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venerdì 30 ottobre 2015

Il meraviglioso mondo delle sfere Temari

Le forme della natura, schemi talmente perfetti e particolari che suscitano il nostro interesse e il nostro stupore, pensiamo al carapace delle tartarughe, alla geometrica perfezione dei loro disegni, non solo, fate mente locale alle conchiglie, ai cristalli......E l'uomo? L'uomo nel suo piccolo cerca di imitarle, come accade per le sfere Temari giapponesi.

Le forme ripetute in modo ritmico sono uno dei segreti della natura e uno dei modi visibili con cui essa si manifesta. Possiamo essere tanto bravi da ricrearle? Un'artista giapponese si è messa all'opera per dare vita a delle sfere perfette. Si tratta di sfere ricamate a mano da una signora giapponese di 88 anni. Aveva avviato il proprio progetto già a 60 anni e nel corso del tempo ha potuto dare vita a una vera e propria collezione di sfere colorate. La tecnica impiegata per la loro creazione ha avuto origine in Cina, prima di essere importata in Giappone. 

Si tratta di un'affascinante forma d'arte folkloristica. Nella creazione delle sfere non manca una componente legata al riciclo. In passato le sfere venivano realizzate da genitori e nonni, come regalo per figli e nipoti, a partire dal filato ricavato dai vecchi kimono. Le sfere erano un dono di buon auspicio in occasione del Capodanno. All'interno delle sfere venivano posizionati dei biglietti con dei messaggi di buon augurio dedicati a chi le riceveva, oppure dei piccoli oggetti in grado di produrre suoni gradevoli, ad esempio dei campanellini.  Ognuna di esse rappresenta un ottimo esempio della creatività della natura, che noi possiamo imitare impegnandoci al meglio.


domenica 12 gennaio 2014

IN TRENO (parte prima)


Stamani dopo una lunga preparazione, sono partita perchè è giunto il momento di fare alcuni controlli iniziati durante il calvario della gambina e interrotti con l'intervento. Ma bisogna pur terminare ciò che si è iniziato. Non potendo ancora cimentarmi nella guida della mia amata Tiblisi (per chi ancora non lo sapesse è la mia macchina) è stato necessario utilizzare un altro mezzo di trasporto: il treno
Ora, è necessaria una breve digressione, i tempi lontani in cui usavo il treno erano gli anni beati dell'università, del pendolarismo del weekend, quando ancora non esistevano Italo e le Frecce. I treni erano ancora peggio di quelli di adesso, sbuffavano le littorine a gasolio, due vagoni e la motrice, oppure ti ritrovavi sui regionali, con quei gradini di salita e discesa per stare in equilibrio sui quali era necessario un brevetto da scalatore. I sedili spesso erano rotti e da essi fuoriusciva la gommapiuma, c'erano i vagoni per fumatori e i controllori non si distinguevano da comuni passeggeri, i biglietti non dovevano essere obliterati e molti pendolari in estate, mettevano i piedi sudaticci sui sedili di fòrmica.
Forse qualcuno potrebbe obiettare che anche oggi grandi differenze non ce ne sono, io affermo che pur nello sfacelo alcune cose sono migliorate. Eppure non è cambiata la gente, i viaggiatori, popolo del treno non cambia e non cambierà mai. O forse sono io che faccio sempre incontri molto strani, con personaggi caduti da altri mondi. Detto questo, stamani molto presto mi sono recata alla stazione con babbo, perchè ovviamente non potendo portare pesi e dovendo soggiornare in altro loco, la valigia qualcuno doveva pur portarla. Dato che per fare questi controlli, sono necessari alcuni giorni, e degli spledidi amici di famiglia mi ospitano, era inutile scomodare babbo per farmi accompagnare con la macchina. Così, l'opzione treno sarebbe andata benissimo. E sono iniziate le avventure, subito sul binario. Sì, perchè da un mezzo cartello strappato, appiccicato con lo sputo alla biglietteria, si evinceva che il binario numero uno era stato soppresso. Quindi, è stata per pura fortuna che, letto il cartello, ho avvertito un piccolo drappello di persone che altrimenti, sarebbe rimasto, valigie annesse, a guardare partire gli altri. E l'impiegato? Sbadigliava beato dietro il plexiglas della sua postazione. E non è finita qui......
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