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sabato 26 marzo 2016

Digestivo e antidepressivo, il peperoncino spopola

Il peperonicino spopola, è un alimento ottimo per favorire la digestione e la protezione dello stomaco e poichè combatte l'inappetenza, è indicato anche nella cura della depressione come dimostrato dalla medicina ayurvedica in India e dal lergo uso che ne viene fatto in Cina.

Proprietà digestive
Il peperoncino è “stomachico”, cioè favorisce la secrezione dei succhi gastrici e quindi la digestione. Inoltre, è un antifermentativo e quindi utile per la digestione e la prevenzione di infezioni intestinali. L’effetto è dovuto al fatto che la capsaicina agisce sulle prostaglandine buone e protegge lo stomaco attraverso la produzione di muco. Inoltre, alcuni studi dimostrano che sia il peperoncino fresco che la capsaicina riescono a combattere l’helicobacter pylori. Il peperoncino favorisce anche la motilità intestinale tant’è vero che è indicato in chi soffre di stipsi cronica.

 In Cina il peperoncino rosso viene normalmente utilizzato contro la depressione, soprattutto quando questa si accoppia all’inappetenza. Non sono da meno in India dove la medicina ayurvedica sostiene che il peperoncino “stimola lo spirito e il sangue”. In effetti, il peperoncino facilita la convivialità, induce a bere di più e, quindi, agisce positivamente sull’umore. Ma l’azione anti-depressiva viene collegata alla capacità di questo principio attivo di agire sull’utilizzazione dei substrati metabolici. Tutti riconoscono, infatti, l’importanza dell’aspetto nutrizionale nella terapia anche perché il depresso spesso si alimenta poco e male con inevitabili ripercussioni sull’umore stesso. 

sabato 26 dicembre 2015

Due strani alleati della linea: tabasco e pomodoro concentrato

Il concentrato di pomodoro  e il tabasco sono due alleati della nostra linea, e possiamo utilizzarli per sare sapore ai piatti a zero calorie. Le salse che si possono fare con concentrato di pomodoro e tabasco hanno un gusto intenso, ma una è più delicata e l'altra più piccante. Ovviamente il loro colore evidenzia il contenuto di antiossidanti. Vediamo le loro qualità:

Concentrato di pomodoro: è un potente antiristagni, poichè nel momento in cui  viene trasformato in concentrato, il pomodoro aumenta il suo contenuto di licopene, un potente antiossidante: alcuni studi hanno evidenziato che, rispetto all’ortaggio fresco, il licopene nel pomodoro concentrato è presente in quantità 10 volte maggiori. Come usarlo?  In cucina per insaporire sughi, minestre, marinate di pesce,  insalate, contorni di verdura, ma anche per dare gusto (ne basta un cucchiaino) alla pasta del pane o della pizza che si prepara in casa: non aggiungete sale perché il concentrato ha già un sapore intenso. Anche come concentrato il pomodoro aiuta a combattere i ristagni e riduce i gas intestinali.

Tabasco: ottimo per ridurre le flaccidità.  E' una salsa rossa piccante ricavata da una particolare tipologia di peperoncino: il Capsicum frutescens.  Il nome di questa piccante salsa  deriva dall’omonimo stato del Messico e la ricetta originale ha come ingredienti peperoncini tabasco, sale grosso e aceto di vino bianco. Il peperoncino contiene la capsaicina, un alcaloide che ha la capacità di accelerare il metabolismo e di bruciare i grassi. Contiene un'alta percentuale di vitamina C (che supera di 4 volte quella dell’arancia) che lo rende un ottimo rassodante e anti smagliature. Sempre grazie alla capsaicina, il peperoncino (e dunque il tabasco) favorisce la digestione, evitando fermentazioni, meteorismo e dilatazione addominale. Essendo molto piccante, si consiglia di utilizzarlo con parsimonia.

