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venerdì 11 dicembre 2015

Pompelmo, olio essenziale

Nome botanico: Citrus racemosa
Famiglia: Rutacee
Provenienza: Asia
Estrazione: dalle bucce fresche
Profumo: di agrume, amaro e asciutto
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, astringente, diuretico, depurativo, tonico, stimolante digestivo
Principali indicazioni: ritenzione idrica, obesità, cellulite, cura della pelle grassa, stress, malattie da raffreddamento


L'essenza di pompelmo, ottenuta dalla spremitura delle bucce fresche, è uno degli ultimi "arrivi" nel panorama dell'aromaterapia. Viene prodotto in California e negli Stati Uniti è diffuso da tempo e trova impiego neli oli da massaggio per la cellulite, grazie alle sue proprietà drenanti, astringenti di miglioramento della circolazione linfatica.

Per bagni aiuta l'eliminazione della ritenzione di liquidi ed è consigliato in caso di obesità, sindrome premestruale, cellulite, stasi circolatoria a livello degli alrti inferiori. E' benefico per la pelle grassa, grazie alle sue proprietà astringenti; tonifica i muscoli e stimola e normalizza il cuoio capelluto in caso di caduta di capelli o di forfora.

Come per gli altri agrumi, è sotto il dominio del Sole e ha un effetto energetico e stimolante in caso di affaticamento, stress, malattie da raffreddamento.



lunedì 7 dicembre 2015

Il tè verde nella cosmesi naturale: viso e corpo

Sono molti gli estimatori del , quale bevanda dalle molteplici proprietà benefiche, non a caso tutti conoscono le qualità del tè verde per la salute. Ma oltre ad essere un vero e  proprio elisir di salute, il tè viene impiegato con successo anche in cosmesi.


Esistono infatti molte linee cosmetiche a base di tè verde per la cura di viso e corpo, ma noi, possiamo anche fare a meno di acquistare costosi prodotti, e preparare degli ottimi trattamenti viso a partire da un buon infuso di tè verde. Ecco come.
1) Provate a lavarvi il viso con il tè rimasto nella teiera dopo aver consumato l'infusione, deterge la pelle e combatte i foruncoli e gli esantemi lievi.
2) Dopo aver pulito il viso con il consueto latte detergente e prima di applicare la vostra crema, utilizzate al posto del tonico, un infuso di tè verde che, oltre a tonificare la pelle del viso, avrà un sicuro effetto rassodante, dovuto al beneficio dei tannini presenti in grande quantità. Passatelo sul viso aiutandovi con un batuffolo di cotone e aspettate 5 minuti prima di passare la vostra crema.
3) Per mantenere l'effetto rassodante dei contorni del viso, applicate una volta a settimana una maschera di bellezza con le foglie del tè verde.
4) Fra le proprietà cosmetiche del tè verde possiamo annoverare il suo effetto protettivo rispetto ai raggi ultravioletti, riducendo così il rischio di invecchiamento precoce della pelle: un tampone di stoffa immerso nell'infuso e cosparso sulla pelle del corpo aiuta a proteggere la pelle dal sole, mentre se desiderate intensificare l'abbronzatura provate a far macerare per una settimana in olio di mandorle dolci tre cucchiai di tè nero.
5) Se desiderate mantenere un colorito ambrato anche dopo l'estate, provate a lavare il viso con un infuso di tè oppure picchiettate l'epidermide con un batuffolo di cotone imbevuto di tè lasciato infondere a lungo e ad elevata concentrazione. Unica raccomandazione: devono far attenzione le donne con la pelle secca.
6) Il tè verde ha un potere astringente e la sua infusione può essere utilizzata, con qualche goccia di succo di limone, per frizionare le pelli grasse.


venerdì 4 dicembre 2015

Pepe nero, olio essenziale

Nome botanico: Piper nigrum
Famiglia: Piperacee
Provenienza: India
Estrazione : dai frutti (i grani seccati e triturati)
Profumo: legnoso, caldo, speziato, secco
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Marte, Sole
Proprietà: antisettico, antimicrobico, stimolante, tonico, digestivo, antifebbrile, analgesico, diuretico, riscaldante, antitossico
Principali indicazioni: atonia gastrica, cattiva digestione, inappetenza, meteorismo, stitichezza, diarrea, malattie da raffreddamento, tosse, bronchite, dolori reumatici, e muscolari da freddo, contratture e strappi muscolari, ritenzione idrica
Precauzioni: per le sue proprietà riscaldanti evitare in caso di arrossamenti cutanei; usare in dosi moderate


