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sabato 19 marzo 2016

DI ALCUNI VENDEMMIATORI E DI UN PENNUTO

I vendemmiatori hanno sistemato un tavolo ed alcune sedie sotto il gelso, così vi si accomodano durante la pausa pranzo dalla vendemmia. Si portano dietro una borsa frigo con delle vettovaglie, il vino, il pane che poi sistemano sul tavolino e ivi mangiano di gusto. Son belle giornate e l'aria al quanto tiepida favorisce una piccola siesta sotto il gelso che, con i suoi rami forma uno splendido ombrello verde, una sorta di gazebo naturale.

Stanno lì, placidamente seduti, con la calma tipica di chi conosce da tempo immemore questo rito antico, senza che nulla turbi i loro gesti. Ma nella calma rurale in cui tutti sono immersi, qualcuno spia curioso la novità di questi giorni. Dall'alto dei rami del gelso, o ancor più in alto dalla quercia ai margini del giardino, che confina con la vigna, la ghiandaia studia ogni gesto, ogni movimento; ascolta ogni parola e ruota il capo.


Terminato il frugale pasto, i vendemmiatori ritornano alle fatiche usate, lasciando sul tavolo sotto il gelso qualche mandarino e chicco d'uva. Tutto tace intorno, e nella quiete del meriggio autunnale, solo qualche farfallina svolazza inquieta sulla lavanda. Ma per qualcuno è invece il momento di agire, profittando del fatto che tutti sono occupati in altre faccende.

Mi son nascosta dietro la tenda che potegge l'ingresso di casa dalla comunità di cimici che prospera felice in questi giorni in giardino, la porta è aperta, perchè il tepore possa entrare e riscaldare questi spessi muri di pietra. Velata come sono, non son visibile dall'esterno e lo sciocco pennuto plana placido sul tavolino abbandonato dai vendemmiatori, accompagnandosi con il sommesso gracchiare della sua voce roca.

"Ve l'ho fatta umani!" sembra dire con sarcasmo. Ma per prudenza scruta a trecentosessanta gradi la zona, e dopo il giro di ricognizione, si appropria dei mandarini e dell'uva che becca con gran gusto e soddisfazione, tacchineggiando felice sul tavolino, petto in fuori e lampo maligno negli occhi.

Dato che niente e nessuno distuba il lauto pasto, il pennuto sotto le mentite spoglie di una ghiandaia, si è rilassato ed è andato ad accomodarsi su una sedia e poi ha tentato di infilarsi nella borsa frigo rimasta incustodita, ma purtroppo essa era chiusa.

Nel frattempo io sono uscita da dietro il mio osservatorio, e mi sono recata con grande indifferenza a prendere del coriandolo dal lato opposto rispetto a dove si trovava il pennuto in meditazione. Ho preso il coriandolo e sempre con indifferenza, come se in giardino non ci fosse nessuno, mi sono recata verso casa. Callido come il ladro di Baghdad il pennuto si è nascosto dietro la borsa frigo e mi ha fatto una gracchiatina.

"Niente paura" gli ho detto "è il periodo della tregua autunnale!" E annusando il coriandolo sono rientrata in casa.




venerdì 11 settembre 2015

Coriandolo, olio essenziale

Nome botanico: Coriandrum sativum
Famiglia: Ombrellifere
Provenienza: Mediterraneo orientale
Estrazione: dai semi
Profumo: dolce, fresco, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Marte
Proprietà: digestivo, analgesico, antispastico, afrodisiaco, antifermentativo, stimolante, battericida
Principali indicazioni: digestione lenta, meteorismo, fermentazioni intestinali, intossicazioni, stanchezza, reumatismi, dolori muscolari, stati febbrili


Il coriandolo è una piccola pianta erbacea che ricorda il prezzemolo, nota fina dall'antichità: i suoi semi furono trovati anche nelle tombe egizie e infatti pare che la qualità migliore provenisse proprio dall'Egitto. Il nome della pianta deriva dal greco koros, che significa scarafaggio. Infatti quando è fresca emana un odore sgradevole, che però migliora con l'invecchiamento. La medicina antica ne conosceva le virtù e lo indicava sotto forma di infusi, per stimolare l'appetito, curare lo stomaco e il fegato, per attenuare le conseguenze di un eccessivo consumo di bevande alcoliche, per la diarrea e gli stati febbrili. Per i Greci aveva fama di inibire il desiderio sessuale, mentre in Oriente era ricercato per le sue capacità inebrianti e afrodisiache.