venerdì 2 ottobre 2015

Proprietà anticancerogene del peperoncino

Le proprietà anti-cancerogene del peperoncino
Già nel 1930 si studiavano le proprietà anti-cancerogene del peperoncino con la dieta Moerman sperimentata in Olanda. Questa dieta prevedeva la  somministrazione ai pazienti di cibi contenenti iodio, acido citrico, vitamine del gruppo B, ferro, zolfo, vitamina A, vitamina E, vitamina C

Si parte dal presupposto che questi elementi, ristabilendo una giusta ossigenazione e riequilibrando il metabolismo, siano in grado di prevenire i tumori. Recentemente i ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles negli Stati Uniti, hanno studiato l´effetto della capsaicina in vitro ed hanno potuto dimostrare che questo principio attivo diminuisce fortemente la proliferazione delle cellule di cancro alla prostata in coltura. 

Questo effetto è dipendente dalla dose usata, cioè aumenta all´aumentare della dose di capsaicina. Le cellule muoiono attraverso la apoptosi, la cosiddetta morte cellulare programmata, che dal 3% ottenuto alla basse dosi di capsaicina sale al 75% causato dalle alte dosi. Potrebbero bastare 300 mg di capsaicina tre volte a settimana (l’equivalente di un peperoncino abanero) per combattere il tumore alla prostata o almeno avere un effetto protettivo. Ma per il momento non ci sono dati sull’uomo. Molte le evidenze scientifiche anche per il cancro ai polmoni e al colon


sabato 8 agosto 2015

Il peperoncino e le malattie cardiovascolari

Questo è il primo capitoletto di una serie che avrà come protagonista il peperoncino. Il Capsicum Annuum e relative specie, ha svariate proprietà mediche ormai validamente riconosciute. Ma come affermo sempre,  gli odierni studi non hanno fatto altro che confermare ciò che antiche civiltà come Atzechi, Maya e Inca avevano già scoperto. Esse infatti, lo utilizzavano già come rimedio medicinale. 

Il nostro cornetto rosso, infatti, contiene capsaicina (che costituisce il 50% ed è il principale responsabile dell’attività farmacologica), flavonoidi, resine, oli essenziali, carotenoidi, cellulosa, calcio e ferro. La presenza di vitamina C (fino a 340 mg/100 gr) è maggiore rispetto a qualsiasi altro frutto e sono presenti in quantità significativa anche le vitamine A, K, e B. Ed è proprio la capsacina, cche può avere straordinari effetti sulla salute, sulla bellezza e sull’eros

Demoliamo false credenze: molti affermano di non poter mangiare peperoncino perché “brucia lo stomaco” o causa “bruciori allo stomaco”. Niente di più sbagliato, tant’è vero che molte regioni meridionali conservano nella tradizione popolare un infuso digestivo fatto di camomilla calda con l’aggiunta di un cucchiaino di polvere di peperoncino e un po' di miele come dolcificante. In molti rinunciano al piccante perché temono le conseguenze delle emorroidi. In realtà, già nel 1857 l’Accademia medica francese sanciva ufficialmente la validità del peperoncino contro ogni tipo di emorroidi. Il fatto è che il peperoncino non ha controindicazioni precise. A patto che venga usato con equilibrio e moderazione. 

È da sconsigliare sicuramente ai bambini per i quali è bene aspettare che abbiano almeno 12/13 anni. Non ne devono abusare quelli che soffrono di acidità di stomaco, di ulcera, di epatite, di cistite, di emorroidi. L’eccesso può provocare irritazioni alla mucosa intestinale, infiammazioni gastrointestinali allo stomaco e anche ai reni. Tuttavia, in dosi terapeutiche può addirittura essere utile proprio per guarire alcune  malattie.

Malattie Cardiovascolari: il peperoncino è consigliato nella cura preventiva dell’infarto e delle malattie cardiocircolatorie. È stato dimostrato che l’uso costante di peperoncino abbassa il livello di colesterolo nel sangue, aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie. Il seme del peperoncino contiene molti acidi polinsaturi che eliminano dalle arterie il colesterolo in eccesso e i trigliceridi. L’attività fibrinolitica diminuisce l’insorgere di trombi che, oltre all’infarto, causano anche le trombosi. La capsaicina agisce anche sul metabolismo dei grassi accelerandolo e impedendo l’accumulo di adipe. Una recente conferma arriva da uno studio della Chinese University of Hong Kong condotto sui criceti. 