Il pepe nero è un arbusto rampicante originario dell'India, i cui frutti, come chicchi seccati, vengono usati per scopi culinari e medicinali fin dall'antichità. Per i Romani era considerata una spezie estremamente pregiata che, grazie a un intenso commercio dall'Oriente, andava ad arricchire i piatti delle mense dei ricchi. Da un'antica pianta provengono sia il pepe nero che il pepe bianco: il primo, dall'aroma più pungente, è ottenuto raccogliendo i frutti non ancora giunti a maturazione e facendoli seccare completi della loro scorza, fino a che diventano neri; il secondo invece si ottiene dai frutti raccolti a maturazione avvenuta, privati della scorza attraverso una macerazione in acqua: di conseguenza il pepe bianco ha un sapore più delicato.

Il pepe è una pianta sotto il dominio di Marte, che rappresenta l'energia intensa, riscaldante e combustiva, positiva, astringente, accelerante, impetuosa. E' una forza dinamica costruttiva e focalizzata. L'essenza del pepe afferma la sua azione marziana riscaldando e rinforzando gli organi, in particolare l'apparato digerente, dove stimola l'appetito, promuove la digestione, rinforza lo stomaco, asciuga i catarri intestinali. Giova in tutti i disturbi causati o aggravati dal freddo: dolori reumatici e spasmi muscolari, raffreddore, bronchite, nevralgie, mal di denti; aggiunto in piccole quantità ad un olio da massaggio allevia i dolori e gli indolinzimenti muscolari da affaticamento fisico; stimola la diuresi e facilita l'eliminazione dei ristagni di liquidi in caso di insufficienza circolatoria agli arti inferiori o di cellulite con pelle fredda al tatto.

Pur essendo un'essenza calda ha proprietà febbrifughe e veniva usato per il trattamento della febbre malarica. L'azione riscaldante, stimolante e intensificante si esplica anche nella sfera psichica, dove il pepe può stimolare l'attività e le funzioni cerebrali, dando vigore e forza alle idee che si sono "raffreddate", rinsaldando il coraggio affievolito e rinforzando la mente. I monaci viandanti, in Oriente, ne sfruttano l'azione corroborante ed energetica, masticando grani di pepe durante i loro lunghi pellegrinaggi a piedi.

L'essenza ha anche proprietà afrodisiache e aumenta la libido, nel senso di stimolare la sessualità più aggressiva, appassionata e vulcanica, proprietà tipiche di Marte. E' utile quindi per riscaldare un desiderio che si è "intiepidito" o per dare coraggio e argomentazioni a chi si sente timido e insicuro. Va invece evitata in caso di persone colleriche, eccesivamente impulsive, focode o gelose, perchè in tal caso le qualità marziane andrebbero in eccesso.

lunedì 23 novembre 2015

Limone, olio essenziale

Nome botanico: Citrus limonum
Famiglia: Rutacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla buccia
Profumo: agrumato, fresco, delicato
Azione enrgetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, antitossico, astringente, stimolante, antireumatico, antianemico, febbrifugo, cicatrizzante, depurativo, diuretico, vermifugo, ipotensivo, fluidifica il sangue, stimola i globuli bianchi
Principali indicazioni: malattie infettive, febbre, astenia, inappetenza, convalescenza, cellulite, acne, punture di insetti, disturbi digestivi, ipertensione
Precauzioni: se applicato puro, può essere irritante su pelli sensibili. Non usare sulla pelle prima dell'esposizione al sole, perchè fotosensibilizzante

Il limone è un frutto ben noto per le sue virtù rimineralizzanti, vitaminiche, disintossicanti, antibatteriche; l'essenza che si ottiene per spremitura della buccia (occorrono ben tremila limoni verdi per estrarne un chilo) entra a buon merito nel novero di quelle da tenere senz'altro in casa. L'abitudine di spremere del succo di limone sui frutti di mare e sulle ostriche da mangiare crudi nasce dal fatto che, entro un quarto d'ora, il potere antibatterico sviluppato dal limone è in grado di inattivare il novanta per cento dei batteri eventualmente presenti. Lo stesso vale per l'acqua o per la verdura.

L'azione battericida dell'essenza di limone e quella di stimolo dei globuli bianchi sono state ampiamente dimostrate e questo la rende molto utile nel corso di epidemie influenzali e malattie infettive, per frizioni, per compresse di acqua fredda, durante la febbre, per nebulizzazioni ambientali, per inalazioni umide in caso di bronchite o tosse, per gargarismi per il mal di gola o in presenza di afte, stomatiti o gengiviti, sfruttando in questo caso anche la sua azione cicatrizzante. Il limone è una pianta dotata di una straordianria fecondità ( un solo albero può produrre anche duecento frutti in un anno) che tuttavia domina e amministra senza esaurirsi.

