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mercoledì 25 maggio 2016

Non è la via dell'orto, non è nè carne nè pesce

Non è la via dell'orto, non è né carne né pesce, non fa e non ficca, non far di noccioli, non fare ova, altri simpatici modi di dire per arricchire il nostro vocabolario


NON E' LA VIA DELL'ORTO: non è una cosa facile nè semplice; oppure, è un viaggio che richiede tempo e fatica. La via dell'orto è in genere breve e familiare, poichè l'orto è quasi sempre accanto alla casa

NON E' NE' CARNE NE' PESCE: la gastronomia non c'entra: il modo di dire si adatta perfettaemtne a chi non ha idee proprie, temperamento, personalità


NON FA NE' FICCA: inutile; che non fa alcun effetto; lascia il tempo che trova

NON FAR DI NOCCIOLI: fare sul serio; non scherzare. L'espressione deriva dal fatto che in genere i ragazzi quando giocano non puntano soldi ma noccioli di pesca o di ciliegia

NON FARE OVA: non riuscire nell'intento. "Gira largo, tanto con me un si fa ova". L'espressione deriverebbe dalla tradizione campagnola di regalare uova al prete quando, nel periodo pasquale, va a benedire le case



giovedì 11 febbraio 2016

Alimentazione errata e abuso di farmaci peggiorano la situazione delle intolleranze alimentari nei bambini

Importante per la costruzione della barriera filtrante intestinale e, quindi, per la protezione dallo sviluppo di intolleranze alimentari, è il tipo di alimentazione che viene seguita dallo svezzamento in poi. L'introduzione del latte vaccino (sia come tale, sia sottoforma di formaggi, yogurt ecc.) peggiora la permeabilità dell'intestino.

La caseina, infatti, di cui il latte vaccino è ricchissimo, è di difficile digestione per l'intestino umano ed ha la tendenza ad incollarsi alla mucosa intestinale, causandone l'infiammazione ad il peggioramento della permeabilità (intestino "colabrodo"); come se ciò non bastasse, gli stessi peptidi indigeriti di caseina, entrando nell'organismo attraverso l'intestino "colabrodo", si comportano da antigeni, innescando quel sovraccarico immunitario che è all'origine delle intolleranze alimentari e della predisposizione ad ammalarsi di tantissimi bambini.


L'assunzione di carne, altro alimento di cui si abusa, sin dall'inizio dello svezzamento, è anch'essa implicata nella formazione di intestino "colabrodo". I residui dell'alimentazione carnea favoriscono infatti la crescita della flora microbica putrefattiva che danneggia direttamente l'intestino, senza contare inoltre che, come accade per il latte, le macromolecole proteiche indigerite diventano esse stesse causa di intolleranze.

L'altro grande gruppo di alimenti, di cui purtroppo è ricca l'alimentazione dei nostri bambini, è quella degli zuccheri e dei carboidrati raffinati, a scapito invece di frutta, verdura e carboidrati integrali. Gli zuccheri favoriscono la crescita di microrganismi fermentativi, come la candida, tra i principali responsabili della formazione di intestino "colabrodo". A tutto ciò siaggiunge l'abuso di antibiotici cui sono esposti moltissimi bambini.

Gli antibiotici distruggono quelle poche colonie di lattobacilli e bifidobatteri che, nonostante l'allattamento artificiale e l'alimentazione errata, erano riuscite a popolare in modo benefico l'intestino. L'azione distruttiva degli antibiotici non lascia scampo: l'intestino diventa sempre più un "colabrodo" lasciando libero allo sviluppo di intolleranze alimentari.

lunedì 24 agosto 2015

Pancia piatta? Occhio alle intolleranze alimentari, gli aiuti della natura

Vediamo oggi quali sono i principi naturali che possono risolvere disbiosi e intolleranze alimentari come accennato ieri a proposito delle quattro mosse da fare e cioè: favorire il drenaggio delle tossine e migliorare la funzionalità degli organi a ciò preposti, evitare gli alimenti che determinano disbiosi e conseguente intestino "colabrodo", prediligere una dieta che favorisca l'eubiosi intestinale e il giusto apporto di nutrienti.