Gli Egizi aggiungevano semi di coriandolo al vino per aumentare lo stato di ebbrezza. L'essenza di coriandolo condivide con altre piante appartenenti alla sua stessa famiglia, come il cumino o il finocchio, una particolare affinità per l'apparato digerente. Stimola le funzioni digestive e combatte le fermentazioni intestinali. E' inoltre leggermente riscaldante, analgesico e stimolante, caratteristiche che lo rendono utile, per massaggi o bagni, in caso di dolori, raffreddore, stanchezza. Come per altre essenze a piccole dosi esercita un effetto stimolante, a dosi maggiori deprime il sistema nervoso. Se ne consiglia l'uso moderato.


giovedì 18 giugno 2015

Oleolito alle spezie per massaggio o bagno fai da te

Come premesso ieri, il coriandolo è una spezie che è efficace ed utile in cosmetica oltre che in cucina. Oggi impareremo a fare un delicato oleolito utile sia per i massaggi, in quanto riscaldante ma anche come olio da bagno. Può essere usato anche nelle creme riattivanti o nella detergenza di pelli asfittiche. 

Oleolito alle spezie:  per la presenza di principi attivi antibatterici e antiossidanti, stimola la circolazione cutanea e lascia la pelle delicatamente profumata. Occorrente: ½ litro di olio di sesamo spremuto a freddo, 1 cucchiaio di semi di Coriandolo, 1 cucchiaio di semi di anice, 1 stecca di cannella lunga circa 20 cm, 1 cucchiaino di pepe nero in grani, ½ cucchiaino di noce moscata grattugiata.


Procedimento: polverizzare le spezie sempre con l'aiuto di un mixer o di un  macinacaffè elettrico, quindi versare l’olio in un barattolo con chiusura ermetica e mescolarvi tutte le spezie. Lasciar macerare in un luogo caldo per 7 giorni, agitando il barattolo una volta al giorno. I principi attivi delle spezie si dissolveranno nell’olio mentre le parti non solubili si depositeranno sul fondo.
L’ottavo giorno, infine, non agitate il barattolo e travasate l’olio in una bottiglia di vetro scuro, in modo da non far passare nessuna fonte di luce al suo interno che altererebbe le proprietà del prodotto. Soprattutto, non smuovete la polvere di spezie depositata sul fondo: non deve essere travasata.




mercoledì 17 giugno 2015

Detergente fai da te al coriandolo: pelle tonica e profumata

Il coriandolo è una piccola pianta erbacea che ricorda il prezzemolo, nota fin dall'antichità: i suoi semi furono trovati anche nelle tombe egizie e infatti pare che la qualità migliore provenisse proprio dall'Egitto. Il nome della pianta deriva dal greco koros, che significa scarafaggio. Infatti quando è fresca emana un odore sgradevole, che però migliora con l'invecchiamento. 

La medicina antica ne conosceva le virtù e lo indicava sotto forma di infusi, per stimolare l'appetito, curare lo stomaco e il fegato, per attenuare le conseguenze di un eccessivo consumo di bevande alcoliche, per la diarrea e gli stati febbrili. Per i Greci aveva fama di inibire il desiderio sessuale, mentre in Oriente era ricercato per le sue capacità inebrianti e afrodisiache. Gli Egizi aggiungevano semi di coriandolo al vino per aumentare lo stato di ebbrezza.


Detergente al coriandolo: ottimo per purificare la pelle del corpo e del viso ecco come fare questo detergente.  Per ottenere 250 grammi circa di detergente occorrono 200 grammi di farina di grano saraceno, 2 cucchiai di semi di Coriandolo, 2 cucchiai di bacche di ginepro, 1 cucchiaio di zenzero in polvere. Polverizzare la farina e le spezie in un mixer o un macinacaffè elettrico. Quindi, mescolare farina e spezie, setacciando tutto con l'aiuto di un setaccio finissimo. Ponete tutto in un barattolo a chiusura ermetica, pulito e sterilizzato, in cui sarà possibile conservarlo  per più di 6 mesi a temperatura ambiente.

 Modalità d'uso: versare un po’ di farina nel cavo della mano e strofinarla sulla pelle bagnata, viso compreso, si formerà pian piano una crema, aggiungere dell’acqua se necessario. Massaggiare e infine risciacquare. Vedrete la pelle levigata e profumata, e vi farà piacere sapere che aiuta anche a rallentante la crescita dei peli dopo la depilazione. È adatto sia per le donne che per gli uomini.




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