Quindi la sua azione sull'organismo umano sarà di tipo astringente e di controllo dell'eccesso di proliferazione e della dilatazione delle forze metaboliche, che vengono domate e ricondotte verso l'equilibrio. Ne consegue la sua azione di attenuazione dei processi infiammatori e delle tendenze allergiche, quali per esempio il raffreddore da fieno, le affezioni reumatiche, la tendenza a un eccesso di liquidi nei tessuti. Ha un'azione antireumatica ed è molto utile anche nei "dolori di crescita" dei bambini per massaggi. E' un depurativo del fegato e del sangue, aiuta la digestione, migliora la circolazione e fluidifica il sangue in caso di arteriosclerosi.

Per il suo effetto drenante e decongestionante, trova indicazione nella cellulite e nel sovrappeso, in particolar modo associato al ginepro, aumenta l'eliminazione di liquidi e favorisce il metabolismo e il riassorbimento dei grassi. Sulla pelle combatte le impurità, la seborrea, attenua le macchie scure, rinforza le unghie, disinfetta le ferite ed è un ottimo cicatrizzante. Pianta solare per eccellenza, il limone estrinseca pienamente la sue qualità sia come frutto che sotto forma  di essenza: agisce aumentando la tonicità e la forza vitale. E' consigliabile, per una azione stimolante e rivitalizzante generalizzata, massaggiare questa essenza a livello del plesso solare, "cuore nervoso" degli organi; da qui le forse vitali si diffondono in tutto il corpo.


martedì 3 novembre 2015

Bistorta, caratteristiche, proprietà e usi di una pianta dimenticata

Il nome polygonum deriva dal fatto che il fusto porta grossi e numerosi nodi; bistorta per via della struttura rivoltata su se stessa. Quest' erba, che in Italia è sempre stata conosciuta e apprezzata soprattutto dalle popolazioni alpine, nei paesi del nord-Europa gode da secoli di grande considerazione. Addirittura, nel 1971 , il giornale londinese Times indisse un concorso per il più buon pudding fatto con la bistorta, allo scopo di rinverdire le tradizioni di questo dolce e proporre nuove ricette, ottenendo un insperato e clamoroso successo.


Caratteristiche e proprietà


Si tratta di una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Ha radice contorta e fusto semplice eretto e fogliato. Le foglie basali sono allungate e ovali con un lungo gambo spesso alato e mcrespato. La superficie inferiore è di colore azzurro chiaro. I fiori sono molto piccoli, di colore rosa viola-rosso e formano una densa spiga. Il frutto è nero e achenio cioè secco e con un solo seme. Si trova nei prati montani e pascoli umidi in suoli ricchi di nitrati, nei pressi delle torbiere e dei laghi alpini, sino ai 2000 m. Le foglie basali, che vanno sempre usate fresche, si raccolgono dalla tarda primavera fino all'inizio dell'autunno. La radice si raccoglie in autunno e si fa essiccare al sole, oppure in forno, dopo averla ripulita, liberata da fili e piccole radici: lavata ed asciugata. I componenti della bistorta sono tannini, acidi organici, zuccheri, composti organici e calcio. Ha proprietà astringenti, antinfiammatorie e cicatrizzanti.

Utilizzo

Le foglie basali della bistorta sono da sempre usate cotte come succedanee degli spinaci e quindi con tutti gli usi di questi ultimi. Nel consumo occorre tenere presente la sua proprietà astringente. Nella medicina popolare si usa soprattutto la radice. A questo proposito studi recenti affermano che i principi  attivi della bistorta sono chimicamente vicini a quelli della ratania, costosissima pianta esotica, di cui la nostra pianta dei prati alpini è un ottimo succedaneo. Andrebbe quindi valorizzata per la sua azione precisa e mirata ad impedire lo sviluppo dei batteri e come disinfettante del cavo orale.
Colluttorio contro le infiammazioni della bocca e delle gengive: 50gr di radice cotta per mezz' ora in un litro d 'acqua. Colare e lasciar intiepidire prima dell'uso. Per la gola, fare gargarismi.
Decotto contro la diarrea: far bollire 40 g di radice m un litro d'acqua per mezz'ora. Colare, zuccherare e consumare a tazzine nella giornata.
Infuso contro le infiammazioni uterine: 40 g di radice di bistorta in un litro d'acqua bollente. Lasciare intiepidire e usare il liquido per irrigazioni.

