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giovedì 26 novembre 2015

Palmarosa, olio essenziale

Nome botanico: Cymbopogon martini
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla pianta fresca
Profumo: dolce, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettica, battericida, astringente, cicatrizzante, stimolante della circolazione, tonica, afrodisiaca
Principali indicazioni: stress, esaurimento nervoso, cura della pelle, acne, dermatiti, atonia digestiva, infezioni intestinali


La palmarosa è una pianta erbacea dai fiori rossi diffusa in Oriente che, per la sua somiglianza con il geranio, era nota come geranio dell'India o della Turchia. Il suo aroma dolce può ricordare quello della rosa, e viene utilizzato talvolta per adulterare il suo pregiato olio essenziale. Una caratteristica importante dell'essenza di palmarosa è la sua notevole capacità antibatterica, che si esplica soprattutto sui germi intestinali; sarà quindi utile in caso di diarrea, gastroenterite, infezioni genitali, malattie infettive in generale.

L'altra caratteristica della palmarosa è la sua tollerabilità e l'azione benefica e rivitalizzante sulle cellule della pelle: qualche goccia di essenza arricchirà qualsiasi trattamento cosmetico per il viso e il corpo, grazie al suo effetto di stimolo sulla circolazione, di regolarizzazione della secrezione sebacea, di cicatrizzazione: un massaggio o una maschera facciale con essenza di palmarosa è auspicabile al pari di altri oli ben più pregiati come rosa, gelsomino o neroli. A livello della sfera psichica, la palmarosa ha un effetto rilassante, schiarisce i pensieri e addolcisce; inclina verso l'aspetto più romantico dell'amore, come la rosa, e diversamente dall'ylang-ylang e dal gelsomino, che invece accentuano l'erotismo.

Le qualità della palmarosa, che richiamano quelle della rosa, in modo meno spiccato e più sfumato, possono utilmente venire impiegate nelle miscele a uso maschile, per ammorbidire e addolcire, soprattutto nei caratteri rigidi, senza che questo venga rigettato perchè sentito come qualcosa di eccessivamente estraneo e "altro da sè". Unita a sandalo o a cedro forma un mix seducente dolce, ricco, caldo, che aiuta a ritrovare la calma, a disperdere ansietà o apprensione, a elevare la capacità di entrare in contatto con i propri sentimenti e in intimità profonda con il partner.


mercoledì 9 settembre 2015

Cipresso, olio essenziale

Nome botanico: Cupressus sempervirens
Famiglia: Conifere
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dai frutti
Profumo: balsamico, dolce
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Saturno, Plutone
Proprietà: vasocostrittore,antispastico, deodorante, astringente, antisudorifero, diuretico, epatico, riequilibratore, antireumatico
Principali applicazioni: edemi, insufficienza circolatoria, emorroidi, cellulite, ipersudorazione, seborrea, reumatismi, squilibri ovarici, tensione nervosa, bronchite, tosse


Per gli antichi il cipresso era considerato un albero sacro, il suo legno profumato era ritenuto incorruttibile; pianta magica, assolveva a una doppia funzione: custode di vita, sacro a Zeus, a Venere e ad Apollo, ma anche pianta sacra a Plutone, dio del mondo sotterraneo dell'Ade, pertanto simbolo di vita e di morte. Con il suo protendersi verso il cielo e lo sviluppo prevalentemente ascensionale, rappresenta la tensione spirituale, è la pianta del silenzio, del raccoglimento e la si ritrova nei chiostri, nei luoghi di preghiera, presso i cimiteri, come simbolo di immortalità.