1) Ripristinare l'integrità intestinale si può, e risultati straordinari sono garantiti dall'associazione di Estratto di semi di pompelmo (GSE), Agar Agar, Centella. Il GSE esercita sulla mucosa un'azione protettiva e riparatrice delle lesioni, stimolando i naturali processi di guarigione, l'Agar Agar, ricchissimo di mucillagini, ha spiccate proprietà antinfiammatorie e lenitive della mucosa. Completa l'opera la Centella, la cui attività cicatrizzante e di stimolo alla produzione di collagene, costituisce una garanzia in più al raggiungimento dell'obiettivo.

2) Ottimizzare il terreno intestinale e migliorare il metabolismo, fondamentale sempre il GSE, noto pulitore selettivo intestinale (agisce contro i patogeni che aggrediscono la mucosa intestinale senza intaccare la microflora fisiologica). Indispensabile l'apporto di Maltodestrine fermentate per la demolizione degli alimenti, e della Curcuma, nota per le proprietà antimicrobiche e digestive

3) Favorire il drenaggio delle tossine e migliorare la funzionalità degli organi a ciò preposti: si realizza con il Cardo mariano, la Curcuma,  efficaci epatoprotettori ed epatodepuratori (la Curcuma esplica inoltre un'importante attività antinfiammatoria  sistemica), e la Solidagine, favorente la depurazione renale

4) Evitare le categorie di alimenti che alterano la permeabilità intestinale, favorire l'eubiosi  ed il giusto apporto di nutrienti: ciò si realizza limitando cibi come latte e derivati, carne e zuccheri, responsabili di innescare la problematica, e privilegiando invece alimenti benefici per la salute dell'intestino e dell'organismo intero. In particolare: frutta e ortaggi di stagione, proteine vegetali (legumi, tofu..); cereali integrali (riso, mais, kamut, farro) e pseudo cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno, miglio); semi oleaginosi (mandorle, noci, semi di lino), preziose fonti di acidi grassi polinsaturi. Per quanto riguarda il pesce sono da preferire quelli di taglia piccola, per evitare la contaminazione da mercurio, e di mare aperto, evitate quelli di allevamento cui vengono dati molti antibiotici.


venerdì 31 luglio 2015

Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina B2 (riboflavina)

Oggi ci soffermeremo sulla vitamina B2 ovvero la riboflavina.

VITAMINA B2 (riboflavina)
La riboflavina protegge, insieme ad un enzima chiamato glutatione reduttasi, nei confronti dei radicali liberi (elementi che attaccano il corpo in modo distruttivo e ne provocano l'invecchiamento), svolgendo un ruolo antiossidante. Inoltre, sostiene il sitema immunitario ed è necessaria per la crescita, la salute della pelle, capelli e unghie e il mantenimento dei tessuti che formano l'occhio, inoltre utile per avere una buona visione e per la respirazione. Il ruolo della riboflavina è unico perchè non solo lavora all'interno della cellula per la produzione di energia, ma pulisce anche la cellula da eventuali elementi che la possono danneggiare.

Questa vitamina è necessaria per la respirazione  cellulare perchè collabora con alcuni enzimi nell'utilizzazione dell'ossigeno cellulare. E' la miglior alleata dello sportivo, perchè viene immagazzinata nei muscoli e utilizzata al momento dell'attività fisica. 

Le fonti: è contenuta in carne di manzo e di pollo, frattaglie, latte e derivati, pesce, uova, cereali integrali, legumi, lievito di birra, ortaggi a foglia verde, funghi, frutta oleosa. La quantità di B2 presente nella maggior parte dei cibi è così bassa che normalmente è abbastanza difficile averne un sufficiente apporto senza integrare la dieta. Il latte, alimento contenente riboflavina, non dovrebbe essere conservato in bottiglie trasparenti, perchè la luce può distruggere la vitamina nel giro di qualche ora. La cottura non distrugge la riboflavina. 
L'integrazione di vitamina B2: prevede l'assunzione di 5-10 mg al giorno. Ricordiamo poi che la riboflavina interagisce strettamente con la tiamina.



domenica 12 luglio 2015

Vitamine, alcune precisazioni,Vitamina A

Sarà capitato anche a voi, soprattutto durante l'infanzia, di essere stati sottoposti al bombardamento vitaminico post antibiotico. Quando ero piccola bastava una febbriciattola e via con una cura di vitamine.  Ma facciamoci una domanda: come vanno assunte le vitamine, in quali alimenti si trovano, e se vanno integrate, in che dosi?