giovedì 24 settembre 2015

Ginepro, olio essenziale

Nome botanico: Juniperus communis
Famiglia: Conifere
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalle bacche verdi (galbule)
Profumo: fresco, dolce, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Saturno
Proprietà: antisettico, depurativo, diuretico, antireumatico, tonico, astringente, espettorante, mucolitico, cicatrizzante, sudorifero, digestivo, drenante
Principali indicazioni: cellulite, iperuricemia, calcolosi renale, reumatismi, acne, dermatiti, seborrea, dismenorrea, cistite, influenza, ansia, stress
Precauzioni: evitare l'uso in gravidanza e in presenza di malattie renali; non applicare puro sulla pelle


Il ginepro, pianta solare rigogliosa e vitale, che spesso diventa centenaria, viene utilizzata dall'antichità per scopi religiosi e terapeutici. In alchimia il ginepro ha una funzione primaria saturnina: è una pianta atra, ovvero nera, che estende la sua influenza oltre il visibile, tanto è vero che le piante saturnine, tra cui anche il cipresso, vengono piantate nei cimiteri e segnano il limite di demarcazione tra l'immateriale e il materiale. I Greci offrivano l'incenso prodotto dalla combustione dei suoi rami alle divinità internali; il ginepro era consacrato alle Erinni, che rappresentavano la vendetta e la personificazione dei rimorsi che tormentano la coscienza quando perde la sua luce bianca e si mette al servizio delle forze del male.

 Come pianta atra trova impiego nelle cerimonie propiziatorie, per amplificarne la potenza magica, e in incantesimi d'amore, per risvegliare il potere erotico. Il ginepro è anche però una pianta protettiva, che, secondo la tradizione cristiana, nascose la Madonna e Gesù inseguiti dai soldati di Erode. Esso, con i suoi rami pungenti tiene lontane le mandrie al pascolo, l'odore delle sue bacche devia i cani da caccia e offre protezione ai piccoli animali della foresta, quali lepri e uccelli. La sua ombra greve si dice che offuschi la mente di chi vi si posi sotto, però nella Bibbia Elia, gravato da angoscia profonda, mangiando bacche di ginepro si sentì spinto a nuova vita. Come per le altre piante saturnine, quindi indica il confine che bisogna superare, l'incontro con la morte, perchè possa avvenire la purificazione e la rinascita.

 L'essenza è un vero toccasana ed è estremamente versatile. Condivide alcune proprietà con il cipresso, l'azione antispastica e astringente, ed è la tipica essenza per il drenaggio, cioè per l'eliminazione delle tossine organiche, che si esplica attraverso un'azione diuretica e depurativa. Favorisce l'eliminazione degli accumuli di acido urico nella gotta, stimola la circolazione linfatica, combatte la cellulite, attiva la circolazione e purifica il sangue, coadiuva le diete dimagranti, per massaggi sgonfianti e dimagranti. Depura la pelle in caso di acne, seborrea, dermatiti ed eczemi, dove verrà utilizzata diluita in acua, qualche goccia, e poi applicata sulla cute sotto forma di impacchi o di garze.

E' astringente in caso di emorroidi, per semicupi o aggiunta a una crema lenitiva. E' espettorante per inalazioni e vaporizzazioni in caso di tosse o bronchite, disinfetta l'aria in ambienti malsani. E' indicato per l'apparato riproduttivo maschile e femminile: per facilitare le mestruazioni, l'amenorrea, la menopausa, in caso di orchite, prostatite, ipertrofia prostatica. Per bagni è un tonico per la debilitazione femminile e per i disturbi ginecologici. A livello del sistema nervoso ha un'azione sia rilassante che stimolante, combatte la debolezza e la paura; riscalda e aumenta la vitalità e la sicurezza in persone paurose, timide e freddolose.


giovedì 13 agosto 2015

Erbe in tintura, infuso, olio essenziale, China

Ed eccoci oggi parlare di una pianta che molti conoscono: la China.

CHINA
Se ne usa la corteccia. Ha proprietà antimalariche, astringenti, antispasmodiche, febbrifughe, stimolanti della digestione. Si impiega in caso di disturbi epatici accompagnati da ingrossamento della milza, anoressia, indigestione, ipercloridria, crampi e dolori muscolari in genere, febbri elevate. Assumere 20 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 2 volte al giorno, per un mese circa. ripetere il ciclo per 2-3 volte all'anno, preferibilmente nei mesi invernali e autunnali.


mercoledì 29 luglio 2015

Una mela al giorno.....

