pura e positiva 
Disturbi: combatte l'epilessia e agisce positivamente sul sistema nervoso.
Associazione con i chakra: sesto e settimo.




mercoledì 10 giugno 2015

Cherry Plum, il fiore di Bach per la chiarezza di fronte alle proprie pulsioni

Il Prunus cerasifera/Mirabolano o Cherry Plum   è un alberello modesto, comune in Europa, ma originario dell’Asia. Lo si trova nei giardini o nei campi, i fiori sono semplici, chiari, fragili, di color rosa quasi bianco e presenta un frutto che si chiama drupa. E' particolarmente indicato per coloro che hanno paura di lasciarsi andare, è utile anche in caso di depressione e disturbi della personalità.


Edward Bach ne scoprì le proprietà nel 1935, in quel periodo era affetto da sinusite, e si trovava in uno stato d’animo con la sensazione di perdere il senno, quindi ne ricavò la tintura madre e ne prese varie gocce; ebbe subito la sensazione di essere più presente a se stesso. Infatti, la parola chiave di Cherry Plum è la: “Paura di perdere il controllo sulle proprie azioni, di diventare pazzi”. Il tipo Cherry Plum può sperimentare spesso la soglia della follia, dell’esaurimento nervoso, una disperazione profonda; spesso può apparire introverso, calmo e controllato, ma dentro di sé qualcosa di grosso ribolle, proprio come i fiori di questa pianta che sbocciano fuori stagione, impazzendo, senza autocontrollo alcuno.

Cherry Plum è particolarmente adatto a coloro che hanno paura di lasciarsi andare alla loro impulsività e sono poco lucidi rispetto a quanto sta loro accadendo. Di conseguenza, gli effetti equilibranti che Cherry Plum apporta sono legati al placare e dominare il proprio inconscio, le proprie pulsioni interiori, quindi se stessi, scacciando i pensieri negativi e riconciliandosi in armonia con il mondo esterno, trovando la calma e il controllo, al fine di integrare il nostro maschile e femminile, ossia l’ombra con la luce dentro di noi.

 • Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): Scrive Edward Bach: “Paura di avere la mente in sovraccarico, di perdere la ragione, di fare cose spaventose e terribili che non si vogliono fare perchè si sa che sono sbagliate, ma che nonostante tutto vengono alla mente e si ha l'impulso di fare”. Quindi, paura di perdere il controllo, mentre sovraffaticata.
• Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): Dominio su se stessi, la lucidità.

Si tratta  dell’ombra che noi tutti abbiamo e che esce fuori all’improvviso; usarlo aiuta a combattere quei momenti in cui ci si sente sull’orlo di una deflagrazione interiore e si teme di compiere gesti inconsulti, impulsi incontrollati e atti terrificanti, che si avvertono come sbagliati, ma che sono spinti da un forte input inconscio a compierli. Cherry Plum è un rimedio indicato e che può essere usato come suggerisce anche Edward Bach, sotto controllo medico, per le persone che manifestano serie pulsioni, istinto suicida e disturbi della personalità. Cherry Plum è prezioso per coloro che vogliono sviluppare maggiore chiarezza di fronte alle proprie pulsioni, controllarle, sopportare le “tempeste mentali” ed essere più consapevoli della propria tendenza a cedere alla depressione.

giovedì 7 maggio 2015

Il fiore di Bach per gli ipersensibili, Agrimony

Agrimony (Agrimonia eupatoria), è una bellissima pianta da i fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ed è  perenne, i cui fiori son piccoli e fioriscono lungo le spighe coniche terminali. La pianta, tipica delle regioni a clima temperato, del nord e centro Europa, si ritrova lungo le strade, nelle scarpate ed in campagna.

Quale fiore di Bach, essa è indicata per ansia e depressione, è utile per l'accettazione di se stessi. È la quarta pianta medicinale che Edward Bach scoprì nel 1930. Partendo dalla parola chiave “maschera”, espressione della non accoglienza del dolore o fastidio che si può espandere al corpo attraverso disturbi psico-fisici come mal di testa cronico, tic nervosi, stati di angoscia, collegata ad ansia, fino in alcuni casi alla chiusura nella solitudine con depressione, asma, anoressia e bulimia; il tipo Agrimony gioca sulla sdrammatizzazione della vita, non esplicitando veramente le proprie paure.