I ricercatori hanno alimentato le cavie con una dieta ricca di cibi grassi. Ad alcuni criceti, come condimento agli alimenti con alti tassi di colesterolo, sono stati somministrati anche peperoncini. Il gruppo che aveva consumato peperoncini aveva livelli più bassi di colesterolo cattivo nel sangue ed un numero inferiore di placche nelle arterie. La capsaicina ha un effetto positivo anche sui pazienti affetti da diabete perché rende migliore l’attività dell’insulina. Per avere un effetto protettivo a livello cardiovascolare non è necessario consumarne una gran quantità, ma essere costanti.


lunedì 31 marzo 2014

Dimagrire e curare le emorroidi con il peperoncino | Oggi nella mia rubrica

Scoprire i benefici del peperoncino è affascinante, questo aiuta a sfatare molte false credenze che lo hanno ghettizzato e relegato a ruoli minori. Credo infatti che molti non sappiano che il peperoncino è un toccasana per coloro che soffrono di emorroidi, mentre altri gioiranno nell'apprendere che la sua capacità di accelerare il metabolismo aiuta a dimagrire. Vediamo come.
Cura delle emorroidi: contrariamente a quanto si crede, il peperoncino aiuta la “gestione” delle emorroidi facendo sparire, nel giro di poche settimane, congestione e dolore. Accade perché la capsaicina migliora la peristalsi intestinale impedendo la stipsi che è uno dei nemici delle emorroidi. Inoltre, ha un effetto anti-infiammatorio e antitrombotico agendo esattamente come i farmaci anti-infiammatori che, in genere, vengono utilizzati. L’azione terapeutica è dovuta anche alla vitamina K2 che è antiemorragica e alla capacità caratteristica del peperoncino che per “chiudere” le ferite “chiama in soccorso” le piastrine, la fibrina e tutti i materiali di riparazione. Si ottiene così un aumento di sangue nelle zone interessate fino alla cicatrizzazione. Ecco perché i medici ne consigliano il consumo giornaliero con dosaggio soggettivo da affiancare alla terapia tradizionale. Per dimagrire: con il peperoncino si può dimagrire. Ne sono convinti i professori Hanry ed Emery che sulla rivista scientifica “Human Nutrition” hanno pubblicato uno studio dal titolo “Effetti degli alimenti piccanti sul metabolismo basale”. A conclusioni simili è arrivato anche un gruppo di ricercatori dell’Università della Tasmania. Secondo questi studiosi la capsaicina contenuta nel peperoncino accentua il consumo di calorie fino al 15%. Così, ad esempio, un piatto di spaghetti che di solito fornisce 350 calorie, scende a meno di 300 quando si aggiunge il peperoncino. Analoghe conclusioni nel recente studio svolto presso la Purdue University di West Lafayette, in Indiana, da Richard Mattes e Mary Ludy: il peperoncino riduce l’appetito e agevola il processo di smaltimento delle calorie, oltre a facilitare la digestione degli alimenti.

venerdì 28 marzo 2014

Oggi nella mia rubrica: Il peperoncino e l'arteriosclerosi

Peperoncino e Arteriosclerosi 
Il nostro amico rosso ha proprietà vaso-dilatatorie e anticolesterolo che sono riconosciute da tutti e che sono dovute alla capsaicina, che si comporta quasi come un’antiaggregante e migliora la circolazione periferica del sangue. A queste si aggiunge l’azione della vitamina PP, che rende elastici i capillari, e della vitamina E che aumenta l’ossigenazione nel sangue. Per questi motivi il peperoncino è utilissimo per la prevenzione e la cura dell’arteriosclerosi. Inoltre, è un insaporitore e in quanto tale, consente di rendere più gustose le pietanze usando meno sale. Già il risparmio del sale è fondamentale, perché tutela dall’ipertensione che è uno dei primi meccanismi che causano l’invecchiamento delle arterie.
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