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mercoledì 9 settembre 2015

Psicopittografia, Come sapere ciò che ci occorre

Qual'è la nostra più grande preoccupazione? Possono esserci varie risposte. Evitare di fare errori. Sentire un eccessivo senso di colpa. Trovare più tempo per il piacere. Non so cosa mi aspetto dalla vita. Guadagnare più denaro. Il desiderio della solitudine.  Ma, di certo,  "non so cosa mi aspetto dalla vita"  è il tema che più ci mette ansia.

 Come possiamo sapere ciò che ci occorre?  I bisogni, i desideri, le ambizioni sono basati sul modo di pensare. Ma il modo di pensare cambia e di conseguenza cambiano anche i vostri desideri. Essi diventano più maturi e più realistici, ma ciò non vuol dire che vi diano meno soddisfazioni; anzi, spesso sono più piacevoli perché si mettono ora al servizio dei vostri migliori interessi e non degli interessi egocentrici

Immaginate di essere circondati da una moltitudine di persone. Una dozzina di voci insieme, enunciano i vostri desideri. Dicono che volete la celebrità, la fortuna, la potenza ecc. Voi siete frastornati, disorientati, e vi allontanate lentamente. Le voci si fanno sempre più deboli. Alla fine per la prima volta nella vita ascoltate voi stessi. Questa voce interiore vi dice ciò che attendete veramente dalla vita. Vi faccio ora una domanda: "Ora che potete sentire la voce interiore, che cosa vi dice che vi occorre?" [Immagine mentale 13]

giovedì 6 agosto 2015

Pensiero positivo, il presupposto essenziale per una vita migliore

Se l'uomo primitivo aveva ben poche necessità, quelle di soddisfare bisogni essenziali: alimentarsi, proteggersi e far fronte alle necessità fisiologiche, nella sua evoluzione, il miglioramento delle sue condizioni ha fatto sì che si moltiplicassero a dismisura i suoi bisogni

Questo ha portato l'uomo a concentrare su questi bisogni tutte le sue attenzioni, allontanandolo di fatto da quel senso di appagamento, latore di serenità e benessere interiore. Ciò non significa che auspicarsi un ritorno al passato, ma che i nostri maggiori sforzi doverebbero essere indirizzati verso l'apprezzamento e la compiacenza di godere ciò che abbiamo, cercando sì, sempre di migliorarci, ma nel contempo gioire delle piccole soddisfazioni quotidiane (l'abbraccio di un amico o di un familiare, un sorriso, un bacio). 

Nell'attitudine ad apprezzare queste piccole cose e a vedere il lato positivo anche nelle maggiori avversità è racchiuso il segreto della gioia di vivere; in due parole possiamo dire che la nostra serenità e il nostro benessere dipendono dalla nostra capacità di "pensare positivo". Non ci accorgiamo quasi mai quanto l'atteggiamento verso ciò che ci accade, anche modeste sventure, può condizionare la nostra vita. 

Un esempio? Pensiamo ad una mattina tipo, stiamo per prendere il nostro adorato caffè e rovesciamo la tazzina e il suo contenuto. Come reagite? Ci sono due modi totalmente contrapposti: "fortuna che non mi sono scottato e non ho macchiato i vestiti, ora corro al lavoro"! Oppure: "Ecco la giornata inizia male, chissà cos'altro mi capiterà oggi"!

Senza che ce ne rendiamo conto il nostro cervello, registrerà la nostra reazione condizionando l'intero organismo e gli eventi futuri.


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