Agrimonia eupatoria

Grazie all'uso di questo fiore, si ha la possibilità invece di togliere la “maschera” e di divenire gioiosi e socievoli, di riuscire a comunicare  le proprie sensazioni ed accettare la vita così come fluisce, composta anche di lati meno gradevoli. Pertanto, il beneficio che nasce è un pieno e sincero sentimento di accettazione di se stessi, di armonia, autenticità e di conseguenza di calma interiore.  Dott. Edward Bach ci ricorda che: “tutta la vera conoscenza viene solo dall’interno di noi stessi, in silenziosa comunicazione con la nostra anima…”.

Agrimony è molto utile alle persone che dietro un atteggiamento allegro e spiritoso spesso celano paure, preoccupazioni, talvolta vere e proprie sofferenze profonde, che nascondono sia a se stessi che agli altri. La persona evita la solitudine e la copre con una vita socialmente ricca al fine di distrarsi nella compagnia degli altri. In questo stato d’animo l’ombra non è integrata, ci si rifiuta di vedere l’evidenza, gli aspetti negativi della vita, non si cerca il confronto con l’esterno; infatti si possono verificare sonni notturni agitati fino a disturbi di insonnia.

Le personalità Agrimony possono presentare la tendenza a reprimere il loro disagio e le loro preoccupazioni mediante un forte uso di alcolici, pillole e una dieta squilibrata. Agrimony è un rimedio prezioso per coloro che sono ipersensibili alle influenze ed alle idee, anime che non conoscono riposo, tormentati da ansie, coloro che hanno voglia e sentono di liberare la propria immagine, non più riluttanti, finalmente pronti ad esternare i loro veri sentimenti e riportare serenità dentro.

domenica 19 aprile 2015

Se dormire è un problema

Anche sull'insonnia la scienza ha compiuto tutta una serie di indagini e ha offerto spiegazioni. Vi sono due tipi di insonnia. Una è falsa, che non è altro che una sensazione soggettiva di non dormire. Sta difatto che se una persona crede di non dormire, e invece dorme ma si sveglia insoddisfatto, il risultato non varia molto. Di questa insonnia soffre una schiera infinita di ipocondriaci; lo sanno bene i rispettivi compagni di letto.

Vi è poi l'insonnia vera, di chi non riesce ad addormentarsi, di chi si sveglia troppo presto, di chi non dorme affatto. Vero o falso che sia, questo fastidio tremendo che è l'insonnia, la serale e la mattutina, è provocato da un aumento  dell'attività del sistema di risveglio, dovuto nella maggior parte dei casi a fattori psicologici. Si tratta di disturbi della sfera neuropsichica, angoscia, ansia, tensione, affaticamento, esaurimento e depressione.


Talvolta entrano in gioco cause organiche, stati dolorosi, lesioni cerebrali o malattie cardiache, e talvolta particolari condizioni dell'organismo, come intossicazioni da alcool, fumo, droghe, abuso di sostanze eccitanti. A questo punto comincia l'escalation della pillola.

Di sostanze ipnotiche la farmacopea moderna ha inventato un numero abbastanza elevato; preparati si succedono a preparati, che appaiono e scompaiono seguendo le mode, come per i colori dei vestiti o i luoghi di vacanza. Le medicine di sintesi, oppiacei e barbiturici, che agiscono non direttamente sui meccanismi del sonno ma deprimendo l'attività cerebrale, eliminano in linea di massima il problema, ma in che modo!

Con maleducazione e aggressività, creando altri problemi, alterando lo stato fisico e mentale, dando origine ad assuefazione, così che per ottenere gli stessi risultati si devono continuamente alzare le dosi. finiscono per opprimere lo spirito e il corpo con nuovi disagi previsti e imprevisti, più preoccupanti del male originario.

venerdì 10 aprile 2015

Depressione e Disidratazione: una correlazione

La depressione può manifestarsi in forme lievi o progressivamente più gravi. In particolare in una forma meno grave, la depressione può essere sollecitata dalla disidratazione. Alla base c'è il fatto che il tessuto cerebrale, costituito per l'85% di acqua risente di una insufficiente idratazione, come del resto tutto il corpo: in questo caso mente e sentimenti.