Ma il cipresso è tutt'altro che una pianta che rattrista: i medici antichi consigliavano a coloro che erano ammalati nell'anima o nel corpo, di passeggiare e di sostare vicino ai cipressi, toccandoli e accarezzandone la chioma, per liberarsi delle proprie angosce e per sopportare meglio i dolori della vita. Il cipresso aiuta l'uomo a riprendere il contatto con se stesso, invita alla calma e alla riflessione e fa buona guardia alla salute. Albero amico dell'uomo, si pensava potesse "dialogare" e trasmettere la propria forza alle persone provate dalla vita e in cerca di serenità. Il suo profumo eleva lo spirito: le porte delle basiliche erano costruite in cipresso.

Come tutte le piante sotto l'influenza di Saturno, limite di demarcazione tra l'immateriale e il materiale, il cipresso ha un potere profondo, di coagulazione, di purificazione e di trasformazione che agisce anche sulla psiche, a un livello superiore di coscienza. Dal punto di vista delle proprietà, l'essenza di cipresso ha un forte potere emostatico e astringente che si esplica bene nei disturbi della circolazione venosa quali varici, emorroidi, mestruazioni abbondanti. In questi casi sarà utile utilizzarne qualche goccia unita a olio di germe di grano o a una crema lenitiva alla calendula o in una crema da massaggio per la cellulite. Significativa è la somiglianza tra i coni del cipresso e le ovaie (la "segnatura" degli antichi, cioè la somiglianza di una pianta con specifici organi del corpo umano dava una preziosa indicazione per la sua azione terapeutica su quella parte a cui somigliava).

In effetti è dimostrata l'azione di questa essenza nei disturbi mestruali specie con mestruazioni abbondanti e dolorose e nei disturbi della menopausa. Per la sua azione astringente è indicato anche nell'enuresi notturna dei bambini, applicandone qualche goccia per un lieve massaggio a livello della vescica, nella parte bassa dell'addome. Qualche goccia sul cuscino calma la tosse spasmodica, per fumigazioni è indicata nella bronchite. Nell'eccesso di sudorazione utilizzarla nell'acqua del bagno o per maniluvi e pediluvi. Per il suo potere antiparassitario può essere applicata anche sul pelo di animali domestici. L'essenza di cipresso è molto potente e va usata in piccole quantità.


lunedì 31 agosto 2015

Canfora, olio essenziale

Nome botanico: Cinnamomum canphora
Famiglia: Lauracee
Provenienza: Cina e Giappone
Estrazione: dalla corteccia e dai rami
Profumo: pungente, acre
Azione energetica: yin-yang
Pianeta dominante: Luna-Saturno
Proprietà: riscaldante-raffreddante,  astringente, diuretica, stimolante della circolazione e del respiro, sudorifera, antidolorifica, antisettica
Principali indicazioni: raffreddore, febbre, influenza, bronchite, distorsioni, contusioni, dolori e strappi muscolari
Precauzioni: è tossica a dosaggio elevato. Da evitare in gravidanza e in soggetti con tendenza epilettica

Si racconta che Marco Polo fu il primo europeo a vedere in Cina l'albero della canfora. L'essenza è presente nei rami e nel legno che, se spezzati, sprigionano un odore acuto e penetrante. L'azione della canfora è ambivalente e dipende dallo stato in cui si trova la persona che ne fa uso: riscalda se la persona è raffreddata e ha bisogno di calore, raffredda invece in presenza  di una reazione infiammatoria; si adatta, insomma, a ogni circostanza.

E' indicata soprattutto nei colpi di freddo e nei blocchi di digestione, nelle congestioni, ma anche nei colpi di calore, dove raffredda. D'altra parte, per la sua duplice azione, trova impiego anche nella febbre alta. L'olio di canfora stimola il cuore e il respiro in caso di collasso circolatorio e in corso di malattie con febbre molto alta aumenta la pressione, rianima in caso di svenimento. Per la sua azione d'urto e la possibile tossicità, va usata con moderazione e quando è strettamente necessario.


giovedì 23 luglio 2015

Gli oli essenziali, le simbologie planetarie, Venere

La dea Venere-Afrodite è un'immagine femminile con una connotazione  sensuale e affettiva. Nata dalla spuma del mare, dea della bellezza e dell'amore, esprime l'energia di affinità sia a livello del macrocosmo universo che del microcosmo uomo: è l'energia dell'amore rappresentata da Venere che attira un corpo  a combinarsi con un altro corpo, una sostanza con un'altra sostanza per dare vita a tutte le manifestazioni trasformative della natura.