Forse avrei dovuto  proporre il proverbio "una mela al giorno, toglie il medico di torno" nella rubrica "Perchè si dice", ma ho pensato che fosse di gran lunga più utile fare un excursus sulle proprietà di questo frutto così comune sulle nostre tavole, tanto comune che nemmeno gli diamo al giusta importanza. Eppure di qualità di mele vene sono parecchie, ma, se cambia il gusto non ne cambiano le proprietà.

La pianta del melo è originaria dell'Asia, appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è uno dei frutti più consumati al mondo .  La mela ha proprietà veramente uniche ed i suoi benefici sulla nostra salute sono stati dimostrati da tempi lontanissimi. L'85% circa del peso della mela è costituto dall'acqua, mentre dal 9% al 12% è costituita da zuccheri che, per le loro caratteristiche chimiche, non hanno controindicazioni per i diabetici. Sono poi presenti vitamine molto importanti, come la vitamina A, B1, B2, C e PP, acidi organici, sali minerali e oligoelementi come calcio, cloro, ferro, rame, magnesio, zolfo, potassio, fosforo. Infine troviamo la pectina che contribuisce ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue. 

E' dunque particolarmente importante sottolineare la necessità di assumerla regolarmente in funzione preventiva riguardo ad una grande quantità di disturbi. Una ricerca italiana svoltasi all'Istituto Tumori di Genova conferma le sue proprietà antitumorali; consumare mele in buona quantità diminuisce del 21% il rischio di sviluppare un tumore. I risultati di tale studio sono stati pubblicati sugli Annals of Oncology e dimostrerebbero appunto ,che le persone che mangiano una o più mele al giorno vedono scendere di circa il 21% il rischi di ammalarsi di tumore. La varietà di mela più efficace nella prevenzione tumorale sarebbe quella renetta seguita dalla Stark Delicious e dalla Granny Smith. Tutto questo è dovuto ad una sostanza antiossidante presente nella mela, denominata procianidina, che riesce a contrastare in modo efficace l'invecchiamento delle cellule e quindi lo svilupparsi dei tumori. 

La mela può essere considerata come un farmaco che ci viene fornito dalla natura, un rimedio per molti problemi di salute; da sottolineare la quasi totale assenza di grassi ed un apporto calorico di circa 40 calorie per 100 grammi di mela. Di seguito altri benefici che la mela apporta alla nostra salute: se consumata cruda è un ottimo astringente, contiene fruttosio che viene assorbito dall'organismo umano senza bisogno dell'insulina, di conseguenza viene ben tollerata da chi ha problemi di diabete. La mela contiene la pectina, grazie a questa sostanza riesce a mantenere sotto controllo la glicemia.

 Abbassa il colesterolo pericoloso (LDL) ed aumenta la produzione di quello buono (HDL) in un tempo relativamente breve. Pare che i suoi benefici apportati alle vie respiratorie siano addirittura superiori a quelli degli agrumi. La mela previene inoltre le malattie cardiache, tra cui l'infarto; il motivo è da ricercarsi nella ricchezza di flavonoidi che come già scritto sopra hanno ottime proprietà antiossidanti. In ultimo, ma non meno importante, la mela contiene delle sostanze denominate fitonutrienti che hanno la proprietà di prevenire l'insorgere di malattie celebrali come l'Alzheimer ed il morbo di Parkinson.


giovedì 23 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Salvia

La salvia è un'odorosa erbetta romatica che di solito usiamo in cucina per insaporire i nostri piatti, anche quelli più semplici. In verità io la adoro fritta, ma va bene anche rosolata......Essa però, nasconde ben altre proprietà oltre a quelle aromatiche.
SALVIA
Se ne usano le foglie e le sommità fiorite. Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, astringenti, stimolanti dell'utero; gli estratti di salvia assunti per via interna riducono la salivazione e la secrezione del latte materno. E' utile in caso di disturbi della menopausa, sudorazione eccessiva, infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti. L'olio essenziale può essere utilizzato in ovuli vaginali contro le vaginiti, ma anche per applicazioni cutanee alla concentrazione dell'1-3%. In caso di infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti: fare sciacqui e gargarismi con l'infuso preparato versando una tazza di acqua calda su 2-3 foglie di salvia; lasciare in infusione per 10 minuti, poi filtrare. In caso di disturbi della menopausa e ipersalivazione: assumere 25 gocce di tintura madre, in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, per 2 mesi; interrompere per 15-30 giorni e ripetere il cilco di trattamento se necessario.
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