Il collegamento fra depressione e disidratazione è dovuto ai bassi livelli di serotonina, un neuro-trasmettitore fondamentale: quando il cervello è disidratato, il trasporto del triptofano, aminoacido che poi viene convertito nel cervello in serotonina, tramite la barriera ematoencefalica, è scoragggiato. Inoltre una carenza continua di aminoacidi può contribuire a sviluppare sentimenti di sconforto, inadeguatezza, ansia e irritabilità.

Si deve poi tenere in condiserazione anche un altro aspetto chelega depressione e disidratazione: la disidratazione  può inficiare il livello di energia del cervello. Come ha scritto F. Batmanghelidj nel libro Your Body’s Many Cries for Water, il cervello usa energia elettrica che viene prodotta da alcune unità deputate al “pompaggio” di acqua. Secondo lo studioso, quando riconosciamo insufficienti questi livelli di energia, andiamo incontro a depressione.

martedì 21 ottobre 2014

L'Olivo o Olive, il fiore di Bach per rigenerarsi completamente

Eccoci ad una pianta a noi molto cara e sacra da millenni, l'Olivo e come fiore di Bach Olive (Olea Europaea) fa parte della famiglia delle Oleacee. La conosciacmo come pianta longeva e millenaria, si pensi che quelli piantati nel giardino di Gerusalemme, ancora oggi vi sono circa otto ulivi dell’epoca di Gesù Cristo.

L’Ulivo come ben sappiamo  è il simbolo della pace e dell’energia in equilibrio, forte, saggia e duratura. Secondo Bach è un ottimo rimedio: “...Per coloro che hanno molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo. La quotidiana diventa solo una dura fatica, priva di ogni piacere...”.


La parola chiave, se così la vogliamo chiamare è “dopo un lungo viaggio...” intesa come esaurimento psico-fisico, come mancanza di energia. I caratteri Olive sono individui che hanno lavorato tanto, che subiscono uno stress forte come dopo un’esame, non hanno più energia per affrontare le minime incombenze, hanno sofferto molto fisicamente ed emotivamente, si sentono deboli, non compiono azioni e tutto ciò crea in loro depressione, la voglia di sottrarsi alla vita, agli impegni in generale.

Come rimedio, fa emergere il completo recupero della forza, della vitalità e dell’interesse nella vita stessa; inoltre sono individui che in equilibrio riescono ad ascoltare il proprio corpo amabilmente.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Esaurimento psico-fisico, mancanza di energia.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Energia, forza ed ascolto psico-fisico.

Olive è un vero integratore energetico, è indicato per coloro che in viso evidenziano del pallore, pesantezza corporea, la pelle secca, causa mancanza di fluidi, l’umore basso e passivo, possono soffrire anche di anemia, insonnia diurna, crisi di fame, lo si usa spesso durante la convalescenza post malattia. Olive, è per la fatica e la stanchezza che sono conseguenti ad un surplus lavorativo (mentale, o emotivo o fisico). Olive è prezioso per coloro che si sentono sfiniti da compiti gravosi, che hanno esaurito le riserve di energia e che hanno voglia di rigenerarsi completamente.

sabato 4 ottobre 2014

Elm, il fiore di Bach dei perfezionisti

L'olmo o, come fiore di Bach conosciuto come Elm (Ulmus Procera/Olmo inglese), è un albero maestoso, alto fino a 40 mt, con un grande tronco, ma spesso è una pianta delicata. La sua forza è più apparente che concreta. Come rimedio è indicato per le coloro che si sentono schiacchiati da responsabilità insormontabili, quindi utile in caso di stress. Il Dott. Edward Bach scoprì che Elm, che fa parte dei “Sette Aiutanti del Dott.Bach”, era il giusto rimedio transitorio per la stanchezza da stress, per il senso di colpa in persone cariche di responsabilità, che perdono la fiducia in sé stesse.