Fisiologicamente è asociata alla bellezza e alla sensualità femminile, alle ovaie, alla circolazione venosa, alla pelle femminile, alla duplicazione cellulare, alla fertilità. Governa il processo conservante, il viso, il seno, l'addome, i reni.
L'energia di Venere accoglie, mitiga, depura: è femminile, rilassante, nutriente, calmante, consolante, temperata, fertile, aggraziata, erotica, espansiva.

"Se le essenze dell'anima che caratterizzano le influenze di Venere non esistessero, non esisterebbero gli istinti che spingono gli uomini e gli animali a propagare le loro specie" (Paracelso).
Le essenze venusine sono calmanti, depurative, diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie. Agiscono sulla sfera emotiva, sul fascino personale, sulla capacità di contatto affettivo con il mondo esterno,sia come calore nei sentimenti che come sensibilità a recepire il bello e il gioioso. Stimolano il temperamento creativo artistico.

domenica 19 luglio 2015

Pietre e cristalli, Corindone

E' senza dubbio la famiglia di pietre preziose più importante e il suo nome deriva dal termine indù KURAND o KURUVINDA, utilizzato in India per descrivere una qualità impura di corindone.

CORINDONE
Caratteristiche: ossido di alluminio; sistema trigonale; cristalli granulari bipiramidali e prismi tozzi terminati da un pinacoide; viene scalfito e lavorato solo dal diamante; i colori sono vari: in genere è semiopaco, grigio o bruno, ma talvolta è trasparente e di colore rosso (rubino), azzurro (zaffiro), verde (smeraldo orientale), e giallo (topazio orientale).

Proprietà: combatte la smemoratezza, apporta equilibrio e serenità, combatte l'ira, aiuta a mantenere la calma
Disturbi: rafforza la circolazione sanguigna, lenisce il dolore durante il ciclo mestruale, guarisce la laringite, aiuta le cellule a rigenerarsi
Associazione con i chakra: quarto, sesto, primo




venerdì 22 maggio 2015

La Bistorta, naturale antinfiammatorio che aiuta il microcircolo

Il nome già ci dice qualcosa di lei, Bistorta, una piantina dagli steli particolarmente nodosi, tanto che il suo nome botanico è Polygonum Bistorta (dal greco che significa infatti molti angoli). Ma nonostante sia per così dire stortina, questa piantina è un concentrato di virtù. La prima e più apprezzata è la sua proprietà antinfiammatoria, in particolare la Bistorta contrasta le infiammazioni della bocca e della gola.


Tra l'altro è il periodo giusto per raccoglierne foglie e rizoma con cui si possono preparare infusi e decotti, che si usano proprio come colluttorio e si rivelano efficaci anche per i gargarismi. Se siamo affetti da mal di gola che in questo periodo è comunque in agguato, e si vuole potenziare l'effetto di questa utile pianticella, si può aggiungere la tormentilla  e alcune gocce di tintura di propoli.

Inoltre dovremmo tener cara la bistorta perchè è ottima per la prevenzione dei disturbi legati alla circolazione, e questo perchè è un buon vasocostrittore la cui azione agisce particolarmente sul microcircolo. In questo caso si può usare la tintura madre, circa 20 gocce due volte al dì, e tra l'altro tale tintura si può aggiungere anche alle pomate per il trattamento di vene varicose ed emorroidi.