VITAMINA A
Con il temine vitamina A vengono indicati sia il retinolo (di origine animale) che i suoi analoghi detti retinoidi, di cui ne conosciamo almeno 1500 tipi diversi, tra naturali e sintetici. Anche alcuni carotenoidi (presenti nel regno vegetale) possiedono l'attività biologica della vitamina A, in quanto possono fungere da provitamine (che si traformano in vitamina A nell'organismo).

Il più famoso precursore della vitamina A tra i carotenoidi è il betacarotene. E' noto che questa vitamina liposolubile è utile per la salute della pelle, mucose e vista, soprattuttto con luce scarsa; inoltre, essa sostiene il lavoro del sistema immunitario, aumentando così la resistenza dell'organismo contro le infezioni. Intensa è anche la sua azione antiossidante.

Le fonti: la vitamina A è presente negli alimenti di origine animale, soprattutto nel fegato e nella milza, seguiti poi da latte e derivati e uova. Dato che carne, latte e uova sono ricchi di colesterolo LDL, si consiglia di assumerla principalmente tramite pesce e derivati e fonti vegetali. I carotenoidi, da cui l'organismo ricava la vitamina A, sono presenti soprattutto nei tessuti vegetali e nei microrganismi fotosintetici. Tra i tessuti vegetali, ne sono particolarmente ricchi quelli a colorazione giallo- arancione  (visto che tali fattori sono direttamente responsabili di questo tipo di colorazione) e quelli a foglia verde.

Integrazione: per fini generici disalute, bastano 5000 UI (unità internazionali) per gli uomini e 2500 UI per le donne. Nel corso di un'infezione virale acuta, un dosaggio singolo di 50.000 UI per uno o due giorni è sicuro ache nei bambini in età scolare (sempre chiedendo consiglio al medico). Nel caso del betacarotene, una dse giornaliera di 25.000 UI (15 mg dibetacarotene) è indicata a fini generali. Come immunostimolante, il dosaggio varia da 25.000 a 300.000 UI in quanto ancora utlizzate sulle confezioni di numerosi integratori di vitamina A.


mercoledì 17 giugno 2015

Aminoacidi, Taurina

Oggi con la Taurina finisce il nostro excursus sugli aminoacidi. Come diceva sempre un mio compagno di università: "un nome, un programma"!

TAURINA
Contrasta il processo di invecchiamento grazie alla sua azione antiradicali liberi. E' importante nella funzionalità cardiaca ed è usata nella terapia di ipertensione, aritmie cardiache, epilessia e distrofia muscolare.

Inoltre sostiene il sistema immunitario e facilita il trasporto di calcio, potassio, sodio e magnesio attraverso le membrane cellulari. Attingibile sia in natura da particolari alimenti quali carne, pesce, uova e latte, sia da numerosi integratori.




martedì 16 giugno 2015

Aminoacidi, Glicina

Oggi parleremo della Glicina, un nome cui possiamo associare (e solo per associazione di idee), quello della glicerina, giusto per assonanza.

GLICINA
E' un aminoacido importante nella sintesi del collagene, insieme alla vitamina C o acido ascorbico. E' quindi importante nella rigenerazione cutanea, delle strutture tendinee e cartilaginee. Sostiene inoltre l'attività del sistema immunitario.

E' contenuta in diversi alimenti (proteine della soia, alghe, pesci, carne e formaggi). Viene utilizzata a scopi medici come diuretico, come gastroprotettivo e nella terapia di alcune patologie muscolo-scheletriche.




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