Le persone che necessitano di questo arrivano ad un punto in cui “non credono mai di farcela…”, benchè normalmente nella vita siano abili e pieni di risorse, agiscono, si muovono, ma queste capacità possono condurle a momenti di stanchezza acuta che sfociano in depressione, con perdita di interesse per l’esterno. Pertanto, queste persone manifestano la sensazione di inadeguatezza nel sobbarcarsi le responsabilità, a volte non riuscendo a crescere.

Il primo beneficio che Elm porta è una soglia maggiore alla sopportazione dello stress psicofisico, un rapido miglioramento energetico, con maggiore concentrazione e capacità lavorativa. Perciò, i problemi vengono affrontati con la giusta proporzione e visti con forza al fine di superarli, ponderando e avendo consapevolezza dei propri limiti. Si recupera la fiducia in sé che tira fuori una virtù come il sostegno a se stessi, che si traduce in una sorta di auto-aiuto.
Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): sovraccarico, peso della responsabilità, senso di inadeguatezza con straripamento emozionale.
Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): ripristino della propria personalità in equilibrio, riconducendo la nostra missione a una dimensione più armonica ed entusiastica, ritorno alla capacità di fare e alla sicurezza di se stessi e delle proprie potenzialità.

Indicato per coloro che sono attivi ed intraprendenti mentalmente, che rinviano il relax, spesso manifestano una frustrazione ciclica, a causa dell’elevata pressione più psichica che fisica, tendenzialmente sono personalità forti e vincenti, sono degli eroi. E’ controindicato alle gestanti, per la sua funzione estremamente forte dell’attività uterina e dell’ipertensione arteriosa. Questo rimedio é prezioso per coloro che sono perfezionisti, che non mollano perché tutto è dipeso da loro, che non sono capaci di affrontare delle circostanze e delle troppe responsabilità, per coloro che provano stanchezza per eccesso di stress.

domenica 4 maggio 2014

Come evitare la paura | Psicopittografia

Alcuni vogliono identificare la paura, analizzarla, e trovare i mezzi per sbarazzarsene una volta per tutti. E' realmente possibile farlo? Certamente. E' assolutamente possibile. Ad ogni modo non posso convincervi con semplici parole. Voi non potete conoscere il mio stato; potete solamente conoscere il vostro. Ma il vostro stato può evetualmente innalzarvi al livello in cui sarete completamente senza paura.

Bisogna innanzitutto capire che non si tratta di una paura che ha una base reale nel mondo esterno, come quando avete paura di attraversare una piazza in pieno traffico o se siete inseguiti da una tigre. Noi parliamo invece delle ansietà lancinanti e penose che non si possono ben identificare nè comprendere. La paura è presente in ogni emozione negativa come la collera, la solitudine, la depressione.
Torniamo alla prima domanda: Cosa è la paura?  Solo un'analisi accurata di noi stessi è il mezzo per liberarci da essa. Noi abbiamo già sperimentato piani e sistemi che non hanno fnzionato. Abbiamo sempre paura. Ma se cercheremo di fare del nostro meglio, ne trarremo grandi vantaggi. Quando avremo realmente capito, saremo liberi.

martedì 15 aprile 2014

Sfuggire alle emozioni negative | Psicopittografia

Esiste un piano pratico per sfuggire agli attacchi della depressione , della paura, delle nevrosi? Certamente. Il centro emozionale negativo è come una vecchia casa che tutti credono abitata da fantasmi. Coloro che credono a questi fantasmi interiori, si comportano come se gli spiriti fossero reali. In realtà la casa è vuota e se noi avessimo il coraggio di esplorare noi stessi, constateremmo che è così. I pretesi fantasmi sono i prodotti delle nostre illusioni. In secondo luogo dobbiamo pensare che queste emozioni negative sono completamente inutili.
Inoltre nuocciono alla salute, disperdono l'energia e ci rendono infelici. Nessun individuo vuol realmente far del male a se stesso. Lo fa unicamente perchè non vede che le emozioni negative rovinano i suoi interessi. L'automobilista che cerca di passare ad un semaforo rosso, agisce in questo modo, perchè ignora in quel momento il pericolo che corre. Se lo vedesse, smetterebbe di guidare a quel modo. Ricordiamo queste idee essenziali:
  1. Le emozioni negative non sono necesariamente permanenti nella nostra vita
  2. Ricordiamo quanto possono essere nocive 
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