La polvere delle radici se aggiunta al miele di eucalipto o timo che hanno la proprietà di contrastare le infiammazioni e le infezioni di utero e intestino, ne potenzia gli effetti. Ne basta un cucchiaino  due o tre volte al giorno. Sembra anche la bistorta sia utile in caso di emorragie uterine in pre-menopausa o post gravidanza. E poi non dimenticate, questa piantina è buona anche se gustata in insalata, sostisce infatti gli spinaci.

giovedì 5 marzo 2015

Aglio selvatico o Aglio Orsino

L'aglio orsino ritenuto un pianta magica in passato, possiede tutte le proprietà dell'aglio coltivato in concentrazioni più elevate. Era già nota ai Celti e ai Germani e contiene un elevato tenore di vitamina C oltre alle ottime proprietà dimagranti.


Uso interno: depurativo, ipotensivo, antisettico, antielmintico, diuretico, dimagrante e ipoglicemizzante, ipolipemizzante (abbassa il tasso di colesterolo cattivo: LDL, e aumenta il buono: HDL).

Uso esterno: rubefacente, disinfettante.

Si usa per abbassare la pressione arteriosa e stimolare la circolazione del sangue, in caso di arteriosclerosi, artrite e reumatismi. Ottimo contro i problemi intestinali, come mal di stomaco e flatulenza. Favorisce la digestione, libera le vie respiratorie. Antiaggregante piastrinico, aiuta a combattere la formazione di ateromi (placche aterosclerotiche). Pare che i suoi composti di zolfo proteggano dall'insorgenza di tumori.


In fitoterapia si utilizzano soprattutto le parti aeree, il bulbo e l'essenza. Ricchissimo di olio essenziale solforato, particolarmente ricco di vitamina C, solfuro di vinile, sali, allicina, è un antimicrobico molto potente e un antibiotico naturale.

Dosaggio:
 - Il bulbo è impiegato nella preparazione di tinture, sciroppi, decotti e cataplasmi. Consumato crudo, permette di conservare un massimo di vitamina C. Tritato nel latte, il bulbo svolge la funzione di vermifugo. Funge inoltre da antisettico intestinale ed è efficace per bloccare i meccanismi di fermentazione dell'intestino, favorendo la normalizzazione della flora intestinale. Il bulbo viene anche impiegato per combattere le malattie della pelle, l'eczema e i foruncoli.

- L'essenza è utilizzata con azione rubefacente (provoca l'arrossamento della cute a scopo terapeutico) contro i dolori reumatici, ma anche come disinfettante dell'aria in ambienti interni.

- Le foglie fresche possono essere aggiunte a preparazioni gastronomiche per combattere diarree croniche e acute, ma anche costipazione intestinale causata da crampi interni. Poiché le foglie sfioriscono molto rapidamente, devono essere raccolte appena prima della fioritura.

- L'essenza dell'aglio orsino può essere impiegata per frizioni in caso di dolori reumatici e nevralgie, compreso il mal di testa. È necessario far macerare 30 g di aglio schiacciato in 25 cl di aceto di vino per una decina di giorni.

- Per uso esterno, gli spicchi d'aglio piegati fanno sparire calli, duroni e verruche.

- In capsule, favorisce la digestione, aiuta a ridurre la pressione arteriosa e stimola la circolazione del sangue.

- In infusione facilita la digestione ed è anche un rimedio contro gli ascaridi (vermi intestinali).

Controindicato in caso di irritazione gastrica, intestinale o urinaria. Non deve essere utilizzato da soggetti colpiti da malattie cutanee. Sconsigliato alle persone affette da infiammazioni delle vie respiratorie. Vietato alle donne incinte e a quelle che allattano e deve essere utilizzato con cautela nei bambini.  Non esistono controindicazioni, o quantomeno effetti indesiderati noti, legati al consumo di aglio orsino, se assunto alle dosi prescritte. Si raccomanda di consultare sempre un medico o un farmacista. Un consumo eccessivo del prodotto può provocare crampi addominali.




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