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domenica 2 agosto 2015

Il ferro di cavallo

Il mio istruttore di equitazione mi diceva sempre di tenere gli occhi ben aperti quando cavalcavo, se Lifar avesse perso un ferro, avrei dovuto raccoglierlo immediatamente, pulirlo bene e poi appenderlo "braccia in alto" alla porta di casa, con un nastrino rosso. 

Si dice infatti che il ferro di cavallo sia fra quegli oggetti che portano fortuna a chi li possiede. Ma ci sarà stata una spiegazione no? Volli sapere. 
Tutto risale al Medioevo, e al rapporto che al tempo si instaurava fra i poveri contadini (servi della gleba) e i ben più fortunati cavalieri.

Se il cavallo di un cavaliere perdeva un ferro, il contadino che lo raccoglieva, poteva sperare di ricevere dal cavaliere una ricompensa aiutandolo a rimetterlo a posto o semplicemente restituendolo. Di solito il cavaliere dava al contadino qualche preziosa  moneta. Da qui la credenza che trovare un ferro di cavallo e tenerlo in casa porti fortuna, in ricordo di quel guadagno economico conseguito dai contadini.

lunedì 4 novembre 2013

MAUSOLEO














Torre,
senza porte,
non accesso,
al cuore mio innalzai,
prigioniero della sua difesa.
Non assedio, non guerra,
eburneo mausoleo,
silenzioso monumento,
ara pacis a guardia dell'anima.
Alta si erge fortificazione,
solo spiata da voli.
Cavalieri son giunti,
e poi che partiti senza vittoria,
han seminato spine.
Trascorsi i secoli,
senza presenza alcuna.
Poi tu,
spirto gentile,
t'accostasti un dì,
quasi per caso,
e fiorì un giardino.

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