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martedì 26 gennaio 2016

3400 anni fa una canzone mesopotamica

La musica fa parte del mondo e dell'uomo, ne ha da sempre accompagnato l'esistenza, la felicità, la tristezza, le festività. Ma vi siete mai cheisti come poteva essere la musica all'alba della civiltà? Io me lo chiedo spesso. Insomma quali strumenti musicali venivano usati? Che suono producevano? Quali parole? Così quando cerca qui e cerca lì, ho trovato questa interessante informazione, che mi ha particolarmente colpita.

Un gruppo di studiosi dell'Università della Californi, Berkeley, dopo un attento studio su tavolette cuneiformi datate 1400 a.C. ha riportato in vita gli antichissimi suoni che rappresentavano il gusto musicale dei popoli mesopotamici. E il risultato dello studio è stata la creazione di un brano musicale che è rimasto inascoltato e per migliaia di anni. Che fascino!

La scoperta delle tavolette è avvenuta nei primi anni ’50 nell’antica città di Ugarit, e prima di allora si ignorava quale fosse e come fosse la musica sumero-babilonese, a parte gli strumenti musicali illustrati nei bassorilievi e ritrovati nei siti archeologici. Archeologi e scienziati nulla sapevano in merito alla teoria e alla pratica di quella che era considerata un’arte divina, il cui patrono era il dio Enki/Ea, portatore della regalità, della magia, delle arti e dei mestieri. Ma  la straordinaria scoperta ha gettato luce sull’ampia gamma di attività scientifico-sapienziali degli antichi Sumeri e Hurriti.

Sulle tavolette, come riportato su Ancient Origins, sono stati trovai quattro testi cuneiformi singoli, più una tavoletta che riporta la complessa notazione musicale di un inno sacro hurrita suonato più di 3400 anni fa, il canto più antico mai scoperto. Il brano è dedicato a Nikal, la dea hurrita dei frutteti. Nella tavoletta sono state trovate anche le istruzioni per il cantante che doveva essere accompagnato da un sammûm a nove corde, un tipo di arpa o di lira.  A causa delle difficoltà interpretative del linguaggio hurrita, il significato del testo non è del tutto chiaro e, al momento, è stata proposta una sola interpretazione di cui allego il video.


Il testo in italiano è una traduzione da una versone inglese tra l'altro semplificata del testo hurrita:

Verrò sotto il piede destro del trono divino, 
e sarò purificato e cambierò. 
Una volta che i peccati sono perdonati, 
non dovranno più essere modificati, 
mi sento bene dopo aver compiuto il sacrificio. 
Ho fatto amare la dea e lei mi ama nel suo cuore, 
l’offerta che porto può coprire interamente il mio peccato, con timore, 
ti porto olio di sesamo per mio conto. 
La sterile può diventare fertile, 
il grano può essere portato via, lei, la moglie, si farà carico al padre (dei bambini). 
Ella può dare figli a chi ancora non li ha avuti.

venerdì 19 giugno 2015

Lascia che la musica rallegri la tua vita, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La musica ha un'importanza straordinaria nella nostra vita ed è in grado di emozionarci come poche altre cose. Essa è in risonanza con il nostro essere interiore. Ecco dunque alcuni piccoli consigli affinchè essa possa darci un aiuto concreto

  • Le sette note sono in grado di esercitare un'enorme influenza sul nostro benessere: una canzone può rievocare un ricordo e renderci felici oppure tristi; può farci piangere o sorridere. La musica, insomma, sucita in noi delle emozioni: quelle stesse emozioni che spesso nascondiamo agli altri, talvolta persinio a noi stessi, ma che non sfuggono al nostro essere interiore
  • Per mettere in pratica questo piccolo consiglio, scegliamo un brano musicale che abbia un effetto positivo su di noi, una melodia che ci ispiri: magari la nostra canzone preferita di tanto tempo fa o qualcosa che non ascoltiamo da un po'
  • E' una canzone che ci commuove, ci fa ridere, oppure scoppiare in lascrime? Quando la sentiamo non possiamo fare a meno di cantare o ballare? Benissimo. L'importante è che ci regali delle emozioni ci facca sentire vivi. Ritagliamoci dieci minuti ogni giorno per ascoltarla, e condividiamola con noi stessi, con quella parte di noi che ci accompagna ogni giorno
  • La  musica ha anche il potere di motivarci e darci ispirazione: una bella canzone può rendere piacevole persino il compito più noioso, aggiungere un tocco di gioia alla nostra giornata o a quella di chi ci circonda, rallegrare la nostra anima. E può illuminarci affinchè capiamo qual è il migliore ritratto di noi stessi a cui dobbiamo aspirare
  • Proviamo a farlo, questo piccolo impegno ci renderà più forti

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